Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |       
Autore: FairySweet    26/08/2012    3 recensioni
Era semplicemente una seconda occasione e niente di più. In fondo, lui non aveva chiesto niente dalla vita ...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Short Film                                                                Al Sicuro nel mio Cuore                              









La luce cristallina del sole illuminava ogni angolo dell’appartamento rendendolo ancora più luminoso, almeno più di quanto ricordasse. Si alzò svogliatamente dal letto, ormai seguiva quella routine tutte le mattine: lui apriva gli occhi e la bambina iniziava a piangere all’impazzata.
Ma quella mattina non c’erano strilli ad accoglierlo, né urletti o gorgoglii “Strano” esclamò tra gli sbadigli, si stiracchiò ancora qualche minuto prima di decidersi ad alzarsi. Dal baby monitor non arrivava nessun segnale sospetto e non si sentiva un rumore in tutta la casa.
Camminava in punta di piedi per evitare di svegliare quella piccola peste, scostò la porta della cameretta e si avvicinò alla culla aspettandosi di vedere i soliti occhioni spalancati ma rimase senza fiato, Rylie dormiva         tranquilla, il respiro regolare e quel ciucciotto che si muoveva dolcemente seguendo i suoi sogni “Avere un bambino è bellissimo” sussurrò indietreggiando leggermente “Fino a quando ha gli occhi chiusi, non si muove e non piange” si chiuse lentamente la porta alle spalle esultando senza urlare.
Afferrò il baby monitor e scese di sotto,lì dentro non c’era mai stata tanta pace.
Di solito domenica mattina era un inferno tra giochi sparsi e sonagli colorati sembrava di stare al lunapark ma quella mattina no, quella mattina c’era pace e silenzio. Fece colazione e preparò il latte per Rylie, per quanto il suo io interiore si rifiutasse di svegliarla doveva farlo altrimenti non avrebbe dormito la notte e lui, aveva assoluto bisogno delle sue otto ore di sonno consecutivo.
In fondo, questa sua solita routine non gli dispiaceva per niente, Rylie era una bambina tranquilla e cresceva in fretta, molto in fretta. A volte rimaneva senza fiato dalla velocità di quei cambiamenti, i lineamenti iniziavano a mostrare quella somiglianza tanto ricercata. Vedere nel volto di sua figlia piccole parti d sé lo rassicurava e in qualche modo, lo rendeva fiero e orgoglioso di poter mostrare agli altri il pezzo più bello del suo cuore. Rylie aveva i suoi occhi, la profondità di quello sguardo era incredibile e spesso, faticava perfino lui  a capire cosa le passasse per la testa. Quei sorrisi enormi che riservava solo per lui erano la cosa più bella che in quel momento possedeva. Ogni risata, ogni smorfia, ogni tentativo di parlare, raccoglieva queste cose mettendole al sicuro dentro di sé.
La luce che emanava quella bambina gli scaldava il cuore e lo faceva sentire vivo. Aveva già provato una cosa del genere ma non era una bambina ad avergli regalato attimi indimenticabili, la bellezza e il sorriso di Lisa erano chiusi a chiave dentro di sé, giù, in fondo all’anima dove li nascondeva al cuore per evitare di soffrire.
Ora però aveva Rylie, aveva qualcuno e non si sentiva così solo … a volte si sarebbe preso a pugni perché, un padre non usa sua figlia per tentare di guarire mentre lui, povero arido uomo, stava usando quella bambina e la luce di quei ricordi segreti per scaldarsi, poco importava cosa provassero quelle anime innocenti, era lui a dover guarire e non loro. Spalancò dolcemente la porta della cameretta e sentì distinto il suono di risate provenire dalla culla.
Sorrise incrociando lo sguardo di Rylie, seduta nel lettino con le manine appese alla sbarra di legno “Vuoi alzarti?” eccolo lì, quel sorriso speciale che tutte le mattine lo accoglieva “Vieni” allungò le braccia verso di lei aiutandola ad alzarsi “Oggi ce ne andiamo in giro Rylie” le diede il latte e sorrise all’idea di gironzolare per la città attaccando bottone con ogni bella ragazza grazie a quella bambina.

