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Autore: ValeriaBcc    28/08/2012    2 recensioni
I polpastrelli di Blaine si muovevano leggeri sulla pelle di Kurt, con maestria, senza mai esagerare.
Senza voler strafare, trovando con sempre maggiore difficoltà il controllo di ogni muscolo, di ogni fibra: quanto più il suo corpo si caricava d’impeto e di passione, tanto più la ragione si faceva arrendevole e accondiscendente.
Con la dolce consapevolezza di non poter resistere ancora a lungo.
Come se aspettasse l’istante in cui sarebbe crollato e l'emozione l'avrebbe costretto ad abbandonare ogni resistenza, il momento in cui la voglia di avere qualcosa dell’altro avrebbe prevalso su qualsiasi altra urgenza, desiderio, necessità, regola.

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Kurt è in Italia per trascorrere l'estate al mare con la sua famiglia.
Chissà che, così lontano da casa, non incontri una persona speciale...magari proprio un affascinante studente dell'Accademia Dalton anche lui in vacanza nel Bel Paese!
Perché si sa, a volte il mondo sa essere veramente piccolo...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“I should tell you, I should tell you…
I should tell you, I should tell…

Who knows where? Who goes there?
Who knows? Here goes…”
(“I should tell you” – Rent)

VIII
Il cancelletto di casa



“Oh! Grazie Kurt!”
Esclamò Blaine rimettendo il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni mentre il ragazzo gli teneva aperta la porta del locale, per farlo passare per primo.

“Scherzi?”
Rispose Kurt.
“Grazie a te per avermi offerto la cena!”

“Ehi…ti ho invitato io, mi sembra il minimo!”
Disse allora l’altro iniziando a camminare.
“Allora? Che ne dici di una passeggiata?”

Kurt annuì con un sorriso e lo seguì, mentre pensava a come Blaine quella volta avesse fatto davvero le cose per bene: la pizzeria dove avevano cenato si trovava non molto lontano dalla casa che Burt aveva affittato per le vacanze, in una zona poco caotica; avevano mangiato bene e Kurt aveva trovato l’ambiente accogliente e il personale gentile e disponibile.

Niente a che vedere con il locale in cui erano stati la prima volta!

Di certo Blaine si era informato attentamente per organizzare un’uscita non solo piacevole, ma anche sicura per entrambi: era mortificante pensare che due giovani ragazzi come loro dovevano stare più attenti degli altri semplicemente perché gay, ma d’altra parte sarebbe stato da incoscienti ignorare la realtà.
Kurt lo sapeva bene e questo gli fece apprezzare ancora di più la premura con la quale Blaine stava agendo.
E a pensarla sotto quel punto di vista, anche solo per quello, Kurt affianco a lui si sentiva protetto.

“Che ti passa per la testa?”
Gli chiese allora il moretto.
“Sembri parecchio immerso nei tuoi pensieri…”

“Niente…”
Rispose il ragazzo in tono evasivo.

“A chi stai pensando?”
Lo incalzò Blaine.
“Sei diventato improvvisamente timido o ora che hai avuto la cena gratis la compagnia non ti aggrada più e non vedi l’ora di sbarazzarti di me?”
Disse allora Blaine in tono scherzoso.

Kurt sorrise.
Quel ragazzo sapeva essere allo stesso tempo sfrontato e ironico, dolce e provocante, insicuro e spiritoso.
Ed era questo che più gli piaceva di Blaine, il fatto che sapesse prenderlo in qualsiasi situazione con la parola o lo sguardo giusto: in pizzeria avevano avuto modo di parlare di tante cose diverse, film, musica, scuola,…e non c’erano mai stati momenti morti o silenzi imbarazzanti.
“Ma no!”
Rispose l’altro con una risata.
“Stavo solo pensando a…”
“…a te! Avanti, diglielo e basta!”
“…a niente, davvero. Dai andiamo, permettimi almeno di offrirti il dolce.”
Esclamò allora Kurt indicando l’insegna della gelateria che si trovava dall’altro lato della strada.

__

“Siamo arrivati a destinazione, Cenerentola! Siamo in perfetto orario, la tua camicia Marc Jacobs non si è ancora trasformata in una volgare t-shirt e in tuoi pantaloncini bordeaux sono tutti interi, ancora nessuna pezza o rattoppo all’orizzonte!”
Disse Blaine in tono scherzoso mentre i due ragazzi raggiungevano il cancelletto di casa.

“Ma smettila!”
Rispose Kurt con una risata, dando una leggera spinta all’altro.

“Ehi! Non sono certo i modi che si addicono ad una principessa questi!”

“Se lo fossi davvero, stasera avrei incontrato il mio principe…”
Disse allora il ragazzo in tono provocatorio.

Blaine sorrise, mordendosi il labbro inferiore.

“Rieccoci qui…”
Pensò Kurt.

I due ragazzi si trovavano sotto il tettuccio del cancello della casa di Kurt, proprio come qualche sera prima.
Ma l’atmosfera era completamente diversa.

“Sono stato bene.”
Disse allora Blaine dolcemente.

Kurt sentì il suo cuore iniziare a battere forte.

