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Autore: Eliot Nightray    27/08/2012    1 recensioni
Cosa accadrebbe se un orgoglioso e burrascoso italiano come Romano dovesse fronteggiare un triangolo amoroso di cui sua sorella è il vertice? Scopritelo in questa avventura scritta a quattro mani piena di risate e lacrime. Caterina vargas scritta da Eliot Nightray e Romano Vargas scritto da The awesome tomato
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Bad Friends Trio, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nekotalia, Nuovo personaggio, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ctaerina Florentia Vargas

Caterina osservò attentamente Prussia e le ci volle un po’ per capire tutto quanto. Occhi persi in quelli di Romano, ricerca continua di contatto, parlantina sciolta, che dire quel poveretto si era innamorato di suo fratello. Si domandò se anche l’altro ricambiasse, ma presa com’era dai suoi pensieri non si disturbò a cercare prove, dopotutto lui era il fratello maggiore, lui doveva scegliere che fare senza aver l’opprimente occhio dei fratelli fisso su di lui. Libertà ecco che cosa aveva Romano. Già libertà, cos’è esattamente? Voglia di scappare, di correre, di fluttuare nel vento ? cos’è? Aveva combattuto per così tanto per avere uno spazio vitale proprio, poter stringere fra i denti un sapore nuovo fatto di sangue e sale. Salutò con delicatezza Germania ed uscì per tornarsene a casa e darsi una lavata. Con la testa schiacciata contro il muro della doccia Caterina se ne stava a pensare al passato, ai debiti di guerra, alle lotte. Uscì fuori , voleva raccontare a Romano tutto, voleva , ma non sapeva se lui avrebbe veramente capito. Si tuffò in un abitino blu e tornò da Romano salutando tutti con un lieve cenno della mano. Veneziano sorrise , ma Caterina preferì dondolare la testa, così pesante e carica di pensieri. Saltò in macchina da sola, seguendo quella di Romano rapidamente mentre girovagava fino a quando non si fermò. Scese rapidamente dalla macchina e corse accanto agli altri. Ristorante italiano chiaramente, se l’avessero portata in un locale francese si sarebbe uccisa sicuramente. Si accomodò al tavolo mentre gli altri chiacchieravano a voce alta, cioè Veneziano urlava come un matto, troppo felice mentre Romano sembrava evitare il prussiano. Detto uno sguardo rapido al locale e nel vedere Scozia ebbe come un blocco. Lo scozzese la fissò con un sorrisetto maligno sul viso prima di alzarsi e dirigersi verso Romano. Le gambe le tremarono mentre l’altro piazzava davanti al fratello un telefono… poteva essere? Quello ? il video, non poteva essere. Respirò confusamente mentre Nathan tornava al suo tavolo dove lo aspettava Inghilterra. Fortunatamente non l’aveva vista. Il tavolo degli inglesi era poco lontano e quindi riusciva distintamente a seguire la loro conversazione.

-          Mi manca
-          Arthur se sei deficiente non è colpa mia…
-          Non lo sono sei tu che sei stupido
-          No ecco che ti sbagli di nuovo? Sei tu quello che perde occasioni, quello che distrugge tutto quanto quello che possiede. Sei tu, proprio come con la nostra famiglia no? Su Scozia uniamoci insieme e poi?
-          Piantala con queste cazzate.

Le venne spontaneo a quel punto intervenire,  così si alzò e si impose davanti allo scozzese che la fissò trionfante con le mani incrociate sul petto.

-          Non parlargli così
-          CATERINA!

