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Autore: unleashedliebe    29/08/2012    5 recensioni
Jared ha il cielo negli occhi, quello delle calde giornate estive, senza una nuvola che lo sporca, limpido e trasparente.
Ha la malizia nelle labbra, la passione nel corpo, l’amore nello sguardo, il mondo nella voce e, in quel momento, una delle cose più importanti della sua vita fra le braccia, Rouge. There is no doubt: you're in my heart now.
(Just for you, happy birthday Ross!)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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happybdaytoyou


R o u g e


Girl, I think about you every day now

was a time when I wasn't sure
but you set my mind at ease,
there is no doubt:
you're in my heart now
[Patience, Guns]


Emma Ludbrook conosce Jared Leto da molti anni, per questo ormai si è abituata alle sue stranezze e non si stupisce del fatto che l’abbia chiamata alle due di notte per domandarle di prenotargli un volo – rigorosamente prima classe – con direzione Los Angeles – Parigi.

E’ fatto così, pensa mentre è costretta ad uscire dal letto caldo per accendere il computer e visitare il sito di qualche compagnia aerea.
A tutti gli Echelon è cosa nota l’essere diva del cantante-regista-attore-modello, però non si immaginano quanto faticoso sia star dietro a tutti i suoi desideri perché, in fondo, Jared è come un ragazzino: quando desidera qualcosa deve ottenerlo.
Ha quarant’anni passati eppure guarda il mondo ancora con gli occhi di un bambino, che scrutano tutto con attenzione per scoprire cose nuove e rimanerne affascinati; è parte del suo carattere, ama esplorare e si innamora facilmente; ama il cielo di Los Angeles la mattina presto, quando dal rosato diventa azzurro limpido, ama l’odore della casa materna, ama tornare a casa e sentire il fratello suonare la batteria, ama il segnale stradale che gli ricorda una triade, ama il tatuaggio visto di sfuggita sul braccio di qualcuno, ama la sua famiglia naturale e quella acquisita degli Echelon.
Jared ha il cielo negli occhi, quello delle calde giornate estive, senza una nuvola che lo sporca, limpido e trasparente.
Ha la malizia nelle labbra, la passione nel corpo, l’amore nello sguardo e il mondo nella voce.
Non gli importa degli altri, è un vagabondo lui, un Autodidact Polyhistor e non si fa sopraffare da nessuno. Non si fa problemi ad andare a una premiere in ciabatte o in giro a petto nudo – consapevole dell’effetto che ha sulla gente.
E’ un provocatore nato, ogni suo gesto è studiato per catturare l’attenzione su di sé. Gli piace il successo, la fama, il denaro: gli permettono di realizzare ogni sua idea o progetto, ecco perché ha chiamato Emma la notte: ha voglia di andare a Parigi e ci andrà. Semplice.
«Perché Parigi, Jay? Ci sei già andato tante volte.» la donna tiene stretto il blackberry tra orecchio e spalla, in una mano ha un caffè che dovrebbe darle la carica mentre con l’altra scorre la tastiera con le dita, alla ricerca di un volo.
«Così.» la risposta del cantante è laconica, ma Emma è una donna e capisce al volo quando qualcuno cerca di nasconderle qualcosa e allora non riesce a trattenere un sorriso.
Jared ama Parigi, ama la Torre Eiffel e passeggiare lungo la Senna, adora la vita notturna e i paesaggi romantici che solo quella città può dare. C’è un’altra cosa però che ama di quella città, però preferisce non ammetterlo.
In sostanza, Jared è una diva che vuole avere il controllo su tutto, perciò non vuole affermare l’altra ragione per cui adora la Francia: sarebbe come ammettere di avere una dipendenza e lui non dipende da nessuno se non da sé stesso e dalla musica.
Il fatto che questa “ragione” abbia nome e cognome è un fatto secondario secondo lui. È irrilevante.
Nonostante questo, la prima cosa che fa dopo esser atterrato in suolo francese è scrivere un messaggio e inviarlo a lei.
Già, irrilevante.


