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Autore: BelleAmie    27/08/2012    6 recensioni
E' il 2 settembre, e per Scorpius è arrivato il momento di scrivere la prima lettera a casa. Il primo giorno di scuola è un giorno spensierato per la maggior parte degli alunni.
Per il giovane Malfoy, l'arrivo ad Hogwarts è un incubo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Un abbraccio, Scorpius



Scorpius aveva nove anni quando nonno Lucius gli aveva insegnato a scrivere una lettera. Un pomeriggio d'inverno, lo aveva messo alla scrivania di mogano nello studio, con davanti una pergamena, penna e calamaio.

- Tutti gli uomini devono saper scrivere una lettera come si deve, - aveva detto il nonno, dando le spalle al nipote. Guardava fuori dalla finestra, assorto nella contemplazione dei giardini ghiacciati di Villa Malfoy, con le mani intrecciate dietro la schiena. - Un'abilità fondamentale. -

Scorpius avrebbe preferito di gran lunga uscire fuori a giocare con la neve, ma non avrebbe mai osato contraddire il nonno Lucius. Da quando lui e nonna Narcissa se n'erano andati da Villa Malfoy, le sue visite (sempre più rare) erano state associate a pomeriggi dedicati ad insegnamenti del genere.

Se avesse dovuto essere del tutto onesto, Scorpius avrebbe preferito che nonno Lucius non fosse esistito nemmeno. Nonno Greengrass, Hyperion, era panciuto, bonario, magari un po' eccentrico; nonno Lucius invece era duro, inflessibile, la pelle dura e tirata sulle ossa sporgenti, i capelli come paglia lasciata troppo tempo al sole e le dita ossute, come artigli. Non c'era un giorno in cui Scorpius non lo avesse visto con delle profonde occhiaie.

Una volta nonna Narcissa gli aveva detto che il nonno era un uomo sconfitto, ma poi non gli aveva spiegato cosa volesse dire.

Lo avrebbe capito da solo, qualche anno dopo.



- Inizia sempre con luogo e data, - aveva detto nonno Lucius.


Hogwarts, 2 settembre 2017


Da quando era un bambino, Scorpius aveva sognato il giorno in cui sarebbe andato ad Hogwarts. Erano le donne della famiglia a parlare in continuazione della scuola: suo padre e suo nonno erano sempre silenziosi quando se ne parlava, anche se ogni tanto Scorpius riusciva a strappare al padre il racconto di una partita di Quidditch particolarmente emozionante. In compenso, la madre e zia Daphne potevano parlare per ore dei loro anni ad Hogwarts: ricordavano perfettamente tutti i corridoi, gli anfratti, le sale, le scale dispettose, i dipinti.

Soprattutto, Scorpius voleva andare ad Hogwarts per avere degli amici. Aveva trascorso tutta la sua vita a Villa Malfoy, e i suoi genitori avevano pochi amici, e pochi di questi avevano figli della sua età. La madre non gli aveva mai permesso di andare al villaggio Babbano, dove sapeva che dovevano esserci almeno un po' di bambini (una volta aveva visto il parco giochi); così era successo che la sua unica compagna di giochi costante era stata la cugina Maya, figlia di zia Daphne, una bambina insopportabile e pure troppo piccola per lui.

In confronto agli altri piccoli maghi della sua età, Scorpius conosceva poco anche Diagon Alley, perché i genitori avevano sempre preferito non portarcelo ("è facile perdersi, e ci sono dei posti poco raccomandabili"); il risultato era stato che Scorpius era cresciuto in un ovattato isolamento nella villa di famiglia nel sud dell'Inghilterra. L'idea di conoscere finalmente decine, centinaia di altri maghi più o meno suoi coetanei lo aveva tenuto in uno stato di eccitazione elettrica fino al giorno in cui finalmente aveva attraversato la barriera di mattoni che conduceva al binario 9 e ¾.

Il momento più bello dei preparativi per la partenza era stato il giorno trascorso a Diagon Alley per comprare tutto il necessario per l'anno scolastico. In mezzo alla folla, Scorpius era stato affascinato dalla quantità di studenti della sua età che avevano invaso il grosso stradone principale, più che dal libro di Trasfigurazione o dagli occhi di rospo comprati alla drogheria. Nella baraonda, non aveva notato le strane occhiate che venivano rivolte di tanto in tanto nella sua direzione e in quella del padre; e quando non li avevano fatti entrare in un negozio, il padre gli aveva detto semplicemente di aver litigato qualche tempo prima con il proprietario.

