Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Princess of Dark    27/08/2012    5 recensioni
Ho sognato Johnny Depp.
Il mio neurone ha elaborato una cosa così bella che non potevo non pubblicare!!
Queste sono piccole storie nelle quali racconterò cosa ho sognato e magari come volevo che sarebbero andate a finire...:P
Scusate se troverete qualcosa di verosimile, i sogni spesso sono un po' confusi, vi chiedo solo di accettare quello che vi racconto xD
SIETE CURIOSE DI SAPERE COSA HO SOGNATO? :P
Commentate pure, se vi fa piacere ^^
Attenzione: non posso garantirvi quando e con quale frequenza aggiornerò, poiché devo aspettare prima di sognare qualcosa!!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccoci!!
Non pensavo che avrei riscritto qui, sinceramente...dopo aver sognato due volte il mio Johnny (sì, è mio u.u) oramai avevo perso la speranza... e invece? L'ho sognato stanotte *^*
Johnny Depp ha voluto farmi un bellissimo regalo di compleanno :D Sì, oggi è il mio compleanno *-* vi chiederete cosa ci faccio sul pc il giorno del mio compleanno, ma voglio subito prima scrivere questo sogno, prima che me lo dimentico (ho la tendenza a scordare i sogni, quindi capitemi >.<)
Che dire? Oh, sì, questo sogno che scriverò "formato storia" è alquanto assurda, ma voi fate finta che sia tutto vero u.u
Ci vediamo di sotto per commentare, buona letturaaaa ^-^




Finalmente il gran giorno.
Mi ero preparata a lungo per questo grande evento, mi ero divertita con la mia migliore amica Alessandra a scegliere l'abito giusto per l'occasione. La mia stanza era diventata praticamente un mercatino dell'usato: vestiti, maglie, gonne, scarpe e borsette sparse dappertutto. Per fortuna la mamma non c'era, altrimenti non mi avrebbe fatto uscire di casa fino a quando non avrei sistemato tutto, il che voleva dire che ci volevano tre giorni per sistemare, cioè rinunciare all'evento. Il solo pensiero mi fece andare in panico e decisi di sistemare alla meglio tutte le cianfrusaglie.
«Potresti aiutarmi, invece di startene lì a rigirarti i pollici!», borbottai e Alessandra si mise a ridere, iniziando ad aiutarmi a sistemare.
Alla fine optai per un vestitino blu scuro, semplice, con orecchini pendenti di brillantini come la perla che portavo al collo. Alessandra era anche fin troppo “acqua e sapone” e non si era separata neanche stavolta dai suoi jeans chiari, abbinati ad una t-shirt rossa.
«Ale, non stai andando a scuola! Sveglia! Ci saranno una marea di attori e persone famose lì!», esclamai agitata. Alessandra roteò gli occhi e mi guardò scettica.
«Non è che divento pure io attrice con un vestito addosso», borbottò. Sbuffai.
«Chiudiamo l’argomento che è meglio…». La trascinai verso l’auto che avrebbe dovuto accompagnarci all’evento. Cos’era quest’evento? In pratica era l’anteprima di un nuovo film che sarebbe uscito tra qualche settimana: noi avevamo i biglietti per entrare! Non era aperto a tutti: oltre agli attori e registi che vi partecipavano, c’erano i loro amici e parenti più stretti. E mio padre ci aveva procurato due biglietti. In quel momento, sentii di non poter amare nessun’altro di più di mio padre!
Il film era “a sorpresa”, nel senso che non si sapeva che film fosse né chi ne facesse parte. “Un salto nel vuoto” lo aveva definito Alessandra, ma valeva la pena andarci.
Ero abbastanza rilassata –forse perché non sapevo quali attori avrei incontrato- e per questo il tragitto mi sembrò molto breve, sebbene fosse durato più di due ore. Scendemmo dall’auto per entrare nel grosso edificio nel quale saremmo dovute entrare. Era all’apparenza un normale edificio, niente di spettacolare o strabiliante. Un semplice palazzo. Un uomo dall’aria severa barricò l’entrata con il suo possente corpo muscoloso.
