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Autore: franceskik    28/08/2012    3 recensioni
Larry.
Non c'è cosa peggiore della tua mancanza, cucciolo.
Perchè mi hai abbandonato? In fondo, avevo ancora bisogno di te.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Sento ancora il tuo profumo nell'aria, sarei capace di giurare a me stesso di non aver sentito odore più dolce, sensuale, perfetto del tuo.
Lo sento ancora aleggiare con l'ossigeno, entrare nel naso, accarezzare il mio cuore e poi, senza nessuna delicatezza affilare i polmoni.
Il mio ricordo rivive ogni attimo vissuto insieme, ogni sorriso dolce, ogni lacrima di dolore, ogni notte di passione.
La mia mente non ha mai cancellato la tua immagine, i tuoi occhi che mi osservano, il mio cuore ricorda ancora il tuo sorriso, le mie labbra hanno ancora il tuo sapore.
Strano in fondo, ancora ti amo a distanza di un anno, ancora mi sveglio la mattina con l'impulso di baciarti, ma tu dove sei amore?

E' successo tutto così in fretta tesoro, ancora non trovo spiegazione.
Ricordo quella sera, ricordo il vento che spostava le foglie degli alberi, che scompigliava i capelli, che era fottutissimamente noioso ed irritante.
Ricordo l'aria gelida che trafiggeva la pelle, e quasi faceva male, trapassando gli indumenti.
Ricordo quando ci isolammo in quel privè di quella discoteca, iniziammo a baciarci e non potevamo dividerci, la nostra passione era qualcosa più forte e grande di noi.
"Penso di amarti."
Me lo dicesti lì, la prima volta, baciandomi sensualmente, sussurrandomi parole calde all'orecchio, invadendomi il cuore.

Quattro anni dei tuoi baci, delle tue carezze, delle nostre notti passate in silenzio, dentro il nostro letto a fare l'amore, a baciare reciprocamente i nostri corpi.
Ho ancora la cicatrice sul fianco destro, quella del tuo morso un po' troppo violento, eppure non ci fu dolore più bello.
Ricordo la nostra prima serata, rinchiusa in quella stanza di X-Factor, grande quasi come un palmo della mia mano.
Puzzava di sudore, di tabacco, di alcool, di cinque adolescenti gettati lì per sbaglio: lo sbaglio migliore di una vita.
Eri quasi in crisi di nervi, appena brillo, ma pur sempre cosciente.
"Giuro, che in questo momento lo infilerei anche dentro il buco della serratura."
Scoppiamo in una risata flagorosa, di quelle che fai inclinando la testa, con gli occhi socchiusi, le mani sopra gli addominali che quasi fanno male, una risata sana.
"Ma dai, ce l'hai così grosso che non ti basterebbe l'oblò di un areo, Tomlinson." Stetti al gioco.
E nacque così, come uno scherzo, una semplice battuta tra amici, tra confidenti, tra adolescienti vogliosi.
Ma sapevi benissimo, dal primo secondo in cui iniziasti quella frase, che mi avrebbe sciolto lentamente, che stavi giocando con la mia eccitazione.
E forse quello non era il preciso momento in cui poter star nudi sul letto, ma in fondo non l'ho mai rimpianto, neppure per un secondo.
Mi ritrovai le tue mani sulla mia pelle, quasi coscienti, sapienti, vogliose di esploarlo.
Lasciavi baci dolorosi in tutto il corpo, amavi vedermi gemere sotto il tuo possesso, avermi in pugno, amavi che mi sottomettessi a te.
Raggiungesti l'orgasmo sporcandomi del tuo seme, Dio, ancora ricordo quel sapore amaro e intenso.

Iniziammo ad amarci da una battuta, dalla tua astinenza col sesso, iniziammo ad amarci senza che nessuno dei due se ne accorgesse.

Passarono i giorni amore, i mesi, gli anni.
Passarono i nostri baci, i nostri dolori, quegli abbracci in cui posavi una mano sul mio petto e ti lasciavi andare, inondando la mia maglietta di lacrime.
Passarono gli obblighi, i limiti contrattuali giorno per giorno, minuto per minuto.
Restò l'amore, indelebile e sicuro, punto fermo della nostra relazione.

Poi così, dal niente, come un lampo in un giorno di sole, arrivò quella telefonata di Zayn.
"Harry, Louis, Louis..."
Balbettava, con quella voce fredda e cupa, quasi disarmata. La stessa che aveva quando dovette lasciare Liam per Perrie, la stessa che aveva quando quel maledetto giorno ci disse della morte di suo nonno.
Dietro il telefono i miei occhi erano semisocchiudi, le dita strette a formare un pugno, il cuore debole, che chiedeva pietà.