- Devi ignorare le persone come lui, - gli aveva detto il padre, tirandolo via da quel negozio. Girandosi, Scorpius aveva visto che alcuni passanti si erano fermati a guardare la scena.



- Devi sforzarti di avere un linguaggio chiaro ed elegante, - aveva detto il nonno. - Si inizia sempre con una formula d'apertura in cui ti rivolgi al destinatario. -


Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari papà e mamma,


ma subito dopo si corresse,


Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,


Il cappello ci mise meno di un secondo prima di urlare "Serpeverde!". Tirando un sospiro di sollievo si era avvicinato al tavolo bardato di verde e d'argento, dal quale si era levato un applauso un po' deludente.

In qualità di unico discendente in linea maschile dell'antica e nobile casata dei Malfoy, arrivata in Gran Bretagna con i normanni ai tempi della Battaglia di Hastings, la sera del suo primo giorno Scorpius si era coricato nella serenità di essere finito nella casa giusta. Come tutti nella sua famiglia, com'era giusto che fosse. Non osava immaginare le reazione della sua famiglia se fosse finito a Tassorosso, o, peggio, a Grifondoro...

Si era ritrovato circondato da un gruppetto di ragazzi del secondo anno, ed era riuscito a scambiare qualche parola solo con un'altra Serpeverde del suo anno, Isabella Loughty, una ragazzina bionda e dall'aria spaurita (un effetto probabilmente del suo essere una nata-Babbana).

Ma l'avvenimento della serata era arrivato poco dopo. Quando il Cappello Parlante aveva Smistato il secondogenito di Harry Potter, Albus, a Serpeverde, la Sala era esplosa: qualcuno era scoppiato a ridere; molti si erano guardati a bocca aperta; un ragazzo del settimo anno, seduto qualche posto più in là, aveva annunciato che mezza Serpeverde gli doveva dei soldi, e che gli conveniva sbrigarsi a pagare. In mezzo all'eccitazione collettiva della Sala, Albus Potter aveva preso posto al tavolo verdeargento con un'espressione di totale infelicità, e nonostante le numerose pacche sulle spalle e i coretti improvvisati di "Potter è nostro", aveva spiccicato a malapena una parola, lanciando occhiate di sconforto verso il tavolo di Grifondoro. Una volta nel dormitorio, aveva farfugliato un 'sono davvero stanco', si era arrampicato sul letto e aveva tirato quasi del tutto le tende.



- Oggigiorno si è persa la pratica dell'introduzione, - gli aveva spiegato nonno Lucius, continuando a dargli le spalle. - Devi sempre spiegare al tuo destinatario perché gli stai scrivendo. Una lettera senza capo finisce per non avere nemmeno la coda. -

Nonostante il risultato sempre troppo formale, Scorpius aveva diligentemente seguito anche questa direttiva.



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde. Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose.


C'erano cose che si apprendevano subito a Hogwarts: le celebrità indiscusse erano i Potter e i Weasley; tutti ambivano a Grifondoro; le ragazze carine si trovavano soprattutto a Corvonero.

Oltre a Scorpius e il giovane Potter, quell'anno a Serpeverde erano finiti anche un nato-Babbano, un ragazzo dai capelli color ruggine che si era addormentato immediatamente, Theo Hornby; un suo lontano cugino Flint, con cui non aveva mai avuto alcun rapporto; e Julius Selwyn. Il cognome Selwyn era un cognome che aveva sentito già altre volte nelle conversazioni dei genitori: erano una famiglia di sangue antico e questo Selwyn in particolare era un ragazzino dai capelli neri e l'aria annoiata. La cosa più particolare di Selwyn era il fatto che, a differenza degli altri primini, pareva non solo più grande, ma anche del tutto immune al nervosismo e all'eccitazione del primo giorno.

Con Potter rintanato nel suo letto, e Hornby addormentato, Scorpius aveva scambiato qualche parola con Flint, prima di tentare con poco successo di includere nella conversazione anche Selwyn, che dal canto suo giocherellava con una scopa giocattolo in miniatura, facendola svolazzare sopra il suo letto con la bacchetta.