«Non potete entrare signorine, mi spiace», borbottò. Sgranai gli occhi, cercando di scrutarlo da sotto gli occhiali scuri da bodyguard. Cooosa?! Assolutamente no: sarei entrata di lì con le buone o con le cattive maniere! Guardai l’uomo serrare le mascelle e incrociare le braccia al petto in segno di sfida. Meglio provare con le buone maniere…
«Abbiamo i biglietti …», accennai, mostrandoglieli. Lui li afferrò e ci scrutò.
«Non siete famose», constatò. Eh, grazie, ci voleva mister volpe per dedurlo!
«Sbaglio o è aperto anche agli amici delle persone famose?», precisai. Lui ci scrutò ancora, poi tossì, restituendoci i biglietti.
«Andate dritte per questo corridoio e prendete posto velocemente. Non voglio chiasso», ordinò. Alessandra era rimasta a bocca aperta per la brutalità di quell’uomo ed era sul punto di insultarlo a giudicare dalla sua faccia. La trascinai con me all’interno della struttura per evitare di mandare tutto all’aria.
«Caspita! Quando usciamo di qui lo devo mandare a quel paese!», esclamò lei con un tono di voce alterato.
«Sssh! Quando usciamo di qui possiamo anche lanciargli i pomodori, ora però dobbiamo arrivare in sala!», borbottai e Alessandra fece un sorriso malefico. Aprimmo la porta in legno con rinforzi di ottone e ci trovammo dinanzi alla sala. Era piccolina, proprio perché era riservato ad un numero ristretto di persone, circondata da grandi finestre coperte da tendaggi pesanti color rosso mattone e piccole lampade che emanavano una luce soft. Sul pavimento poggiavano due lunghi tavoli da mensa in legno, con delle sedie numerate dello stesso materiale, che giravano attorno al primo tavolo e dietro al secondo. Infine, nella parete di fronte c’era un grosso schermo, di quelli che si trovano nei cinema per guardare il film. Sorrisi entusiasta, stringendo al mano di Alessandra che si guardò attorno meravigliata. C’erano un paio di donne che parlavano in un solo gruppo assieme a qualche uomo e nessuno ci dedicò particolari attenzioni, fortunatamente. Ci procurammo qualche occhiata curiosa e qualcuna perplessa, probabilmente perché si preoccupavano di ricordare se fossimo qualche celebrità o parenti di celebrità. In realtà non sapevo neanche io che ci facevo là in mezzo e quindi sperai che nessuno ci chiedesse con quale persona famosa fossimo imparentate. Poi notammo una ragazzina che ci venne incontro sorridente.
«Ciao! È bello vedere donne della mia età, temevo di annoiarmi da sola. Io sono Lily». La ragazza magrolina, dai capelli biondi e gli occhi castani ci sorrise, porgendoci una mano. La stringemmo entrambe, sorridendo.
«è un piacere per me conoscerti», sorrisi. «Da quale celebrità provenite?», ridacchiò. Sbiancai e cercai il volto di Alessandra in cerca di un aiuto.
«Megan Fox», sparò e lei rise. «Mia zia mi ha detto che non ci sarà la Fox», ridacchiò divertita. Gli diedi una gomitata.
«Che c’è?!», sussurrò. Tra tutte le persone famose, proprio lei doveva scegliere?!? Idiota … ora ci avrebbero cacciate!
«Tranquille», accennò lei. «Qui sono tutti molto impegnati a parlare di lavoro per chiedervelo. In ogni caso, voi citate Penelope Cruz», ci fece l’occhiolino e sorridemmo.
