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Autore: _imtheFIRE    28/08/2012    8 recensioni
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE.

Questa è una storia sui Larry, che io shippo moltissimo lo potete chiedere a chiunque, insomma li amo insieme e non m'importa se state pensando che sono una pazza o cose del genere, per me sono perfetti insieme, anche solo come migliori amici.
Non voglio insinuare niente di sbagliato con questa one-shot, l'ho fatta perché vedendo numerosi video ho avuto un'illuminazione e quindi l'ho scritta. 
Spero vi piaccia tanto quanto piace a me, davvero, ne sono soddisfatta. 
PS: SE NON SHIPPI LARRY E DOPO AVERLA LETTA AVRAI SOLO DA RIBATTERE, TI PREGO NON COMMENTARE PERCHE' NON RISPONDO PROPRIO LOOOL. 
vi amo jshsdjasdbjsa ♥
Su twitter sono @holdmestyles, sssccciao.
















- Io non sono così! - il più piccolo continuava a dire quella frase.
Non poteva crederci: lui, lo sciupa femmine del gruppo che era ormai conosciuto come “Hazza il puttaniere degli one direction”.
Louis continuava a fissarlo in ogni movimento con aria assonnata e preoccupata.
Harry lo aveva svegliato con un balzo dal letto e la sua esclamazione: - cosa? ma che è successo? Oddio, io non sono così. Non sono così! - era questa la prima frase che il più grande aveva sentito quella fatidica mattina al posto del solito “buongiorno idiota.”
Questa frase rimbombava ormai nella testa di Louis.
Harry intanto non smetteva di bisbigliare; cose senza senso, cose con un senso, frasi che non si capivano.
Camminava avanti e dietro senza riuscire a guardare più in faccia l’amico.
Louis iniziò a sentirsi un po’ in colpa, ma non ne aveva ragione, infondo lui gli aveva solo detto quello che provava, d’istinto l’aveva baciato e alla fine erano finiti a letto.  
- tutto bene? – finalmente aveva trovato la forza di parlargli.
Il piccolo che era affacciato alla finestra, si voltò appena l’amico disse la prima parola.
Lo fissò per dei secondi e poi gli rispose sorridendo. – sembra strano ma…si, sto bene. – l’espressione di Louis cambiò da preoccupata a felice.
Gli s’illuminò il viso e spuntò un sorriso che durò tutto il tempo.
- finalmente ti sei calmato, hai capito che tutti quei video non sono poi così falsi. – si alzò dal letto e andò verso di lui che era ancora appoggiato alla finestra e che lo accolse abbracciandolo.
- si, l’ho capito ed ora mi è tutto più chiaro. Prima mi era solo difficile ammetterlo. – gli stampò un bacio sulla tempia. – ora scendiamo giù a dirlo agli altri? – i suoi occhi verdi penetravano in quelli azzurri di Louis che gli rispose subito con un si.
 
 
 
 
*****
 
 
 
I pensieri del più grande furono interrotti da un gemito dell’amico che ancora dormiva e aveva ragione a farlo dato che era il primo giorno di assoluto riposo dopo cinque anni.  
Si girò a guardarlo dormire e lentamente gli accarezzò il viso con le nocche delle dita, partendo dalla tempia fino a scendere al mento.
Ogni giorno ringraziava Dio per avergli donato quel ragazzo così splendido, quell’anima gemella che nessuno penserebbe mai sarebbe stata davvero la sua anima gemella.
Loro erano la perfetta combinazione.
Due persone che nessuno avrebbe mai immaginato potessero stare insieme e invece poi scoprire che sono la coppia più vera del pianeta.
Dopo ogni notte passata con Harry; lui non riusciva a non pensare a quando quest’ultimo si arrese alla verità, quello era in assoluto il ricordo più bello, ma dopo di esso ne seguiva uno brutto che fortunatamente veniva sempre interrotto da una qualche mossa dell’amico o altro.
Una volta gli era capitato di pensarci fino in fondo e per poco non pianse.
 
 
 