- Non sapevo che Serpeverde accettasse i nati-Babbani, - disse Scorpius, facendo un piccolo cenno del capo in direzione di Hornby, il quale in tutta risposta russò un po' più forte.

Flint, che era seduto in posizione indiana sul proprio letto, gli lanciò un'occhiata ironica. - Ti consiglio di non farti sentire in giro, Malfoy. -

- Bè, volevo dire - i miei mi hanno detto che a Serpeverde ci finivano solo i purosangue... -

- Era così vent'anni fa, - commentò Selwyn, facendo fare un'acrobazia particolarmente ardita alla sua scopa in miniatura. - Ora le cose sono cambiate. -

- Cosa vuoi dire? -

A Scorpius non piaceva fare la figura dell'ignorante, ma aveva tutta l'impressione che Selwyn - e Flint - sapessero qualcosa che lui non sapeva. L'anno prima, suo nonno gli aveva detto che Serpeverde era la Casa dei purosangue, dove la magia era concentrata in maniera più pura. Non che Scorpius avesse capito esattamente cosa avesse voluto dire, d'altro canto: sua madre era intervenuta e gli aveva detto di andare a riordinare la sua stanza. Il nonno non aveva più fatto commenti del genere.

- Non so dove sei vissuto fino ad ora, ma lo sanno tutti che Serpeverde non è quella di venti anni fa. Uno su cinque è nato-Babbano adesso. Però ovviamente non importa, - aggiunse Selwyn con una smorfia sarcastica, - siamo sempre la feccia della scuola. La gente non ci vuole finire a Serpeverde. - E indicò il baldacchino dove Potter presumibilmente stava piangendo tutte le sue lacrime.

- E perché? -

Flint e Selwyn si scambiarono un'occhiata di aperto divertimento.

- Bè, tu dovresti saperlo, - disse Selwyn.

- Non lo so, invece. -

- Si direbbe che sia tu il nato-Babbano, Malfoy. E comunque non mi va di spiegartelo adesso. Ho sonno e voglio dormire. Tanto lo saprai presto ci scommetto. -

Scorpius rimase zitto, con il cervello che andava a cento chilometri l'ora e un po' piccato per l'insinuazione di Selwyn. Gli sfuggiva qualcosa in quel disegno. Flint si era tirato indietro dalla conversazione e stava dando qualche colpo al proprio cuscino, sbadigliando sonoramente.

- Tu sei un purosangue, giusto? - disse Scorpius, cercando di tenere viva la conversazione.

- Certo, - rispose Selwyn. - La nostra famiglia è antica quanto i Peverell. -

- Anch'io sono purosangue, - disse Scorpius. - Non c'è un solo Babbano nel mio albero genealogico. -

Quella era una delle frasi più amate da nonno Lucius: l'aveva ripetuta, assorto, una volta, quando gli aveva mostrato il grande albero generalogico dei Malfoy, i cui fili attraverso i secoli si intrecciavano con tutte le più grandi famiglie purosangue: i Black, gli Smith, i Flint, i Crouch, i Potter, i Crabbe, gli Yaxley... e mentre indicava i grandi nomi della loro famiglia, nonno Lucius ripeteva come un mantra 'nemmeno un Babbano, nemmeno un Babbano...'.

Lo sguardo che ricevette da Selwyn però lo fece pentire di averlo detto: sì senti, anzi, un po' stupido.

- Credi che ti renda speciale? -

Scorpius cercò di dissimulare l'imbarazzo. - Non lo so. Forse. -

- Mio padre la gente come te la chiama esaltata. -



- Dopo l'introduzione della lettera, c'è la parte centrale della composizione, - aveva detto nonno Lucius. - Devi cercare di essere conciso ed elegante. -



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde. Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.


Selwyn continuò. - Un nostro caro parente era un amichetto di tuo padre. Ci sono voluti quindici anni per ripulire il nostro nome. Ora se la passa bene ad Azkaban. Fortuna sua hanno tolto i Dissennatori. -

Da quando aveva memoria, Scorpius non aveva mai visto nessuno degli "amichetti" del padre. Avrebbe voluto che parlasse chiaramente, invece di fare giri di parole: era evidente che Selwyn sapeva qualcosa ma non stava dicendo tutto.

