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Autore: sopra_al_rumore    27/08/2012    0 recensioni
Sapevo bene ciò che volevo.
Liam era da sempre il mio grande amore,il mio desiderio vedendo una stella cadente,il mio tutto.
Poi la scuola mi propose una vacanza studio,incontrai Louis tutto sfumò,non avevo più nessuna certezza.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La mia dormita sfiorò a malapena le 4 ore e così di buon mattino ci svegliammo tutti per ritornare a casa.
Quando uscì dalla mia stanza ero pronta e andai a chiamare Kris per vedere a che punto fosse.
Louis spuntò dal nulla fresco come non mai pur non avendo riposato per far nottata con i suoi amici.
Quello sarebbe stato il nostro ultimo giorno insieme.
Un volo insieme,e un tragitto in uno di quei grandi bus che affittano per le gite scolastiche.
Ogni parola che mi rivolgeva,ogni sguardo,ogni tocco per me era un'agonia,una lentissima agonia fino all'arrivo.
Il volo Dublino-Napoli fù una meraviglia.Nessun problema,tutto tranquillissimo.
Arrivai in Italia imbottita come non mai per poi cambiarmi e mettere il primo pantaloncino che trovai in valigia con la mia fedele maglia della Nazionale Brasiliana.
Uscì dal bagno delle signore e all'ascensore ci trovai Louis con due suoi amici,presi Kris per il braccio e le indicai le scale,in quel momento preferivo usare quelle.
Passai come un flash sotto gli occhi di Louis che captarono il segnale di disagio che ormai provavo ma che comunque non riuscì a distaccare i suoi occhi da me per quella manciata di secondi .
Sistemammo i nostri bagagli nel bus e così tutti insieme partimmo per un viaggetto di poche ore che ci avrebbe condotto a casa,finalmente.
Ero seduta pochi posti dietro di lui,mi bastava aprire gli occhi per vederlo e così puntualmente alzavo il volume alla canzone del momento e chiudevo gli occhi,
cercando un sonno che mi salvasse dal voler guardare Louis per ogni minuto delle tre ore di viaggio.
Non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo e tra l'altro mi sentivo maledettamente in colpa e anche triste perché la fine era davvero vicina.
La camicia che indossava in quel caldo pomeriggio d'agosto scendeva sul suo petto come un perfetto velo che serviva per immaginare senza vedere.
Il caldo era così forte che la sbottonò e lì capì che dovevo necessariamente addormentarmi e così fù.
Feci parite sull'I-pod tutte le canzoni più smielate che possedessi in modo da favorirmi il sonno con una dolce melodia e non mi sorpresi affatto che dopo poco già dormivo.
Anche se il mio sonno era una dormiveglia e ogni volta che qualcuno puntava gli occhi su di me automaticamente gli aprivo per mostrare che non ero debole,ero forte e sveglia.
Ogni volta che gli aprivo guardavo nella sua direzione e quando vedevo i suoi occhi aperti subito mi riaddormentavo nelle posizioni più comode e meno sconce possibili.
I suoi occhi si posarono su di me un paio di volte,riuscivo a sentirli ma quando a guardarmi era lui,non sentivo affatto il bisogno di mostrarmi energica quando in realtà ero solo stanca morta.
Restavo semplicemente me stessa perché alla fine sapevo che lui riusciva a guardami dentro senza il bisogno che aprissi bocca,o in questo caso,occhio.

