Fanfic su attori > Coppia Lawless/O'Connor
Segui la storia  |       
Autore: BellatrixWolf    27/08/2012    2 recensioni
Due attrici legate ormai da una forte amicizia, conosciutesi sul set di "Xena: Warrior Princess".
Ma molti, qui su Internet, pensano che, come tra Xena e Gabrielle, tra Lucy e Renèe ci sia ben più di una semplice amicizia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Due capitoli di seguito, sia qui che per Warlord! Sono sorpresa anche io D: Meglio così, no? c: Poi i miei demoni scimmietta che scrivono fanfiction (No ok, ora la smetto con questa cosa.) vanno in letargo perché hanno lavorato troppo.
Intanto, enjoy. Questo è pure lungo 8D



Il giorno seguente fu un susseguirsi di eventi poco rilevanti e disastri evitati per un pelo.
Il ritrovo sul set era alle sei meno un quarto per gli attori, persino più presto per i macchinisti e i tecnici. Ma alle sei meno venti di tecnici ce n'erano sì e no tre, Bruce aveva avvertito che avrebbe fatto tardi perché la sveglia s'era rotta e lo stuntman di Autolicus si era ammalato.
Verso le sei meno dieci Lucy, Renèe e svariate comparse fecero il loro ingresso e subito le protagoniste furono accalappiate dai truccatori mentre veniva servita loro la colazione. Fortunatamente non c'era bisogno di pettinature complicate, altrimenti la situazione sarebbe stata persino peggiore.
Come se le ciò non bastasse, pioveva a dirotto, quindi l'unica cosa da fare era girare le scene al chiuso. Bruce arrivò alle sei e mezza scusandosi con tutti del ritardo e subito passò ai truccatori, che intanto avevano lasciato Lucy e Renèe ai costumisti, che a loro volta le avevano liberate dopo aver finito il proprio lavoro.
Alle sette, finalmente, cominciarono. Avrebbero iniziato dalla scena della locanda dell'atto primo.
«"Well, at least cover my hands, it's embarassing, for Zeus' sake!"» Gabrielle prese un panno e coprì le mani legate di Autolicus. Continuarono a parlare fino a quando il ladro non fece cadere la frutta. Xena si chinò per raccoglierla e, nel frattempo, legare i piedi dell'uomo. Si stava rialzando quando Lucy tirò una testata al tavolo.
«Dannazione!» esclamò, seguendo poi con un'imprecazione mentre si massaggiava la testa dolorante. Renèe si mise in ginocchio accanto a lei.
«Ti sei fatta male?»
«Sì. Bel modo di iniziare una giornata... Ah...» si tastò il bernoccolo e si guardò la mano per vedere se stava sanguinando. No, non stava sanguinando. Bruce si voltò a guardarla, ma non si mosse, ostacolato dalle corde che gli legavano i piedi.
«Vieni, sciacquati con un po' d'acqua fresca.» Renèe la fece alzare che ancora teneva la mano dietro la nuca e la condusse verso il bagno più vicino, seguita da Robert che osservava la scena preoccupato.
«Non.. non è niente, è solo una botta!» rise Lucy, facendo una piccola smorfia quando si toccò di nuovo il livido. Renèe le prese il polso e le scansò la mano dalla nuca.
«E smettila di toccarti!»
«Lucy, sei sicura di stare bene?»
La mora si voltò verso Rob e gli sorrise. «Sì, grazie. Dai, è passata.» guardò di nuovo Renèe. «E' solo una botta, niente di che. Andiamo.»
«Ne sei certa?» la bionda ancora non sembrò convinta. Lucy guardò prima lei, poi Robert, poi di nuovo lei.
«Dovreste saperlo, ormai, che ho la testa dura.» rise «Torniamo sul set, non è successo niente.»
Renèe ridacchiò e scosse la testa, Robert accennò un sorriso.
Tornarono al tavolo e Bruce la guardò inarcando le sopracciglia. «Tutto ok, Lucy?»