* * *


Rouge ha la terra negli occhi, due pupille color fango rese luminose dal sole che riflettono.
Non le piacciono i suoi occhi, pensa siano troppo banali eppure hanno qualcosa che attira la gente: irradiano energia, attirano. Quel giorno però hanno qualcosa di diverso, sono attraversati da lampi di ansia e attesa, tutto ciò a causa di un semplice messaggio ricevuto qualche minuto primo.
“Under the burning sun, I take a look around. Imagine if this all came down”
Sarebbe rimasta indifferente al testo se non fosse stato per il mittente: Jared Leto.
Conosce l’uomo da un po’e sa che non fa nulla per caso, perciò appena letta la frase si è affacciata alla finestra e ha visto il sole splendere su Parigi, minacciato però da nuvole nere scure, segno che da li a qualche ora sarebbe caduto il diluvio universale.
Ecco perché crede ci sia qualcosa sotto.
A ventisette anni Rouge dovrebbe imparare a controllare i propri sentimenti eppure non riesce a frenare il cuore mentre legge quelle due semplici righe, così come non riesce a fermare il sorriso che spontaneo spunta sul suo viso ancora assonnato.
Il loro rapporto – se così lo si può chiamare – è strano: non hanno mai definito quello che sono, perché per il cantante definire vuol dire limitare e vuole sentirsi infinito. Ha le sue teorie, lui.
Scuote la testa e si concentra sui pancakes che sta cucinando, mentre in cucina si disperde la loro gradevole fragranza.
Adora cucinare, soprattutto quando accende la radio e mette il volume al massimo: la fa sentire libera.
Le note di “Night of the hunter” si diffondono per tutta l’abitazione, così forti che la donna non si accorge del rumore proveniente dalla porta, è sempre con la testa fra le nuvole.
«Rise up above it, high up above and see.» un pancake finisce a terra quando sente la voce di Jared troppo reale per provenire da un cd, si gira di scatto e se lo trova davanti con un sorriso sghembo stampato sul viso.
«Chiavi di casa sotto il tappeto davanti alla porta, scontato Rouge.» inizialmente pensa sia uno scherzo, la sua immaginazione ultimamente le gioca brutti tiri, poi però sentendo il fiato caldo dell’uomo sfiorarle il collo e la pressione delle sue dita sul suo braccio capisce che la situazione è reale.
Il suo cuore perde un battito. Poi un altro. Un altro ancora. E comincia a battere all’impazzata. Boom, boom. È frenetico, scalpitante.
E’ difficile – se non impossibile – per lei ragionare in quel momento: un minuto prima cucinava tranquillamente canticchiando come ogni Echelon fa, un istante dopo si trova il Leto a pochi centimetri di distanza, a fissarla malizioso con quegli occhi che non vede da quasi tre mesi.
In quel momento li sente, tanti piccoli brividi che partono dalla schiena e si diffondono sulle braccia.
«Stai rabbrividendo» si fa ancora più vicino, accarezzandole la mano.
«E’ il freddo, mh» il fatto che sia fine agosto e fuori ci siano trenta gradi non conta affatto. «Cosa ci fai qui?» chiede poi, cercando di cambiare discorso.
«Mi piace la Francia.» alza le spalle con nonchalance e trattiene una risata di fronte all’espressione corrucciata della castana, continuando poi «Un uccellino – che poi sarebbe l’applicazione che del blackbarry che mi avvisa di tutti i compleanni – mi ha avvisato che oggi sei un anno più vecchia. Quindi, mi sono auto-proposto come regalo di compleanno» conclude soddisfatto mentre nota le guance della festeggiata tingersi di rosso.
Jared ha sempre affibiato l’aggettivo “adorabile” ai cuccioli di cane oppure ai bambini piccoli cicciottelli, un aggettivo che pronunci sempre con la voce in falsetto, un tono un po’ irritante e ridicolo. In quel momento però pensa sia il modo più adatto per descriverla, lì con il viso arrossato, gli occhi leggermente lucidi e un ampio sorriso. Mentre nella mente della diva si sovrappongono immagini di piccoli animali e il volto della donna, Rouge cerca di calmare i battiti del suo cuore anche perché teme – data la vicinanza – lui possa avvertire quanto veloce vadano.
«Ti sono mancato?» domanda lui guardandola attentamente, desideroso di sentire una risposta positiva. Perché? Come ogni egocentrico adora quando qualcuno ammette di amare la sua presenza, ma apprezza ancora di più quando riesce a far sentire la sua assenza.
Ha una mente contorta, ne è consapevole e pure orgoglioso.
«Ti sono mancata?» ribatte lei, non facendosi intimidire dalla sua voce così sensuale e roca. Certo, la vicinanza con lui la intimidisce ma non vuole essere la bambolina di nessuno.
Nessuno risponde, anche perché la risposta è scontata: non è forse per quello che il frontman è piombato in casa sua senza avvisare? Non è forse per quello che la donna non l’ha mandato via appena entrato?
Il silenzio che nasce è abbastanza eloquente, vale più di tante parole.
I due si muovono insieme – quasi inconsapevolmente – e la distanza fra i loro corpi si annulla grazie a un bacio.
Tensione, passione, attrazione. Polo positivo, polo negativo. Luna, sole. 30 Seconds to Mars, Echelon. Pane, nutella.
Rouge e Jared.
Lingue che si cercano, sapori che si mescolano, corpi che si stringono, gambe che si muovono.
Jared è stato tante volte a casa sua, sa come muoversi e non si fa problemi a trascinarla in camera da letto; d'altronde, lei, non pone nessuna resistenza.
Il cantante la guarda languido e sorride quando la vede ansimare grazie a lui, è bello vederla fra le sue braccia. Sua.