"Louis Tomlinson, ventiduenne idolo delle ragazzine, è protagonista dell'ennesimo caso che si presenta nel mondo dello spettacolo.
E' stato trovato ieri notte, intorno alle 23.15, senza vita nella sua casa di Doncaster: possibile overdose"

Questo recitavano i quotidiani.
Insomma amore, ho saputo che non ci saresti più stato, che eri scomparso, che eri morto, morto del tutto, da un fottuto giornale. Ti sembra giusto?
Ho pianto lacrime, ho versato acqua che neppure sapevo di contenere nel mio corpo.
Ho fatto coming-out, almeno per starti più vicino anche se tu non ci saresti stato, non sarebbe servito, ma dovevo farlo.
La band si è sciolta, ho pensato fosse meglio finirla, ma non ne sono stato capace, amore.

***

E' passato un anno da quella sera di metà Settembre.
Trecentosessantacinque giorni in cui ho pianto per te, riso ricordando vecchie esperienze, un anno di te, un altro anno solo di te.
Guardo il cielo e spero di trovare i tuoi occhi grandi e lucenti proprio lì: dietro ad una stella, spero mi osservino, spero riescano ad amarmi come facevano quando ancora erano qui, vicino a me.
A volte capita di sognarti, mi sveglio di soprassalto con il respiro irregolare, la fronte sudata, le lacrime che incondizionate scendano dagli occhi.
Non c'è cosa peggiore della tua mancanza, cucciolo.
Perchè mi hai abbandonato? In fondo, avevo ancora bisogno di te.
Non ci siamo detti niente: troppe frasi mancate, avevo bisogno ancora dei tuoi baci che mi risvegliavano la mattina, delle tue promesse sussurrate dopo l'ennesima notte a fare l'amore.
Cazzo Louis, io ho ancora bisogno di te.
Dove sei? Ti prego, mostrami per l'ennesima volta il tuo sorriso, fallo attraverso un raggio di sole che possa acciecarmi.


Osservo la tua lapide, ancora bagnata dalla pioggia di questa mattina.
"Non puoi continuare a venire qua ogni giorno Harry, ti stai solo rovinando."
Sento la voce di Zayn farsi calda dietro le mie spalle, sapeva benissimo di trovarmi qui, ho tre chiamate perse sullo schermo del mio cellulare.
In fondo anche lui voleva salutarti, il giorno del tuo anniversario, ad un anno dal tuo "Addio, mondo."
Mi alzo di scatto, voltandomi verso i suoi occhi color caramello, non posso non scoppiare a piangere.
Mi ero promesso di non farlo, stavo riuscendo a resistere, ma l'immagine del moro che mi conforta, con la sua voce interrotta da un nodo in gola, mi spezza e mi uccide.
Mi apre le braccia, affondo nel suo petto fattosi leggermente più muscoloso, inizio a singhiozzare, a ritmo con i suoi respiri affannati.
"E' solo...", respiro, interrompendo un gemito, mentre una lacrima affonda tra le tue labbra. "E' che... che mi manca Zayn, tutto qua."
E scoppio, quasi lasciandomi andare pienamente a lui, inizio a lacrimare tremando tra le sue braccia, come un bambino, una povera foglia al vento.
E non può far altro che stringermi più forte, mettermi una mano tra i capelli e spingere la mia testa contro il suo petto confortevole.
"Lo so Harry, manca a tutti noi."





E' la seconda os che pubblico in un giorno, non mi era mai capitato, ma beh, oggi avevo ispirazione e voglia di scrivere.
Drammaticità a livelli estremi, ma dovevo scriverla, non so perchè.
Beh non mi dilungo molto, vorrei solo ringraziare coloro che seguono le mie storie, leggono tutto, coloro che recensiscono, coloro che mi fanno sentire bene.
Grazie.
Dovete sapere che scrivere è la mia più grande passione e sapere cosa ne pensate, sapere se vi è piaciuto il mio lavoro, mi manda a letto felice :')
Anyway, grazie per la lettura e se volete lasciate un commento.
Love you.
Fra <3


ps: vorrei pubblicizzare tre meraviglie di EFP:

L'originale e fantastica Paola:
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=134884
L'immensa Nicole: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=207150
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