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Autore: BeatifulLife    26/08/2012    9 recensioni
-Mi dispiace, ma questa è la mia vita, non la tua, decido io come vestirmi e con chi uscire! Non tu..- Disse con la solita voce assente che avevo assunto da quando frequentavo Jake.
-Edward, non ti permetto di parlarmi in questo modo, sono pur sempre tua madre! È ora che tu ti trovi una ragazza ,per il tuo bene, prima ne avevi a palate e ora? Dove sono andate a finire tutte? Insomma...Frequenti ragazzi dell'ultimo anno quando tu sei al secondo..Dovresti avere più ragazze ai tuoi piedi, e invece..- Mi guardò intensamente come per scavere nelle mie emozioni.
-Non mi rompere le palle, ok?- Dissi minacciandola
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-Sai, Clelia, hai ragione, ci sono molte cose di me che non sai..- Dissi mentre lei mi spingeva fuori da casa sua- Il mio colore preferito è il rosa, ho rischiato di incendiare casa mia cucinando una pizza, vorrei poter viaggiare nel tempo , chiamerei mia figlia Darcy, odio le ragazze che si definiscono brutte, perché ognuna di loro è bella a modo suo; le montagne russe mi terrorizzano , sono molto sensibile, ho 4 capezzoli- Dissi facendo una faccia buffa vedendo che Clelia rideva- Trovo che le ragazze sorridenti siano le più carine- Dissi indicando la ragazza che mi spingeva- Quando sto male ho solo bisogno di qualcuno che mi tiri su di morale- Dissi abbracciando Hami che cercava di spingermi fuori dal cancelleto, le sussurrai all'orecchio quella cosa che a nessuno avevo mai detto- Vorrei avere una ragazza da abbracciare durante la notte, non il mio cuscino..- Dissi finendo di raccontarle che tipo di ragazzo ero.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1.

 

10 febbraio 2009

 

La professoressa parlava della rivoluzione cinese, equivalente di noia mortale.
La mia mente ,invece,era catapultata altrove, pensavo, infatti, a quanto fosse bella Jennifer Lawrence nelle vesti di Katniss, protagonista di Hunger Games.
-..E tutto questo sarà nella verificà – Oddio, che verifica?!?
Mi girai verso Delia che mi fissava impanicata.
-Oddio! Che verifica? Quando ci sarà? E soppratutto.. su cosa sarà?- Esclamai tutto d'un fiato alla mia migliore amica.
-Boh, non ho ascoltato, Cle- Disse con un espressione al dir poco non rassicurante.
Ci pensai su un attimo.
-Al diavolo, copio da Marienne- Dissi sorridendo a Delia.
Lei mi guardò soffocando una risata per non essere rimproverata dalla professoressa.
Marienne era la ''secchiona della classe'' ,ma nonostante sapesse che la gente le parlava alle spalle, lei faceva copiare durante i test in classe.
-Io pensavo di scarabocchiare qualcosa, tanto la prof non ci vede e mi metterebbe sicuramente un 10- Disse Delia guardando la prof ridendo a bassa voce.
La professoressa Flamel stava scrivendo qualcosa alla lavagna, ma improvvisamente si girò e guardò in direzione di Delia.
-Signorina Shiniyuki l'ho sentita forte e chiaro, non vedrò benissimo ma ho un udito formidabile; e ora le dispiacerebbe accomodarsi fuori a scambiare battutine divertenti con il muro?- Disse retoricamente la professoressa.
Delia si alzò dalla sedia, e potei notare il suo evidente imbarazzo.
Mi misi a ridere e la professoressa mi lanciò uno sguardo di rimprovero.
-Signorina Hamilton! Dove siamo al circo? No! Vada a fare battutine con la sua cara amica, vada!- Disse diventando rossa in viso per la rabbia.
-Che palle,prof!- Dissi a gran voce.
Lei diventò ,se possibile, ancora più rossa e si mise a gridare come un demonio impazzito.
-Signorina Hamilton, Clelia Hamilton! IN PRESIDENZA, ADESSO!- Esclamò.
Abbassai la testa incazzata e quando la rialzai vidi difronte a me la faccia da befana della preside.
-Bene bene, cosa abbiamo qua? Salve signorina Hamilton cos..- La preside non fece in tempo a finire che arrivò la professoressa/tiranno gridando a squarciagola.
-Ma le sembra il modo? Questa bambina- (le quindicenni amano essere chiamate bambine)- ..Ha pronunciato una frase a dir poco scortese nella mia classe ,mentre facevo lezione, le ho detto chiaramente e gentilmente di uscire dall'aula e lei mi ha detto una parola che non oso ripetere,Caspita- Disse diventando color frutti di bosco.
Mi dovetti sorbire tutti rimproveri da parte della preside befana e ne uscii dopo una ventina di minuti.
-Hamilton fino a che non suonerà la campana della mensa rimarrai nella sala d'aspetto della presidenza- Disse la preside.
Uscii e mi sedetti su una poltroncina arancione con i braccioli neri, mi guardai intorno e vidi solo punk e metallari dell'ultimo anno che mi fissavano perché venivo dalla seconda.
Li guardai tutti con aria di sfida e mi soffermai in uno in disparte che aveva come tutti gli altri magliette larghe e pantaloni scesi.
Ma aveva qualcosa di diverso dagli altri.
Aveva lo sguardo basso ma potei notare gli occhi verdi come smeraldi e i ricci marroni che davano forma al suo viso dolce e delicato con qualche brufolo qua e la.
Girai lo sguardo verso il muro e aspettai che fossero le 13.00 per andare a pranzo.

 

Uscii da scuola e mi avviai lentamente verso casa con Delia alle costole che mi raccontava di come era bello Daniel Radcliffe in Harry Potter e il prigioniero di Askaban.
Sì,eravamo appasionate di Harry Potter e Hunger Games ,la nostra vita era basata su quelle saghe, ogni volta che uscivamo parlavamo di questo perché era quello che ci aveva sempre legate.

 

#Harry.

 

-Mamma, sono a casa..- Disse con voce assente.
Ero a casa fisicamente, ma con la testa ero altrove.
-Edward che non capiti mai più!- Disse Anne venendomi incontro.
-Che non capiti più di tornare a casa? Ok, vado a vivere sotto un ponte- Disse sarcasticamente.
Sapevo cosa intendeva.
-Ragazzo mio non mi prendere in giro! Non mi va bene che tu salti la scuola, e tanto meno che tu vada in presidenza per colpa dei tuoi stupidi e rozzi amichetti, perché ti fai condizionare in questo modo?- Roteai gli occhi- Prima il modo di vestire stravagante e ora questo, dove stai andando a finire Edward?- Mi guardò con aria stanca, si vedeva che aveva lavorato tutto il giorno.
-Mi dispiace, ma questa è la mia vita, non la tua, decido io come vestirmi e con chi uscire! Non tu..- Disse con la solita voce assente che avevo assunto da quando frequentavo Jake.
-Edward, non ti permetto di parlarmi in questo modo, sono pur sempre tua madre! È ora che tu ti trovi una ragazza ,per il tuo bene, prima ne avevi a palate e ora? Dove sono andate a finire tutte? Insomma...Frequenti ragazzi dell'ultimo anno quando tu sei al secondo..Dovresti avere più ragazze ai tuoi piedi, e invece..- Mi guardò intensamente come per scavere nelle mie emozioni.
-Non mi rompere le palle, ok?- Dissi minacciandola

 

  
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