L’amara realtà di un arrivederci
In queste stoppie
Lievi, crepitanti, secche
Del giallo opaco del passato.
Come un ricordo marcito
L’acqua stagna nei solchi
E nell’aria che si fredda
I frutti sono perduti.
Scende l’autunno incontro all’inverno
Accompagnando
La morte di una foglia
Arrossata dalla resistenza ultima.
S’ingrassa
Nel verde ventre di spine
Una castagna.
Respiri e pensi
Alla futilità di rimaner desti
Se il mondo s’addormenta.
Chiudi gli occhi, t’adagi;
la nebbia sarà il tuo letto di piume.