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Autore: Geronimo1829    28/08/2012    5 recensioni
Una decina di vecchiette assatanate, una famiglia di ambasciatori della Mongolia, tre streghe pettegole, uno stravagante pittore, una maniaca della pulizia, un chitarrista rock che suona dalla mattina alla sera, un Jack Russell scatenato, un professore di letteratura mezzo pazzo, un vecchio strampalato, un generale in pensione ... quale ricetta migliore per un tranquillo e sereno condominio?
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: Per chi non lo sapesse il Jack Russell terrier è un piccolo cane dal carattere molto vivace. Di solito ha un mantello bianco con chiazze marroni. Per fare un esempio, assomiglia al Beagle solo che è leggermente più piccolo, ha le orecchie più sottili e la coda è in alto, di solito un po' arricciata.

 

 

Nel condominio dei pazzi era completamente inesistente il concetto di animale inteso come “animale domestico”. Nel palazzo, infatti, c'erano solamente una gallina, una tartaruga (di Asvitanken) e un cane, anzi per essere più precisi un jack russell. Quest'ultimo si chiamava Jack (che fantasia!) e il suo padrone era Giovanni Bottinelli. O meglio, Jack era il padrone di Giovanni Bottinelli. Il cane, infatti, entrava sempre prima di lui nell'appartamento, nella macchina, nel bar, nel supermercato, in qualsiasi negozio … e, addirittura, mangiava prima del padrone … scusatemi, volevo dire del servo. Per pasto intendo ovviamente primo, secondo, contorno, dessert e, come se non fosse contento della sua povera alimentazione, andava successivamente a rompere le scatole al padrone, che stava cercando di pranzare o cenare in santa pace. Nonostante tutto, il signor Bottinelli era felicissimo del suo cane-padrone e ogni volta che incontrava una persona ne decantava le lodi e ne elogiava la tranquillità (scordandosi che gli aveva distrutto tre divani, due letti, una porta, dieci mobili e un televisore da 500 euro). Durante la mia prima settimana da portiere avevo incontrato il signor Bottinelli con il suo padrone fortunatamente soltanto un paio di volte.

-WOF! WOF!- abbaiò il jack russell mentre cercavo di nascondermi dietro un albero. Era domenica, la mia giornata di riposo, e avevo deciso di fare una passeggiata in montagna. Se fosse stato per il signor Bottinelli non mi avrebbe visto ma Jack, purtroppo mi aveva sentito e ora stava mordendo con violenza i miei pantaloni.

-Che fai, Jack?- chiese il padrone-servo -ora basta giocare!

Il cane aveva mollato i pantaloni e si stava dirigendo verso il sentiero.

-Mi scusi- disse Giorgio Bottinelli -ma jack è un giocherellone-

-L'ho notato!-

-Però è molto intelligente … - disse come per giustificare l'aggressione

-Certo, ma non dovrebbe tenerlo al guinzaglio?- chiesi

-No … povero jack- disse mentre il cane stava cercando di ammazzare un merlo

-Non c'è il rischio che faccia male a qualcuno?- chiesi io preoccupato

-Chi? Jack?- chiese come se parlasse un angelo -lui è una creatura indifesa. L'unico rischio è che potrebbe azzannare un gatto o qualche altro piccolo animale-

Dovrei dirgli di andare trovare la gallina di Asvitanken” pensai fra me sorridendo

-Jack non ama proprio i gatti!- continuò il signor Bottinelli -le ho mai raccontato quando ha rotto la televisione perché aveva visto la pubblicità con un gatto …-

-Non per interromperla, ma dov'è il suo Jack?

Il cane, infatti, era sparito nel nulla.

-Jack! Jack!- urlò il padrone-servo. Intanto, dal sentiero che porta alla del monte, vedevamo spuntare Jack, che camminava tutto calmo.

-Jack! Dov'eri finito? Oh, ma che bravo! Hai scalato la montagna e poi sei ritornato da me per dirmi di sbrigarmi … ma che bravo che sei!- disse il signor Bottinelli accarezzandolo. Intanto, Jack si era avvicinato a me guardandomi con aria di sfida. Aveva nella bocca un legnetto e lo buttò verso di me.

-Grazie, devo raccoglierlo? Ma quanto sei intelligente … ahi!- mi aveva morso la mano

-Jack, basta giocare!- ordinò

-Secondo me dovrebbe mettergli la museruola!- dissi alzando il tono di voce

-Ma perché? Povero cagnetto … è così intelligente!-

-Ehm … adesso dov'è finito?- chiesi preoccupato. Era scomparso di nuovo.

Lo cercammo per due giorni interi ed il terzo giorno si presentò in portineria trotterellando.

-Oh! Povero Jack! Dov'eri finito?

La mattina seguente mi recai all'edicola a prendere il giornale. Notai subito un articolo molto particolare:

In Germania, piccolo Jack Russell semina il terrore causando vari incidenti. Sono stati arrestati molti Jack Russell non colpevoli. Temiamo un espatrio in un'altra nazione”.

Ancora oggi la polizia tedesca è sulle tracce di quel misterioso Jack Russell.

  
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