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Autore: LittleLoveDream    10/03/2007    2 recensioni
Hermione è sull`Espresso che la condurrà ad Hogwarts per il suo ultimo anno e riflette sugli eventi accaduti nell`ultimo periodo;si ritroverà a fare significanti considerazioni su di una persona in particolare
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THINKING OF YOU





Ed eccoci, per l’ultima volta nella nostra carriera di studenti, salire sul treno che ci condurrà ad Hogwarts.

Nulla sarà più come in passato, quando, nella Scuola di Magia e Stregoneria più importante del Mondo Magico, si poteva davvero affermare, di essere al sicuro.

La morte del nostro beneamato Preside, Albus Silente, aveva sconvolto profondamente tutti.

Adesso, dopo essermi illusa di dover, come tutti gli anni, faticare per trovare uno scompartimento libero, posso davvero dire di sentirmi perduta; pochi sono coloro che, quest’anno, fanno ritorno a scuola.

Tutto ciò non fa che sbattermi in faccia la dura realtà dei fatti: i maghi e le streghe hanno paura. Come biasimarli se ritengono opportuno non lasciare i loro figli e le loro figlie, per dieci interminabili mesi, in una Scuola che, ritenuta inespugnabile, era praticamente capitolata sotto i Mangiamorte; come biasimarli se scelgono di restare uniti in un periodo come questo, in cui, la Gazzetta del Profeta, non fa che scrivere delle terribili imprese di Lord Voldemort.

- Dai Hermione, sistemiamoci qui – mi dice Ron atono; è visibilmente nervoso ed il suo umore non è certo migliorato alla vista dell’Expresso per Hogwarts praticamente vuoto.

Io annuisco distrattamente, mentre con Grattastinchi ancora fra le braccia, guardo dal finestrino, le poche persone presenti sul binario nove e tre quarti.

Scorgo Blase Zabini con accanto Pansy Parkinson salire un una delle carrozze poste dietro al locomotore, dietro di loro, silenziosi e dall’aria smarrista, si muovono le voluminose sagome di Tyger e Goile.

Ho come l’impressione che anche per l’antico gruppo dei Serpeverde non sia un gran bel periodo, o chissà, forse mi appaiono così perché un certo Draco Malfoy, non è lì ad agitare gli animi con i progetti di qualche subdolo dispetto.

Prendo posto proprio accanto al finestrino, ho sempre amato guardare il paesaggio mutare velocemente sotto i miei occhi, è come se provassi la sensazione di volare verso un luogo sconosciuto e lontano.

- Quest’anno è l’ultimo – comincia Ron, sperando forse di iniziare una qualsiasi conversazione, in modo da spezzare qul pesante e profondo silenzio in cui siamo piombati.

Harry gli rivolge un sorriso, ma ben presto, torna a contemplare i lacci delle sue scarpe.

Mi dispiace Ronald, ma neppure io ho voglia di conversare e così torno a dedicare la mia attenzione al paesaggio.

Non so dire con precisione, per quanto ho continuato a guardare le folti e verdi chiome degli alberi sfrecciarmi dinanzi, mentre Grattastinchi se la dormiva alla grande appallottolato sulle mie gambe, d’un tratto però, la porta si apre di scatto ed io sento il mio cuore mancare di un battito; se mi fossi voltata e avessi visto l’espressione strafottente stampata su quella faccia da schiaffi di Draco Malfoy, avrei finalmente avuto la conferma che, tutti gli eventi di questo periodo, sono stati il frutto di mio personalissimo e spietato delirio e che quindi ad Hogwarts nulla è cambiato:

Silente è ancora vivo e vegeto, pronto ad accoglierci nella Sala Grande, con uno dei suoi strambi e criptici discorsi di benvenuto.

Come tradizione, ci avrebbero presentato il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.

Draco Malfoy, dal tavolo dei Serpeverde, avrebbe narrato le sue portentose avventure estive, con voce tutt’altro che bassa, in modo da rendercene tutti, nolenti o volenti, partecipi.

Ma non sono gli occhi grigi e glaciali di Malfoy quelli che incrocio, bensì quelli nocciola e vispi di Ginny.

A quel punto mi è chiaro che, ho cercato nuovamente rifugio, nell’illusione.

- Possiamo stare qui con voi?- chiede la più piccola dei Weasley – il treno quest’anno è così…- ma neppure lei, così intrepida e diretta, ha il coraggio di ultimare la frase, dando corpo in quel modo, ad un atteggiamento comune a tutti noi: evitare di parlarne troppo.

Su Ginny!

Avanti dillo almeno tu!

Dì “questo treno è insopportabilmente triste e vuoto”!

Sospiro e penso a come è strano il comportamento umano, a come, le persone in periodi difficili in cui sono sole e spaventate tendono a cercarsi, per ricevere e dare coraggio.

In realtà mentre passiamo sul ponte che attraversa il fiume, mi rendo conto che c’è qualcosa di ancora più strano e pungente tormentare la mia anima: la consapevolezza che, senza Draco Malfoy a rompere le scatole durante questo tragitto, mi sento come se fossi su una zattera alla deriva.

Già Draco Malfoy!