«Sì, grazie.» sorrise.
Pochi minuti dopo ripresero. Xena tornò sotto il tavolo, questa volta facendo attenzione alle distanze. Intanto, Autolicus approfittava della distrazione della guerriera per bere, sotto lo sguardo attonito di Gabrielle, che si limitò a mugugnare.
Quando Xena tornò a sedersi, Gaby guardò il ladro dubbiosa.
«"Well, the dagger was a nice catch, but it took me all whole of four seconds to get around."» il ladro si alzò e si congedò con un cenno delle dita, ma mosso un passo cadde rovinosamente. Xena e Gabrielle si scambiarono uno sguardo, e Gabrielle ridacchiò, abbassando gli occhi.
«"That, however, was very good. Oh, for the love of Zeus."»
Xena e Gabrielle iniziarono a parlare tra loro, screditando il ladro.
«"Haha. You're trying to use my ego against me."»
«"I didn't think it would work."» Gaby sorrise innocente.
«"No it worked. I'll do it."»
Terminarono la scena con l'ultima battuta di Autolicus e Robert li fermò.
«Bene, bene! La riproveremo più tardi, ma così andava bene!» Le comparse si dispersero. «Qualche minuto di pausa, poi la successiva!» Bruce passò qualche minuto a slegarsi le caviglie, poi si alzò e se ne andò pacifico. Lucy appoggiò la fronte alla mano ed il gomito al tavolo.
«Lucy, sei sicura di stare bene? Hai preso una bella botta...» Renèe le cinse le spalle con un braccio e le posò la mano sul polso.
Lei sorrise appena, gli occhi chiusi. «Sì, sì, ho solo un po' di mal di testa, tranquilla. Non è niente.»
«Hai ragione, hai la testa dura. Nel senso che sei davvero testarda! Vieni, devi stenderti un po'.»
«Ti dico che non serve.»
«Io ti dico di sì. E se questo significa trascinare il tuo metro e ottantatré più armatura fino ai camerini, lo farò.»
Lucy alzò lo sguardo, trattenendo una risata, su Renèe, che a sua volta cercava a fatica di restare seria. Sospirò e si alzò. «E va bene. E poi sono io, la testarda.»
Renèe l'accompagnò al camerino e la fece stendere sul divano. La mora si portò una mano alla fronte e mugugnò.
«Vado a chiamare qualcuno.» La bionda fece per alzarsi, ma lei la fermò prendendola per il polso.
«Renèe, no. Resta tu, vedrai che tra poco sarò di nuovo in forze, ho solo preso una testata. Guarda, starò così bene da non aver più bisogno di una stuntwoman.» Guardò Renèe inarcando un sopracciglio.
Lei non riuscì a trattenere una risata. «Certo. Ed io sono la regina delle Amazzoni.»
«Principessa.»
«Uh?»
«Sei la principessa delle Amazzoni.»
Ren la guardò e scosse la testa. «Hai preso una tesata così forte?»
«Ahah, no. Tu sei Gabrielle, Gabrielle è la principessa delle Amazzoni, tu sei la principessa delle Amazzoni. Semplice, Renèe.»
«E tu saresti la Principessa Guerriera?»
«Urlo come lei.»
Entrambe risero.
«Xena non tira testate ai tavoli, però.»
«Ci sto lavorando.»
Un'altra risata. Renèe la guardò, ridacchiando.
«Già. Intanto riposati. Vado a prenderti un po' d'acqua.»
«Ok. Ma se qualcuno chiede, sto bene.»
La bionda annuì ed uscì in cerca di un bicchiere d'acqua per Lucy.
Lei rimase sdraiata con una mano sulla fronte. Dopo qualche secondo Robert si affacciò al camerino.
«Come va?»
Lucy alzò appena la testa, scostando il braccio, poi la lasciò cadere pesantemente con uno sbuffo. «Ucciderò Renèe per questo.»
Robert parve non capire. «Uh... questo?»
«Per averti detto che stavo male.»
