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Autore: _Lyla    27/08/2012    3 recensioni
Scorpius Malfoy fu l'unico che riuscì a far piangere Lily per amore.
Perciò, nel rendersi conto di dover non solo rivedere, ma anche convivere con quel maledetto ragazzo per colpa del fratello, Lily Luna riuscì a formulare un solo pensiero: Albus Severus Potter, sei un uomo morto e sepolto.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Una lama di luce le si posò sul viso, senza alcuna delicatezza o previsione. Fu come vedere il buio andare a fuoco. Nero che, in un attimo, assumeva una sfumatura di rosso e oro: due colori che al di fuori di un contesto simile avrebbe amato. Ma non ora, no di certo.
Vide la pellicola del film che le si stava proiettando in testa, lentamente, spezzarsi e bruciare, mentre il sogno ricadeva nuovamente nell'oscurità della sua anima, dove sarebbe rimasto fino al momento in cui sarebbe sparito del tutto dalle sue memorie.
Osò lanciare un'ultima occhiata al volto pallido del ragazzo, prima che svanisse insieme a tutto il resto. Ai suoi occhi che parevano quasi di ghiaccio, non fosse stata per quella luce calda che vi si rifletteva e che rendeva il tutto molto più rassicurante. Ai suoi capelli biondi, lucenti al sole, spettinati come mai lo erano stati. Alle sue labbra, inclinate leggermente ai lati, non in uno dei suoi soliti ghigni, ma in un vero e proprio sorriso. Era così raro e bello vederlo sorridere dopo così tanto tempo, che la ragazza cercò in tutti i modi di aggrapparsi a quella visione sperando, in questo modo, di non dover scivolare nuovamente nel vortice del risveglio, che in confronto a ciò che stava lottando per riavere, pareva faticoso e per niente promettente.
Afferrò con una mano il bordo delle lenzuola accanto a lei, e fu esattamente il contatto con la fredda stoffa a farle capire che aveva perso la sua piccola battaglia con sé stessa: si era svegliata, e nulla sarebbe riuscito a farla ricadere negli abissi del sonno profondo, insieme ai suoi sogni e insieme a lui.
Con un grande sforzo (e senza un minimo di voglia) la ragazza alzò la testa dal cuscino e si portò immediatamente una mano davanti al volto, così da proteggersi da quella maledetta luce, proveniente dalla finestra, proprio di fronte a lei.
Borbottò qualcosa -probabilmente contro il sole- e si mise a sedere sul bordo del letto. Passò diversi minuti a contemplare il vuoto davanti a sé, prima di realizzare un unico pensiero, sufficiente però a sconvolgerla totalmente: non solo aveva sognato di nuovo Scorpius Malfoy, ma era stata quasi.. felice, nel rivederlo.
Scrollò la testa come per scacciare la stanchezza insieme a quel genere di pensieri, e si alzò in piedi barcollando appena, prima di trovare un giusto equilibrio.
'Che giorno è? Cosa devo fare? Mamma e papà sono già partiti?'
Le domande le affollarono la testa senza lasciarle neanche il tempo di svegliarsi, e la ragazza dovette mantenere una certa calma per non tornare sotto le calde lenzuola del letto e far finta di non essersi mai svegliata.
Vagò per qualche minuto a vuoto prima di trovare il coraggio di aprire la finestra; in poco tempo la luce invase la stanza, e a quel punto diede libero sfogo alle proprie parole, stupendosi quasi di sé stessa.
“Forza! Esci di qui!” si disse in tono aspro, dopo essere fuggita quasi automaticamente sotto la calda protezione dei cuscini. Obbediente, si alzò nuovamente dal letto tenendo ben chiusi gli occhi, per poi aprirli lentamente, lasciandogli così il tempo di adeguarsi alla luce.
Beh, buongiorno.
Si diresse barcollante verso il bagno, ed una volta raggiunto, si concesse una coraggiosa occhiata allo specchio, che venne immediatamente seguita da un sonoro sospiro. Capelli rossi arruffati, occhi ancora gonfi dal sonno e labbra secche. Osservò le lentiggini che le contornavano la parte superiore del naso, passando sotto agli occhi per poi raggiungere le orecchie. Non le dispiacevano, alla fine: le ricordava la parte di 'Weasley' che le apparteneva, insieme al rosso fuoco dei capelli. Gli occhi verdi erano simili a quelli di Albus, ma non altrettanto intensi, e questo era ciò che gli aveva sempre invidiato. Al fratello bastava guardare qualcuno per conquistarlo, non erano necessarie parole o sorrisi: semplicemente gli bastava uno di quei suoi maledetti sguardi, e gli occhi gli si illuminavano, riflettendo una strana luce cristallina che pareva quasi irreale, per far cedere ognuno ai suoi piedi. Tranne lei e James, naturalmente.

