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Autore: Gweiddi at Ecate    28/08/2012    6 recensioni
Dedicata a roro
"Le biblioteche erano sempre state il rifugio di Alec."
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon compleanno, Rò!


The dusty bookshelf on your left



Le biblioteche erano sempre state il rifugio di Alec.
Nel corso degli anni aveva litigato con Jace, alcune volte. Il suo parabatai si era puntualmente rinchiuso in palestra o nell’armeria, mentre Alec aveva trovato conforto tra gli scaffali polverosi pieni di antichi tomi e trattati.
Ora voleva allontanarsi da tutto.
Dal mondo dei Nephilim e dei Nascosti, dalla visione terrificante del sorriso giulivo di Maureen macchiato di sangue. Da Magnus, e da tutti i dubbi e le paure che lo attanagliavano.
Ti amo. Non che questo abbia importanza.
Le parole di Magnus gli rimbombarono nella testa, colpendolo come tante schegge di vetro.
Quasi per errore alzò lo sguardo dal marciapiede su cui stava camminando, e alla sua sinistra vide una biblioteca mondana. Un posto dove tutto il suo mondo sarebbe stato solo il parto di una mente più creativa di un’altra.
Entrò con circospezione, ma già l’aria fresca e odorosa di carta vecchia ed inchiostro gli diede il benvenuto. Si sentì sollevato, come se un lontano amico lo avesse appena abbracciato.
La biblioteca era piccola ma intasata di libri ad ogni angolo, tutti sistemati ordinatamente su librerie di legno scuro e consumato. In fondo riusciva ad intravedere i tavoli e le sedie per chi volesse consultare i volumi, ma non c’era nessuno seduto. Non si sarebbe nemmeno accorto della bibliotecaria, nascosta alla scrivania dietro un computer, se questa non avesse sobbalzato appena.
Era una ragazza alta, forse quanto Isabelle, con una massa di capelli neri e ricci, e occhi castani che lo osservavano con attenzione dietro gli occhiali rettangolari.
«Buonasera.» salutò a bassa voce.
La ragazza arrossì e abbandonò per un momento il libro sulla scrivania. Giustamente, una bibliotecaria ammazzava il tempo leggendo.
«Buonasera.» rispose. Aveva una voce leggera come quella di una bambina.
«Do un’occhiata in giro.» sussurrò Alec, indicando con un cenno gli scaffali.
Si sentiva un po’ idiota. La bibliotecaria lo fissava con gli occhi sgranati, e annuì concitata. Alec si sentì per un altro po’ i suoi occhi addosso mentre si guardava intorno, cercando di capire come fossero disposti i libri.
Riuscì a trovare quasi immediatamente il reparto dedicato ai classici. Passò le dita lunghe sulla costa dei Fiori del Male, ma lo scartò immediatamente. Troppe ombre, troppo dolore con cui sentirsi partecipi.
Scrutò accigliato tra gli scaffali. Conosceva quasi la totalità di quei libri, e per un motivo o per l’altro nessuno faceva al caso suo. Iniziava a sentire il bisogno di fuga farsi impellente, tanto da dargli prurito alle braccia.
«Ehm… per me stai guardando nella sezione sbagliata.» una voce titubante gli arrivò alle spalle.
Alec sobbalzò. Era così immerso nei suoi pensieri da non essersi accorto che la bibliotecaria l’aveva raggiunto.
Non ricevendo risposta, la ragazza si ripeté.
«Dicevo… che stai guardando nella sezione sbagliata.» squittì, imbarazzata.
Il giovane corrucciò le sopracciglia, confuso.
«No. È qui che ci sono i classici.»
«Sì, ma tu non stai cercando quel tipo di lettura.» si spiegò lei. Le guance arrossate sulla carnagione pallida risaltavano come semafori.
Alec la guardò stralunato «È esattamente quello che voglio leggere.»
La bibliotecaria sembrò delusa.
«Ah, capito. Mi era sembrato volessi più qualcosa per distrarti.» si scusò, mortificata.
«Infatti. È per questo che sto cercando un libro.» Alec cercò di venirle incontro. Quella ragazza era bizzarra.
Lei si riprese immediatamente «Allora stai guardando dalla parte sbagliata. Vieni.»
Lo condusse qualche scaffale più in là, dove si trovava una sfilza di titoli per adolescenti.
Alec scorse i libri e le copertine colorate disgustato.
«Io non leggo quella roba.»
L’aveva preso per una ragazzina idiota?