- Cosa c'entra mio padre? - ribatté Scorpius. - E comunque io sono orgoglioso di essere un Malfoy. -

Selwyn fischiò. - Fatti tuoi. Comunque non ti serve a nulla. Anzi, ti consiglio di non andare a dirlo in giro, - soggiunse con un ghigno, - gli amici Mangiamorte di tuo padre sono ad Azkaban, e i loro figli non li hanno mandati qui. Sono tutti a Durmstrang. Considerati avvisato, - disse.

Le parole gli uscirono di bocca prima che potesse fermarle. - Chi sono i Mangiamorte? -

Ci fu una lunga, terribile pausa. Il primo a parlare fu Flint.

- La parola chiave è "prudentes sicut serpentes", giusto? -



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie.


- Come fai a non sapere chi sono i Mangiamorte? - chiese Selwyn con tono scandalizzato. - Almeno lo sai chi è Voldemort? -

- Sì che lo so, - rispose velocemente Scorpius. In realtà non sapeva molto. La sua prima educazione era stata compito di sua madre, che gli aveva dato i rudimenti di matematica, storia, inglese e francese. Scorpius sapeva delle guerre magiche; sapeva anche che, pochi anni prima della sua nascita, un Mago Oscuro, Voldemort, aveva tentato quello che sua madre aveva definito 'un colpo di stato', un rivolgimento politico. Era stato Harry Potter a sconfiggere Voldemort, in un combattimento fatto proprio a Hogwarts, un'azione "per il quale dobbiamo essere tutti molto riconoscenti", aveva detto sua madre; ed era per questo che Harry Potter era così famoso.

All'epoca, Scorpius non aveva sospettato nulla: ora si sentiva come se avesse appena sfiorato la punta di un iceberg, le cui vastità si estendevano in abissi bui dei quali non aveva nemmeno mai immaginato l'esistenza.

- Dì, non ti hanno detto nulla, eh? - disse Selwyn.

- Ma cos'è che non so? Dimmelo! -

Gli occhi di Selwyn si riempirono di malizia. - Lascerò gli onori al primo idiota che si farà avanti. Vedrai che tra le altre Case qualcuno ci sarà. -

- No, dimmelo adesso! -

- Dimmelo adesso, - imitò Selwyn con la voce di un bambino. - Giù la cresta. Buonanotte, Malfoy. -

E si girò dall'altra parte. Cinque minuti dopo stava già russando leggermente.

Anche Flint si era già addormentato.

Per molti minuti, Scorpius rimase solo con il rumore leggero delle onde del lago che sciacquavano contro i muri di pietra del dormitorio, ascoltando il ruggito dei propri pensieri.



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha mezzo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie. Mi hanno detto che papà era un Mangiamorte


Fu solo quando Scorpius stava dibattendo se andare o meno in Sala Comune (non sarebbe comunque riuscito ad addormentarsi, quella sera), che si levò di nuovo una voce nel dormitorio. Era Potter.

- I Mangiamorte erano i seguaci di Voldemort, - disse in una strana voce, bassa ed assorta. Era chiaro che nemmeno lui aveva dormito. - Erano Maghi Oscuri. Facevano i suoi ordini... uccidevano la gente per lui... -

Poi chiuse di nuovo le tendine.



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie. Mi hanno detto che papà era un Mangiamorte, e che i Mangiamorte uccidevano le persone per Voldemort.


In qualche modo si era addormentato, constatò Scorpius quando riaprì gli occhi qualche ora dopo (e troppo presto). Selwyn e Flint lo avevano salutato in fretta e poi erano scesi insieme in Sala Grande per fare colazione; Potter si era dileguato per primo, e Hornby era ancora nel dormitorio quando Scorpius se n'era andato. Era sceso assieme ad un paio di ragazze del suo anno, Octavia Villan e Imogen Burke, che parlavano degli orari: la prima lezione sarebbe stata Trasfigurazione, seguita da Incantesimi ed Erbologia. Fuori dalle strette finestre si preparava una giornata grigia e umida.

Mentre navigava i corridoi, all'improvviso tutta la magia di Hogwarts sembrava essere svanita: arrivato in Sala Grande si sentiva già esausto. Ogni volta che qualcuno incrociava il suo sguardo si sentiva accusato di un crimine che non aveva commesso, e fu per questo che passò la maggior parte del suo tempo come aveva fatto Potter il giorno prima, ovvero guardando il proprio piatto. Nemmeno le abbondanti porzioni di salsiccia e pane tostato riuscirono a distrarlo: non riusciva a scuotersi di mente le parole di Selwyn e Potter il giorno prima.

