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Autore: Kotomy    28/08/2012    4 recensioni
Cosa fare quando la persona a cui tieni di più ti dice Ti amo in una piazza della scuola?
Beh, è quello che mi sto chiedendo anche io, Mikan Sakura, alunna dell’Alice Academy.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Cap 14

 

Sono le 08.50 e quando mi alzo mi sento tutta stordita.

Balzo giù dal letto in un batter d'occhio. Voglio chiamare Nat visto che ieri è tortato in Accademia.

Appena prendo il telefono e alzo la cornetta noto che ci sono venti messaggi in segreteria telefonica. Inizio ad ascoltarli....

 

Hotaru.

Mikan ciao sono Hotaru, spero che tu abbia fatto buon viaggio”.

 

Hotaru.

Mikan, potresti degnarti di rispondere?”

 

Hotaru.

MIKAN?!?!”

 

Hotaru.

Ho capito, non vuoi rispondermi”

 

Ruka.

Ehilà Mikan, sono Ruka. Com'è andato il viaggio?”

 

Anna.

Ciao Mikan! Il viaggio tutto bene?”

 

Nonoko.

Mikaaaaaaaaaan, ehilà il viaggioooooooooo????”

 

Sumire.

Stupida i professori mi hanno detto di chiamarmi per sapere com'è andato il viaggio”.

 

Tsubasa.

Ehi piccolina! Siamo Tsubasa e Misaki, come hai trovato il viaggio? L'hai passato bene? C'è stato qualche inconveniente?”.

 

Hotaru.

Mikan dai! Rispondi! Di solito non mi fai aspettare così tanto. Ehi Ruka chi è? Aspetta un attimo... AAAH! Oddio che gli è successo?! NATSUME! Parla! Rispondi!!!”

 

Oddio! L'ultimo messaggio! Che cosa è successo a Nat! Che è successo al mio Nat!

Corro fuori casa con un vestitino grigio che uso per dormire. Mi dirigo alla fermata degli autobus. Appena arriva il primo entro in fretta e furia e noto che qualcuno mi ferma mentre sto andando a sedermi. Mi giro e mi ritrovo la faccia dell'autista davanti. Cavolo! Il biglietto....

“Scusi signorina, mi mostra il biglietto?”. “Scusi non ce l'ho. E' urgente la prego! Il mio ragazzo si è sentito male. Non so che cosa gli sia successo. Quell'Accademia lo mette in pericolo”. L'autista si toglie di occhiali da sole e faccio un balzo all'indietro mentre gli punto un dito contro. “Ma tu sei Philip!”. “Come fa lei a conoscermi?” mi chiede stupefatto. “Philip sono io la piccola Mikan solo un po' più grande!”. “Mikan?!” mi chiede stupefatto. “Come hai fatto a diventare un autista?!”. “Beh, me lo sono guadagnato grazie al lavoro in città e alla promozione”. “Oh.... Beh, complimenti!”. Per un attimo mi ero quasi scordata il perchè della mia fretta. “Philip! Ti prego! Portami a Tokyo!”. “Mikan mi serve il biglietto...”. “Per favore... E' urgentissimo!” dico quasi piangendo. “No Mikan, non piangere. Va bene. Siediti e mettiti comoda!” mi dice Philip. “Però fai il più in fretta possibile”.

Vado a sedermi in un seggiolino in fondo. Mi metto a guardare fuori dal finestrino.

 

Appena arriviamo corro fuori dal pullman e saluto Philip.

Corro verso l'Accademia e appena arrivo inizio a sbattere in pugni contro il cancello. “Ehi signorina! La smetta!”. “Sono un'allieva dell'Accademia. Mi chiamo Mikan Sakura!” dico urlando. “Signorina Sakura, lei non era tornata al suo villaggio?”. “Si, ma adesso sono tornata. Mi faccia entrare!”. “Subito”.

Appena aprono i cancelli corro dentro ai dormitori e corro verso la porta di camera di Natsume. “Nat! Apri!” urlo sbattendo i pugni contro la porta. Nessuna risposta. Vado nella mia camera ma nessuna risposta neanche qua. Esco fuori dai dormitori e mi reco verso l'infermeria. Apro la porta ma non c'è nessuno.

Cerco in ogni angolo dell'Accademia, mi manca solo un posto dove controllare: Camera di Ruka.

Entro nei dormitori e mi reco nella parte maschile. Batto i pugni contro la porta. “MIKAN! Che ci fai tu qui?”. “Dov'è Natsume?! Voglio saperlo!” urlo. “Non possiamo dirtelo!” mi dice Ruka, ma nello stesso momento Hotaru ferma Ruka, mi prende per mano e mi conduce nella camera di Ruka. Appena entro vedo Natsume steso sul letto con il torace tutto fasciato. Sulla fasciatura nella parte dell'addome c'è una macchia rossa di sangue. Mi metto le mani sulle labbra. Inizio a piangere. Corro verso Natsume e lo abbraccio cercando di non farlo male. Mentre mi stacco sento un gemito di dolore. “MIKAN!” dice Natsume cercando di urlare. “Come ti sei permesso di non avvisarmi!” urlo . “Calmati Mikan. Come faceva ad avvisarti se era in queste condizioni?” mi dice Hotaru. “Si è vero... Scusami”. “Mikan come hai fatto a sapere che mi ero ferito?”. “Questa la chiami ferita?! Questa macchia rossa sembra molto di più che una ferita. Sembra che ti abbiano sparato”. All'ultima parola vedo Natsume sussultare. “TI HANNO SPARATO?! Oddio Nat! Non ci posso credere! Ti sei fatto controllare da qualcuno?”. “Mikan.. Per favore non dire nien...”. Nat non riesce a finire la frase che inizia a tossire e a sputare sangue. “Natsume....”.

