NOTA: Per chi non lo sapesse il Jack Russell terrier è un piccolo cane dal carattere molto vivace. Di solito ha un mantello bianco con chiazze marroni. Per fare un esempio, assomiglia al Beagle solo che è leggermente più piccolo, ha le orecchie più sottili e la coda è in alto, di solito un po' arricciata.
Nel condominio dei pazzi era completamente inesistente il concetto di animale inteso come “animale domestico”. Nel palazzo, infatti, c'erano solamente una gallina, una tartaruga (di Asvitanken) e un cane, anzi per essere più precisi un jack russell. Quest'ultimo si chiamava Jack (che fantasia!) e il suo padrone era Giovanni Bottinelli. O meglio, Jack era il padrone di Giovanni Bottinelli. Il cane, infatti, entrava sempre prima di lui nell'appartamento, nella macchina, nel bar, nel supermercato, in qualsiasi negozio … e, addirittura, mangiava prima del padrone … scusatemi, volevo dire del servo. Per pasto intendo ovviamente primo, secondo, contorno, dessert e, come se non fosse contento della sua povera alimentazione, andava successivamente a rompere le scatole al padrone, che stava cercando di pranzare o cenare in santa pace. Nonostante tutto, il signor Bottinelli era felicissimo del suo cane-padrone e ogni volta che incontrava una persona ne decantava le lodi e ne elogiava la tranquillità (scordandosi che gli aveva distrutto tre divani, due letti, una porta, dieci mobili e un televisore da 500 euro). Durante la mia prima settimana da portiere avevo incontrato il signor Bottinelli con il suo padrone fortunatamente soltanto un paio di volte.
-WOF! WOF!- abbaiò il jack russell mentre cercavo di nascondermi dietro un albero. Era domenica, la mia giornata di riposo, e avevo deciso di fare una passeggiata in montagna. Se fosse stato per il signor Bottinelli non mi avrebbe visto ma Jack, purtroppo mi aveva sentito e ora stava mordendo con violenza i miei pantaloni.
-Che fai, Jack?- chiese il padrone-servo -ora basta giocare!
Il cane aveva mollato i pantaloni e si stava dirigendo verso il sentiero.
-Mi scusi- disse Giorgio Bottinelli -ma jack è un giocherellone-
-L'ho notato!-
-Però è molto intelligente … - disse come per giustificare l'aggressione
-Certo, ma non dovrebbe tenerlo al guinzaglio?- chiesi
-No … povero jack- disse mentre il cane stava cercando di ammazzare un merlo
-Non c'è il rischio che faccia male a qualcuno?- chiesi io preoccupato
-Chi? Jack?- chiese come se parlasse un angelo -lui è una creatura indifesa. L'unico rischio è che potrebbe azzannare un gatto o qualche altro piccolo animale-
“Dovrei dirgli di andare trovare la gallina di Asvitanken” pensai fra me sorridendo
-Jack non ama proprio i gatti!- continuò il signor Bottinelli -le ho mai raccontato quando ha rotto la televisione perché aveva visto la pubblicità con un gatto …-
-Non per interromperla, ma dov'è il suo Jack?
Il cane, infatti, era sparito nel nulla.
-Jack! Jack!- urlò il padrone-servo. Intanto, dal sentiero che porta alla del monte, vedevamo spuntare Jack, che camminava tutto calmo.
-Jack! Dov'eri finito? Oh, ma che bravo! Hai scalato la montagna e poi sei ritornato da me per dirmi di sbrigarmi … ma che bravo che sei!- disse il signor Bottinelli accarezzandolo. Intanto, Jack si era avvicinato a me guardandomi con aria di sfida. Aveva nella bocca un legnetto e lo buttò verso di me.
-Grazie, devo raccoglierlo? Ma quanto sei intelligente … ahi!- mi aveva morso la mano
-Jack, basta giocare!- ordinò
-Secondo me dovrebbe mettergli la museruola!- dissi alzando il tono di voce
-Ma perché? Povero cagnetto … è così intelligente!-
-Ehm … adesso dov'è finito?- chiesi preoccupato. Era scomparso di nuovo.
Lo cercammo per due giorni interi ed il terzo giorno si presentò in portineria trotterellando.
-Oh! Povero Jack! Dov'eri finito?
La mattina seguente mi recai all'edicola a prendere il giornale. Notai subito un articolo molto particolare:
“In Germania, piccolo Jack Russell semina il terrore causando vari incidenti. Sono stati arrestati molti Jack Russell non colpevoli. Temiamo un espatrio in un'altra nazione”.
Ancora oggi la polizia tedesca è sulle tracce di quel misterioso Jack Russell.