Si sentiva molto solo: Selwyn e Flint sembravano essere già diventati amici, e ridevano a crepapelle di qualcosa che aveva detto un'altra ragazza del loro anno, Annabel MacMillan; Hornby era scivolato nel posto accanto a Potter, e i due stavano tentando una conversazione tra una cucchiaiata e l'altra di porridge. Potter in particolare era ridicolo, però: come la sera prima, non faceva altro che mandare occhiate d'amore verso il tavolo di Grifondoro. Tra le teste dei Corvonero e dei Tassorosso, Selwyn vide chi era il destinatario di quelle occhiate: il fratello (Jasper? James?) che pareva imbarazzato e divertito in parti uguali.

Dunque erano questi i figli del grande Harry Potter?

(Dunque era lui il figlio di un Mangiamorte?)



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie. Mi hanno detto che papà era un Mangiamorte, e che i Mangiamorte uccidevano le persone per Voldemort. Vorrei averlo saputo prima...


Le lezioni della giornata passarono velocemente. Scorpius fu grato della distrazione che offrivano: almeno in classe doveva concentrarsi pienamente sulle parole dei professori. Decise fin da subito che Trasfigurazione era più difficile di Incantesimi, anche se se l'era cavata più che discretamente in entrambe; Potter era stato più o meno al suo livello, mentre Flint aveva toppato spettacolarmente a Incantesimi. Hornby sembrava discretamente negato; Selwyn era bravo.

L'ultima lezione prima dell'ora di pranzo era Erbologia con i Grifondoro.

Il professor Longbottom era un uomo abbastanza giovane, leggermente panciuto e sprovvisto di cappello. La lezione fu un'esposizione abbastanza noiosa dei principi dell'Erbologia, ravvivata dalle frequenti mani alzate di Rose Weasley, una ragazzina dai capelli vaporosi di un colore indefinito tra il castano chiaro e il rosso. Era seduta accanto a Potter, che, per la prima volta da quando era a Hogwarts, non sembrava del tutto infelice (anche se dopo la quinta precisazione della cugina iniziò a sembrare un po' imbarazzato). Le frequenti interruzioni della ragazzina iniziavano a dare sui nervi anche a Scorpius, che non vedeva il motivo di tanta saccenteria: anche lui aveva dato una scorsa veloce al proprio libro di Erbologia, e conosceva la risposta a molte delle domande senza sentire il bisogno di fare su e giù sulla sedia per rispondere di fronte a tutti. Il professor Longbottom invece sembrava spassarsela un mondo ad avere quella piccola so-tutto-io in classe.

Era andato tutto bene fino quasi alla fine: fu tuttavia questione di un attimo, distrazione di un momento.

Darcy Peckham di Grifondoro, dietro di lui, aveva detto che l'ingrediente principale del Distillato della Morte Vivente era la purea di belladonna. Il professore scosse la testa.

- Temo che la risposta non sia giusta, signor Peckham, - disse. - Qualcuno sa la risposta? -

La mano di Scorpius si alzò in aria prima che potesse pensarci.

- Sì, signor Malfoy? -

- L'asfodelo, professore. -

- Molto bene, signor Malfoy. Cinque punti a Serpeverde.-

Fu allora che Darcy Peckham disse, in quella che doveva essere una bassa voce, ma che fu sentita benissimo da tutta la classe: - Bè, basta che ci sia la morte di mezzo e un Malfoy ci sguazza. -

Scorpius non riuscì a trattenersi: prima che se ne rendesse conto si era voltato con la bacchetta puntata contro il viso stupido di Peckham. Suo padre gli aveva già insegnato qualche incantesimo offensivo... Avrebbe potuto fargli crescere qualche dolorosa pustola su quel naso schiacciato o...

- Signor Malfoy, abbassi immediatamente quella bacchetta, - disse il professor Longbottom. - Non è un comportamento accettabile. E dieci punti in meno a Serpeverde. -

- Ma - - cercò di protestare Scorpius. Si accorse subito che era inutile: ora l'intera classe lo stava guardando con un misto di curiosità e paura. Cosa si aspettavano da lui? Che fosse un bullo, un mostro?

