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Autore: Kim_HyunA    28/08/2012    1 recensioni
Kibum voleva un amore come quello dei film, in cui le coppie si incontrano per caso in un bar o in un parco e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Voleva credere che qualcosa del genere potesse esistere veramente
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Non pensavo saresti venuto davvero- commentò Jonghyun incredulo quando, seduto sulla panca degli addominali, vide entrare Kibum in palestra e dirigersi verso di lui.
 
-Non rifiuto mai un tuo invito- gli disse e il suo tono era a metà tra la sincerità e la presa in giro.
 
-Ruffiano- scherzò, mettendosi un asciugamano intorno al collo per asciugare le gocce di sudore che gli stavano scivolando sulla pelle -Cosa vuoi fare?-
 
-Non lo so, faccio un giro e vedo se c’è qualcosa che mi attira e che non sia troppo faticoso-
 
Jonghyun rise.
 
-Poi quando finisci, mi trovi qui- e ricominciò con il suo allenamento.
 
Kibum iniziò a camminare tra le file di cyclette, panche e pesi che occupavano ogni centimetro della palestra. La sola vista lo rendeva stanco.
 
-Già di ritorno?- gli chiese Jonghyun quando, due minuti dopo che se n’era andato, il biondo era di nuovo vicino a lui e si stava sedendo di traverso sulla panca accanto alla sua.
 
-Deve essere stato un allenamento intenso- lo prese in giro con tono drammaticamente serio.
 
Kibum sospirò forte, fingendo di essere estremamente stanco.
 
-Molto intenso. Il tuo è niente a confronto-
 
Jonghyun rise, continuando con i suoi addominali; i muscoli delle braccia ben evidenti e tesi e qualche goccia di sudore sulla fronte.
 
Kibum si era incantato a guardarlo.
 
-Sicuro che sei venuto qui per allenarti e non per guardare me che faccio tutta la fatica?- Jonghyun fece una pausa e prese la bottiglietta d’acqua che aveva poggiato per terra.
 
Il ragazzo aveva fatto centro. Fin dall’inizio Kibum non aveva mai avuto intenzione di andare in palestra per allenarsi, voleva semplicemente cogliere l’opportunità di vedere Jonghyun ancora una volta. Se poi poteva anche ammirarne i muscoli, beh ancora meglio; perché, a chi voleva raccontarla? Erano irresistibili ed estremamente seducenti.
 
Kibum non rispose, ma arricciò il naso come chi sapeva di essere stato scoperto e si voltò da un’altra parte, Jonghyun si mise a ridere.
 
-Ti alleni spesso?- gli chiese, senza voltarsi verso di lui ma continuando a guardare verso un punto imprecisato della palestra.
 
-Tutti i giorni dopo il lavoro- rispose con il respiro affannato per la fatica -Tranne quando esco con te- aggiunse dopo qualche secondo.
 
Ricadde il silenzio tra loro.
 
-Guarda che puoi anche girarti, non mi dà fastidio se mi guardi- gli disse, notando che Kibum continuava a restare girato da un’altra parte e scoppiando nuovamente a ridere.
 
-N-no, va bene così- gli rispose, sentendosi attraversare da un brivido al suono della sua risata calda e contagiosa.
 
-Come vuoi, sei tu che ci perdi tanto- alzò le spalle.
 
Kibum stava combattendo con tutto se stesso per non guardarlo, ma con la coda dell’occhio riusciva a seguire ogni suo movimento e se solo così stava per avere un attacco cardiaco, non osava immaginare come avrebbe reagito a guardarlo direttamente. Tuttavia, la tentazione era tanta e continuava a lanciargli un’occhiata ogni pochi secondi.
 
Non resistette più a lungo e dopo qualche minuto di disperata lotta interiore, decise di mandare tutto al diavolo e di bearsi di quella vista.
 
Non l’avesse mai fatto.
 
Jonghyun si era leggermente sollevato la canottiera per asciugarsi il sudore sulla fronte, mostrando così il suo ventre piatto e scolpito.
 
Kibum aprì la bocca in pura contemplazione, quella pelle abbronzata e marmorea era troppo per la sua salute mentale, avrebbe dovuto subito distogliere lo sguardo e cercare di rimanere in vita, ma i suoi occhi erano come incollati su di lui.
 
Fece giusto in tempo a chiudere la bocca e a non apparire come un completo idiota prima che Jonghyun lo potesse vedere di nuovo.
 
Rimase immobile, incapace di fare altro, con le palpebre che si aprivano e chiudevano velocemente in segno di nervosismo. Deglutì con estrema difficoltà.
 
-Tutto bene, Kibum?- gli domandò e non sapeva dire se fosse stata una domanda sincera o se si fosse accorto di qual era stata la sua reazione e volesse semplicemente provocarlo per puro divertimento personale.
 
-Benissimo- rispose forse un po’ troppo velocemente.
 
Kibum si stava mettendo in difficoltà con le sue stesse mani.
 
Jonghyun piegò le labbra in quello che voleva sembrare un lieve sorriso, ma che lasciava più ad intendere che aveva capito tutto.
 
-È tempo di fare la doccia!- esclamò il moro cambiando argomento e alleviando la tensione -Aspettami qui, torno subito- aggiunse, quasi come se si aspettasse che a Kibum sarebbe venuto in mente di accompagnarlo.
 
-O-ok- rispose semplicemente. Gli sembrò una benedizione poter rimanere da solo in quel momento, ultimamente quando era in compagnia dell’altro ragazzo, si sentiva sempre agitato.
 