Arthur dietro di lei la fissava mezzo intontito e quando sentì il ciuffo piegarsi in un cuore Italia tornò davanti a Scozia che non aveva smesso di ridere. Tornò al tavolo di corsa, ma fu subito seguita da Inghilterra. Sembrava agitato, palesemente in imbarazzo considerato il forte rossore. Prima ancora che l’inglese avesse avuto il tempo di parlare lo scozzese lo aveva ficcato su una sedia e lo aveva attaccato a Caterina, per poi imitarlo posizionandosi accanto a Prussia, dopotutto quei due pazzi erano amici. Arthur accanto a lei deglutì con forza mentre tentava di sistemarsi sulla sedia in modo goffo. Le sfiorò accidentalmente la mano ed entrambi saltarono sulla sedia. Scozia accanto a loro sghignazzava assieme al prussiano, sembravano in perfetta sintonia considerato il livello delle risate.

-          Cosa posso servirvi?
-          Uh.. ehm..- fece Inghilterra con tono pacato
-          O CHE DIAVOLO  - urlò Caterina presa dal panico.

Spagna era lì con un sorrisetto ebete ed un abito da cameriere. Arthur accanto a lei lo squadrò prima di ridacchiare come solo lui sapeva fare. Lo guardò ancora e poi cominciò.

-          Ma che bel completino è così *idiota* davvero ti rende veramente *idiota* come dire *idiota* elegante.
-          Guarda un po’ chi c’è, quello che bacia le ragazze da ubriaco perché non ha il coraggio di farlo da sobrio.
-          Di che blateri?
-          Evitando l’imbecille, dolce signorina cosa..
-          SHUT THE FUCK UP. Devo iniziare io..
-          Ma non sai mangiare tu
-          E tu non sai essere una persona normale.
-          Tsk
-          Comunque … voglio un altro cameriere.
-          Eh? Il Boss non si tocca!
-          Io avrei una proposta – iniziò lo scozzese. – che ne dite se la piccoletta fa la cameriera?
-          Chi sarebbe la piccoletta ? – domandò Caterina confusa
-          Ma tu ovviamente.. noi scozzesi sappiamo sempre scegliere in modo impeccabile le cameriere e poi ad Arthur non di dispiace
-          COSA?! – risposero in coro Spagna ed Inghilterra.
-          Kesesese
-          Scheiße

 
Romano Lovino Vargas
 
Quando sua sorella tornò, si diressero alle macchine, lei ormai era già saltata nella sua ma gli altri no, avevano un piccolo problema…

-          Assolutamente no!
-          Ma fratello! – piagnucolò Veneziano
-          Non me ne fotte un cazzo! Quelli – additò i due tedeschi – non saliranno mai sulla mia macchina! Non la inquineranno con i loro germi!
-          Allora prendiamo la mia. – propose il biondo
-          Non entrerò mai in una macchina crucca! – a questa affermazione, Prussia borbottò qualcosa del tipo: “però nel letto si eh?” in modo che lo potesse sentire solo Romano che arrossì furiosamente
-          Dai fratello calmati, dovremmo pur andare in un qualche modo!
-          E va bene maledizione! Però se vi mettete a criticare la mia guida, vi sbatto giù tutti e due mentre la macchina è ancora in corsa!
-          Ok Sud, non diremo niente Hahaha!
-          Tsk!

Detto questo, furono pronti a partire e Romano decise di andare nel ristorante italiano che avevano aperto la settimana scorsa, molti dicevano che era molto accogliente ed il cibo era buonissimo. Arrivati al ristorante, su grande delusione di Prussia, Romano si sedette tra i suoi due fratelli, stava iniziando a rilassarsi quando arrivò Scozia “ma che cazzo vuole questo?” si chiese immediatamente, non fece nemmeno in tempo ad esprimere il suo disprezzo che quello gli fece vedere un filmato che, inutile dirlo, lo fece molto incazzare ma cercò di trattenersi, erano in un ristorante italiano dopo tutto e per mantenere la calma, non si accorse nemmeno che sua sorella era andata a parlare con i britannici e che alla fine, si erano uniti a loro, ora doveva davvero concentrarsi per non saltargli addosso. Alla vista del cameriere, spalancò gli occhi, non poteva crederci, Spagna era lì al loro tavolo per prendere le ordinazioni?! “Bene bene, vorrà dire che mi vendicherò su di lui” fece immediatamente un sorrisetto strano, uno di quelli che non faceva più dai tempi della mafia, si ricompose subito e benedì il fatto che non lo notò nessuno, erano tutti presi dalla conversazione e lui poté ideare il suo piano.
Quando finalmente finì quella conversazione completamente inutile, riuscirono ad ordinare e Romano chiese un piatto di lasagne, Spagna se ne andò in cucina a portare gli ordini… la sua vendetta aveva inizio…