La lezione finì prima che il professore potesse ricominciare la sua spiegazione delle erbe più potenti. Scorpius ripose la propria copia di "Prontuario di Erbologia Pratica, Volume Primo" nella borsa quanto più lentamente potè, sperando di evitare l'ingorgo di Grifondoro che si stava formando attorno alla stretta porta della serra. Quando finalmente fu fuori, sentì distintamente qualcuno dire 'Mangiamorte'. Qualcuno sghignazzò.

Potter gli lanciò una strana occhiata mentre se ne andava parlottando con la Weasley e un'altro Grifondoro.

Si incamminò da solo verso il castello, cercando di evitare gli sguardi di entrambe le classi. All'improvviso, sentì qualcuno che gli tirava la veste. Era Selwyn.

- Ignorali, - disse, mentre camminavano insieme verso il castello a poca distanza dalla Villan, la MacMillan e Hornby.

- State tutti mentendo, - esplose Scorpius. Per quanto si sentisse patetico, aveva solo voglia di ritornare a casa e piangere rabbiosamente per un po' nella propria stanza, come aveva fatto quando i suoi genitori non gli avevano comprato l'ultima scopa giocattolo. Era patetico, eppure... - Mio padre - mio padre è un brav'uomo! Mio padre non ha mai fatto del male a nessuno! -

- Tutti sanno queste cose, Scorpius, - disse Selwyn. - Non hai mai ascoltato la radio? Non hai mai sentito nessuno che parlava dei Mangiamorte ad Azkaban? Mio nonno lavora nel Ministero. E' da quando sono piccolo che sento le storie della guerra. I nomi dei Mangiamorte sono tutti scritti. L'unico motivo per cui tuo padre non è finito ad Azkaban assieme a tuo nonno è stato che Harry Potter ha testimoniato a suo favore...-

- Mio padre non è un Mangiamorte! -

Selwyn sospirò. - Ascolta, puoi anche non credermi, però almeno adesso lo sai. I figli dei Mangiamorte non sono i benvenuti da nessuna parte, nemmeno qui. Quindi, stai in guardia.- E detto questo lo superò e si accodò all'altro gruppetto. Hornby parve felice di avere altra compagnia maschile e lanciò un'occhiata veloce nella sua direzione, ma non lo chiamò.

Scorpius camminò lentamente dietro di loro, fissando la testa scura di Selwyn e quella rossa di Hornby, invidiandogli la capacità di poter essere uno studente qualunque di Hogwarts. Nessuno di loro aveva quel peso sulle spalle - nessuno di loro aveva appena scoperto di essere il figlio di un criminale. Cos'aveva fatto suo padre, allora? E per quanto ancora sarebbe durata la sua condizione di escluso?

All'improvviso non voleva più ritornare al castello. Non aveva fame; soprattutto, non aveva voglia di affrontare gli altri studenti. Era il suo primo giorno ad Hogwarts e già non sopportava quella che sarebbe stata la sua casa per sette anni. Fece dietro-front, verso la serra. Aveva una mezza idea di andare oltre, verso il lago immobile e grigio. Se era vero quello che gli avevano detto (e ormai non riusciva più a dubitarne: troppa gente sembrava partecipare a quel complotto), pensò, desiderava ardentemente che i suoi lo avessero mandato a Durmstrang.

Il professor Longbottom aveva chiuso la serra, così Scorpius si sedette contro il muro che dava sul lago. Lontano, c'erano gli schiamazzi degli studenti che si godevano l'ora di pranzo, nonostante che si preannunciasse già il primo temporale.

Iniziò a piangere senza nemmeno accorgersene: fu solo quando gli scappò un singhiozzo che si accorse di avere il viso tutto bagnato. Qualcosa gli bruciava dentro, un senso di tradimento, di umiliazione, come non l'aveva mai conosciuto. Anzi, erano sentimenti del tutto alieni: la sua era stata un'infanzia perfetta, ed ora era rovinata per sempre. Niente sembrava più vero, e tutto sembrava uno scherzo: come poteva suo padre essere stato un Mago Oscuro? E oltre a questo... eccolo lì, che piangeva lontano da tutti, come un bambino...

- Profe - zio Neville! -

E fu allora che vide Albus Potter.



Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie. Mi hanno detto che papà era un Mangiamorte, e che i Mangiamorte uccidevano le persone per Voldemort. Vorrei averlo saputo prima... Hanno detto che saresti finito ad Azkaban se non fosse stato per Harry Potter...