Fece un respiro profondo come a voler rallentare il battito del suo cuore e si guardò intorno per cercare di rilassarsi. I suoi occhi non si soffermarono su nessuno in particolare, nessuno catturava la sua attenzione come invece sapeva fare…
 
-Eccomi, possiamo andare ora- fece la sua ricomparsa Jonghyun qualche minuto più tardi e Kibum si spaventò perché non pensava potesse già essere di ritorno.
 
Si soffermò ad osservargli i capelli, erano bagnati e spettinati in tutte le direzioni, rendendolo completamente adorabile. Per fortuna aveva avuto l’accortezza di indossare una maglietta a maniche corte, in modo da nascondere in parte il suo fisico, o meglio, in modo da non sbattergli continuamente sotto il naso quanto il suo corpo fosse perfetto.
 
Si alzò dalla panca su cui era seduto e fece per prendere la borsa.
 
-Dai a me, te la porto io- si offerse gentilmente Jonghyun avvicinandosi a lui e le narici di Kibum si riempirono del delicato profumo del doccia-schiuma dell’altro.
 
-N-non ce n’è bisogno- replicò imbarazzato ma allo stesso tempo lusingato dalla sua premura.
 
-Su, non fare storie, dai qua- insistette prendendogli la borsa dalle mani prima che potesse protestare ancora una volta.
 
Piegò un braccio all’indietro in modo che il suo borsone da palestra gli ricadesse sulla spalla, mentre teneva la borsa dell’altro ragazzo con la mano libera.
 
Kibum lo seguì mentre si dirigevano verso l’uscita della palestra e rischiò di inciampare sulla moquette all’ingresso perché era troppo concentrato su ciò che aveva davanti a lui per poter prestare attenzione ad un dettaglio così insignificante come il pavimento.
 
-Ti porto a casa- gli disse mentre si dirigeva verso la sua macchina e anche se ci avrebbe impiegato solo pochi minuti andando a piedi, Kibum decise di accettare l’invito.
 
So farlo anche da solo, avrebbe voluto dirgli mentre Jonghyun gli teneva aperta la portiera della vettura, ma rispose semplicemente con un imbarazzato Grazie.
 
Il tempo di mettere in moto e fare qualche svolta e il viaggio era già giunto a termine. Era in queste occasioni che Kibum rimpiangeva di non abitare in una grande metropoli.
 
-Usciamo stasera?- domandò Jonghyun dopo essersi fermato davanti all’abitazione dell’amico.
 
-Dove mi porti?- gli chiese con entusiasmo e con un livello di voce più alto del solito.
 
-In un qualche locale o bar, ti va?- propose, mantenendo le mani sul volante e lasciando che le dita tamburellassero senza rumore contro di esso.
 
Il ragazzo annuì e Jonghyun sorrise raggiante.
 
-Andiamo in un posto vicino però, così andiamo a piedi, perché se beviamo non ho intenzione di fare incidenti con questa bella macchina-
 
-Ti preoccupi più della macchina che di te stesso?- si mise a ridere Kibum.
 
-Mi preoccupo anche per te, non voglio che ti succeda qualcosa- replicò con tono più serio e Kibum distolse lo sguardo. Perché Jonghyun aveva sempre quel potere su di lui? Qualsiasi cosa dicesse, gli faceva venire la pelle d’oca.
 
Entrambi con il corpo premuto contro lo schienale dei sedili, restarono per qualche minuto in silenzio quasi come a voler prolungare più che potevano quel momento che stavano trascorrendo insieme, e Kibum aveva bisogno di andarsene, di respirare aria fresca, perché poteva sentire la tensione aumentare tra di loro.
 
-C-ci vediamo stasera allora- prese l’iniziativa, una mano già sulla portiera.
 
-Passo davanti a casa tua per le 9-
 
Kibum scese dalla macchina ed era già pronto a richiudere la portiera quando l’altro lo chiamò indietro.
 
-Kibum! La borsa!-
 
Se la stava dimenticando e sapeva che era tutta colpa di Jonghyun perché quando era in sua compagnia non ragionava più come doveva.
 
Si sporse all’interno della macchina aspettando che l’altro recuperasse l’oggetto dal sedile posteriore e quando glielo porse, le loro mani si sfiorarono.
 
Kibum sussultò a quel contatto improvviso e la situazione non migliorò quando, incapace di andarsene, quella vicinanza tra loro sembrava non volersi interrompere.
 
Jonghyun spostò le dita sopra quelle di Kibum, accarezzandole con delicatezza.
 
-A-a più tardi-
 
Kibum si allontanò dalla macchina ed andò verso la porta di casa, senza che i suoi occhi riuscissero a mettere a fuoco nulla di quello che lo circondava; gli girava la testa.
 
Calmati Kibum, si disse con decisione nella sua mente, Non è successo niente. Ecco, ora parlo anche da solo.
 
Mentre aprì la porta di casa, sentì il rumore del motore che si riavviava e sospirò con forza.
 
Non sarebbe mai potuto sopravvivere quella sera, ne era certo.
 
 
--
A/N: questo capitolo non esisteva nemmeno all’inizio, l’ho aggiunto quando avevo già finito di scrivere la storia perché volevo una scena in palestra, e anche se non è venuta come volevo e per questo avrei solo voglia di scavarmi una fossa e nascondermici dentro, ormai è pubblicata, quindi ciao XD
 
Niente Minho, avete visto? Lo so che lo odiate, quindi si vedrà davvero poco d’ora in poi =P
 
Bene, non ho altro da dire, il prossimo capitolo è come sempre venerdì.
 
Grazie per aver letto =)
 
non vedo l’ora di finire i miei esami all’università, non ne posso più di studiare
 
Ah, un’ultima cosa, se a qualcuno interessa questo è il mio tumblr, boh, se mi volete insultare o cose simili, fate pure ahahah no, non è vero, non odiatemi TT
 
A presto =) 

  
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