Sento mancarmi ma non posso far vedere che svengo. Farò preoccupare solo Natsume e non posso date le sue condizioni.

Hotaru mi prende per un braccio e mi trascina via. Natsume chiude gli occhi man mano.

Mi siedo su un divano e le lacrime da quando sono arrivata non hanno ancora smesso di scendere. “Mikan, hai visto che cosa è successo a Natsume neanche cinque secondi fa. Ha sputato sangue tossendo. Lo sai che questo sintomo viene associato alla tisi?”. La tubercolosi?!

Mi alzo dal divano e corro da Natsume. “NAT! SEI MALATO DI TUBERCOLOSI?!” urlo. Natsume si gira, mi sorride e scuote la testa in segno di negazione. “Se non sei malato di tisi perchè hai sputato sangue?”. “Perchè la ferita mi provoca questo. Ma stai tranquilla, mi sono già fatto controllare e mi hanno detto che non sono i sintomi della tubercolosi”. “Grazie al cielo!”. Abbraccio Natsume e lui ricambia stringendomi forte. “Chi ti ha sparato? Perchè? Come? Quando?”. “Mi ha sparato Reo, perchè vuole che io e te facciamo parte dell'organizzazione anti-Alice ma non glielo permetterò mai!”. “Natsume ti sei fatto sparare solo per proteggermi?”. “Proprio così principessa”. Lo prendo tra le braccia e lo bacio prima di tutto con dolcezza, poi con più passione.

 

Mentre me ne sto andando Natsume mi ferma. “Mikan, portami nella tua stanza. Stasera voglio stare con te” mi dice Nat. “Ma...”. “Per favore....:” mi dice. “Ok”. Lo prendo sorregendolo sulle spalle e lo porto nella mia stanza. “Ciao ragazzi!”.

 

Appena arriviamo nella mia stanza, poso Natsume sul letto e gli scocco un bacio sulle labbra. “Arrivo subito. Devo avvertire i professori del mio inaspettato ritorno” dico. “Ok, ma ti conviene cambiarti. Non credo che ai professori farà piacere vederti in pigiama”. Mi guardo e noto che sono ancora con il pigiama grigio con cui sono partita. “Hai ragione!”. Apro l'armadio, prendo un pantaloncino e una maglietta a maniche lunghe.

 

Esco fuori dalla stanza e mi reco nell'edificio dei professori. Busso alla porta e mi pare il professor Narumi. “MIKAN! Ma tu non eri al tuo villaggio?” mi chiede perplesso e nello stesso tempo stupito il professor Narumi. “Si, infatti. Ero! Il verbo va al passato”. “Come mai sei ritornata?” mi chiede Narumi. “Beh, non so perchè ma il cuore mi diceva di fare così!” dico sorridendo. “Eh?!” mi chiede confuso Narumi. “Adesso le dico arrivederci a domani. Per favore riferisca lei ai professori il mio ritorno!” dico salutandolo. “Ma Mikan....”.

Non sento più quello che mi dice Narumi perchè ormai sono troppo lontana.

 

Appena entro in camera trovo Natsume in piedi appoggiato alla maniglia della porta della cucina. “Natsume! Che fai?!” urlo andando verso di lui. Lo riporto sul letto e gli punto un dito contro. “O stai fermo sul letto o giuro che ti sbatto fuori dalla mia stanza a calci in culo!” urlo. “Ok” risponde sorridendo. Quanto mi mancava il suo bellissimo sorriso.... Quanto mi mancavano i suoi bellissimi occhi... Quanto mi mancava il suo bellissimo profumo.... Quanto mi mancava il suo bellissimo corpo... Quanto mi mancavano le sue bellissime labbra.... Ma soprattutto quanto mi mancavano i suoi bellissimi baci..... Quelli che mi fanno sentire sulle nuvole, gli stessi che mi rendono felice e infelice allo stesso tempo... Gli stessi che mi fanno ridere e piangere allo stesso tempo.

Butto le mie braccia intorno al suo collo e inizio a baciarlo. Natsume inizialmente ha sbarrato gli occhi poi ha approfondito il bacio.

Dopo che ci siamo staccati, l'ho fatto addormentare e per tutto il giorno gli ho fatto da baby-sitter. Proprio come ai bambini.

 

Sono le 22.00 e appena Natsume si addormenta definitivamente mi butto sul letto e avvolgo le mie braccia a Natsume, che prontamente si sveglia, mi bacia la fronte e chiude di nuovo gli occhi.  

   
 
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