Ctaerina Florentia Vargas
 
Spagna se ne era andato e lei poteva finalmente respirare. Arthur accanto a lei sembrava impacciato, incapace di starsene fermo sulla sedia. Incrociò le braccia stufa di tutta quell’agitazione che non aveva ancora comportato la nascita di un discorso sensato. Scozia e Prussia la fissarono per poi passare ad Arthur con un sorrisetto tutto loro.

-          Ehi voi due! – fece Scozia rivolgendosi a Germania e Veneziano
-          Scozia cosa desideri?
-          Vee , non farmi male..
-          Voi due siete alleati giusto?
-          Si certo.
-          Fantastico ed anche Prussia è “alleato“ di Meridione laggiù.. mancate solo voi due. Oppure io e te Centro scegli un po’.
-          Scelgo Inghilterra
-          COSA? – fece l’inglese con tanto di salto in aria.
-          Che c’è di male?
-          MALE? Non c’è niente di male va tutto benissimo
-          Pensa che il nostro inglese voleva proporti l’alleanza oggi, ma dato che è senza speranze tu hai troncato tutto. Aveva persino comprato i fiori
-          Shut u..u..up!
-          Vuoi allearti con me? Per me va bene…
-          A…davvero?
-          Devo farti un disegnino? Un’alleanza fa sempre bene , soprattutto di questi periodi.
-          A.. allora prendi questo.- Inghilterra le porse un anellino che osservò con circospezione
-          Cos’è?
-          Un anello dell’alleanza, da noi facciamo così…
-          A… ok…
-          Ehi Center anche io ne ho uno, ma ben nascosto, if you know what i mean.

Caterina storse la bocca in una strana faccia disgustata mentre si passava l’anello da una parte all’altra della mano. Un anello poteva avere così tanti significati. Ricordava che Cosimo il Vecchio ne portava un sacco, uno per ogni villa che si faceva costruire, erano tante. Mentre Machiavelli preferiva lasciare le dita libere per scrivere e quanto scriveva, con tutte quelle sue assurde macchinazioni  le aveva fatto passare anni nella piena certezza di poter costruire un impero gigantesco, con le sue sole forze. Il piccolo anello le calzava a pennello e la cosa fece sorridere Inghilterra che borbottò qualcosa come “ se fosse …“. Scozia tornò alla carica seguito a ruota da Prussia.

-          Ohi Center, ora dovrai trasferirti dallo scemo..
-          Perché?
-          Perché adesso siete alleati e gli alleati vivono assieme, mangiano assieme e dormono insieme. Guarda tuo fratello Veneziano
-          Veramente… non funziona così.
-          TACI MACCHERONE , comunque stavo dicendo che adesso devi farlo è la legge
-          Brother.. non so cosa tu abbia fumato recentemente , ma cambia spacciatore.
-          Concordo con Arty.
-          Arty? Mi hai dato un soprannome?
-          Mm… si perché? Non ti piace…
-          Non mi fa schifo ecco.. se vuoi usarlo va bene..
-          Uh uh che cosa dolce Arty zuccheroso inglese vieni dal tuo bellissimo fratellone .

Inghilterra lanciò un piatto contro la faccia di Scozia mentre accanto a lui Prussia continuava a ridere a crepapelle. Quei due erano decisamente insopportabili.  Finalmente Spagna tornò con tanto di ordini in mano con il suo solito sorriso ebete stampato in faccia.

