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Autore: Meow_    28/08/2012    11 recensioni
Harry rimase come fulminato. Malfoy stava piangendo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Storie di amori diversi'
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Ciao a tutti, eccomi con una one-shot fresca fresca! Devo ammetterlo: io ho sempre immaginato che questa scena andasse così, o almeno, ci ho sempre sperato :') 
-Parti della storia sono riportate come scritte nel libro-
Buona lettura e fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando :3




Ormai per abitudine, Harry si trovò a deviare per il corridoio del settimo piano, controllando la Mappa del Malandrino: per un attimo non riuscì a vedere Malfoy da nessuna parte, e pensò che fosse ancora nella Stanza delle Necessità. Ma poi scorse il minuscolo punto corrispondente in un bagno dei maschi al piano di sotto, in compagnia non di Tiger o Goyle, ma di Mirtilla Malcontenta.
Harry non era mai stato interessato di meno al Quidditch come in quel momento. Stava diventando ossessionato da Malfoy.


Smise di fissare quell’improbabile coppia di nomi solo quando urtò contro un’armatura. Il gran fracasso lo riscosse; allontanandosi per paura che spuntasse Gazza, sfrecciò giù per la scala di marmo e lungo il corridoio sottostante. Raggiunse il bagno e premette l’orecchio contro la porta, non si sentiva niente. Spinse la porta molto piano.
Draco Malfoy gli dava le spalle, aggrappato con le mani ai lati del lavandino, la testa quasi bianca china in avanti.
«No»gemette la voce di Mirtilla Malcontenta da uno dei cubicoli. «Dimmi cosa c’è che non va… Io posso aiutarti»
«Nessuno può aiutarmi»rispose Malfoy «Non posso farlo… Non posso… non funzionerà… E se non lo faccio presto… dice che mi ucciderà»
Harry rimase come fulminato. Malfoy stava piangendo: le lacrime scorrevano sul volto pallido e dentro il lavandino sudicio.
Malfoy singhiozzò e deglutì; poi, con un gran brivido , guardò lo specchio incrinato e vide Harry che camminava verso di lui.
Harry non sapeva esattamente cosa stesse facendo, gli era venuto l’impulso di andare verso Malfoy. Per consolarlo, probabilmente, e forse anche abbracciarlo. Ultimamente aveva pensato solo a Malfoy; passava il tempo a cercarlo sulla Mappa del Malandrino, a cercare di capire cosa stesse facendo e per questo i suoi amici lo sgridavano spesso. Era continuamente distratto, e Ron, ironico, arrivò a chiedergli se non fosse innamorato di Malfoy.
Ma forse Ron non aveva tutti i torti, perché al di là dello scoprire dove e cosa stesse facendo Malfoy –a causa dei sospetti- a Harry interessava particolarmente Malfoy, in quegli ultimi tempi. Anche quando vedeva che se ne stava tranquillo nella Sala Comune dei Serpeverde, Harry continuava a fissare quel minuscolo puntino con sopra il nome di Malfoy.
E quando, per caso, una ragazza si avvicinava a Malfoy, egli si faceva più attento, come per accertarsi che i due non stessero facendo niente di male.
Anche durante i pasti, durante le lezioni insieme, Harry si ritrovava spesso a fissare Malfoy. A volte quest’ultimo lo scopriva, e gli mandava di rimando un’occhiata gelida, come per dire di smetterla; ma Harry in quegli sguardi non vedeva più gli stessi degli anni precedenti, dove le uniche preoccupazioni erano quelle di fare a gara a chi faceva lo scherzo più cattivo o diceva la frase più offensiva. Ormai, nelle loro vite si era intromesso Voldemort, come in quelle di tutti gli altri maghi. Avevano perso, nel giro di poco, la loro innocenza. Aveva perso la spensieratezza con la quale, se pur detestandosi, avevano giocato gli anni precedenti. Ormai si limitavano ad odiarsi in silenzio, senza più punzecchiarsi ogni volta ci fosse l’occasione. A Harry mancavano molto quei momenti, perché era un modo per stare vicino a Draco. Sebbene fossero nemici sin dal primo momento a Hogwarts, Harry sentiva qualcosa per Malfoy. Simpatia? E chi lo sa.
Harry si era accorto che qualcosa turbava sentitamente Draco. Aveva sempre le occhiaie, il viso pallido ai limiti del possibile e uno sguardo continuamente vuoto e inespressivo, addirittura triste.
Harry aveva deciso di scoprire cosa stesse tramando Malfoy anche per quello. Non solo gli interessava sconfiggere Voldemort, e quindi far saltare i piani di Malfoy –ormai Harry era sicuro che Draco fosse un Mangiamorte- ma voleva anche aiutare Draco. Voleva consolarlo, voleva che Draco si confidasse con lui.
Sapeva che era un’idea folle, impossibile, ma ci voleva provare comunque; ed era arrivato il suo momento.

