Cara Luna,

non so dirti quanto ti amo. Adesso, che sono passati 19 anni dall’ultima volta che ci siamo visti. Sai, sono diventato professore. Di Erbologia, si. Magari tu adesso sei sposata, e ti sembrerò ridicolo con questa lettera.  Non so come mi è venuto in mente in mente di scriverti, ma non posso continuare a vivere con questo peso dentro, con la consapevolezza di non aver fatto tutto il possibile per averti. Forse, se fossi stato io il Prescelto tutto sarebbe stato diverso… Sarei stato io “Il Ragazzo Che è Sopravvissuto”, non Harry… Chissà.. peccato che quella profezia si sia rotta, quel giorno al Ministero…

Se il Prescelto fossi stato io, mi avresti notato, forse sarei riuscito addirittura a dirti tutto quello che provavo per te allora… sai, mi sei sempre piaciuta, anche se all’inizio mi sei sembrata un po’ strana… la prima volta che ti ho incontrata ti conoscevo solo come “Lunatica” Lovegood… La gente non ti capiva… Dietro la tua espressione un po’ distratta c’era un mondo che nessuno capiva, che nessuno voleva capire… La tua fantasia, la tua immaginazione… Ho sempre adorato il tuo carattere, i tuoi modi di fare così schietti… quando pensavi una cosa la dicevi in faccia, senza giri di parole…

Non sono mai riuscito a dirti tutto questo… quanto ho perso! Ti sognavo di notte, pensavo tutto il tempo a te, ai tuoi lunghi capelli biondi, ai tuoi occhi azzurri cosi sinceri… Ma per te evidentemente ero solo un amico, niente di più… Non sapevo come fossi finito in Grifondoro… uno “sfigato”, come per tutti ero, finito in Grifondoro… Sai, ci avevo pensato, a confessarti tutto durante la battaglia di Hogwarts, appena dopo aver sentito che Hermione e Ron si erano baciati… All’inizio pensai che mi avresti baciato, per la paura di non sopravvivere a quella notte… Ma non potevo, non avrei mai potuto prenderti per la disperazione… Non l’avrei mai fatto, ma ci ho seriamente pensato, quella notte… Quella notte in cui tutto è cambiato... Non sapevo se fossi viva, se stessi bene… Quando parlavo con Voldemort, nel cortile, non ti vedevo, non ti trovavo… Mi è salita un’adrenalina che non avevo mai avuto, ho ucciso quel suo serpente, Nagini, non solo perché me l’aveva detto Harry prima di consegnarsi a Tu-Sai-Chi, ma l’ho fatto per te, per finire quella guerra il prima possibile, prima che altre persone morissero inutilmente... Non volevo che tra quelle persone ci fossi pure te… Non me lo sarei mai perdonato… Ma per fortuna stavi bene, al sicuro, ma nemmeno a guerra finita ce l’ho fatta…

 Quindi eccomi qua, a scriverti tutto in questa lettera, a quasi vent’anni dall’ultima volta che ci siamo visti… Non sapevo dove cercarti, non avevo niente che potesse suggerirmi dove avresti potuto essere…

Sai una cosa? Vorrei vederti. Vorrei rivedere quel sorriso e quei capelli biondi che non sono ancora riuscito a dimenticare. Non ad un appuntamento come coppia, anche solo come amici se vuoi… Affido questa lettera al mio gufo, sperando che ti riesca a trovare… Per la risposta rispondi sempre con questo gufo, sa dove trovarmi…

                         Nella speranza di avere al più presto tuo notizie,

                                                           con un amore che non sono mai riuscito a confessarti,                                                                    

                                                                                                                                               tuo, Neville