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Autore: FuckmeHoran_    26/08/2012    10 recensioni
Non è tutto oro ciò che luccica. Non è tutta rosa e fiori la vita, ne tanto meno lo è la vecchia Londra.
E c’erano più e più realtà, che correvano parallelamente senza mai scontrarsi.
E nei pochi casi che succedeva ciò, era uno scompiglio per tutti se non per la natura stessa.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’aria era più fredda del solito quella sera e lei proprio non aveva voglia di fare avanti e indietro su quei marciapiedi.
Ma le toccava e afferrando l’occorrente si recò sulla sua postazione.
L’aria gelida le attraversava quei pochi strati che aveva indosso e arrivava rapida alle ossa. Tremava, ma cercava di ricomporsi.
Dopotutto doveva passare una nottata sana lì e non poteva lamentarsi sin dall’inizio. Passavano le ore, e più passavano più in lei aumentava un groppo. Proprio alla bocca dello stomaco. Non sapeva da cosa era causato, magari dalla fame, magari dal freddo o magari dalla stessa ansia. Ma ansia di cosa? Ormai ci aveva fatto quasi l’abitudine. Erano sempre le stesse facce a formare il via vai per quelle luride strade di Londra. Mai qualcuno di nuovo. Mai qualcuno di conoscente. Ed era meglio così, sicuramente.
Anche perché come l’avrebbe spiegato se si fosse trovata dinanzi un suo coetaneo o un suo vicino? Troppo complicato, quindi meglio così. 
E proprio non sapeva cosa le stava succedendo quella sera, ma il troppo freddo le mandò in pappa il cervello.
E per un po’ riuscì a non pensare.

Il suo orologio segnava le 3:14 del mattino. Aveva un gran sonno, Janet. Anche perché quel pomeriggio non potette fare il suo solito sonnellino,  per potersi preparare ad una verifica importante quella settimana.
E quindi, si metteva il freddo, le mani che tremavano, l’ansia, le parole del paragrafo imparato quel pomeriggio e il sonno a farle compagnia. Perché ancora non si era fermato nessuno con l’intento di scopare.
E quasi esultò perchè spogliarsi quella sera era troppo anche per lei, ma come avrebbe fatto il giorno seguente senza soldi?
Passarono altri minuti che lei riempì facendo avanti e indietro e calciando qualche sassolino di tanto in tanto. Poi dei fari la incuriosirono. Un auto che non aveva mai visto nei paragi, accostò poco distante da lei. Qualche turista in cerca di divertimento, magari. Stette a guardare la scena da lontano come se qualcosa la tenesse ipnotizzata. Come se ci fosse qualche particolare che la incuriosisse, ma proprio non capiva cosa fosse. Quando vide scendere da quell’auto un ragazzo di media statura con dei folti capelli ricci, allora tutto si fece più chiaro. E come un lampo, vi si aprì nel suo cervello la porta del terrore. Harry non poteva e non doveva essere li. Se solo l'avesse scoperta, la notizia sarebbe finita sulla bocca di ogni singola persona residente a Londra. E come l’avrebbe spiegato poi? Cosa sarebbe stato di lei? La sua vita a scuola era già così complicata, non ci si poteva mettere anche questo particolare ad infastidirla ulteriormente.
Dopo attimi di esitazione si nascose dietro la corteccia del grande albero a cui era appoggiata, ed osservò tutta la scena da li. Sperava di non esser stata vista, ma non ne poteva essere poi così sicura. Poteva scorgere, anche tra il buio, uno sguardo famelico sul suo volto. Segno che era parecchio eccitato.
D'altronde, la fama di Harry era appunto quella di essersi portata a letto molte donne e di non essersene fatti troppi scrupoli.
Quindi, non si sarebbe dovuto sorprendere più del dovuto.
La macchina partì, diretta chissà dove. Janet tirò un sospiro di sollievo ma non ancora soddisfatta, decise di abbandonare, almeno per quella notte,quel luogo. Anche se questo avrebbe comportato ricevere botte dal suo capo, perché era severamente vietato abbandonare la propria postazione sen non all’alba. Ma non voleva correre altri rischi, quindi si incamminò cautamente verso la sua abitazione.