Ma Draco, evidentemente, non colse le sue nobili intenzioni e si voltò di scatto, estrando la bacchetta. D’istinto Harry fece lo stesso. Non voleva scontrarsi con Draco, ma forse egli non era dello stesso parere.
La maledizione di Malfoy lo mancò di pochi centimetri, mandando in frantumi la lampada sulla parete accanto a lui; Harry si gettò di lato.
Perché Draco non capiva?
Harry comunque doveva difendersi, non poteva rischiare di venire ferito –o ammazzato- da Draco, quindi pensò Levicorpus! e agitò la bacchetta, ma Malfoy bloccò la fattura e si preparò a scagliarne un'altra.
Si sentiva l’eco dei No! di Mirtilla Malcontenta, ma nessuno dei due ragazzi le badava. Si udì una sonora esplosione e il bidone dietro Harry scoppiò; Harry tentò un Incantesimo delle Pastoie che rimbalzò sulla parete dietro l’orecchio di Malfoy e fracassò la cassetta sotto Mirtilla Malcontenta, che strillò ancora più forte.
L’acqua si riversò dappertutto e Harry scivolò in terra, mentre Malfoy, il volto deformato dalla rabbia, urlava «Cruci...»
«SECTUMSEMPRA!» gridò Harry dal pavimento, agitando furiosamente la bacchetta.
Il sangue schizzò dal volto e dal petto di Malfoy come se fosse stato colpito da una spada invisibile. Barcollò all’indietro, lasciò cadere la bacchetta dalla mano afflosciata e piombò sul pavimento allagato sollevando un enorme spruzzo.
«No… No… Cosa ho fatto? Draco… Draco… Mi senti? Draco! Cosa ho fatto?» continuava a ripetere Harry, che era caduto in ginocchio di fronte a Malfoy.
Draco ansimava e tremava in maniera incontrollata, in una pozza di sangue.
Non poteva aver ucciso il ragazzo che amava, non poteva. Sì, in quel momento Harry realizzò cos’era quel sentimento che provava verso Malfoy; forse troppo tardi, pensò.
Harry iniziò a piangere rumorosamente, e accarezzava i capelli biondi di Malfoy e gli baciava le mani, come se in qualche modo questo potesse aiutarlo a guarire.
Continuava a ripetere: «Draco, per favore, mi senti? Draco, rispondimi», voleva accertarsi che Malfoy non stesse morendo e per tenerlo sveglio.
Draco riuscì a dire, con un filo di voce: «Harry»
Quando Harry sentì Draco pronunciare il suo nome, iniziò a stringere e baciare le sue mani più forte.
«Draco, mi dispiace, io… io….» ma non fece in tempo a finire la frase che la porta si spalancò: Piton era appena entrato. Corse e si buttò su Malfoy, gettando Harry da una parte. Ripeté una contromaledizione per quattro volte, finché Malfoy non riuscì a mettersi in piedi.
Piton lo sorresse e lo accompagnò in infermieria, dicendo a Harry di stare fermo là dove stava.

Quando Piton tornò, Harry subì una specie di interrogatorio, alla fine del quale si era guadagnato una bella punizione. Ma non gli importava, doveva andare da Malfoy, doveva dirgli che lo amava. Non gli importava come avrebbe reagito –sicuramente male- ma dopo quello che era successo, doveva farlo.
Raggiunse di corsa l’infermieria, e per fortuna non incontrò Madama Chips.
Draco sussultò allarmato, vedendo Harry entrare, e si mise con fatica a sedere.
«Malfoy»urlò Harry, gioioso. Per fortuna non era successo niente di grave e Malfoy stava già meglio.
Draco lo guardò spaventato, e disse: «Che c’è, Potter, sei venuto a completare l’opera?»
Harry scosse la testa bruscamente, e rispose: «No, sono venuto a scusarmi. Mi dispiace, davvero, io non volevo nemmeno attaccarti.»
Draco alzò le sopracciglia e disse: «Beh, grazie tante. Non mi volevi attaccare, ah, davvero? Non si direbbe» e Malfoy indicò le proprie fasciature.
«No, io volevo…. Volevo… » Harry non riusciva a trovare le parole «Volevo consolarti.»
Dicendo questo, Harry prese inconsciamente la mano di Draco tra le sue, ma quest’ultimo la ritrasse stordito.
«Che stai dicendo, Potter?» chiese Malfoy, in tono allibito.
Doveva dirglielo, ora o mai più.
«Io ti amo, Draco»
Gliel’aveva detto, l’aveva fatto veramente. Harry si preparò mentalmente a qualsiasi tipo di insulto che avrebbe potuto ricevere in risposta da Malfoy, mentre manteneva lo sguardo fisso sui suoi occhi.
Malfoy arrossì tremendamente; Harry non lo aveva mai visto così.
Draco aprì la bocca per rispondere, ma era a corto di parole. Con grande sorpresa di Harry, agganciò un braccio dietro la sua schiena e lo attirò a se. E poi lo baciò. Fu un bacio lungo, intenso, passionale. Harry credette di star sognando o di essere in paradiso, o di tutto, tranne che quella fosse la realtà.
Quando si sciolsero dal bacio, Harry guardò confuso Draco e fece per chiedere: «Cosa signi…»
Ma fu interrotto da Malfoy che gli portò un dito sulle labbra, per farlo tacere.
«Promettimi una cosa» sussurrò Malfoy.
«Qualsiasi cosa»rispose Harry.
«Non cercare mai più di consolarmi.»    






Twitter: @MeowSlytherin

Queste sono due altre ff che ho scritto, se vi va fateci un salto. Grazie ♥
Sometimes love comes back
 

Was it a dream?
   
 
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