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Autore: secretdream    26/08/2012    3 recensioni
Inizialmente era un compito di scuola, poi è stato revisionato e portato sul pc dove l'ho segnata come one-shot chiamata "il pollo innamorato...adesso è diventata una raccolta intitolata "polli alla riscossa"...spero che vi divertano queste vicende abbastanza banali, ma a cui terrei deste un'occhiata.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il pollo innamorato...

 

In una fattoria non molto lontana, viveva un contadino che andava avanti grazie ai suoi sei pollai. Ogni anno, per un giorno, il contadino adunava tutti i polli e le galline in uno stesso recinto, per vedere quali andavano d'accordo e quali no; in questo modo poteva tenere lontani i polli che avrebbero certamente battibeccato tra loro, disturbando la produzione di uova e mandando così in rovina Charlie, il contadino. Quell'anno, nacque Bel Pollastro, un affascinante gallo dalla cresta ben tenuta e le penne della coda più sexy della contea. Tutte le galline svenivano alle sue zampe dalle unghie curate e si dimenticavano persino di respirare. Eh sì, Bel Pollastro era proprio un Don Giovanni che ci sapeva fare e non lo nascondeva. Ma c'era una gallina, una soltanto, immune al suo fascino: il suo nome, Gally Spenny.

Sono certa che vi chiederete “Ma da dove cavolo l'ha preso quel nome?!” beh, vedete...Gally Spenny si chiamava così perché le mancavano le penne della coda. Era rimasta totalmente spennacchiata sul didietro e molti la prendevano in giro per quel misfatto.

Come successe? La povera gallina stava camminando liberamente per il giardino di Charlie, totalmente ignara di Rex: il grosso, orripilante cagnone da guardia che il contadino aveva assunto per difendere la sua amata fattoria. E sì, ho detto assunto, perché, non avendo voglia di addestrarne uno, Charlie pagava quel cane venti dollari al mese per stare accucciato davanti ad una porta a dissotterrare ossi, una vera fregatura vorrei aggiungere!

Comunque, tornando a noi...Gally camminava tranquilla sculettando come un'ossessa per mettersi in mostra ai bei polli che la guardavano, quando...ZAC! I denti di Rex afferrarono la sua coda e lei, per liberarsi, non poté far nient'altro che rinunciarvi.

I giorni, le settimane, i mesi che ne seguirono furono tra i più terribili che una gallina bella come lei potesse affrontare dopo aver perso l'oggetto di tanta magnificenza. Tutti, dai pulcini ai vecchi rugosi con la cresta ammuffita, la prendevano in giro ridendole in faccia. Spenny non aveva solo una bella coda, a quei tempi anche il suo cuore era tra i più stupendi che si potessero possedere, ma dopo tutti gli insulti, le prese in giro e i pettegolezzi, questo si indurì diventando inevitabilmente una solida roccia indistruttibile, in cui racchiuse a forza tutti i suoi sentimenti.

È per questo motivo che Gally non era, e mai lo sarebbe diventata a parer suo, una fan di Bel Pollastro. Pensava che questo fosse come tutti gli altri: menefreghista e strafottente al cento per cento e cercava in tutti i modi d'evitarlo perché gli insulti facevano ancora male alla povera gallina.

Il problema non fu così duro da affrontare, dal momento che i due vivevano in pollai separati, ma la grande difficoltà arrivo Nel Giorno. Il giorno in cui Charlie osservava uno ad uno tutti i suoi amati figlioli, come li definiva lui. Bel Pollastro stava camminando con le ali diritte e il becco alto tra le fila di galline superficiali che si preoccupavano solo di sistemarsi le penne, e nascondere quelle che cadevano, neanche fosse un reato. Accanto a lui, incespicava nelle sue stesse zampe Crispy Flosci, un gallo dalla cresta afflosciata che nemmeno con la lozione super potente di gel riusciva a tenere in una posa quantomeno presentabile.

Bel Pollastro era annoiato da tutto quel mucchio di giovani vezzose che si mettevano in mostra attaccandosi alle sue splendide penne e facendogli gli occhi dolci. Non ne poteva più di tutte quelle insistenti attenzioni.

Perché nessuno si accorgeva anche del suo cuore? Del suo intelletto? Perché mai nessuno gli chiedeva cose come...”che ti piace fare nel tempo libero? Sai giocare a Zampaball?” no...le uniche domande che gli ponevano erano “che spray usi per avere delle penne così lucide? E il gel? Di che marca è?” sospirando abbassò di poco la testa andando alla ricerca di un posticino in cui sedersi e stare tranquillo. Quando qualcosa, o meglio, qualcuno attirò la sua attenzione. Era una bella gallina, aveva lo sguardo basso e disegnava con le sottili e aggraziate zampine cerchi concentrici nel terreno, si accorse che le mancava qualche penna alla coda, ma a ciò non diede molta importanza. << Chi è quella lì? >> chiese a Crispy Flosci che seguì il suo sguardo con curiosità. << Ehm, Gally S-Spenny?! Meglio se le stai alla larga >> sussurrò irrigidendosi sorpreso. Bel Pollastro afferrò solo il nome di quella bella donzella e con zampettìo deciso le si avvicino affabile. << Salve! >> la salutò con le scintille negli occhi, aspettò un secondo...due...cinque...un minuto, ma Gally non accennava a rispondere, lo ignorava completamente, così ritentò. << Ehm, ciao! Come ti chiami? >> la voce era un po' meno decisa e l'autostima gli finì sotto le zampe quando, senza nemmeno guardarlo, Spenny se ne andò via. Ritentò diverse volte di avvicinarsi, ma la gallina aveva paura che, una volta risposto, il pollo le avrebbe riso in faccia affermando di essersi rivolto a Polla Ciale, gallina molto superficiale che seguiva il pollo in ogni suo movimento beccandoselo con gli occhi.

