La caduta di Caterina
Sto sognando – pensa Caterina, - non c’è altra spiegazione… Questo panorama è sicuramente un frutto dell’immaginazione, perché non può esistere qualcosa di così bello….
Sotto di lei, un’immensa distesa bianca, a volte uniforme, a volte a quelli che sembravano mucchietti di neve. Alzando appena lo sguardo, i suoi occhi verdi riuscivano a vedere una linea azzurra così chiara che sembrava bianca, proprio all’orizzonte.
Salendo ancora un po’ con gli occhi, riusciva a vedere quell’azzurro così chiaro e bello diventare sempre più scuro, passando da un azzurro appena più scuro e poi, nel punto più alto blu, ma comunque non meno bello del primo.
Bella visione – pensa.
A un tratto, Caterina nota che il paesaggio e i colori su cui stava fantasticando diventano confusi, sfocati e l’azzurro è sostituito dal bianco più completo, a sua volta sostituito dal verde.
Caterina si sente inchiodata al sedile.
E’ un sogno, non è reale, - continuava a ripetersi.
Eppure, mentre l’aereo precipitava, pensava al perché avesse preso quell’aereo.
Mi avevano detto di non prenderlo -.
Caterina capisce che non è un sogno, e nemmeno un incubo.
L’aereo sta precipitando e lei ha solo il tempo di pensare: Sto per morire -.
Poi il panico e l’adrenalina le fanno perdere i sensi…