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Autore: _Eleuthera_    11/03/2007    5 recensioni
Sakura guarda fisso un punto indefinito senza vederlo veramente.
Non è la prima volta, non sarà l’ultima.
Il vento soffia piano, pianissimo, ma lei non lo sentirebbe neppure se fosse devastante.
[Semplicemente, non importa.]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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N.B. le frasi in corsivo all'inizo e alla fine della fic sono citazioni di Fabrizio de Andrè.









…Poi d’improvviso mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali
Quando mi chiese “Conosci l’estate?”
io per un giorno, per un momento
corsi a vedere il colore del vento…





Sakura guarda fisso un punto indefinito senza vederlo veramente.
Non è la prima volta, non sarà l’ultima.
Il vento soffia piano, pianissimo, ma lei non lo sentirebbe neppure se fosse devastante.

[Semplicemente, non importa.]

Avverte appena i raggi del sole morente sulla fronte.

«Sakura-chan».
All’inizio Sakura pensa che sia stato il rumore del vento nelle orecchie ad ingannarla, eppure conosce quella voce, la conosce troppo bene.
Non l’ha mai dimenticata.
Le sembra di impiegarci un’eternità a voltare la testa verso Sasuke.
Ma tanto il tempo non ha significato.

[Semplicemente, non importa.]


Riesce ad abbracciare Sasuke, a sentire il calore del suo corpo contro il proprio, a colmare per un istante la tenebra che porta dentro, prima di riaprire gli occhi.





Ancora una volta la luce del sole l’aveva svegliata prima del previsto.
Devo ricordarmi di chiudere meglio le persiane la sera pensò Sakura.
Quando si alzò dal letto aveva ancora la bocca impastata dall’amaro sapore del sogno che si ripeteva, uguale, preciso, ad ogni calare della notte, da quella terribile notte.
Sakura chiuse gli occhi per trattenere ancora, solo per un istante, la sensazione del sogno che già stava scomparendo, inesorabilmente lento.
Tanto quella sera sarebbe tornato di nuovo da lei, a stringerla con quel poco calore che gli era concesso, e poi sparire ancora. E tornare. E ricomparire. E dissolversi di nuovo.
Ad essere la palese imitazione di un sogno che si distruggeva un po’ di più ogni giorno che passava.
Ad essere per sempre soltanto un’illusione.

[Ma, semplicemente, a Sakura non importava.]





…Con le ali di prima pensai di scappare
ma il braccio era nudo e non seppe volare…










Angolo Autore

Non sono molto soddisfatta di questa one-shot. L'ho scritta ieri notte poco prima di mezzanotte e non ero esattamente sveglia... ma era da tanto che ce l'avevo in testa, anche se speravo venisse meglio di com'è venuta. Le citazioni da Fabrizio de Andrè... forse a qualcuno sarà sembrato strano usare delle citazioni di de Andrè per una one-shot su Naruto. Poi, magari, chi tra voi conosce bene questo artista avrà riconosciuto le citazioni come versi della canzone "Il sogno di Maria", che non è proprio la canzone ideale da cui prendere citazioni per una fic su Naruto. Eppure, quei versi, presi singolarmente e fuori dal contesto della canzone, mi piacevano troppo, e ho fatto questa piccola pazzia...
Be', intanto vi ringrazio per aver letto il mio ennesimo delirio!^^ Se volete, lasciate un commento. Per me è molto importante sapere cosa ne pensate.
A presto^^
Ele.



Disclaimer: i personaggi Sakura Haruno e Sasuke Uchiha appartengono a Masashi Kishimoto. Questa fanfic non è a scopo di lucro.
   
 
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