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Autore: Phai___    27/08/2012    3 recensioni
[Johnlock]
Quando Mrs Hudson decise di affittare la stanza al secondo piano del 221B a Sherlock Holmes, non aveva nessuna idea di quello che avrebbe dovuto sopportare.
[...] Poi arrivò John e il cambiamento che aveva portato in quegli appartamenti divenne visibile e Mrs Hudson lo benediva ogni volta per questo. Anche i rumori cambiarono, o, per meglio dire, se ne aggiunsero altri. Mrs Hudson ricordava troppo bene il giorno in cui se ne accorse e si ripromise di non mettere più piede nel salottino al piano di sopra, senza prima bussare o quantomeno annunciare la sua presenza.
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes , Sig.ra Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno in cui i rumori cambiarono

 

Quando Mrs Hudson decise di affittare la stanza al secondo piano del 221B a Sherlock Holmes, non aveva nessuna idea di quello che avrebbe dovuto sopportare. Aveva deciso che quelle stanze erano da troppo tempo inutilizzate e la casa era diventata troppo vuota e le spese troppo grandi per lei. Sherlock non fu il primo ad occupare quelle stanze, ma fu senz'altro il più strano – se così si poteva definire quell'uomo.

Sebbene il suo nome non fosse ancora così conosciuto, Sherlock praticava già da quei tempi la sua attività di consulente investigativo, per questo Mrs Hudson dovette già da subito abituarsi alla presenza dei suoi clienti e di gente che lei riteneva poco raccomandabile, ma che, a sentire Sherlock, erano i suoi occhi e le sue orecchie in tutta Londra, e che erano, a quanto le sembrava, le uniche persone che venivano a fargli visita.

Imparò presto ad abituarsi anche ad altri aspetti decisamente fuori dal comune che però erano caratteristici di Sherlock, come, per esempio, la sua abitudine di sparare contro il muro, quando era annoiato, o quella di suonare il suo violino ad ore inconcepibili, o, ancora, quella di fare pericolosi e assurdi esperimenti.

All'iniziò fu arduo abituarsi a tutti i rumori strani e preoccupanti che venivano dal secondo piano, o alle maniere e ai comportamenti di Sherlock, ma col tempo lo fece e, invece di correre – per quanto la sua età glielo consentiva – su per le scale ad ogni più piccolo e anomalo rumore, per vedere cosa fosse successo, si limitava a pregare che Sherlock non si fosse fatto male.

Poi arrivò John e il cambiamento che aveva portato in quegli appartamenti divenne visibile e Mrs Hudson lo benediva ogni volta per questo. Anche i rumori cambiarono, o, per meglio dire, se ne aggiunsero altri. Mrs Hudson ricordava troppo bene il giorno in cui se ne accorse e si ripromise di non mettere più piede nel salottino al piano di sopra, senza prima bussare o quantomeno annunciare la sua presenza.

Si faceva sera e lei stava guardando una delle sue soap opera spagnole che intrattenevano le sue serate, quando sentì un rumore di mobili spostati, come di qualcosa sbattuto contro il muro. Tolse il volume al televisore per verificare che tutto non fosse solo frutto della sua fantasia, prima di lasciare la sua poltrona e salire le scale, che l'avrebbero fatto capire cosa stava succedendo, sentendo quei rumori diventare più forti scalino dopo scalino.

Si limitò ad aprire la porta, come aveva sempre fatto, e a sbirciare dentro, avanzando di qualche passo: John era sul piccolo divano del salottino in ginocchio, le mani contro il muro, i pantaloni abbassati e le gambe oscenamente aperte. Sherlock, invece, stringeva forte i fianchi del dottore, spingendosi contro di lui velocemente. I gemiti erano alti ed uscivano dalla bocca di entrambi ad ogni spinta; con tutto quel rumore non si erano accorti che Mrs. Hudson era entrata. D'altro canto, quest'ultima non riusciva a muoversi, a dire o a fare qualcosa, quindi rimase ferma immobile, come un cadavere, davanti alla porta a fissare quella scena, shoccata. Ebbero il tempo di consumare l'amplesso completamente, prima di accorgersi di Mrs. Hudson. Quando lo fecero, si girarono entrambi verso di lei, non sapendo cosa dire e affrettandosi a darsi un contegno, mentre anche l'anziana signora si riprendeva e scappava via, scendendo le scale con il passo più veloce che la sua età poteva concedergli, continuando a ripetere ad alta voce: - Io non ho visto nulla, proprio nulla.-

Mrs. Hudson li evitò per giorni, ma non li cacciò via di suoi appartamenti e imparò a riconoscere e a non curarsi dei nuovi rumori che provenivano dal piano di sopra. 

   
 
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