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Autore: CheekyGirl    27/08/2012    8 recensioni
«Nooo, Gwen sei ubriaca!» disse ributtandomi di fianco a lui. «Ubriaca Liam? Ma se non ho toccato una goccia d’alcool, tu sarai ubriaco ahahahahah» lui rise di nuovo. «E tu a che pensi?» chiesi, ma lui fece una cosa che mi stupì ancora di più.
//Rating rosso.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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«Mi sono rotta le balle! Ho sete!» dissi, o meglio urlai, contro Liam. «Non puoi bere, non mi interessa! Il medico è stato chiaro e io so bene come funziona credimi, ti ci abituerai.» Sbuffai. Mi ero praticamente fottuta un rene, non so per quale motivo o cosa cavolo avessi avuto, ma adesso dovevo stare attenta a ogni cosa, quanto bevo, quanto mangio, niente alcool.. cioè vi rendete conto?! Io che ho sempre bevuto un sacco, molto ‘party hard all day all night’ devo stare attenta anche all’acqua. Erano tre settimane ormai e già non ce la facevo più. 

«Ragazzi stasera venite al Nomade? C’è un party vip esclusivissimo» disse Harry accompagnato da un Zayn sorridente. «No» «Sì» dicemmo io e Liam in contemporanea. «Okay vi faccio mettere in lista, a dopo!!»

La sera indossai un vestitino nero aderente e le mie adorate John Richmond nere con le borchie dietro al tacco. Non avevo proprio voglia di andare, come avrei fatto a divertirmi?!

I ragazzi erano tutti in pista, Harry ballava tra un paio di biondine, Louis con Eleanor, Zayn con una brunetta e Niall e Liam insieme. Niall era già partito, infatti inizia sempre a fare la tipica danza irlandese quando è ubriaco. Io sto comodamente e noiosamente seduta su un divanetto a vedere i miei amici divertirsi, poco dopo vedi Liam avvicinarsi sorridente.

«Hey dai vieni a ballare!» disse sedendosi affianco a me e attirandomi a lui per farsi sentire. «Non c’ho voglia, non bevo, non mi diverto!» risposi. «Vedi che non è che ti diverti solo da ubriaca eh, ma se vuoi andare a casa ti accompagno» «Liam non voglio rovinarti la serata!» «Macchè figurati, tanto ho la testa da tutt’altra parte..» «Danielle?! Ti chiama ancora?» «Sì, e non so che fare. Io mi sono rotto le scatole di essere trattato come un giocattolo, se ne sarà fatti almeno..che ne so.. questo sarà il quinto con cui mi mette le corna.. mi usa solo» «Oooh Payne» dissi abbracciandolo. «Andiamo» fece lui trascinandomi fuori dal casino.

In macchina cantammo tutto il tempo a squarciagola e una volta arrivati a casa ci tuffammo direttamente sul lettone di Liam. Continuammo a ridere per la mezz’ora successiva fino a quando non calò un silenzio imbarazzante. Entrambi fissavamo il soffitto. «A che pensi?» mi domandò lui. Mi girai di lato, lo fissai per un po’ e allungandomi gli lasciai un bacio umido all’angolo della bocca. Lui non si mosse. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai ad accarezzargli il petto che sentii poco dopo sussultare a una sua fragorosa risata. «Nooo, Gwen sei ubriaca!» disse ributtandomi di fianco a lui. «Ubriaca Liam? Ma se non ho toccato una goccia d’alcool, tu sarai ubriaco ahahahahah» lui rise di nuovo. «E tu a che pensi?» chiesi, ma lui fece una cosa che mi stupì ancora di più. Si giro verso di me e attirandomi a lui mi diede un bacio a stampo. Tutto mi eccitava di lui, non mi contenni.

