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Autore: genioincompreso    26/08/2012    2 recensioni
Nessuno sa cosa si possa nascondere dietro ad una persona...
A volte non ci sono altro che fiori ed altre... beh ci sono delle spine molto pungenti come nel caso di Brittany S. Pierce. Una ragazza che all'apparenza può sembrare molto stupida ma che in realtà non è altro che terrorizzata dal mondo e si difende comportandosi da bambina solo per sfuggire a questo brutto mondo che le ha strappato dalle braccia una delle persone più importanti della sua vita....
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Comunque non mi è ancora chiara una cosa..- Esordì Kurt, con le mani in tasca e lo sguardo ben piantato in avanti, mentre lenti e tranquilli si stavano dirigendo al negozio di animali che si trovava in Main Street.
-E sarebbe?-
-Beh... perchè non hai raccontato loro la pura e semplice verità? Che senso ha avuto dire che sei svenuta perchè in mente ti è apparso Brad Pitt senza veli? In un momento come quello poi... Sai che adesso tutti, tranne me e stranamente anche San, credono che tu sia completamente stupida?-
-Meglio così e poi era la verità-
-Seh, valla a raccontare a qualcun altro... Lo sai benissimo che io so tutto... ero ancora in classe tua quando tua madre è morta e sono sicuro che è stato per quello che ha detto Mercedes che ti sei sentita male...Ti ha fatto rivangare nei ricordi e bum il tuo cervellino ha fatto un pisolino.-
Brittany si fermò di colpo.
-Che c'è adesso? Hai intenzione di svenire un'alt.....-
Uno schiaffo in pieno volto lo colse di sorpresa, così tanto di sorpresa che appena si riprese, rimase senza parole e guardò dritto negli occhi la sua amica che in quel preciso istante si stava per mettere a piangere, coprendo il volto con le proprie mani.
-Minchia, Brittany... ne apprezzo la forza drammatica...- Cercò di dire ,il ragazzo, continuando a guardarla con un misto di preoccupazione e spaesamento, massaggiandosi la mascella colpita.
L'altra come la maggior parte delle volte non rispose, anzi si tolse le mani dal viso e si buttò tra le braccia di Kurt, piangendo spudoratamente anche se erano in mezzo alla strada.
-Hei piccola...calmati... Non c'è bisogno di far così, ho sbagliato io... scusami...dai...-
-Fa ancora troppo male Kurt, troppo male....- riuscì a rispondergli, cercando di riprendere il controllo e tirando su col naso
-Lo so ma è per questo che secondo me avresti dovuto dire a tutti cosa è successo... tenendoti tutto dentro non fai altro che peggiorare la situazione e guarda come ti riduci... Non potrai nasconderti da tutti per sempre...-
-Non ce la faccio, io non voglio che mi guardino con compassione...non voglio che vedano in me solo una debole che non sa accettare la situazione...Non voglio...-
-Ma chi ti dice che ti guarderanno con compassione??? Forse hanno ragione quando dicono che sei st... no non hanno ragione però Britt...su... non diciamo fesserie...Sono delle brave persone, te lo posso assicurare, non potrebbero mai fare una cosa del genere... ti aiuterebbero come si fa tra amici ma MAI penserebbero che sei una debole... dai calmati che se no mi metto a piangere pure io adesso...-

-Passato?- Le chiese, passandogli un fazzoletto di carta.
-Sì più o meno...Grazie...-
-E di che?-
-Beh per prima cosa, di non avermi scaricata durante la mia crisi isterica e secondo... di sto gelato... è una delizia...- Rispose la biondina leccandosi le labbra un po' sporche di panna.
-Esiste il tovagliolino di carta per certe cose.... comunque non ringraziarmi, ormai ho firmato la mia condanna a morte quando ho deciso di diventarti amico quindi ora ne pago le conseguenze.-
-Ma quanto sei scemo?- Poi scoppiarono a ridere, cingendosi per le spalle e continuando il loro cammino verso la meta predestinata.

-Adesso ti compro un bel gelato e vedi che la bua passa- le disse sua madre, prendendola in braccio e portandola fuori dal parchetto dove aveva appena ricevuto una bella altalenata in testa che l'aveva fatta cadere sul sederino, facendola piangere più per lo spavento che per il dolore.
-Su, su, sono lacrime da coccodrillo... un po' di cioccolato con panna e tutto sparisce-
-Sììììì- rispose tutta felice la piccola.
-Vedi? È già tutto passato... allora mi sa che del gelato possiamo anche farne a meno...-
-Nooooooo-
-Ok, ok ho capito... Buon pomerigio Fernando, la mia piccola vorrebbe una bella coppetta ai soliti gusti...-
-Arriva subito...-

Erano davanti all'entrata del negozio quando si mise a ridere di gusto.
-Che c'è?- Kurt la guardò alzando un sopracciglio.
-Niente... ricordi “divertenti”-
-Se fanno ridere tieniteli pure ma non pensare a quelli tristi che adesso dobbiamo pensare a trovare un gatto per te, pronta?-
-Prontissima, generale-
-allora, entriamo.-  

  
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