La sfortuna volle che il cielo di Londra quella mattina dovesse essere coperto da nuvoloni fastidiosi che portavano con se temporali, altrettanto fastidiosi e rumorosi. Di conseguenza, Janet non poté pranzare nel giardino della scuola, dove era solito consumare la sua merenda e passare qualche minuto in completa solitudine, senza gli sguardi famelici dei compagni di corso e gli sguardi cattivi delle sue coetanee.
Sfortuna volle che quindi, dovesse pranzare all’interno della mensa, dove erano riuniti gruppi di ogni genere.
E doveva quindi sopportarsi anche gli sguardi che ogni singolo studente gli rivolgeva.
Sfortuna volle che proprio quel giorno, trovò l’unico e pulito tavolo libero proprio a due passi dal tavolo dei vip.
E ciò comprendeva avere gli occhi puntati di tutti, tra cui Liam, Louis, Zayn, Niall, le oche che li accompagnavano costantemente anche in bagno, ma soprattutto, Harry. Cercò di evitare il suo sguardo in primis. Chissà se l’aveva vista e chissà se l’aveva 
già raccontato agli altri. Questo proprio non lo sapeva e sperava, francamente, di non scoprirlo proprio adesso sotto gli occhi di tutti.
Fortunatamente quella mattina intorno al tavolo vi erano solo Harry e Niall che nonostante tutto la guardavano intensamente e non accennavano a toglierle gli occhi di dosso. Brutto segno Janet, brutto segno.
                                           
                                                                                                             ---

Harry era ancora frastornato, ma comunque eccitato della sera precedente. E adesso si trovava a camminare tra i corridoi della scuola con delle brutte occhiaie che contornavano il viso e un’improvvisa fame che gli attanagliava lo stomaco. Fortuna che era pausa pranzo e quindi si diresse automaticamente in mensa e cercò con lo sguardo il suo tavolo dove era seduto solo Niall intento già ad ingozzarsi.
Prese il suo vassoio e si recò dal suo amico che ancora non aveva notato la sua presenza in mensa.
-Ciao Niall.- lui rispose con un mugolio e un cenno del capo.
Si guardò un po’ intorno e notò che proprio a pochi passi da loro c’era quella ragazzina con cui era stato Zayn. Janet, si.
Le rivolse uno sguardo distratto e poi tornò a concentrarsi sul suo pranzo. – allora amico, come stai?-
-tutto bene-  rispose atono Niall. Ma cosa cavolo gli stava succedendo?
-Oh cavolo Niall, basta. Dimmi cosa succede e facciamola finita.-
Solo allora Niall decise di alzare la testa e di prestare finalmente attenzione al suo migliore amico che lo stava incenerendo con gli occhi.
– c’è di mezzo questa ragazza e allora?- continuò poi Harry incitando l’amico a parlare.
- si, c’è di mezzo questa ragazza solo che è un po’ complicato. Tutto qui.-
-Oh andiamo, tu sei Niall Horan. Da quando sono complicate per te le ragazze?-
Niall arrossì di botto. Per quanto potesse essere puttaniere aveva sempre avuto un cuore tenero e si era sempre distinto dagli altri per la sua dolcezza.
-Chi è questa?-
Niall non rispose alla domanda ma si limitò a volgere lo sguardo dinanzi a se, puntando gli occhi sulla figura di Janet.
Solo allora Harry capì e si irrigidì di colpo. –non dirmi che è Janet, ti prego. –
Niall oscillò il capo su e giù per confermare l’ipotesi dell’amico ed Harry si portò una mano alla fronte.
Tutti sapevano quanto fosse geloso Zayn delle sue prede.
Se aveva toccato una ragazza prima di tutti, nessuno, soprattutto i suoi amici, dovevano avvicinarsi a lei. Era una sua idea e loro la accettavano perché infondo si conoscevano da una vita e si volevano bene.
Ed Harry sapeva che sarebbe successo il finimondo  se solo Zayn l’avesse saputo.
– cosa hai intenzione di fare?- si limitò a dire all’amico che ancora non aveva tolto gli occhi di dosso alla ragazza, che di sicuro si era accorta di loro.
– non lo so- rispose affranto.
Harry odiava vedere qualche suo caro amico così. Soprattutto Niall che amava incondizionatamente.
–valle vicino e invitala ad uscire- per Harry era l’unica soluzione. O dentro o fuori.
Al diavolo ciò che sarebbe successo con Zayn, ma se le piaceva perché opprimere quel sentimento?
-cosa?- Niall era palesemente sconcertato da quello che aveva appena detto l’amico ed anche se aveva capito perfettamente ciò che aveva detto, volle farselo ripetere per sicurezza.
-Hai capito quello che ho detto. Vai da lei e invitala ad uscire- Harry prese la mela che aveva nel vassoio e l’addentò –Cristo Niall, da quando ti fai questi problemi?- continuò poi, sputacchiando di qua e di la pezzi di mela che ancora stava masticando.
Niall assunse un espressione disgustata e poi disse –Sei disgustoso, bleh- Harry rise e poi Niall continuò – e comunque, ho paura solo della reazione di Zayn e di perdere la sua fiducia. -
-lui capirà, ti vuole bene.-
-dici?-
In Niall si accese una piccola speranza.
Certo, non era innamorato di quella ragazza ma comunque gli interessava e voleva provarci e quindi, sentirsi incoraggiare era sempre un punto in più. Harry prontamente annuì. Niall si alzò e con fare teatrale disse –vado da lei-
Harry rise non poco vedendo l’espressione che aveva assunto l’amico per smuovere la tensione creata e spostato lo sguardo verso il tavolo dove prima era seduta la ragazza disse –credo che dovresti cercarla amico, è andata via.-
Detto questo, Niall annuì e corse via in un batter baleno. Ah, l’amore.