Si diede una sciacquata veloce con schizzi di acqua gelida, e subito gli occhi le si spalancarono. Dopo aver dato una lunga nuova occhiata al suo riflesso, improvvisamente sveglia, inclinò gli angoli della bocca in un piccolo sorrisetto, e con tonò risoluto si disse “Bentornata nel regno dei vivi, Lily”.

 

Il sole filtrava attraverso ogni dannata finestra della casa, e pareva quasi ignorare le tende, che -in tutta risposta- volteggiavano inutilmente coprendo gran parte del corridoio di casa Potter.
Lily, che pareva star affrontando queste in una vera e propria lotta, raggiunse la cucina con un verso irritato.
“Siamo di buon umore, vedo.” Mormorò James senza neanche alzare lo sguardo dalla sua tazza di cereali.
“Come se fosse una novità.” assentì Albus, lanciandole un'occhiatina divertita. La ragazza alzò gli occhi al cielo, fece un lungo sospiro e, con grande calma, si sedette al tavolo.
“Oh, state un po' zitti!” sbottò, lanciando prima ad uno, poi all'altro, un'occhiataccia. “Per quanto voi non ci crediate, sono di ottimo umore!” esclamò, sforzando un sorriso, prima di abbassare la testa e concentrarsi sul proprio pane tostato, dando ai fratelli la sola visione di un mucchio di capelli rossi e arruffati.
“Oh, ceeeerto.” fece James con uno sbuffo divertito, ma decise di lasciar cadere la questione. “Beh, gente, io direi che abbiamo argomenti più... interessanti, su cui discutere.” e mostrò uno dei suoi soliti sorrisi, che riservava solo a quei magici momenti in cui stava per fare la figura dell'idiota in qualche modo.
“Mai dette parole più giuste, fratello!” confermò Albus, dandogli una pacca sulla spalla. In tutta risposta, Lily rimase a fissarli, con un sopracciglio alzato. “Okay, mi state ufficialmente spaventando.” mormorò infine, scuotendo la testa e tornando al suo pane tostato, che al momento le pareva essere molto più interessante -ed infinitamente più intelligente- dei due fratelli, anche messi insieme.
“Be', non ho idea di cosa Albus abbia da dire, ma credo che la precedenza ai più belli sia d'obbligo.” E qui fece una pausa, come per far intendere che sì, si riferiva a sé stesso. Poi si schiarì la voce e salì sulla sedia, in piedi. “Come ben sapete, miei cari, mamma e papà sono partiti. Bella fortuna! Sapete cosa significa? “ domandò rivolgendo ad entrambi un gran sorriso, ignorando il fatto che nessuno dei due pareva prendere anche solo in considerazione l'idea di ricambiare o rispondere. Lily si limitò ad alzare un sopracciglio e Albus a scuotere la testa, confuso. “Oh, insomma! Significa che abbiamo casa libera! Ed è qui, cari fratelli, che viene il bello! Dalle vostre facce da Serpescemi -scusa Albus- davanti ad un libro di storia, capisco che mamma e papà non vi hanno informato di tutto.. beh, toccherà me avvisarvi! Pare che, visto il mio grande senso di responsabilità, la mia grandissima affidabilità e -sì- anche la mia infinita bellezza..”
“Dimentichi la modestia.” lo interruppe Lily, che pareva aver capito la piega che stava prendendo il discorso.
“..beh, sì, anche quella!” ribatté James, rivolgendole un sorriso lusingato palesemente finto. “Ma riprendendo il discorso.. ah, sì! Visto tutto ciò, mamma e papà mi hanno avvisato, proprio prima di partire, che posso darvi ordini, organizzare feste, farmi comprare una nuova scopa da voi -conoscendo la vostra smisurata generosità-, per non parlare del fatto che posso invitare qui chi mi par..EHY!” non riuscì neanche a terminare la frase. Albus lo vide sparire dalla propria visuale in circa mezzo secondo, mentre Lily tornava a sedersi con aria soddisfatta. In tutta risposta James si alzò da terra di scatto e le puntò l'indice contro. “Fammi cadere un'altra volta e ti appendo al lampadario.” mormorò a denti stretti, massaggiandosi un braccio.