-          Challenge accepted

 
Romano lovino Vargas
 
L’unica cosa che attirò l’attenzione di Romano fu il fatto che Scozia l’aveva tirato in ballo con Prussia, parlava di una qualche alleanza e si mise subito a pensare “Ma lo sanno tutti? Non è fottutamente possibile!” poi vide una cosa che non gli piacque affatto, Prussia e Scozia sembravano così intimi, sembrava stessero bene insieme e sicuramente, avevano più cose in comune loro. Romano fu colto da un’ondata di tristezza pensando che non era affatto un buon amante, così deludeva sia Nonno Impero Romano che tutti gli italiani, si sentiva gli occhi bruciare e per non piangere, concentrò i suoi pensieri sull’anello che Inghilterra aveva appena dato a sua sorella “Brutto bastardo figlio di puttana! Te ne approfitti così?!” la tristezza si era immediatamente trasformata in rabbia pura, non riusciva più a trattenersi e quando aprì la bocca per inondare tutti di bestemmie ed insulti vari, arrivò Spagna tutto allegro come suo solito e le loro ordinazioni “Perfetto…” pensò subito ed il sorrisetto riapparse sulle sue labbra ma questa volta non fece nulla per nasconderlo, tanto non lo cagava nessuno, non poteva chiedere di meglio! Richiamò tutta il suo talento di attore, cosa che lo aveva salvato parecchie volte anche dai suoi fratelli e calò nel personaggio.

-          Ecco qui, scusate per l’attesa! – mise i piatti davanti ad ognuno, arrivò infine a Romano che intanto si era ricomposto – ecco a te Roma~
-          Cos’è tutta questa confidenza eh, sentiamo? – lo guardò con aria di sufficienza incrociando le braccia ed accavallando le gambe, nei suoi occhi si poteva vedere tutto il suo disprezzo per gli altri
-          Emm… sc-scusa, non volevo mancarle di rispetto…
-          Così va decisamente meglio! – Spagna fece per andarsene ma fu fermato
-          Ah cameriere? Perché non ci porti il vino che avevamo ordinato prima? – gli lanciarono tutti uno sguardo confuso
-          Lo avevate ordinato?
-          Certo, ti pare che non beva vino quando mangio?! Tsk!
-          N-non lo avevo sentito allora, rimedio subito!
-          Sarà meglio! – seguì con lo sguardo lo spagnolo e prese una forchettata delle sue lasagne “Buonissime” pensò subito, erano davvero bravi come dicevano
-          Ecco qui il vostro vino, signore – appoggiò la bottiglia davanti a Romano e fece per andarsene
-          E come cazzo faccio ad aprirla, scusa?
-          Me ne ero scordato, mi dispiace!
-          Sei parecchio sbadato sul lavoro eh? – chiese mentre la bottiglia veniva aperta
-          Ecco…
-          Poi mi spiegheresti che senso ha un cameriere spagnolo in un ristorante italiano? Non è che anche i cuochi non lo sono?
-          No, le assicuro che sono l’unico a non essere italiano…
-          Va bene, ora sparisci!
-          O-ok, con permesso. – rincominciò ad allontanarsi e stavolta fece passare un po’ più di tempo, giusto per assicurarsi che nessuno lo stesse osservando e vece cadere la forchetta – E che cazzo! – esclamò subito per attirare l’attenzione dello spagnolo
-          Ecco a lei signore – apparse subito al suo fianco porgendogli una posata nuova, fece un salto per la sorpresa ma si ricompose subito
-          … grazie.

Continuò a stressare il povero spagnolo per quasi tutta la serata, la cosa divertente è che nessuno si accorse che stava facendo apposta… tranne Inghilterra che ormai conosceva benissimo le sue tecniche di recitazione ma a quanto pare, gli resse il gioco.

  
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