Ho pensato spesso a lui questa estate; mi sono chiesta se è al sicuro, se è in salute fisica e mentale, se ha paura come tutti gli altri quando cominciano a calare le tenebre…

Quando penso a Malfoy mi rendo conto di non riuscire a provare né rabbia né risentimento; certo, so benissimo che è grazie al suo mal espresso talento che, i Mangiamorte, lo scorso anno scolastico, sono riusciti ad espugnare le difese di Hogwarts, eppure, quando Harry mi ha raccontato quello che è successo sulla Torre di Astronomia, di come Draco fosse spaventato, confuso e di come abbia abbassato la bacchetta nell’udire le parole di Silente, anch’io, come il Bambino Sopravvissuto, non sono riuscita ad incolparlo, almeno non del tutto.

Infondo io, Hermione Granger, al suo posto, con Voldemort a minacciare l’incolumità dei miei affetti più cari, cosa avrei fatto?

Onestamente non saprei, forse avrei sfidato il Mago Oscuro più potente del Mondo Magico, oppure mi sarei piegata ai suoi voleri…

Naturalmente con questo non voglio dire che lo sto giustificando; come se non sapessi come ha fatto, quel furetto egocentrico a farsi incastrare, come un allocco, in un gioco più grande di lui!

Già vedo la scena: pieno di sé, attento alle apparenze e facendo leva sul suo nome, si è presentato al cospetto di Voldemort, offrendo a quest’ultimo la sua lealtà e i suoi servigi al pari di suo padre.

Scommetto che si sarà sentito al settimo cielo, quando, lo hanno marchiato facendolo passare alla storia come il più giovane Mangiamorte mai esistito!

Eppure, dinanzi ai miei occhi, appare ancora più nitida di un ricordo, anche l’espressione di un Draco Malfoy sconcertato e a tratti impaurito dalla richiesta avanzatagli dal suo Oscuro Signore: uccidere Albus Silente.

Mai, il Principe delle Serpi, si sarebbe tirato indietro, perché lo avrebbero additato come un codardo, un vigliacco, ma sono certa che, sotto quella sua maschera, si sia quasi maledetto da solo per quel suo insensato bisogno di pavoneggiarsi facendo sfoggio di tutta la sua più arrogante spacconeria.

Naturalmente Melfrett non è un martire, lui crede davvero a quel mucchio di cretinate quali l’importanza della purezza del sangue e del sapere magico destinato ai soli maghi, ma si da il caso che, dopo sei anni di scontri e faccia afaccia taglienti, la sottoscritta conosca bene il vero Draco Malfoy, per affermare che sarebbe disposto ad allearsi con Harry se solo questo gli garantisse libra, lunga e prosperosa esistenza.

Ebbene sì, signore e signori, Draco Malfoy, tiene così tanto al suo altezzoso fondoschiena per anteporre ad esso il suo buon nome; la concretezze e soprattutto la lealtà non sa neppure dove siano di casa, ditemi quindi voi,ordunque, se un tipo del genere, possa avere la stoffa per diventare uno spietato Mangiamorte!

Sono certa che, se mi avesse dinanzi durante uno scontro, mi torturerebbe con la Maledizione Cruciatus fino a rendermi pazza, oppure mi umilierebbe servendosi dell’Imperius, o chissà le userebbe entrambe senza il minimo tentennamento, eppure sono convinta che mai avrebbe il coraggio necessario per scagliarmi contro l’Anatema che Uccide.

Draco Malfoy è una gran canaglia , ma non un assassino!

Draco Malfoy prova invidia, ma non odio.

Draco Malfoy, semplicemente non è come loro.

Certo, bisogna ammettere che Lucius, lo ha educato come meglio si conviene ad un seguace di Voldemort, ma non ha fatto i conti con la pura e semplice realtà dei fatti: suo figlio è cresciuto sì secondo valori razzisti e ascoltando invece delle classiche fiabe serenai racconti raccapriccianti sulle gesta di uno spietato mago, ma tutto l’odio verso i Mezzosangue o il disprezzo verso ciò che non è magico, non l’ha mai vissuto appieno sulla sua pelle, servito,riverito e viziato sino all’inverosimile, Draco ha sviluppato un forte amore per sé stesso accanto ad una spiccata e concepibile voglia di sopravvivere.

No, so bene che, Draco non sarà mai un’innocente, ma di certo, non diventerà mai un assassino.

- A che stai pensando Hermione?- mi chiede Harry

- Ad Hogwarts e a ciò che troveremo lì quest’anno – mi trovo a dire, mentendo d’impulso.

- Un mucchio di cambiamenti, ecco cosa ci troveremo! Hogwarts non sarà più la stessa cosa – si intromette Ron

Annuiamo tutti a quell’affermazione così ovvia eppure così spaventosa e dura d’accettare.

- Mi mancherà – mi ritrovo a dire non appena intravedo, in lontananza, l’imponente ed antico castello.

- Anche a me mancherà Silente – mi risponde prontamente Harry – mancherà a tutti noi – aggiunge poi tristemente.

Lo guardo e ricambio il sorriso triste e tirato dei miei amici, ma un po’ mi sento in colpa: io, non parlo di Silente, mi riferisco a Draco Malfoy…
  
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