Gli occhi di Potter si spalancarono come se avesse visto un fantasma. Ancora prima che potesse dire qualcosa, Scorpius aveva estratto la bacchetta e gliela stava puntando contro; Potter fece lo stesso in una frazione di secondo.

I due si squadrarono un istante.

- Cosa stai facendo qui? - chiese Albus. Scorpius avrebbe quasi apprezzato il tentativo, in un'altra circostanza.

- Fatti miei. E se lo dici a qualcuno... -

- Se dico cosa? -

Era ironia, quella che vedeva negli occhi di Potter?

- Non sto scherzando, Potter. Ti lancio una fattura che non te la scordi se apri bocca. Non m'importa che sei nella mia Casa. -

Potter non sembrò spaventato. - Non lo farei fossi in te. Io non saprò difendermi, ma mio fratello ti farebbe crescere una seconda testa e una coda. Per non parlare dei miei cugini. -

Non aveva bisogno di altri nemici, pensò Scorpius mentre lo studiava. Potter non era del tutto un idiota, e probabilmente anche lui aveva un paio di incantesimi nella manica. Abbassarono le bacchette contemporaneamente, e dopo un'ultima occhiata incerta, Potter se ne andò senza dire un'altra parola.


C'erano cose che si apprendevano subito a Hogwarts: che le celebrità indiscusse erano i Potter e i Weasley; che tutti ambivano a Grifondoro; che le ragazze carine si trovavano soprattutto a Corvonero; che i Malfoy erano feccia.



- E' necessaria anche una formula di chiusura, e poi la firma, - aveva detto nonno Lucius, finalmente girandosi per guardarlo. - Se hai dimenticato qualcosa, puoi aggiungere un poscritto. -


Hogwarts, 2 settembre 2017


Cari genitori,

vi scrivo per raccontarvi del mio primo giorno (bè, prima notte e primo giorno) qui a Hogwarts. Sono a Serpeverde! Lo Smistamento è andato bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere. Quest'anno siamo in nove a Serpeverde. C'è anche Albus Potter. Ho già imparato moltissime cose. In particolare ho parlato con Julius Selwyn. Sembra intelligente.

Mi hanno detto molte cose che non ho capito molto bene. Credo che Selwyn mi abbia raccontato un sacco di bugie. Mi hanno detto che papà era un Mangiamorte, e che i Mangiamorte uccidevano le persone per Voldemort. Vorrei averlo saputo prima... Hanno detto che saresti finito ad Azkaban se non fosse stato per Harry Potter...

Non piaccio alla gente che c'è qui, pensano che io sia un Mangiamorte. Penso che si aspettino che io uccida la gente nei corridoi.

Un abbraccio,

Scorpius


P.S.

Non voglio più stare qui


La sua prima lettera Scorpius l'aveva scritta a sua cugina Maya. Scorpius le aveva parlato della sua giornata a Diagon Alley assieme al padre. Si ricordava ancora quel pomeriggio. Erano andati a comprare dei dolci e poi erano andati a guardare le scope più belle. Era uscita la nuova Nimbus e papà gli aveva parlato di quando era stato capitano della squadra di Serpeverde. Poi le aveva raccontato di come era voluto andare al negozio di scherzi, Tiri Vispi Weasley, ma il padre non aveva voluto e lo aveva dovuto trascinare via a forza dalla vetrina colorata.

A nonno Lucius quella lettera non era piaciuta.

- Se il risultato non è soddisfacente, prendi un nuovo foglio di pergamena e ricomincia, - aveva detto.

Quel pomeriggio, al riparo nella sua Sala Comune, Scorpius seguì anche quel consiglio.



Hogwarts, 2 settembre 2017

Cari papà e mamma,

sono un Serpeverde! Lo Smistamento è andato davvero bene. Il Cappello ci ha messo mezzo secondo per decidere, me lo hanno messo in testa e l'ha detto un attimo dopo. C'è anche Albus Potter con me. Ho parlato molto con Julius Selwyn, sembra intelligente. Qui è proprio come me ne avevate parlato, è tutto bellissimo. Ho già imparato moltissime cose.

Le lezioni sono proprio interessanti. Al momento la mia materia preferita è Incantesimi.

Penso che mi troverò bene.

Un abbraccio,

Scorpius


P.S.

Vi voglio bene




  
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