«Vi sedete accanto a me? Anche perché temo che gli altri posti siano già tutti occupati …». La seguimmo e prendemmo posto nel primo banco, in fondo a sinistra. Lily era sulla mia sinistra, io al centro e Alessandra alla mia destra.
«Secondo voi chi ci sarà?», chiesi curiosa. In realtà non ci stavo più nella pelle: stavo iniziando ad agitarmi e a sudare, per non dirvi di come l’ansia mi stava torcendo le budella. Estrassi il mio Galaxy bianco dalla borsetta e iniziai nervosamente a far scorrere le dita sul touchscreen senza senso.
«Anche io ho questo identico cellulare!», esclamò Lily mostrandomelo. Ridemmo.
«Che coincidenza …». Ci furono alcuni rumori, poi entrarono un paio di donne che ridevano insieme. Sgranai gli occhi, guardando la bellissima bionda che salutava un signore.
«Alessandra … quella è Amber Heard! Guardala è lei!», esclamai eccitata. Lei si voltò di scatto e sgranò gli occhi.
«Oh Dio non ci credo!», esclamò. Lily rise. «Ragazze, credo che già conosciate mia zia …», osservò divertita. Ci voltammo di scatto verso Lily, fulminandola con uno sguardo assassino.
«Coosa?! Perché non ce lo hai detto?!», esclamò Alessandra. Sorrisi maliziosa.
«Senti … visto che è tua zia … non è che per caso hai qualche informazioni su Johnny Depp…»
«Smettila!», mi rimproverò Ale esterrefatta. Le feci una linguaccia: non potevo mica perdere l’occasione?
Lily sospirò.
«Non ho neanche avuto l’occasione di vederlo da vicino …! Ma loro hanno già chiuso, mi dispiace, ne so quanto voi», mormorò facendo spallucce. La donna ci rivolse un’occhiata e poi sorrise, avvicinandosi.
«Lily! Sei venuta …», sorrise, stampandole un bacio sulla guancia.
«Sorpresa», canticchiò lei sorridente. «Zia Amber, ci sono le mie amiche che vorrebbero conoscerti…» accennò infine. Sgranai gli occhi sorpresa e lei ci sorrise.
«Piacere di conoscervi, ragazze. Spero che trovate di vostro gradimento il film», ci sussurrò con un sorriso smagliante. Ora capivo perché Johnny Depp ci era cascato in pieno: emanava luce, bellezza e femminilità da tutti i pori! Era davvero bellissima, e Lily aveva preso qualche tratto da lei. Si sedette su qualche sedia più in la, di fronte a noi, poi prese a fissarmi.
«Anche io ho quel cellulare», mi sorrise divertita, mostrandomelo. Possibile che tutti quanti avessero il mio stesso cellulare?! Alessandra tirò un sospiro di sollievo quando ricordò di aver scelto un Nokia.
«Posso vederlo?», mi chiese. «Certo», sorrisi e glielo porsi. Amber iniziò a giocherellare con il mio cellulare e così mi distrassi con Lily e Alessandra.
«Credo che sto per morire. Guardate chi c’è!!!», squittì Lily, agitando le mani. Mi voltai curiosa, ma forse era meglio se non mi voltavo. Quello … quello … era veramente Johnny Depp?!?
Mascella in caduta libera tra 3…2…1…
«Oh mio Dio, NON CI CREDO! Ale, dammi un pizzicotto! Sto sognando, è impossibile! Oh Dio, oh Dio, oh…ahia!». Lanciai un occhiataccia ad Ale che mi aveva dato sul serio il pizzicotto, poi tornai a fissare Johnny Depp. Stava attraversando la sala in un impeccabile completo bianco e nero, con i suoi occhiali rotondi sul naso e un sorriso sotto i baffi che non lasciava mai il suo volto. Avrei tanto voluto vedere come lo stavo guardando: praticamente lo stavo mangiando con gli occhi! Era bastato guardarlo per farmi andare completamente il tilt. Ma voi cosa avreste fatto se avreste avuto davanti a voi il vostro attore preferito, soprattutto Johnny Depp, così bello, bravo, gentile, generoso, […] in poche parole … perfetto?