Mi rimisi su di lui, che stavolta non oppose resistenza e mi avvicinai alle sue labbra carnose che mi imploravano di baciarle. E così feci. Le sue labbra si schiusero e le nostre lingue iniziarono a giocare insieme, in un bacio che ben presto perse tutta la sua purezza iniziale. Le sue mani si poggiarono sulla mia schiena accarezzandola mentre stringendomi più forte a lui sentivo la sua erezione premere. Poco dopo riuscì ad abbassare la cerniera del vestito e capovolgendo le posizioni me lo sfilò di dosso. Neanche un secondo dopo questo fu accompagnato dalla sua camicia.
Lui si manteneva attento a non fare peso su di me e contemporaneamente mi baciava il collo lasciando segni del suo passaggio. Le mie mani si spostarono dai suoi bicipiti, ai pettorali segnati, agli addominali scolpiti accarezzandoli fino ad arrivare all’orlo dei pantaloni che slacciai non con poche difficoltà. Li tirai giù di scatto liberandolo da quel fastidio.
Le sue mani scivolarono dietro la mia schiena e in un gesto fulmineo slacciò il reggiseno.
Lasciando baci umidi lungo tutto il collo iniziò a scendere fino ad arrivare ai miei seni che iniziò a torturare con le mani e la lingua. Contemporaneamente io giocavo con l’elastico dei suoi boxer, provocandolo.
Le sue mani sgattaiolarono verso i miei slip che furono sposati di lato. Le sue dita iniziarono ad accarezzare la mia intimità, prima timidamente, poi inserì l’indice facendomi gemere seguito dal medio.
Strozzò un gemito in un bacio affaticato.
«Liaaaaam» quando si rese conto del mio irrigidimento le sfilò via subito. «Stronzo» biascicai.
Lentamente si avvicinò al mio orecchio che morse in modo sensuale, provocandomi brividi ovunque. «Ssei sicura?» domandò. Annuii, ma prima dovevo vendicarmi. Quando lui si stava allungando a prendere il preservativo iniziai ad accarezzargli il petto e scesi fino ai suoi boxer. Oltrepassai l’elastico e gli massaggiai il membro attraverso la stoffa. Lui soffocò un gemito quando infilai la mano in essi, ma notai nei suoi occhi stupore. Bene, non se l’aspettava! La mia mano circondò il suo sesso che iniziai a stimolare lentamente, le sue mani mi accarezzavano voracemente la pelle. Abbandonai i movimenti lenti, sostituendoli ad altri più veloci. Un suo «O mio Dio» mi fece capire che stesse per raggiungere l’apice del piacere così mi fermai improvvisamente. «Ma che..?» chiese perplesso. Sghignazzai sfilandogli definitivamente i boxer e facendogli capire le mie vere intenzioni. Sorrise, malizioso. Non l’avevo mai visto un sorriso così, non sulle labbra di Liam James Payne. Recuperò finalmente il preservativo che gli misi molto lentamente, proprio per provocarlo. Si vendicò liberandosi in un attimo delle mie mutandine. Si risistemò su di me e iniziò ad accarezzarmi la schiena fino a scendere ai glutei. Con una spinta lenta ma decisa entrò in me, provocandomi un dolore immenso che ben presto si trasformò in piacere. Diede un paio di spinte, ma vedendomi quasi tremare si fermò piegandosi su di me. «Gwen tutto bene?!» domandò.. «Sì, Liam, cazzo! Solo che non pensavo l’avessi così grande..» divenne tutto rosso, si vedeva persino nel buio della camera.. provai a ribaltare le posizioni, lui era seduto con me a cavalcioni sopra e iniziai a muovermi sempre più velocemente. Ma il castano non resistette, e se c’è cosa comune a tutti gli uomini, beh.. è il voler dominare. Mi rispinse sotto di lui e iniziò ad entrare e uscire violentemente, mantenendosi con una mano alla testiera del letto e con l’altra al mio bacino. Le mie gli graffiavano la schiena. Strozzavamo i gemiti in baci e morsi. Quando con un’ultima decisiva spinta Liam venne seguito da me, si accasciò di lato respirando affannosamente. «Wow» sussurrammo in contemporanea per poi scoppiare a ridere. Eravamo ubriachi, ubriachi di un noi che forse, anzi sicuramente, non esisteva. Ci addormentammo abbracciati, cullati dai nostri respiri che ancora non si erano calmati e dai battiti dei nostri cuori che proprio non ne avevano voglia.

La mattina seguente, mi svegliai e trovai due occhi nocciola che mi fissavano.

«Buongiorno» sussurrò Liam e si calò su di me per baciarmi, mentre con una mano mi accarezzava. Solo allora mi resi conto di essere solo in slip, ma oramai.. Ricambiai il bacio intrecciando le braccia dietro il suo collo. 

«Senti.. riguardo a ieri.. ecco..» iniziò lui. «cioè.. vedi..» mormorava. «Liam cazzo vai al sodo! Se non vuoi che lo sappia qualcuno non è un problema, non dirò niente a Danielle.. che poi state cinque a uno ora ahahah» risposi ridendo.

«No veramente non me ne frega niente di Danielle ecco, mi ha telefonato stanotte e ho rotto con lei. Basta, mi ero stancato davvero, erano già un paio di mesi che volevo farlo e non ne ho mai avuto il coraggio..»

«Penso che hai fatto la cosa migliore, non ti trattava come dovrebbe essere trattato uno come te.. non sapeva apprezzare la tua galanteria, non sapeva capire la tua sensibilità, la tua tenerezza..»

«E tu?»

«Io cosa?»

«Le capiresti? Le apprezzeresti?»

«Liam io..penso che..» pensavo di star diventano un peperone in quel momento. Sorridevo come un ebete.

«Ti va se.. facciamo come se ci fossimo appena conosciuti.. proviamo a uscire insieme come se fosse un appuntamento tipo.. cioè non come amici.. ecco..»

«Anche se abbiamo già fatto sesso?»

«Ahahah facciamo le cose al contrario! Allora?»

«Io direi che vale la pena provare..» risposi avvicinandomi a lui e baciandolo.
Sorridemmo entrambi durante quel bacio, un sorriso complice.

«Gwen hai fame?»

«Sìì» 

«Okay, andiamo di sotto che preparo qualcosa!» disse mentre io mi infilai la sua camicia bianca di ieri recuperandola dal pavimento. Allacciai solo qualche bottone.

Lui mi prese in braccio, le mie gambe intrecciate al suo bacino, le sue mani mi sorreggevano per i glutei strizzandoli leggermente ogni tanto, facendomi sussultare, cosa che provocava una risata in lui. 

Scendemmo le scale per raggiungere il piano di sotto dove trovammo quattro bocche spalancate a fissarci. 

«Ma no dico, Liam ha trombato e io no?!» ruppe il silenzio la solita battutaccia di Styles che provocò una risata di gruppo.

«Hazza magari se te la trovi anche tu una ragazza.. fa anche rima!» mi poggiò sul bancone e iniziò a cucinare per tutti. Quella mattina mangiammo tutti insieme, come al solito direi, ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, c’era l’odore dello sbocciare di un nuovo amore.





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HEY! Salvee :)
Questa è la mia prima One-Shot (sono un po' pervy eh?!)
Che ve ne pare?! Piaciuta?! 
Lascereste una recensione? Non importa se positiva o negativa, siate schietti e diretti e ditemi sinceramente cosa ve ne pare! Accetto le critiche, servono a migliorare. 
Grazie! ;)

Vi avviso inoltre che ho una FF sul mio pc che volevo postare già da un po' e che spero leggerete. (Non l'ho ancora conclusa, ma ho già parecchi capitoli!)

Grazie ancora per aver letto!
xx
Juliet.



   
 
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