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Autore: percysword    26/08/2012    1 recensioni
Claire ha un amico molto speciale: suo fratello William. Nessuno li può separare o così sembra…
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SALVE!
SPERO VI PIACCIA! LEGGETE IN FONDO :)




Ero da sola in strada che piangevo. Come poteva mio padre avermi trattato in quel modo? Insomma sempre mio padre è, eppure per lui non farmi prendere parte al matrimonio di mio fratello sarebbe stato più che lecito dai suoi sguardi e da come ne parlava. Ma non capivo: perché in quella discussione Will non aveva potere? Perché si era praticamente messo contro Elizabeth e per mio padre lei vale più di tutto l'oro del mondo, persino più di me. Un'altra cosa che non capivo era perché avevo rifiutato di parlare con William quando lui mi è corso dietro, la prima volta che respingevo mio fratello.

«Claire! CLAIRE! Fermati! Aspetta…» gridava. Io seguii il suo consiglio, ma dopo aver rallentato e poi aver fermato del tutto i passi l'ho guardato, lui diceva qualcosa ma non volevo ascoltare, ho rifiutato un suo abbraccio e lui se n'è tornato dentro casa sbattendo la porta. 

Ripensavo a quei momenti mentre camminavo per la strada illuminata dai lampioni erano appena le 22:30 e sicuramente Sam sarebbe stato sveglio, avevo tanta voglia di un suo abbraccio.

Arrivai al grande cancello, suonai e mi aprirono. Percorsi il vialetto in ghiaia illuminato da piccoli lampioncini ai lati, la brezza muoveva gli alberi e trasportava il profumo dell'erba umida. Avvicinandomi notai che nel garage c'era una macchina in più, ma non mi feci tante domande così andai alla porta e la aprii.

 

 

 

«Claire, ciao! Cosa ci fai qui?» mi chiese Sam sul ciglio della porta, non mi voleva fare entrare.

«Ciao, veramente non va tanto bene avrei voglia di parlarti…»

«Questo, diciamo che non è un buon momento»

«Perché?» chiesi perplessa.

«Sam! Chi è?» una voce di donna proveniente dalla cucina aveva appena preso possesso del silenzio imbarazzante creatosi tra me e Sam dopo la mia fatidica domanda. Insieme alla voce anche un rumore di tacchi si stavano avvicinando e una donna sulla quarantina sbucò dietro la spalla destra del mio ragazzo.

«Claire! Che piacere rivederti! Quanto tempo è passato? Quanto sei cresciuta e sei ancora più carina!»

«Salve Signora Lewis! Saranno si e no tre anni che non la vedo! E il Signor Lewis come sta?»

«Sta benissimo, vieni a salutarlo!»

Mi fece entrare ed accomodare in salotto.

«Salve signor Lewis!»

«Oh Claire! Come va? Ho saputo da tuo padre che William si sposa!»

Papà sapeva che erano tornati? Perché non me l'aveva… Oh non importa.

«Va tutto bene! Si mio fratello si sposa e c'è già frenesia nell'aria!»

Scoppiarono in una fragorosa risata!

«Sembri un po' pallida, cara. Ha cenato?» mi chiese Martha

«No, in verità» risposi

«Deve esserci ancora qualcosa in frigo… Sam puoi dargli tu qualcosa? Io sono abbastanza stanca, penso che me ne andrò a letto. Piacere di averti rivista Claire!»

«É stato un piacere anche per me Signora Lewis, e grazie per l'accoglienza» mi sorrise, fece cenno al marito ed entrambi si avviarono al piano di sopra.

 

 

In cucina Sam aprì il frigo ed iniziò ad elencarmi il contenuto:

«C'è un po' di insalata, pasta con il pomodoro, arrosto…»

«Va bene l'insalata» gli dissi

Me la servì con un po' di pane e si sedette di fronte a me. Per tutta la durata del mio pasto, all'incirca dieci minuti perché stavo morendo di fame, ci fu un silenzio di tomba e alla fine lo aiutai a sistemare la cucina e andammo in camera sua.

«Perché non mi volevi fare entrare prima?»

«Non è che non volevo che tu entrassi, è che…»

«Cosa?» stavo iniziando a preoccuparmi

«Non volevo che tu lo scoprissi adesso»

«Che cosa?»

Lui mi guardò, con uno sguardo triste e dispiaciuto.

«Mi trasferisco» mi disse.

Che cosa ha detto? Si trasferisce? No, non è possibile…

«Cosa?»

«Si hai capito bene, me ne vado. Dovevamo partire tra due settimane ma poi mia madre ha saputo del matrimonio e ha detto di non poter mancare, quindi tra un mese sloggio»

«E me lo dici così? Come se non te ne fregasse niente?»

Le lacrime si impossessarono dei miei occhi e non ebbi la forza di trattenerle.

«Non è vero che non mi importa! Cosa te lo fa pensare?» me lo disse con una gentilezza tale che andai ad abbracciarlo.

«Non mi abbandonare anche tu» gli dissi, soffocata dal pianto. 

«Che cosa è successo?»

Lo guardai e gli chiesi se potevo rimanere a dormire lì, lui annuì e ci sdraiammo sul letto mentre gli raccontai tutta la mia giornata.

Ero senza William e in futuro sarei stata anche senza Sam, non sarei sopravvissuta da sola in quella maledetta casa.

 

#aboutme

SAAALVE! okay questo capitolo è cortissimo e fa schifissimo. ci sono pochissime descrizioni, dialogo poco e nulla. mi scuso per il ritardo. il mi sicuso vale per i pochi che leggono la mia storiella e.e 

GRAZIE A COLORO CHE CONTINUANO A LEGGERLA!

Se non ce la fate ad aspettare leggete intanto l'altra mia storia, se vi va, che trovate qui: The Journey

a presto, 

chiara :)

@acciologan on twitter

   
 
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