Quando ormai mancavano solo 20 minuti all'arrivo in città,e tutti eravamo svegli e freschi per parlare,fare gli ultimi ringraziamenti e commenti sul viaggio,
partirono i primi applausi mentre Louis e il suo amico commentavano ogni persona del gruppo:
''Un applauso a quello,un applauso a quest'altro...'' e tutti ridevano contenti e sereni beccandosi anche qualche parola di troppo.
Io continuavo a stare ferma al mio posto e a sorridere e applaudire di tanto in tanto per sentirmi partecipe e quando i suoi occhi si rivolsero a me,
lasciò perdere i commenti del suo amico che ancora parlava e mi lanciò uno sguardo di sfida:
''Un applauso ad Ann,colei che sa tutto ma alla fine non sa mai niente...''
Un grande boato si fece spazio nel bus e risi anch'io non dandogli la soddisfazione di vedermi offesa per quell'affermazione anche se alla fine un po' lo sapevo 
che gli piacevo quando ero offesa,arrabbiata o cose del genere e lo faceva a posta ad esserne lui la causa,in modo da potermi abbracciare o dire cose dolci in seguito,
ma quella volta non glielo permisi e anche lui restò senza parole e senza gesti,continuando a parlare degli altri senza far vedere la delusione che io gli leggevo chiara in volto.

Arrivammo al punto dove tante macchine colorate e tanti volti abbronzati attendevano i propri figli,fratelli o fidanzati.
Mentre scendevo dal bus mi disse:
''Bella maglia,me la regali?''
''Se me lo avessi detto prima,lo avrei fatto,ma ora non ho nulla sotto e non posso e poi,siamo arivati...''

Sorrisi e lui rimase scioccato dalla mia risposta perché sapeva quanto valesse per me quella maglia e non si sarebbe mai immaginato una tale risposta che a dir la verità,
sorprese anche me per il medesimo motivo.
Presi le valigie e salutai tutti quelli che si apprestavano a venirmi incontro per dire ''Addio,è stato un piacere...''.
Arrivavano tutti tranne lui e la cosa mi dispiacque un pò,non darsi nemmeno un addio era troppo pietoso,per entrambi.
''Kris...'' chiamai la mia ormai ex coinquilina ''...prendi le tue valigie e andiamo dall'altra parte della strada ad attendere i nostri genitori fuori da questo caos...''
Lei accettò facendo cenno con la testa e ci incamminammo tra la folla,tra un ''Permesso'' e l'altro,incontrai i suoi occhi.
Stava per afferrarmi quando un ragazzo che mi era mancato al saluto s'intromise e vidi Louis inditreggiare per lasciargli spazio.
Mi distaccai veloce per non far si che Louis andasse via e mentre vidi esattamente ciò che non volevo vedere,ripresi la mia valigia per portare a termine le mie intenzioni con Kris,
ma prima che potessi muovermi di un solo millimentro i suoi occhi,il suo corpo,e le sue azioni tornarono su di me.
''Ann...''
''Si...'' sorrisi debolmente,trattenendo emozioni strane.
''Allora ciao,ci rivredremo.Tranquilla,poi ti aggiungo su Facebook,tanto so il tuo nome...''
''Si...'' dissi ancora volta,leggermente scossa.
Mi abbracciò forte e ricambiai l'abbraccio,ma il tutto durò pochissimo.
Era il momento di tornare alle nostre vite.

Mia madre arrivò poco dopo e una volta sistemati i bagagli in auto e salutato le mie sorelline,scoppiai in lacrime.
Non riuscì più a trattenermi e tutti in macchina si sorpresero della mia reazione,perché chi mi conosceva sapeva che non ero solita alle facili lacrime.
Mascherai il tutto dietro l'emozione di rivedere la mia famiglia ma una mamma certe cose le capisce e senza rispetto per il momento mi spiazzò chiedendomi:
''Ti sei innamorata?''
Alzai il volto guardando il cielo,il sole era alto e splendente,illuminava tutto,compreso il mio volto pieno di lacrime.
Mi guardai attorno,sistemai la borsa sotto il sedile,e guardai di fronte a me,mentre la macchina con Louis all'interno si scontrava con la mia per poi allontanarsi per sempre dalla mia vista.
''No.No mamma,non posso amare un altro che non sia Liam.''










Salutandoti affogo - Tiziano Ferro (http://www.youtube.com/watch?v=67CHN0cZxEU)
  
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