Il mio sogno si realizzava. Il mio sogno era diventato realtà: ero nella stessa sala di Johnny Depp, respiravo le sue stesse molecole d’aria. Ok, ero completamente andata!
«Ehy? Lily, non voglio perdere la mia migliore amica, aiutami ti prego», mormorò Alessandra, scuotendomi. La guardai in uno stato di trance. In pratica, tutto quello che mi scoppiava nella testa e nel cuore non potevo esprimerlo a parole mie ad alta voce: avevo perso ogni capacità di reagire, di muovermi e parlare. Un trauma praticamente! Lily rise.
«Mi sa che sta per svenire …», ridacchiò. Sorrisi e la guardai. «Ma guardate quant’è bello e perfetto! Cioè come si fa a non andare in coma quando lo si vede?! Svenivo quando lo vedevo in tv, figurati ora! Sto respirando la sua stessa aria, è impossibile!». Alessandra mi diede un altro pizzicotto.
«La smetti di darmi i pizzicotti? L’ho capito che non è un sogno!», esclamai irritata. Lei rise.
«Sorry. Sai, ti preferisco quando stai per svenire e non sei capace di parlare …», osservò, prendendomi in giro. Le feci una linguaccia.
«Però è davvero divino …», aggiunse Ale. Stavo per aprire bocca per sparare un’altra raffica di aggettivi per descriverlo quando Alessandra mi fece cenno di chiudere la bocca.
«Giuro che se ricominci te ne do dieci di pizzicotti», mi minacciò. Risi e alzai le mani in segno di arresa. Osservai Johnny mentre salutava Amber: chissà se tra i due c’era ancora qualcosa, chissà chi dei due era ancora innamorato dell’altro. Poi l’uomo lanciò una rapida occhiata ai tavoli, posando infine lo sguardo su di noi. Mi sentii morire. Sul serio stavo andando a fuoco quando lui ci sorrise –mentre fissava soprattutto me- e ci faceva un segno con due dita. Il suo classico modo di salutare, di dire “ciao”. Poi si mise a ridere, vabbè no non esageriamo, diciamo che accennò una risatina divertita … e ci credo! Ci aveva appena sorriso e salutate! Noi gli avevamo sorriso come tre ebeti. Persino Alessandra, quella tra noi due che era meno presa da Johnny (nel senso che gli piaceva, ma non si metteva ad urlare quando compariva in tv), non aveva avuto la capacità di reagire. Avevo perso l’occasione di avvicinarlo a me: ci sarebbe venuto, perché ci aveva dedicato un suo momento, e a quel punto avrei potuto confessargli quanto lo amavo, avrei potuto sfiorarlo sul serio, baciarlo, stringerlo … ok, la finisco qui altrimenti avrei sfociato sicuramente nell’hard. Sì, abbiamo più di trent’anni di differenza ma non me ne sarebbe fregato un bel niente. Bel modo di perdere la verginità con Johnny Depp, no? Ehm … ringraziai il santo mio protettore che mi fece alzare la mano ed agitarla lievemente in senso di saluto. Il dio, (sì, sto parlando di Johnny) parve soddisfatto del saluto e staccò lo sguardo per abbracciare un signore dai capelli al dir poco scombussolati e arruffati. Tim Burton. Avevo davanti Tim Burton. No, ragazze, questo era troppo, potevo anche dire addio alla mia ragione, alla mia vita per morire in santa pace… La sala si riempì subito, ma io ero così accanita a guardare Johnny che non mi accorsi di nulla. Per me lo spettacolo era quello, datemi ORA i popcorn, altro che film! La sua voce mi aveva completamente stregata: parlava in modo così sensuale in un inglese velocissimo, tanto che riuscivo a stento a capirne il significato. Stava parlando di qualcosa tipo giornalisti, paparazzi … a me bastava sentire il suono della sua voce, non il suo significato. Si sedette anche lui, stranamente accanto ad Amber e venne annunciato che a breve sarebbe iniziato il film.