 
*****
 
 
- Voi due volete stare insieme? Bene, noi non possiamo impedirlo perché la vita è vostra, ma non è una bella immagine per gli one direction, capite? – furono le parole più brutte che i due avessero mai sentito nella loro vita.
Quello stesso giorno in cui il più piccolo aveva finalmente capito che amava l'amico, fu anche il giorno in cui entrambi capirono le condizioni a cui sarebbero andati contro.
Potevano stare insieme, si, ma di nascosto, lontano dalle telecamere che purtroppo avevano sempre puntate addosso, lontano da ogni tipo di negozio, cinema, strada.
Non potevano sedersi l’uno accanto all’altro altrimenti la gente avrebbe iniziato a capirne qualcosa, a sospettare più di quanto alcune fan, le “ larry shippers ” , facevano già.
Furono messi a condizione di passare poco tempo insieme, nei video musicali che ci sarebbero stati non avrebbero avuto momenti d’affetto.
Per strada dovevano camminare con un altro membro della band e non solo loro due.
Non dovevano farsi beccare insieme dai paparazzi come ai tempi di xfactor.
Non dovevano mai più fare twitcam insieme, o sarebbe davvero stata la fine.
Fu assunta una copertura, Eleanor, una ragazza di diciotto anni di cui non si sapeva né provenienza né vita passata, Louis doveva per forza uscire con lei, baciarla davanti alle macchine fotografiche dei paparazzi.
E Harry ci soffriva, era geloso ma non poteva farci nulla, anzi non doveva farci nulla.
- dovete rispettare queste condizioni, altrimenti potrete dire addio agli one direction. – a queste parole anche gli altri tre si sentirono crollare il mondo addosso, ma per rispetto degli amici, non parlarono, si limitarono ad annuire e a far decidere loro.
Stesso quel giorno, si riunirono tutti e cinque a parlare.
Quel giorno che era iniziato così bene, finì nel peggiore dei modi.
Parlò Louis, era sempre lui a farlo per entrambi.
- siamo disposti a mantenere il segreto, ci impegneremo a non farci beccare da nessuna parte e da nessun paparazzo. Davanti alle telecamere saremo solo due semplici amici che si vogliono bene, lo facciamo per non spezzare la band perché è il nostro e il vostro sogno. Non ci fermeremo finché non ci arrenderemo del tutto. – a quelle parole i ragazzi si abbracciarono e una nuova vita stava per cominciare. Una vita che non sarebbe stata per niente facile.
 
 
 
******
 
 
Louis strizzò gli occhi, ci aveva pensato e non andava bene perché era il ricordo che più lo faceva stare male.
Decise di alzarsi, e proprio mentre stava per farlo entrò Zayn con un’aria stanca.
- sveglia Harry e venite in salotto. – aveva la voce rauca, come se anche lui fosse stato svegliato da poco.
Louis così fece, svegliò il più piccolo e dopo essersi vestiti, si recarono mano nella mano in salotto dove già tutti erano svegli ma con poca voglia.
Era come se fossero tutti stati svegliati contro voglia per un annuncio da parte del management che era lì con l'aria di chi ne ha passate tante.
Liam parlò per primo. – cosa succede? Perché c’è quel pc là? – tutti annuirono perché erano d’accordo con lui.
- vogliamo rivolgerci soprattutto a voi due, Harry e Louis. – tutti si voltarono verso di loro che erano seduti vicini stringendosi ancora di più la mano. Il silenzio regnava, ma fu interrotto dalla voce parecchio arrabbiata di uno dei manager.
- ricordate quando siete usciti ubriachi dalla festa dei venticinque anni di Liam? bene, vi hanno beccato mentre vi abbracciavate e stavate per baciarvi, ma fortunatamente per te Louis, Harry ti ha fermato e ti ha girato dall’altra parte. Ma non è finita qui. Ovviamente hai peggiorato la situazione urlando “ sei mio! ” cosa molto poco normale per due semplici amici. – le facce dei due erano mortificate, Louis non riusciva più a trattenere le lacrime.
- come potete sapere, sono usciti nel giro di una settimana dall’accaduto, circa cinquecento video da tutto il mondo. E non va bene! – l’uomo scorreva con il mouse la playlist che avevano creato con i numerosi video che erano usciti solo quella settimana ed era una lista lunghissima che tutti ormai guardavano con una faccia stupita.
Harry cercava di dare conforto all’amico ma quella lacrima scese dai suoi occhi azzurri. Era stata tutta colpa sua.
- e con questo che volete farci capire? Cosa dobbiamo fare? – Harry parlava con un tono più basso del solito.  
- rimediate con qualsiasi mezzo. Qui troppe persone sanno troppo e di voi due lo si può leggere dappertutto e questo video che vi hanno fatto fuori dal locale, aimè, è finito in telegiornale. – ci fu un bisbiglio da parte degli altri tre.
- vi lasciamo soli tutti e cinque a decidere, qualsiasi sia la decisione noi l’appoggiamo. – gli uomini uscirono dal salotto e dopo aver chiuso la porta, c’era ancora più silenzio di prima.
Potevano sentirsi solo i sospiri che tiravano.
Harry si alzò dal divano e con tristezza sia in volto che nella voce, iniziò a parlare agli amici.
- questo è sempre stato il mio sogno da quando ero bambino, essere un cantante famoso, non lo sostituirei con nessun’altra cosa al mondo; ma, se si tratta di Louis, allora sì, lo farei. – a Louis scese la seconda lacrima, gli altri avevano gli occhi lucidi e l’umore sotto i piedi.
Harry continuò guardandoli con aria implorante. – l’ultima cosa che vorrei è quella di rovinarvi la carriera, siete i miei migliori amici, vi voglio bene, insomma siete dei fratelli per me e questa è stata l’esperienza più magnifica che io abbia mai vissuto, ma voglio finirla qui, voglio dire tutta la verità. – dopo le sue parole subito ribatté incredulo Liam. – vuoi che gli one direction si dividano? – Harry rispose sicuro di quello che diceva. – Sì, ma potrete sempre continuare come solisti, insomma potremmo anche andare via solo io e Lou, non lo so, in questo momento il mio cuore mi dice di seguire quell'unica direzione che non è più il canto, ma l'amore che provo per lui. – tutti tranne Louis che si era alzato già da prima per stare accanto al più piccolo, si guardarono indecisi e dopo qualche parola, decisero per il bene dei due amici di dare l’okay a Harry.
 