Carezze, sospiri, sguardi, unione, ansimi, piacere, dolcezza, passione. Amore.

«Ti sono mancato?» sono abbracciati, ancora con le gambe intrecciate e i respiri affannati. L’uomo ripete la domanda, con la voce roca e maliziosa.
«Narcisista.» è ciò che risponde l’altra, ridendo. «Sei tu che sei piombato qui per il mio compleanno.» continua poi.
«Son dettagli. Ah, tanti auguri comunque.» sussurra mordendole il lobo dell’orecchio.
«Grazie Jay.» appoggia il viso sul suo petto e si lascia cullare dai battiti del suo cuore leggermente irregolari.
E poi tra entrambi torna il silenzio.
L’aria nella camera ha il retrogusto di sesso, delle parole non dette, degli ansimi trattenuti e dell’amore non rivelato ma ben presente.
Lo si vede nei loro occhi quello che provano, entrambi sembrano risplendere perché riflettono l’anima dell’altro.
Lo si sente dal loro odore, sudore e profumo maschile e femminile mischiato.
Lo si percepisce dai loro gesti, da come fremono quando si toccano e dai sorrisi che nascono nelle loro labbra.
Ciò che li frena è la paura di soffrire, di lasciarsi logorare e sopraffare da un sentimento così travolgente ma puro allo stesso tempo, il rifiuto di sentire la necessità di un’altra persona per essere felici e il terrore di trovarsi soli.
L’unico modo per superare ciò che spaventa però è affrontarlo.
«Sai..» inizia il Leto, «Io amo Parigi.»
Rouge capisce il significato nascosto di quella frase. Il carattere dell’altro può essere contorto, ma basta capire come pensa per riuscire a decifrarlo.
Ecco perché non riesce a non sorridere.
«E io amo Los Angeles.»
Anche Jared capisce che Rouge ha compreso il messaggio celato dalle sue parole.
Ecco perché non riesce a non sorridere.
Sorrisi innamorati.


Jared ha il cielo negli occhi, quello delle calde giornate estive, senza una nuvola che lo sporca, limpido e trasparente.
Ha la malizia nelle labbra, la passione nel corpo, l’amore nello sguardo, il mondo nella voce
e, in quel momento, una delle cose più importanti della sua vita fra le braccia, Rouge.





* * *



E’ la prima one shot che pubblico in questo fandom, grazie a tutti quelli che l’hanno letta e sono arrivati fino a qua (sperando ci sia qualcuno lol). Se lasciate una recensione mi fa solo piacere! (:

And then:
Zum Geburtstag viel Glück, happy birthday to yoou Rozela!
Quest’anno niente sms lungo 123456789 pagine in cui ti faccio gli auguri, ho preferito cambiare.
Cos’è questa cosa? Una OS (capitan ovvio)! Ci lavoro da tanto (nel senso che alcune frasi le ho prese da una bozza scritta l’anno scorso per il tuo compleanno ma che mai ho finito, il resto l’ho scritto a intervalli alterni in queste settimane), perciò dovrebbe essere uscita decente – e invesse! Eh vabbe, io ci ho provato t.t
(Secondo te perché ti ho torturato per chiederti una canzon d’amuur che ti piacesse? :D)
E’ una parte del regalo del tuo compleanno e spero possa piacerti!
Ora dovrei scrivere qualcosa di dolce vero?
(Zucchero, nutella, pancake, cioccolato, marmellata, ...)
Sai che non sono capace, lol.
Perciò accontentati dei miei auguri e di “Rouge”.
Love you sooo much. ♥


   
 
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