"Basta!" mi scrissi sul palmo della mano sinistra. Avevo, come al solito, litigato con i miei genitori appena rientrati da.un viaggio in Francia e siccome mi scordavo le.cose mi scrissi basta sulla mano. Quella scritta era riferito al fatto di non dover piu litigare con i miei, non doverli più chiedere 'hei come è andato il lavoro?'perchè tanto la risposta sarebbe stata 'bene come vuoi che è andata!' oppure 'ora non ho tempo di parlare, vai ad ascoltare quei cinque idioti che cantano! Tanto non gli incontrerai mai!" ero abituata a quelle parole ma per non sentirle avevo deciso di limitare le domande. Vidi mia madre che andò al bagno a truccarsi e le chiesi "ma non rimanete qua?Non so raccontatemi come sono andate le vacanze!"le dissi mentre la seguivo per casa. "No, ci aspettano ci vediamo per cena!"disse sbattendomi la porta in faccia. Bene. Sola, di nuovo. Era sempre cosi; ogni mese facevano una vacanza di una settimana chiamata 'la settimana d'amore'. Andavano da qualche.parte in giro per il mondo lasciandomi da sola a casa e telefonandomi ogni morte di papa. Mi trovavo bene senza genitori:musica a tutto volume, twitter tutto il giorno e pranzo e cena in camera...ma sotto sotto mi mancavano ma non volevo ammetterlo. Ogni volta che tornavano avevo solo voglia di abbracciarli e farmi raccontare le avventure del viaggio. Andai in cucina, presi un pacchetto di patatine e andai in camera mia. Accesi lo stereo e misi whats makes your beautiful di sottofondo. Adoravo quella canzone tanto quanto i miei idoli: gli one direction. Amavo tutto di loro; dalle loro canzoni ai loro scherzi dai loro sorrisi ai loro vestiti. Ebbene si ero innamorata di cinque ragazzi che non sapevano della mia esistenza. Bella fregatura, no?? Fattosta che presi il mio portatile e mi fiondai nel mondo di twitter. Vidi che Liam aveva seguito altre fan, Niall aveva risposto ad una directioners spagnola e Harry aveva postato una foto di Zayn e Luois. Dopo circa un'oretta i miei rientrarono a casa e con mia grande sorpresa mio padre si ricordò di avere una figlia. "Ciao Giulia! Come stai?" Disse sedendosi sul mio letto. "Bene grazie". Volevo sapere com'era andato il viaggio ma non volevo dargli soddisfazione. "È pronto!"gridò mia madre dal piano di sotto. Mio padre era quello che qualche volta si dedicava a me, era l'unico che mi chiedeva come andavano le cose, ovvio, quando non era al lavoro. "Ti salutano Camilla e Silvio! Hanno detto che un giorno li farebbe piacere se gli andassi a trovare nella casa al mare!" disse mia madre porgendomi l'insalata "Ok" risposi "Ti ricordi tua zia Jenny? Quella che abita a Londra?" disse mio padre "Si! Come sta?" dissi sorridendo "Andrai a stare da lei per un mesetto perchè io e tuo padre partiamo per Tokyo e non voglimo lasciarti da sola"disse versandosi dell'acqua. Non volevano lasciarmi da sola? Wow! Comunque il punto non era questo! Sarei stata un mese a casa della mia zia preferita! E poi avrei avuto più possibilità di incontrare i miei idoli! Ok stavo delirando un po troppo ma cavolo andavo a Londra la mia città preferita!! "Quando parto? " chiesi a mia madre con un sorriso ebete stampato sulla faccia "Domani mattina alle cinque prenderai l'aereo quindi e meglio se ti vai a preparare!"disse papà facendomi un sorriso. Corsi in camera e per l'emozione quasi non inciampai per le scale. Presi la valigia nera grande che tenevo sopra l'armadio e ci misi dentro tutti i vestiti, i trucchi li misi in una trousse bianca e le scarpe in una borsa della Coca Cola. Mi preparai subito i vestiti per il viaggio perchè sapevo che la mattina seguente non sarei stata in grado neanche di parlare. Misi sul tavolo ipod e cuffiette vicino alla borsa e senza perdere tempo andai subito a letto. Pur sforzandomi non riuscivo a dormire, pensavo e ripensavo a cosa avrei potuto dire o fare se avessi incontrato gli one direction. Non so se avrei detto'Ciao! Sono Giulia e sono una vostra grande fan italiana!'oppure 'Hei grazie di tutto!' oppure sarei anche potuta svenire, e quest'ipotesi forse era la più probabile! Non sapendo cosa fare presi il cellulare, andai su twitter e scrissi 'LONDON STO ARRIVANDOO XX' ma come al solito nessuno mi rt! Decisi di mandare un messaggio alla mia migliore amica Erika con scritto che partivo per Londra per un mese e che non l'avrei potuta salutare perchè partovo presto la mattina, lei mi rispose 'Idiota in qualche modo devo venirti a salutare!!a domani buona notte!! Amavo quella ragazza! Per me era come una sorella, una zia e a volte anche una madre. Alla fine il sonno prese il sopravvento e senza nemmeno accorgemene mi addormentai. La voce calda di Liam in 'One thing' mi sveglio alle 3 di notte in punto. Andai di corsa a lavarmi e a vestirmi e quando scesi le scale con tutte valigie in spalla, trovai la mia migliore amica con i miei genitori sul grosso divano in soggiorno. "Oddio non ci credo!sei quiii"dissi io lasciando cadre le pesanti valigie sul pavimento. "Hei! Te l'avevo detto che ce l'avrei fatta! Ti accompagno all'aereoporto ok?"disse Erika mentre mi abbracciava. "Ok! Cioè grazie mille!" dissi prendendo le valigie "Be... Allora buon viaggio! Ci si sente" dissi rivolgendomi ai miei. "Buon viaggio anche a te! Chiamaci quando sei arrivata ok?" disse papà accompagnandomi alla porta "Si ciao! Ci sentiamo!" disse mia madre mostrandomi un cenno di sorriso. Dopo pochi minuti il taxi arrivò e l'autista mi aiutò a mettere i bagagli nella macchina. "Aereoporto di Fiumicino!" dissi al tassista "Certo signorine!"disse sorridendomi dallo specchietto "Allora!Ho un po di raccomandazioni!"disse Erika mettendosi comoda "non rimorchiare troppi ragazzi, non fare niente con nessuno, se incontri qualche figo chiedigli se ha un fratello e la cosa più importante e che devi.comprarmi tanti regali!" "tranquilla Erika! Starò bene!"dissi ridendo. Arrivammo all'aereoporto in meno quindici minuti e dopo un'ora salutai la mia amica "Allora, fai quello che ti ho detto e comportati bene!" "Non ti preoccupare fatti sentire però!! Vado ci vediamo"dissi quasi piangendo "Ti voglio bene! Ricordatelo!" disse lei senza trattenere le lacrime. Mi sedetti vicino al finestrino; il panorama anche di notte era stupendo. Si vedevano luci ovunque. Misi le cuffie nelle orecchie e partii lil disco dei One Direction, Up all night, a tutto volume che mi accompagnò in un sogno profondo.