«Quindi stai male! Oh, lo sapevo! No, lei non ha detto nulla, semplicemente l'ho vista portarti qui e poi uscire.»
La mora ridacchiò. «Mi sono messa nei guai da sola.»
Robert si sedette accanto ai piedi di Lucy, sorridente. «Assolutamente. Come va la testa?»
«"Have you ever had an headache so painful you wanted to be dead? Well I wish I had one of those right now."»
«Che fai, mi rubi le battute?» Renèe era rientrata proprio in quel momento con un sorriso divertito ed un bicchiere in mano.
«Mi pareva appropriata.» Lucy sorrise.
«Uh-huh. Ecco, bevi un po'.» Porse il bicchiere di plastica a Robert e si accucciò accanto a lei, aiutandola a mettersi seduta.
«Ehi, ho solo un po' di mal di testa, non sto per morire.» rise, ma appena seduta strinse la spalla di Renèe, mentre la testa le girava vorticosamente e stelline le riempivano gli occhi. Imprecò sottovoce e si riportò la mano alla testa.
Robert la guardò preoccupato e le porse il bicchiere. Lei gli sorrise e lo prese, bevendo un sorso d'acqua, ancora aggrappata alla spalla di Ren.
«Dovresti andare a casa a riposare.» disse Robert, serio.
«Non ci sono scene senza Xena.»
«Abbiamo le scene di Gabrielle, di Autolicus...»
«No. Senti, starò bene. Resto, è solo un colpetto alla testa.»
«Chiamalo colpetto!» disse Renèe, prendendole la mano ancora serrata sulla sua spalla. «Senti, ti porto a casa. Perché rimanere qui quando è ovvio che non stai bene?»
«Mi basta rilassarmi un attimo.»
«Lucy. Va' a casa.»
Lei guardò prima Robert, poi Renèe. Entrambi la fissavano preoccupati, Ren le strinse la mano. Sospirò. «E va bene.»
La bionda sorrise, leggermente sollevata. «Bene. Dai, ti aiuto a cambiarti e ti porto a casa.»
«Non serve, ho la patente.» rispose lei con disappunto.
«E se ti gira la testa mentre guidi?»
Lucy si voltò verso Robert «Non succederà.» Un attimo di silenzio. Lucy roteò gli occhi, impotente. «Va bene.»
Anche Rob sorrise e le diede una leggera pacca sulla caviglia.
«Bene! Rimettiti presto.» poi si alzò ed uscì.
Renèe e Lucy rimasero a guardare la porta per qualche istante, poi Renèe si alzò e la chiuse. Lucy si mise faticosamente a sedere, tenendo una mano sulla fronte.
«Ho sbattuto davvero forte, eh?»
«Il tonfo l'hanno sentito fino in Texas.»
Lucy rise, poi mugugnò. «Diamine, che botta.»
«Lo ammetti, finalmente.»
«Direi che sono costretta.»
«Ci preoccupiamo per te.»
La mora sorrise ed alzò lo sguardo. «Lo so. Grazie.»
Renèe le sorrise di rimando e le si avvicinò, facendole un cenno. Appoggiandosi a lei, si alzò e, dopo un secondo in cui barcollò, riprese l'equilibrio ed iniziò a sganciarsi l'armatura pettorale, mentre Renèe cercava i suoi vestiti. Le porse la maglia ed i jeans, che lei appoggiò sul divano, poi l'aiutò a togliere anche il cuoio. Lucy rabbrividì quando si trovò in mutande nere e canottiera color carne. Prese maglia e jeans e se li infilò velocemente.
«Non trovo le scarpe.»
La mora si mise a sedere e con le mani vagò sotto il divano, tirò fuori le scarpe e le calze e si infilò il tutto con gli occhi chiusi.
«Ah, ecco dov'erano.»
«Mi diverto a nasconderle per vedere se riesco a ritrovarle.»