«E fai male.» lo redarguì la bibliotecaria. «Questi libri sono semplici. Leggeri. Abbuono un punto agli autori per aver tentato seriamente di metterci qualche messaggio, da qualche parte, ma per quanto ci abbiano provato, hanno fatto un fiasco totale. Tre quarti di questi libri sono così scemi che non li si può prendere sul serio. Per questo sono divertenti da leggere.»
Guardò l’espressione scettica di Alec.
«Sì, okay, so che può sembrare una scempiaggine, ma…»
«Quale persona che ama i libri oserebbe consigliare della spazzatura al posto di un classico?» non riuscì a trattenersi il giovane.
La bibliotecaria sembrò spegnersi e in una frazione di secondo riaccendersi.
«Una a cui piace che la gente legga, sempre e comunque. Ma c’è un libro per ogni momento e ogni persona. In questo momento non sei una persona a cui farebbe bene un classico. Quelli servono per godere della letteratura, e perché alla fine ti resti qualcosa. Tu hai la faccia di uno che ora ha già troppo per la testa, non serve aggiungere altri pensieri. No?»
Alec era ancora incerto, e non riuscì a darle ragione, ma la ragazza non demorse.
Afferrò un libro con la copertina nera «Prendi questo: sai qual è l’ambientazione principale? Un’accademia di vampiri. Con tanto di suddivisioni in case, e c’è il bello della scuola… insomma, la versione trash e succhiasangue di Harry Potter.»
Alec non menzionò il fatto che non sapesse chi fosse Harry Potter.
«Oppure…» la bibliotecaria posò il libro di vampiri e ne prese un altro «Qui ci sono dei viaggiatori del tempo. La cugina della protagonista ha passato la vita ad addestrarsi per essere lei la viaggiatrice, e invece – sorpresa! – una profezia dice che l’incarico deve andare a lei. Altrimenti…»
L’entusiasmo della ragazza imbarazzò un po’ Alec, che tuttavia non se la sentì di ignorarla. Prese un libro a caso, e si ritrovò tra le mani un’edizione economica con una cravatta stampata in copertina.
«E questo?»
Lo sguardo allarmato della bibliotecaria lo fece quasi ridere. Glielo strappò praticamente di mano.
«Oh, no. Questo non lo consiglierei neanche al più irreversibile dei disperati. È buono solo per le casalinghe sciatte.»
Guardò Alec dalla testa ai piedi con un’espressione inquisitoria che per un attimo lo raggelò.
«Decisamente non è un libro che possa servirti.» ribadì lei con un sorriso timido.
Il giovane annuì, vagamente inquietato. Per non pensarci lanciò l’ennesima occhiata dubbiosa ai libri ben ordinati.
Ne prese uno a caso.
«Questo?»
Capì di aver sbagliato quando la ragazza lo guardò come fosse un mostro strano.
«Non l’hai letto?» domandò sconvolta.
«No.» rispose con una certa vergogna. Era una cosa grave?
«E non lo conosci nemmeno?»
Alec negò con un cenno del capo.
La bibliotecaria sembrò soppesare lui ed il libro che teneva in mano.
«Oh. Oh beh, sì, penso possa andare.» sorrise fiduciosa «È sicuramente una lettura leggera. Qui e là è addirittura carino. Vieni.»
Gli mostrò una sedia vicino ad una finestra. Sul retro si intravedeva un piccolissimo cortile.
«È il giardino dei proprietari della biblioteca. Loro non ci sono mai, ma è sempre tanto ben curato. È carino leggere avendo qualcosa di così bello di fianco, no?»
Alec annuì. La cortesia della ragazza lo spinse a sorriderle un po’.
«Grazie.»
«Figurati. Poi fammi sapere se il libro ti piace, altrimenti te ne cerco un altro.»
«Okay. Ah, come ti chiami?» non gli piaceva l’idea di pensarla solo come “la bibliotecaria”. Era poco gentile.
La ragazza diventò rossissima in volto nel giro di un secondo.
«Ehm… Ross.»
«Va bene. Allora, io leggo.»
Ross sorrise fiduciosa e tornò alla sua scrivania, lasciandolo solo con il libro.
Alec studiò con curiosità le mani bianche della copertina che reggevano una mela, e cominciò.
“Non avevo mai pensato seriamente alla mia morte, nonostante nei mesi precedenti ne avessi avuta più di un'occasione, ma di sicuro non l'avrei immaginata così.”









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Questa cosa non ha, né vuole avere senso.
Questa cosa è un regalo di compleanno per la piccola Rò, e l'intenzione è unicamente quella di farla un po' ridere, un po' spucciare in giro.
Al resto del mondo dico: godetevi un po' di sano Alec!trolling ♥
   
 
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