 
 
Dopo tutte le procedure, e il loro break di una settimana che aveva fatto discutere mezzo mondo e tutti i telegiornali, tutti e cinque si affacciarono dal balcone di una radio che era stata pagata da loro appunto per accoglierli per la grande notizia.
Parlavano attraverso un megafono, ridevano e scherzavano con le fan, poi Liam chiese cortesemente loro, con aria seria, di non urlare ed ascoltarli.
Disse loro che era una notizia importante e triste, il che fece preoccupare le fan che chiusero subito bocca e il silenzio piombò in mezzo alla grande piazza.
C’erano tante telecamere in diretta mondiale e telegiornali da tutto il mondo.
La più grande band degli ultimi cinque anni, stava per dare un importante avviso.
Liam passò il megafono a Louis che come sempre si fece coraggio e parlò per tutti e cinque, ma soprattutto per lui e l’amore della sua vita.
I ragazzi si lanciavano occhiate per essere sempre convinti di fare la cosa giusta.
- senza troppi giri di parole, io e Harry vogliamo solo ringraziarvi di esistere, perché ci avete fatto capire tante cose. – a quelle parole alcune fan scoppiarono in lacrime, avevano già capito qualcosa.
Louis guardò gli altri per avere il consenso di continuare, e lo ebbe.
- in questo momento ci stanno guardando milioni di persone da tutto il mondo in diretta, siamo stati noi a chiamarli. – la voce iniziava a tremargli, non era una cosa buona. – beh, Harry ora non riesce a parlare, ma, scommetto che anche lui vuole ringraziarvi per averlo fatto rendere conto che il Larry Stylinson esiste davvero. – Harry si asciugò gli occhi per non far scendere le lacrime.
Le fan erano quasi in fase di svenimento e le “ shippers ” non potevano credere a quelle parole.
Si sentivano voci che bisbigliavano, singhiozzi, risatine di felicità, si potevano vedere ragazzine abbracciarsi soddisfatte. Ma tutto questo ben presto finì, perché dopo quella notizia, il più grande, passò il megafono a Zayn che fin’ora era sembrato il più forte di carattere.
- questa è una bella notizia per alcune di voi, ma mi dispiace, non lo è. – le fan che prima si stavano abbracciando ed erano felici, diventarono serie.
Zayn con voce tremante si voltò dietro e gli amici gli fecero cenno di continuare.
Il moretto si passò per un attimo una mano su tutti e due gli occhi e con i singhiozzi alle spalle degli altri quattro e dei milioni di persone sotto di lui in quel momento, proseguì con coraggio a dare la triste notizia.
- il motivo per cui stiamo piangendo, non è per la notizia che vi ha dato Louis prima, è per un’altra notizia che si lega a quella, insomma, gli one direction… - non ce la fece a continuare, gli uscì un singhiozzo, la sua voce era completamente rotta dal pianto, gli altri fecero quindi un passo avanti per abbracciarlo.
Per un attimo a tutti e cinque gli passò tutta quella grandiosa avventura davanti agli occhi che però doveva finire per salvare un amore proibito.
Il primo singolo, i video musicali, le star famose che avevano conosciuto, i giri immensi lontani da casa nel tourbus, i palchi tutti per loro che in cinque anni erano cresciuti sempre di più insieme ai fan, i programmi tv a cui avevano partecipato e i numerosissimi premi che avevano vinto grazie ai milioni di persone che li avevano seguiti fino a quel momento. Zayn proseguì.
- gli one direction dopo tutto questo, non esisteranno più, la band si divide, ci dispiace, ma lo abbiamo fatto per il loro amore, perché erano costretti a nascondersi, a fingere spudoratamente e dopo cinque anni, non ce l’hanno più fatta. – Zayn gettò a terra il megafono e si girò dietro e ci fu forse il più bell’abbraccio di gruppo di tutti i tempi.
Louis e Harry si stamparono d’istinto un bacio sulle labbra e le fan non poterono fare altro che piangere ma anche urlare ed applaudire dalla felicità.
Grazie alla storia di quei due ragazzi che si erano amati dall’inizio ma non potevano crederci, quei due ragazzi che nei giorni liberi non facevano altro che guardare i video che le fan facevano su loro e ogni giorno il loro dubbio cresceva.
Due ragazzi costretti a vivere il loro amore nascosti in casa, l’unico posto in cui non li seguiva nessuna telecamera o fotocamera.
Due ragazzi che grazie alle loro fan finalmente si erano resi conto di amarsi per davvero e non era solo immaginazione delle fan, no, le fan non erano pazze e malate di mente, erano realiste.
Ora quei due non potevano fare altro che amarsi liberamente, e non potevano fare altro che ringraziare tutte quelle fan che gli avevano aperto gli occhi alla realtà.
I One Direction non esistevano più, ma ora esisteva il Larry Stylinson, senza frontiere e senza coperture.
  
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