«Dai, staccagli un po’ lo sguardo da dosso! Credi che non se ne sia accorto?!», sussurrò Alessandra.
«Sta zitta! E poi, è abituato, no?»
«Cosa c’entra?!»
«Non credo avrò un'altra occasione per rivederlo: voglio godermelo! Ah, quasi, quasi gli faccio una foto!»
«Sei impazzita?!»
«Il mio ultimo neurone ha preso il volo da un bel po’…». Lily rise.
«Amber? Potresti restituirmi il cellulare?», le chiesi imbarazzata. Avevo azzardato parecchio, anche perché stava parlando con Johnny e li avevo interrotti proprio apposta per far ricadere l’attenzione su di me. Non ero mai stata il tipo che voleva essere il centro del mondo, ma in quel caso … beh, capitemi cavolo! Johnny mi guardò curioso mentre Amber mormorava qualcosa come “scusa, mi ero dimenticata di ridartelo!” e mentre me lo restituiva, Johnny ne afferrò uno identico, quello di Amber molto probabilmente, e iniziò a curiosarci. Osservai lo sfondo caraibico del cellulare, accorgendomi che era diverso dal mio sfondo. Io non avevo un fottutissimo paesaggio marino! Avevo una splendida foto di Johnny. Eh già, come nello sfondo del desktop del mio pc, dell’immagine del profilo dell’account di facebook, e potrei continuare all’infinito …
«Non è il mio», sorrisi ancora più in imbarazzo. Lei mi scrutò.
«Oh, scusami, mi sa che è quello di Johnny, eccoti …», mi porse un altro cellulare identico. Sgranai gli occhi. Avevo tra le mani il suo cellulare. Johnny Depp aveva un cellulare uguale al mio. E a quello di Lily, di Amber, di mio fratello, ma quelli erano dettagli. Osservai l’altro cellulare, ma neanche quello era mio: c’era una scritta brillanti nata che diceva “Amber” sullo schermo.
«Amber, questo è il tuo», risi io. Lei rise assieme a me. «Oddio, sto facendo una confusione enorme con questi telefoni!», rise. Johnny sorrise divertito e mi guardò.
«Mi sa che questo è il tuo», disse divertito con un sorrisetto. Mi aveva parlato. Johnny Depp mi aveva parlato!! Oh … scusatemi per questo delirio totale ogni volta.
Alessandra mi diede un altro pizzicotto per smuovermi e non farmi fare la figura dell’idiota, ma oramai il mio ultimo neurone mi aveva fatto “ciao” appena era entrato lui in sala!
«Lo credo anch’io», sussurrai imbarazzata e sorrisi, allungando la mano. Lui allungò le sue per sfilarmi di mano il suo cellulare e quello di Amber, poi mi mise in mano il mio e mi lasciò di proposito una carezza sul dorso della mano, guardandomi negli occhi sorridente.
Morta.
Sentivo che ero diventata rossa come un pomodoro, avevo improvvisamente troppo caldo come se stessi col viso vicino al fuoco. In realtà ero io che stavo andando a fuoco. Le mani erano diventate sudaticce, il mio cuore aveva iniziato a battere più forte, il espiro mi aveva abbandonata. Mi scoppiava la testa, sapevo immaginarmi bene il mio aspetto esteriore in quel momento e la cosa mi metteva ancora più a disagio. Lo guardai negli occhi, poi mormorai pietrificata un “thank you”. Lui mi fece l’occhiolino e si voltò, perché in quel momento le luci si erano abbassate per far partire il film.