Passarono circa cinque secondi in cui nella casa regnò il più completo silenzio, poi le risate di Lily ed Albus la riempirono del tutto, mentre i due quasi cadevano a terra.
“Ridete, ridete!” esclamò James, nell'arduo tentativo di mantenere un'espressione offesa, anche se le labbra inclinate in un sorriso divertito lo tradirono completamente.
“Idiota.” mormorò Lily scuotendo lentamente la testa, dicendosi che non c'era nulla da fare, se il fratello raggiungeva livelli di stupidità che ben poche persone di sua conoscenza raggiungevano, anche tra le Serpi -e questo è tutto dire-.
“Beh, se James ha finito con il suo monologo che spero sia stato d'aiuto per la sua autostima -come se ne avesse bisogno, poi-, avrei qualcosa da dire anche io, se non vi dispiace.” annunciò Albus, dopo essere tornato serio, guardando i fratelli con la sopracciglia inarcate, come per chiedere il permesso di continuare.
“Almeno è rimasto seduto.” mormorò Lily, lanciando un'occhiata eloquente a James, che già stava sbadigliando.
“Oh, taci Luna.” ribatté lui, rivolgendole un ampio sorriso. Le guance di Lily si infiammarono immediatamente, e non poté evitare di lanciare a James uno di quegli sguardi assassini che riservava solo e unicamente a lui. “Chiamami ancora una volta così e giuro che..”
“Lily.” Albus la supplicò con lo sguardo di fermarsi, e le ci volle parecchia forza di volontà per spostare gli occhi su di lui. “Grazie.” disse poi, con un sospiro.
Lily annuì, come per dirgli che non c'era problema.
..ma non prima di aver tirato un calcio a James da sotto il tavolo.
“AHI! Lily-Luna-Potter-sei-ufficialmente-mor..”
“Siete morti tutti e due se non tacete una santa volta!” lo interruppe Albus, che sembrava quasi star perdendo la pazienza. “Bene.” fece poi, quando i due fratelli, contrariati, portarono l'attenzione su di lui. “Ciò che ho da dirvi è semplice, poi potrete tornare a scannarvi tranquillamente..”
“Albus!”
“..come prima. Tanto per chiarire, è un'informazione, non una richiesta.”
Quando Albus parlava, il mondo sembrava fermarsi per chiunque fosse con lui. Aveva un tono che catturava la gente, uno sguardo impassibile, la voce salda e decisa, lo sguardo puntato su quello di ogni persona lo stesse ascoltando. Le labbra si muovevano velocemente, quasi volessero assicurarsi che nessuno lo interrompesse, le mani gesticolavano parecchio, cosa che tutti trovavano, in qualche modo, attraente. Albus Severus Potter sembrava ogni giorno più maturo, nonostante fosse ancora 'giovane'. Era un ragazzo dal carattere vulnerabile, per questo parecchie volte passava dalla timidezza alla decisione più velocemente di quanto si potesse immaginare. E quello era uno dei pochi momenti in cui la sua decisione era talmente tanta, da riuscire a catturare addirittura l'attenzione dei due fratelli.
“Detto ciò suppongo che abbiate tutto il diritto di saperlo perciò ecco qui..”
“Oh mio dio.”
“Che c'è ora, Lily?” domandò Albus, con un sospiro.
“Ti sei fidanzato?”
“Per l'amor di Dio, no! Non mi riprendo certo così in fretta, a differenza di altri, qui presenti.”
“Non so per quale motivo, ma mi sento chiamato in causa..” accennò James con un sorrisetto, passandosi una mano sul mento.