Una giornata meravigliosa passata a giocare tra le vetrine dei negozi e il parco, ovunque si fermassero scatenavano nelle persone una dolcezza infinita, lui, povero padre single che si prendeva cura di quella bambina.
In realtà non si era mai divertito tanto, Rylie era una trappola fantastica per le ragazze, era dolce, rosa e paffuta e se ci si aggiungevano gli occhi beh … un mix vincente.
Avevano girato tutto il giorno, il cielo iniziava a colorarsi d’arancio e di giallo e un delicato profumo di salsedine si alzava dolcemente dal mare.
Amava il mare e di certo l’avrebbe amato anche Rylie, stretta tra le sue braccia guardava incuriosita le onde, quella danza lenta ripetuta da millenni la incantava“È bello non è vero?” sussurrò posando le labbra sulla sua testa “È molto bello” il tramonto, il profumo dell’acqua accarezzata dal sole … il profumo di quella pelle che aveva lasciato a miglia di distanza … per quanto si  sforzasse, per quanto provasse a dimenticare, il viso di Lisa, il suo corpo e quelle labbra tornavano vivide nella sua mente, quelle immagini riuscivano a sfuggire alla prigionia scorrazzando allegre davanti ai suoi occhi “Che devo fare Rylie?” per tutta risposta la piccola sorrise allungando le mani verso l’acqua cristallina, la voltò verso di sé e ridendo la sollevò in aria, stagliato nel cielo albicocca e limone il suo sorriso rendeva il sole ancora più bello costringendolo involontariamente ad essere felice.
Come’era possibile che una bambina di appena tre mesi di vita riuscisse ad avere quell’effetto su di lui? Non aveva mai provato niente del genere. A piedi nudi sulla sabbia rideva e scherzava sollevando verso il cielo quel corpicino minuscolo, gli occhioni di Rylie persi sul suo viso e le manine che giocavano con l’aria …  eppure era sempre e solo quel dannato ricordo a sconvolgere ogni  cosa.
Il sorriso del sole ad illuminare due occhi perfetti, e la gioia che scorreva dentro di lei … Lisa era il sole, esatto opposto suo, cupo e triste che al massimo poteva reincarnare la notte. Poco importava quanta distanza mettesse tra lui e quel angelo maledetto, riusciva sempre a trovarlo, ovunque andasse riusciva a scavare nella sua volontà fino ad arrivare di nuovo alla luce del sole, dove al sicuro si sarebbe scaldato e l’avrebbe torturato ogni minuto di ogni ora.
L’aveva rincorsa, l’aveva avuta e poi vi aveva rinunciato, ma l’aveva fatto per lei, doveva pensare di averlo fatto solo ed unicamente per lei, per evitarle di vivere accanto ad un uomo che non meritava un simile dono. Doveva essere per forza così altrimenti perché era scappato? Non le aveva detto niente, nemmeno un patetico ciao, anzi, a dir la verità non le aveva nemmeno detto di Rylie, però in fondo non era suo dovere, si erano lasciati e lui era più che libero di decidere con chi ubriacarsi e con chi fare sesso … già … e allora come mai  quello stupido senso di colpa non lo abbandonava mai? Non riusciva a staccarsi dal suo passato, forse, la spiegazione era quella, forse avrebbe dovuto chiederle scusa e poi tutto sarebbe passato “Che ne dici Rylie? Tuo padre ce la fa a diventare normale?” la piccola scoppiò a ridere divertita “Hai ragione” esclamò divertito facendola saltare un’ultima volta “Sarai fortunata se riuscirai ad avere un padre più o meno umano” mise a sedere la piccola sulla sabbia infilandosi le scarpe “Andiamo piccola …” Rylie alzò le braccia verso il padre ridendo “ … è ora di tornare a casa” sollevò da terra la giacca e dopo aver salutato il mare un’ultima volta, si incamminò per la spiaggia con la sua bambina in braccio.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: FairySweet