Alessandra e Lily mi strinsero le mani, entusiaste e sorprese quanto me, come se volessero condividere la mia felicità con la loro. Poi fissai il mio cellulare, quello che assieme alla mia mano aveva avuto la grazia del tocco di Johnny. Sullo schermo c’era l’immagine di Johnny, quella che avevo in formato poster nella mia camera e che guardavo appena mi svegliato la mattina. Sgranai gli occhi, sperando che non fosse vero. Ma invece era proprio così: Johnny Depp si era messo a curiosare tra le immagini del mio cellulare e aveva aperto al cartella di file rinominata “la perfezione” dove raccoglievo tutte le sue foto. Alessandra si tappò la bocca per non scoppiare a ridere. Sarei voluta sprofondare.
«Che figura di merda, che figura di merda, che figura di merda!», sussurrai a bassa voce, portandomi una mano alla fronte e dandomi della stupida.
Perfetto! Ora Johnny sapeva che collezionavo sue foto. Avevo fatto la figura della fan depravata e maniaca.
Beh, forse un po’ lo ero –o meglio- lo sono!
 
 
Ed eccomi qui, finalmente!!!
Allora… che ve ne pare del mio sogno? xD Certo che i miei neuroni lavorano parecchio di fantasia, eh?
Innanzitutto avrei voluto capire come diavolo facevo ad avere quei biglietti! Però il sogno è iniziato così, non ci posso fare nulla T.T Oh, vabbè, per non parlare di quanto ho adorato Amber Heard in questo mio sogno … -.-  Certo, la apprezzo molto come attrice perché è bravissima, ed è senz’altro una bella donna … ma, come si dice, ogni fidanzata di Johnny è una nostra nemica, no? U.U
Vabbè, non so se sono stata proprio capace di descrivere le mie emozioni, però io mi sentivo veramente male in quel sogno e quando mi sono svegliata sembrava che lo avessi provato sul serio!! Cavolo, ricordo perfettamente come stavo andando a fuoco quando mi aveva sfiorato xD
Che poi l’equivoco dei cellulari è stata una cosa ridicola, guarda un po’ che mi vado a sognare!! Per non parlare della grossissima figuraccia che ho fatto alla fine! Per chiudere il sogno sul comico ;) mi sembrava proprio una di quelle figuracce che fa Denise nella mia ff (questa qui, per chi non lo sapesse: ) quando lo incontra le prime volte!!
Il mio sogno è finito proprio qui, beh, ci tenevo a rendere pubblico il regalo che Johnny Depp mi ha fatto per il mio compleanno u.u *tanti auguri a meee*
Mi auguro davvero di risognarlo *W* a distanza di un mese ce l’ho fatta u.u ed ora… passo alle curiosità!!:
1) Ho davvero una cartella con le foto di Johnny soprannominata “la perfezione” nel mio cellulare xD
2) Non prendetemi per una malata, ma ho veramente una foto che ho stampato di Johnny ed è attaccata alla libreria di fronte al letto. Quindi è inevitabile guadarlo appena ti svegli *^* perché il buon giorno si vede dal mattino, no? xD E credo sia tutto grazie a questa foto: secondo me influenza i miei sogni u.u
3) Johnny aveva esattamente questo aspetto all’anteprima che ho sognato: Image and video hosting by TinyPic
4) Lily in realtà assomigliava molto a Lily-Rose, la figlia di Johnny. E’ una coincidenza incredibile che abbia lo stesso nome!
5) Il “Johnny” che ho sullo schermo alla quale mi riferivo è questo u.u fa veramente un bell’effetto sullo schermo del mio cell ^-^: Image and video hosting by TinyPic
6) Infine … mia madre mi tormenta davvero a mettere in ordine la cameretta perché sono la persona più disordinata di questo mondo >.< so che non ve ne importa nulla però…>.<’
Mi sa che ho finito qui … beh, aggiornerò appena lo sogno di nuovo!!! Ahahah
Mi farebbero piacere vostri commenti.
La vostra svampita Princess of Dark <3

 
  
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