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Autore: Tonyo    27/08/2012    0 recensioni
Jacob, fratello di Noah Puckerman, deve afforntare il primo anno al McKinley e si ritrovera in una serie di (dis)avventure.
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jacob corse in aula, in ritardo, per fare anche l’ultima ora di matematica, dopodiché avrebbe avuto il provino del Glee. Non era in grado di seguire una parola che il professore pronunciava e allora incominciò uno dei suoi lunghi monologhi interiori.
 
“Non capisco nulla di quello che sta dicendo questo tizio… ho tutt’altro nella mia mente, come posso liberarmi di quei due mega-fusti, non ho voglia di rincontrarli sono troppo vulnerabile, temo terribilmente di dover fare a pugni, cavolo odio la violenza! Però non voglio nemmeno essere etichettato per tutta la mia vita come il solito loser, qui passerò ben 4 anni della mia vita e già mi sembrano un’eternità. Sono stato preso in giro fin troppe volte alle scuole medie, riesco ancora a immaginare le voci dei ragazzi e delle ragazze nei corridoi… quei stupidi appellativi come finocchio, gay, grassone. Posso capirli sul grassone… perché effettivamente avevo qualche chilo di troppo. Ma sul finocchio? Non mi offendeva la parola di per se, perché esserlo non è una cosa negativa, non è una malattia, ma come faccio a farglielo capire a quella mandria di teste bacate? Mi offende il loro modo di dirlo, erano disprezzanti, malvagi, acidi. Come al solito tornavo a casa e smorzavo le lacrime nel mio soffice cuscino dove versavo litri di lacrime. Le mie giornate erano accompagnate da un barattolo di nutella da 400gr in una mano e un pacco di fazzoletti nell’altra.
Davvero meritavo e ancora adesso merito tutto questo? Ho pensato mille volte alla fuga, o addirittura al suicidio ma perché avrei dovuto farlo? Li avrei solo accontentati e sarebbero riusciti nel loro intento. Un pomeriggio lessi su un sito che dopo la morte di alcuni ragazzi o ragazze suicidi soggetti a bullismo, venivano comunque presi in giro sui social network. Questo fa davvero male e mi logora dall’interno. Come è possibile che un mondo che crea cose così belle possa essere anche così cattivo? Ho bisogno di andare via dall’Ohio e appena diplomato correrò a NY, magari alla Juilliard. Faccio davvero così schifo? Merito davvero tutto questo? A volte penso che tutto questo mi succede per una ragione, forse lo merito, forse ho fatto qualche errore da piccolino che non ricordo nemmeno ma che mi ha portato a tutto questo”.
 
Mentre pensava a tutto questo, prese il sopravvento la fine della sua storia con la biondina Kitty, che si è stata una semplice cotta estiva, ma lo faceva comunque soffrire.
 
“Quella sera…eravamo maledettamente legati da un’alchimia…riuscivo a sentirla e sapevo che il fato era dalla nostra parte. Dopo quella cena sulla spiaggia preparata da me, facemmo il bagno di sera, ci divertivamo a bagnarci con quell’acqua ricordo salatissima. Bevemmo davvero tanto spumante e dopo qualche chiacchiera ravvicinata, un bacio, anzi il bacio, il mio primo bacio…il più bello probabilmente. Ricordo quel momento con molta gioia anche se probabilmente lei non ricorda niente. Mi allontanò per un momento dalle sue labbra perché aveva paura, tanta paura perché maltrattata da un suo ex ma poi ricordo ancora le parole che gli pronunciai :è tutto ok, sono diverso dagli altri, ti darò tutto il tempo che vuoi e ti dimostrerò la mia diversità con il tempo. E fu li che con una lacrima all’occhio sinistro mi ribaciò. Che splendida serata!”
 
“Hei, hei…BUONGIORNO! Puoi ripetere cosa ho detto? Gentilmente…ripeti tutto ciò che detto o vai fuori. Non solo arrivi in ritardo ma non segui nemmeno la lezione…inizi davvero male l’anno scolastico!” Tuonò nervosamente il professore.
“Mi scusi ma ho di meglio a cui pensare” urlò e poi continuò “posso andare a sciacquare un po’ il viso?” chiedendolo a voce bassa.
Il professore capì il soggetto e gli permise di andare a sciacquare il viso per evitare che i compagni potessero vedere le lacrime che non era riuscito a trattenere. Jacob, si bagnò il viso, ma non ci riusciva del tutto perché le sue mani tremavano e non riusciva a fermarle. Ad un certo punto sentì una voce avvicinarsi che faceva ”loooseeeer esci fuori su, ti stiamo aspettando…” giusto il tempo di completare la frase, che il fusto che aveva prepotentemente attaccato col suo destro a pranzo, entrò nel bagno e lo alzò prendendolo per la maglietta. 


Salve ^_^ sono Tonyo u.u ho fatto un capitolo un pò più lungo ^_^ spero vi piaccia :) è anche un pò uno sfogo per me e spero lo leggiate con piacere :D
  
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