James era il completo opposto di Albus. Per quanto a Lily scocciasse ammetterlo, era dotato di un certo fascino che, prima o poi, faceva crollare ogni ragazza volesse ai suoi piedi. A scuola era visto da tutti come il classico 'ribelle', che odia le regole e non aspetta altro che infrangerle, anche a costo di pagarne le conseguenze. Le sue serate erano passate non in compagnia di giovani donzelle innamorate, ma di professoresse piuttosto infastidite, che ne escogitavano di ogni pur di trovare una punizione originale per Mr. Detenzione, nel vano tentativo di fargli mettere la testa a posto, in qualche modo. James non aveva paura di nulla, e probabilmente era stato quello a farlo entrare a far parte dei Grifondoro, dove sarebbe stato raggiunto poi dalla sorella, due anni dopo. Albus era invece stato assegnato a Serpeverde, cosa che sconvolse tutti e tre, all'inizio. Ma la sua arguzia presto si fece conoscere, e così non fu visto poi tanto fuori posto, tra le Serpi.
“Dai Al, vai avanti.” lo incalzò Lily, annuendo.
“Benissimo. Come James si è già preoccupato di avvisarci” e gli rivolse una breve occhiata. “abbiamo casa libera. E, come entrambi sapete già, è libera per ben due mesi. Sì, James avrà tutto il diritto di organizzare feste, Lily si scappare di casa la prima volta che ci troverà ubriachi, -sì, so che vorresti farlo davvero- e io, dopo essermi domandato per parecchio tempo come giocare a mio vantaggio una carta del genere, ho deciso che il mio diritto è quello di invitare a casa qualcuno..”
“Solo questo?”
“..per circa un mese.”
Nella casa piombò un silenzio carico di tensione.
“Sei impazzito? No, dico... sei impazzito?” Lily lo guardava con gli occhi spalancati, domandandosi se non si fosse bevuto il cervello di colpo.
“Aspetta Lils..” James alzò una mano e si rivolse al fratello.”..è un tuo amico Serpeverde?”
“Per la precisione.”
“Okay, io lo ammazzo.” mormorò Lily, in preda alla rabbia. Dopo un respiro profondo, raccolse tutto il suo coraggio, per domandargli: “E il suo nome sarebbe..?”
“Scorpius Malfoy.” la voce di Albus si inclinò appena, nel pronunciare il suo nome davanti alla sorella.
“Oh, Godric!” fece James, portandosi una mano tra i capelli. “Quel ragazzo non uscirà vivo di qui.”
“Ti conviene scappare, Albus Severus Potter. Perché-io-ti-faccio-fuori.”
Se James aveva preso male la notizia che Albus era stato smistato fra i Serpeverde, Lily ne era rimasta completamente demoralizzata. Adorava perdutamente i suoi fratelli e provava un odio ugualmente profondo per i Serpeverde dal primo giorno in cui aveva messo piede tra le mura di Hogwarts, se non prima. Ma sapendo che Albus ne faceva parte, provò addirittura a farseli piacere, e ci sarebbe quasi riuscita, non fosse stato per uno di loro. Scorpius Malfoy e Lily Luna Potter si erano odiati dal primo momento in cui si erano visti. Dopo aver fatto la conoscenza di quell'essere ripugnante, Lily iniziò ad odiare ogni Serpeverde -escluso il fratello- sulla faccia della Terra, e questi non esitarono nel ricambiare. Ogni volta che la ragazza incontrava Malfoy tra i corridoi della scuola, si scambiavano una marea di insulti, prima di tornare ad ignorarsi e continuare per la propria strada.
E forse fu per questo che la notizia del loro fidanzamento scosse l'intera scuola, dagli alunni, ai professori e perfino ai fantasmi che la popolavano. Quei due avevano iniziato ad amarsi in segreto molto prima di dirselo. Così, quando si ritrovarono a baciarsi sotto gli occhi di tutti, capirono di essere letteralmente cotti l'uno dell'altra. Peccato che questa storia fosse destinata a finire tragicamente, e quando Scorpius piantò Lily senza darle nessuna spiegazione, la ragazza sentì il mondo crollarle addosso.
Non sentiva né parlava con Malfoy da allora. Erano stati insieme per cinque dei sette anni che Lily passò ad Hogwarts. Poi lui terminò la scuola, e lei non ebbe più notizie del ragazzo da allora. Tempo di dirle che dovevano lasciarsi e non si fece più vivo, neanche per errore, nella vita della ragazza per i quattro anni che seguirono.
Scorpius Malfoy fu l'unico che riuscì a far piangere Lily per amore.
Perciò, nel rendersi conto di dover non solo rivedere, ma anche convivere con quel maledetto ragazzo per colpa del fratello, Lily Luna riuscì a formulare un solo pensiero: Albus Severus Potter, sei un uomo morto e sepolto.
 

  
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