 

Charlie notò l'interesse di Bel Pollastro e decise che nel pollaio numero quattro sarebbero andati a vivere Gally, Pollastro, Polla Ciale e Crispy Flosci.

Quando lo vennero a sapere, non potete immaginare i salti di gioia che fece lui e la faccia sconvolta con tanto di becco aperto di lei.

Pollastro ritentò e ritentò, i giorni passavano e continuò a ritentare, ma niente, nemmeno un minimo cenno di saluto da parte della gallina. Un mese dopo, il nostro pollo era talmente depresso da non volersi più muovere dalla sua amaca; dormiva giorno e notte e chiedeva a Crispy di portargli il cibo a letto. Gally Spenny si accorse di ciò e le fece pena e compassione vedere il povero pollo così a terra. Incominciò con poche parole, monosillabi soprattutto, a rivolgersi a lui che con semplici “ciao” sembrava rianimarsi. Poi, col passare del tempo, arrivarono a tenere veri discorsi! Discorsi fatti sotto il cielo stellato, stesi a osservare quei minuscoli brillanti illuminare la distesa omogenea di nero; parlarono di tutto e a ogni frase Gally si accorgeva di quello che c'era anche dietro il suo aspetto. Incominciò a fidarsi di lui e dopo nemmeno tre settimane dovette ammettere il fatto: si era innamorata. Aveva preparato una dichiarazione e pronta a fargliela andò a cercarlo quando quello che vide la gelò sul posto: Polla Ciale, attaccata alla sua ala che se lo baciava da capo a zampe. Le lacrime non tardarono ad arrivare e con esse la solita freddezza con cui ricominciò a trattare il pollo. Interruppe ogni rapporto con lui e non gli rivolse più la parola.

Non passò nemmeno una settimana e Spenny giunse ad una triste conclusione: era sola, sola e senza più una singola ragione di vita. Decise così di mettere fine alla sua inutile esistenza: partì attraversando l'enorme giardino diretta verso Rex che avrebbe messo fine alle sue sofferenze. Intanto nei pollai non si faceva altro che parlare del suo suicidio: c'era chi la incitava, chi sospirava di sollievo e chi, ma solo in pochi lo fecero, guardavano tristi la loro coetanea andare incontro a morte certa. Fu per via di tutto quel baccano che Bel Pollastro scoprì le intenzioni della sua amata. Partì, correndo come un forsennato, all'inseguimento di Gally la quale era già avanti di qualche metro, ma camminava molto più lentamente di lui.

In una lotta contro il tempo Bel Pollastro agitò ali e mosse più veloce che poteva i piedi; Spenny era a poche zampe di distanza dal muso del “mostro” quando il pollo riuscì ad afferrala . Con un'ala le coprì il becco e con l'altra iniziò a farla indietreggiare allontanandosi da Rex. Infuriato come non mai la fece girare e iniziò ad urlare << Ma cosa cavolo ti è saltato in mente?! Potevi ammazzarti! Non pensi a quelli che avrebbero sofferto la tua morte? >> a quelle parole la gallina si scaldò diventando tutta rossa sotto le penne << No, non ci penso perché a nessuno interessa! >> sentì gli occhi pizzicare ma cercò comunque di mantenere una certa dignità. << Perché io non sarei nessuno Gally? Eh?! Non sono proprio nessuno per te!!! >> soffriva, Bel Pollastro soffriva ad ogni parola pronunciata dalla gallina e lo stesso succedeva a lei. << Tu..Tu stai con quella superficiale gallina da quattro uova... lasciami in pace >> un sussurro a fior di becco fu il suo. << Ciale? Ma che dici mai! Io amo te...che cavoli! Non te ne sei accorta?! >> urlò sempre più disperato il povero pollo cotto. Uno sguardo sorpreso da parte della gallina fu tutto ciò che riuscì a vedere prima che questa gli si buttasse addosso chiedendo scusa e mille volte scusa. Insieme i due se ne andarono dietro un cespuglio non molto lontano e passarono le ore a seguire tra coccole e dolci beccate.

I giorni passarono felici e Gally, avendo intuito che le sue dolci uova rischiavano di non vedere luce nella fattoria, decise di scappare insieme all'amato da un piccolo buco nella staccionata. Tutti i polli e le galline li seguirono occupando un cottage nel quale Bel Pollastro e Gally Spenny riuscirono a crescere i figli. Polla Ciale e Crispy Flosci scoprirono di avere molto in comune e cominciarono ad intraprendere una relazione; e tutti vissero felici e contenti...beh, non proprio tutti, tutti se vogliamo essere precisini: quando Charlie scoprì che l'unica fonte di ricchezza che possedeva era scappata da un buchino della staccionata, comprò quattro mucche sicuro che quelle non ci sarebbero passate. Credete sia finita così? Eh, no! Perché è vero che le mucche non passarono attraverso quel minuscolo passaggio, no, loro semplicemente scelsero di sfondarla. Così....vissero tutti felici e contenti, tranne Charlie che si era dato agli ortaggi consapevole che quelli non si muovevano...ma siam sicuri che finì bene data la presenza di Rex?

Fine.   

Angolo autrice
Allora! questo è la prima di una raccolta di fiabe intitolata "polli alla riscossa" a cui sto lavorando.
non posso dirvi con precisione con quanta frequenza pubblicherò perché dipende tutto dal mio povero cervello e le sue idee malate... e ovviamente anche dal tempo che ho tra una materia e l'altra da studiare.
vi pregoooo! vi scongiuro in ginocchio di dirmi cosa ne pensate perché il vostro parere conta! ci vediarmo alla prossima storiella...
SecretDream.
  
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