«Ahah certo. Vieni, andiamo.» Prese le chiavi, aiutò nuovamente Lucy a tornare in piedi -nonostante le sue proteste di poterlo fare da sola- ed insieme si avviarono alla macchina, mentre si infilavano le giacche e si riparavano sotto l'ombrello.
«In questi giorni sono più spesso a casa tua che a casa mia.»
«Già. Uno di questi giorni potrei spuntare come un fungo davanti a casa tua, che dici? Tanto per essere pari, ecco.»
«Volentieri.»
Per qualche minuto calò il silenzio, Lucy posò la testa indietro sul sedile del passeggero e chiuse gli occhi.
«Come va la testa?»
«Stare seduti non aiuta. Ma meglio, grazie.»
Renèe annuì, aggrottando le sopracciglia preoccupata.
«Ehi, vedrai che domani starò meglio.» Lucy si voltò a guardarla e sorrise.
«Già. Dopotutto sei Xena, la principessa guerriera!» Ren ridacchiò e le lanciò un'occhiata.
«Sì, circa.»
Pochi minuti dopo arrivarono a casa di Lucy. La bionda la scortò dentro e disse che non le piaceva l'idea che Lucy andasse su per le scale.
«Renèe.» le aveva lanciato un'occhiata leggermente seccata. «Ti ringrazio, ma fino alla camera posso arrivarci senza rotolare giù.» Lei non era comunque convinta. «Sei troppo apprensiva Ren.» ma nulla la smosse. Alla fine si accordarono, Lucy sarebbe potuta andare in camera sua accompagnata dall'amica, che temeva che per un giramento la donna sarebbe potuta cadere.
La mora si sdraiò sul letto e Renèe le si sedette accanto, appoggiandosi con il braccio oltre alla vita della donna e guardandola dall'alto.
«Inizi a farmi paura.»
«Perché?»
«Ti comporti come se fossi sul mio letto di morte!» rise «Renèe, sto bene. Mi fa male la testa perché ho sbattuto contro un tavolo mentre giravo una scena. C'eri anche tu. Non sono caduta dal terzo piano di un edificio.»
«Ahah hai ragione, scusa. Solo che... non voglio che tu ti faccia male, tutto qui.»
Lucy le sorrise riconoscente. «Lo so, e ti ringrazio. Ah, lo ammetto, sono felice che tu sia qui. Effettivamente mi gira la testa, e la prospettiva di scendere, anche solo per un bicchiere d'acqua, non è delle più allettanti.»
«Tranquilla, resto qui. Ti serve qualcosa?»
«Solo qualche ora di sonno. Non... non serve che tu rimanga. Non voglio essere un peso, già ho abbandonato il set nel bel mezzo delle riprese.»
«Lucy, non pensarlo neanche per un attimo. Io resto qui, e per qualsiasi cosa ti basta chiedere, ok?»
Lei sbuffò. «Va bene, va bene. Grazie.» sorrise di nuovo.
Renèe le poso la mano sulla spalla e sfoggiò un sorriso sollevato. «Dormi.»
Lucy annuì e chiuse gli occhi. Ren rimase a guardarla per qualche secondo, poi si alzò piano e si guardò attorno. Si sedette su una sedia e rimase tranquilla ad osservare Lucy che si addormentava, ascoltando il suono della pioggia che copriva il sole della mattinata.
Non passò più di mezz'ora prima che Lucy iniziasse a rotolarsi e a strizzare gli occhi. Pochi istanti dopo si svegliò.
«Avevi detto "qualche ora", non "qualche minuto".» Renèe sorrise, poggiando il mento sul pugno.
«Già, beh, emicrania permettendo, s'intende.»
«Mh...»
«Renèe, stavo scherzando.» sorrise.
«Ah. Eheh. Beh, come mai ti sei svegliata?»
«Sono saltata da un palazzo e mi sono ritrovata nel letto.» ridacchiò.
«Sei davvero unica, hai preso una botta in testa che potrebbe stendere un pugile e sei qui a fare battute.»
«Non è facile liberarsi di me, cosa credi?»