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Niall fissò l’orologio ‘Ancora 15 minuti, ce la farò’.
Si ritrovò a girare per i corridoi di tutta la scuola. Corridoi che probabilmente non aveva mai visto in vita sua.
Si fermò poggiando la mano vicino ad un armadietto qualsiasi, chinandosi su se stesso per riprendere fiato.
Doveva trovarla velocemente, sennò la sua buona volontà sarebbe andata a farsi benedire.
Adesso gli rimaneva solo un altro posto da controllare. Il suo armadietto. Beh di sicuro doveva essere lì, per forza.
Si recò –sempre correndo- al suo armadietto e quasi come un miraggio la vide lì, seduta a gambe incrociate mentre sfogliava un libro di testo. Senza troppi giri di parole gli si avvicinò a passo felpato e chinandosi su di lei le disse –vuoi uscire con me?- tutto d’un fiato.
Lei alzò il viso sconcertata. Mai in tanti anni della sua vita aveva avuto una richiesta così insolita.
Fissò per qualche secondo il viso di Niall che era a poca distanza dal suo e senti un leggero – ti prego – che Niall aveva sussurrato probabilmente a se stesso ma che lei aveva comunque sentito.
Janet quasi si intenerì, ma non poteva uscire con lui. Non poteva, anche se ogni cellula le stava urlando di dirgli di si ed anche in fretta.
Non poteva giocare così con il fuoco e non poteva mettersi così in luce.
Dopotutto era sicura di una cosa.
Lui le stava chiedendo di uscire solo perché Harry gli aveva raccontato della notte precedente e non perché lo volesse davvero.
-No Niall, non posso.- disse poco convinta perché il suo tono di voce la tradì.
Proprio in quel momento suonò la campanella che segnava il riavvio delle lezioni.
Stettero lì, ancora qualche secondo a fissarsi imbambolati.
Janet si alzò, raccogliendo i suoi libri e dopo aver sussurrato un –mi dispiace- se ne andò via, sicuramente in classe.
E Niall rimase da solo, ancora una volta.
Quella ragazza aveva la capacità di sconvolgere ogni cosa e di fargli provare la prima volta in tutto.
Perché dopotutto quella era stata la prima volta che Niall James Horan veniva rifiutato da una donna.
–dannazione- tirò un pugno all’armadietto, facendo girare i pochi ritardatari nei corridoi, per poi andare via. 






-spazio mio- 
lalal, eccomi qua.  
Ok, molte di voi sicuramente pensavano di essersi liberate di me ma non è così. 
Io sono sempre qui ad osservarvi, ricordatelo °-° HAHAHAH
coomunque, mi scuso per aver ritardato per il capitolo ma non avevo proprio 
voglia di scrivere. sono molto pigra, amatemi lo stesso. (?)
altra cosa, ho cambiato carattere alla scrittura perchè quello ormai mi dava noia. 
ok, credo sia tutto. 
recensite in tante, vi prego. E' davvero molto importante per me. 
Un bacio jdskljfsdx
-Ter

#foreveralone
  
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