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Autore: epiclove    28/08/2012    1 recensioni
D'improvviso, Brittany udì dei passi accelerare nella propria direzione e si preoccupò. Quel giorno non glielo poteva rovinare nessuno, nemmeno quella che sembrava una dog-sitter. Ma la ragazza non intendeva fermarsi e le venne addosso. C'era un confine estremamente sottile tra sopportazione e odio. Santana lo aveva varcato di netto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Le serve qualcosa? > chiese l'uomo, che iniziò ad irritarsi a causa dello sguardo penetrante che Santana gli stava schioccando.
< No, signore. Sono qui perché devo parlare con sua moglie > disse Santana, lapidaria.
< Lei è una amica di Brittany? > chiese Richard, profondamente sorpreso.
< Una specie > rispose Santana, le gli schioccò nuovamente uno sguardo penetrante.
< Benissimo, allora percorriamo le scale insieme, sempre se lei è d'accordo >
< Mi sembra inevitabile, non crede? > replicò Santana, repentina e tagliente. 
Richard si limitò a guardarla con disappunto e salirono le scale.
Appena lui infilò la una delle chiavi nella serratura, la fece entrare per prima.
L'appartamento di Brittany era gigantesco ed estremamente ordinato.
Vi erano un sacco di finestre.
A Santana piaceva moltissimo.
< Posso offrirle qualcosa da bere? > chiese Richard, dandole una pacca sulla spalla.
Santana non rispose e si limitò a scuotere la testa per rifiutare l'offerta, reprimendo una smorfia.
< Dov'è Brittany? > chiese lei.
< Molto probabilmente a starà ancora dormendo > rispose lui, con disinteresse.
A Santana qualcosa non quadrava.
Erano due giorni che tentava di chiamarla senza ricevere alcuna risposta.
Possibile che stesse dormendo da due giorni? 
Santana si mise alla ricerca della stanza da letto e, dopo vari tentativi, la trovò.
Brittany sembrava una di quelle principesse che Santana avrebbe tanto voluto diventare.
Si avvicinò a lei e mentre le accarezzava i capelli dorati, si accorse di un particolare.
Affianco al letto vi si trovava un comodino in mogano e sopra di esso notò un flaconcino di Clopixol completamente svuotato.
Nel panico, le controllò il polso.
C'era ancora.
Uscì dalla camera senza fare alcun rumore e in men che non si dica si trovò nuovamente nella sala.
< Perché Brittany prende del Clopixol? > chiese Santana.
< Perché le piace > incalzò lui, ilare.
< Che razza di risposta è questa? > esclamò lei, infervorata. 
< Che razza di domanda è la tua, semmai. Sono affari miei e di mia moglie. Tuoi no di certo >
< Ma certo, ora capisco. Non lo sai! >
< Questo è troppo, fuori di qui > tuonò lui.
< Nemmeno per idea. Ero venuta qui per parlare con Brittany a proposito del suo caro maritino ma essendo il caro maritino qui dinnanzi a me, parlerò direttamente con lui > incalzò lei.
< Che cosa vuoi? >
< Voglio sapere perché una persona di valore come Brittany abbia deciso di sposare un elemento come te, che non si cura di mettere a repentaglio la vita della propria famiglia! >
< Per l'amor di Dio, mi dici di che parli? >
< E' strano che tu stia nominando Dio > lo stuzzicò lei. 
Così, senza tante paranoie, lui capì.
< Ma certo, tu sai delle mie attività notturne > disse lui, abbozzando un sorriso tutt'altro che raccomandabile.
< Bingo. Appena Brittany lo verrà a sapere, ho come l'impressione che non ti guarderà più come prima. Sai com'è, Richard, ci vuole tanta attenzione perché un amore non inizi a finire >
< Mi stai minacciando? > chiese lui, scosso.
< No. Ti sto solo avvisando >
< Come... come diavolo facevi a sapere chi io fossi? >
< Semplice. Una volta sono andata a trovare Brittany alla sua Galleria e sopra la scrivania vidi una cornice d'argento con all'interno Brittany e... te. Capii subito che dovevi essere il marito >
< Sei sveglia. Ad ogni modo, grazie per la visita, non ci mancherai > disse lui, invitandola ad andarsene.
< Io non mi schiodo, da qui, capito? Tua moglie sta prendendo del Clopixol e tu sembri fregartene alla grande. Ma come puoi farle questo? >
< Senti, ci sono già io che la tengo a bada! >
< Veramente? E per te tenerla a bada significa invocare Satana una sera sì e l'altra pure? Brittany ha bisogno di qualcuno che la sostenga, maledizione! >
< Tu non sai cos'è meglio per lei! >
< Lo so meglio di te! > esclamò lei, ormai al massimo della pazienza.
< Senti, io so quello che faccio ed è per il suo bene >
< NO, E' PER IL TUO! > ad un certo punto, vennero interrotti da una presenza fuori dall'ingresso della sala.
Erano dei passi ovattati, quasi impercettibili.
Era Brittany, che si era svegliata a causa del loro bisticcio, che le procurò una terribile emicrania.
< Amore... da quanto stai ascoltando? >
< Da abbastanza > rispose lei, priva di sentimento. 
Appena Brittany posò il proprio sguardo su Santana, la fissò con occhi fieri, ma non aggressivi.
Ma, appena spostò lo sguardo sul marito, fece per andare ad aprire la porta, ma lui la bloccò.
< Non toccarmi! > urlò lei, in preda ad una crisi di nervi.
Riuscì a fuggire via da quell'enorme appartamento, che in quel momento le sembrò esageratamente stretto.

< Allora, ti hanno fatta arrabbiare? > chiese Sean.
Brittany non lo degno d'attenzione, sfoggiando la sua solita maschera imperscrutabile < Così mi ferisci >
< Non sono dell'umore >
< Perché? >
< Non fingere che ti importi! >
< Voglio solo il tuo bene, Brittany >
< Tu vuoi tante cose ma il mio bene non è tra queste >
< Ah sì? E chi lo vuole, allora? >
< Santana > disse lei, fiera della propria risposta.
  
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