Ren scosse la testa. «Oh, ne sono certa. Come ti senti?» Si alzò e le si avvicinò.
«Abbastanza bene da notare che sei vestita da Gabrielle.»
La bionda abbassò lo sguardo sul suo top rosso. «Ah. Mi sono dimenticata di cambiarmi...»
«Lo vedi che ti preoccupi troppo?» le premette un dito sulla pancia scoperta e lei scoppiò a ridere.
«Non farmi il solletico! Seriamente, come va con la testa?»
«Sto bene.» Lucy sorrise e le tese una mano. Renèe l'afferrò e la aiutò a mettersi seduta. «Mh.. sì, sto bene. Te l'avevo detto che mi sarebbe bastato un po' di riposo.»
«Inizi ad impersonarti troppo in Xena.»
«Non ho ancora cercato di sfidare le leggi della fisica, però.»
«E' solo questione di tempo, lo sappiamo entrambe.»
Scoppiarono a ridere, poi Lucy guardò l'orologio.
«E' quasi mezzogiorno e...» lanciò un'occhiata alla finestra «La pioggia è terminata. Che ne dici, mi riporti sul set?»
«Non ti arrendi mai!» Renèe alzò le braccia al cielo e le lasciò ricadere contro le cosce. Lucy si limitò a fissarla. Lei sospirò e ricambiò lo sguardo. «Facciamo così, dormi ancora mezz'ora, se starai bene prometto che ti porterò indietro. Ma se mi accorgo che stai male ti lego al letto.»
Lucy rise e si sdraiò di nuovo. «Ahah va bene, va bene. Restare legata al letto non è tra i miei piani.»
La bionda ridacchiò.
«Uh... Ren?» La mora fece una smorfia di disappunto.
«Dimmi.»
«Mi.. porteresti un bicchiere d'acqua per favore?»
«Certo.» sorrise «Perché quell'espressione cupa?»
«Mi dà fastidio farti andare su e giù per qualcosa che potrei fare io.»
«Mi sono offerta di aiutarti, no? Arrivo subito.» Si voltò ed uscì dalla camera, scendendo le scale.
Lucy guardò la porta e sorrise. Una fitta alla testa le ricordò che molto probabilmente sarebbe finita legata. Sospirò e rotolò sullo stomaco, portando le braccia attorno alla testa con un mugugno. Era stato davvero un brutto colpo, doveva ammetterlo. Ed era grata a Renèe di essere lì con lei a supportarla ed aiutarla.
«Ecco qui!» Renèe tornò con una bottiglietta ed un bicchiere pieni. Lucy rotolò di nuovo e si mise a sedere.
«Grazie.»
Svuotò il bicchiere e lo posò sul comodino, poi si sdraiò di nuovo.
«Odio questa situazione.»
«Già, gli uragani non sono fatti per stare a letto, eh?»
«Ehi, era un insulto quello?»
«Ahah per niente.»
Lucy sorrise divertita. «Vorrei ricordarti che mentre io faccio yoga tu ti diverti a scalare montagne!»
«E poi c'è chi dice che il mal di testa smorza l'umore. Oggi vai avanti a battute e scherzi!»
«Qualcosa dovrò pur fare.» chiuse gli occhi, senza smettere di sorridere, e prese un profondo respiro.
«Già. Beh, se ti serve qualcosa sono là.» indicò la sedia.
«No, siediti qui, è più comodo.»
«Mh?»
«Sul letto. L'hai detto tu che è comodo, no?»
«Giusto, ma non voglio addormentarmi. Cosa che potrebbe succedere, se rimanessi su questo fantastico letto per qualche minuto.»
«Mhm.» Lucy avrebbe voluto ridere, ma si stava già addormentando.
Renèe la guardò dolcemente e si sedette nuovamente sulla sedia. Si guardò intorno, si alzò, prese un libro e tornò a sedersi, mentre Lucy trovava una posizione più comoda nel dormiveglia.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Lawless/O'Connor / Vai alla pagina dell'autore: BellatrixWolf