Ma non era nervoso all’idea di avere l’altro così vicino, non si sentiva in imbarazzo a sostenere il suo sguardo, non sarebbe voluto tornare a qualche ora prima per rivivere l’appuntamento dal principio.
E non voleva neanche già essere dentro il suo letto a ripensare al saluto che da lì a qualche momento si sarebbero scambiati.
No, Kurt era esattamente dove avrebbe voluto essere. E quel cuore che batteva così forte nel petto era lì a ricordargli di vivere il momento.

“Sono stato bene anch’io.”
Gli rispose allora il ragazzo.

Blaine appoggiò la schiena alla parete con lo sguardo perso nel vuoto.

“Ora sei tu quello pensieroso…”
Lo stuzzicò Kurt.
“Allora, a te che passa per la testa?”

“Niente!”
Rispose Blaine sorridendo, continuando a fissare il vuoto.

“A chi stai pensando?”

Il moretto si morse nuovamente il labbro, scuotendo la testa sorridendo.
Poi inarcò le sopracciglia e alzò lo sguardo, così che i suoi occhi color nocciola incontrassero quelli azzurri e profondi di Kurt.
“A te.”
Sussurrò, col tono più naturale del mondo.

Kurt si domandò se le parole sulle persone potessero avere lo stesso effetto della calamita col ferro.

Perché in quel momento si sentì irrimediabilmente attratto da quel bel ragazzo che aveva davanti!
E questa volta non per via di quei fluenti riccioli scuri, di quei suoi occhioni così brillanti e profondi, di quelle labbra rosse e carnose; non per le sue braccia forti o per quel bacino perfetto che aveva potuto ammirare in spiaggia.

Non era attratto dal suo corpo, non solo.

Kurt sentiva che iniziava ad interessargli Blaine per un motivo in più.
Il ragazzo che aveva davanti non era un manichino, una bella statuina. Era una persona. Una persona che aveva saputo scherzare con lui, che era riuscito ad attirare la sua attenzione e coinvolgerlo, lo aveva incuriosito senza trucchi o strategie.
Una ragazzo semplice, con i suoi difetti, che aveva anche sbagliato…ma che poi aveva avuto il coraggio e la volontà di ammettere l’errore e scusarsi, nella maniera più naturale ed onesta possibile.

Kurt ora era attratto da Blaine anche per la sua mente.

Organo affascinante il cervello! Perché nonostante tutto, era proprio la testa di Kurt, la sua razionalità, ad impedirgli in quel momento di compiere qualsiasi gesto, di dire una qualunque cosa.

Il ragazzo era lì, davanti a Blaine, a fissarlo con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta per lo stupore, incapace di muoversi.

Le immagini dell’altra sera che gli scorrevano davanti agli occhi.
La timidezza, l’agitazione che lo aveva pervaso appena l’altro aveva finito di scandire quelle semplici parole.

Era come se su Kurt agissero due forze uguali ed opposte, due spinte che combinate si annullavano a vicenda.

Testa e cuore.

“Beh…allora ci vediamo domani.”
Disse Blaine con un sorriso tirato, cercando di togliere sé stesso e Kurt da quella situazione imbarazzante.
“Buonanotte.”

Il ragazzo fece qualche passo indietro e si voltò, con l’intento di tornare a casa.

L’altro lo guardava muoversi e quei pochi attimi gli sembrarono un’eternità: era come se vedesse la scena al rallentatore.

“Aspetta!”

La voce di Kurt spezzò il silenzio di quella notte.

Il ragazzo si avvicinò all’altro lentamente, pregando che le gambe tremanti non smettessero di sorreggerlo proprio in quel momento

Occhi negli occhi, Kurt avvicinò il suo viso a quello dell’altro finché le sue labbra non incontrarono quelle di Blaine.




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NdA
Un parto! Questo capitolo è stato un parto! xD

Ma prima di tutto voglio ringraziare le ragazze che hanno recensito gli ultimi capitoli <3 e tutti quelli che stanno seguendo la storia! Grazie mille ancora, spero di non deludervi proprio adesso!

Sul capitolo mi sembra che non ci sia troppo da dire, no?;)  Se vi va, fatemi sapere voi cosa ne pensate!

Il prossimo potrebbe essere un po’…particolare! Cioè…c’è un capitolo che voglio scrivere fin dall’inizio ed è stilisticamente diverso dagli altri, solo che non sono ancora sicura di volerlo inserire adesso…boh, vedrò in settimana xD

Ultima cosa: come avrete certamente capito a questo punto, io e le scadenze autoimposte non andiamo d’accordo xD quindi per evitarvi ogni volta la lagna, non vi annoierò più con le mie scuse per eventuali ritardi xD ormai lo sapete com’è la faccenda: se ci metto tempo è perché voglio dei bei capitoli, non pezzi che non mi convincono che rilascio tanto per! (Senza contare che volevo aggiornare durante il fine settimana, ma come sapete EFP è in manutenzione…ancora oggi non mi fa modificare alcune caratteristiche della storia…)
Questo è! Take me or leave me! (Sì, sono in pieno periodo Rent xD)

Alla prossima, baci :)
  
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