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Autore: GiusXp    29/08/2012    1 recensioni
Riusciranno quattro ragazzi a farsi strada verso il tetto del Mondo, vincendo lo Yu-Gi-Oh! World Tournament? Preparatevi a rimanere con il fiato sospeso, perchè l'impresa sarà tutt'altro che facile! Oltre a vedersela con i migliori giocatori del Globo, i nostri eroi dovranno anche fronteggiare una minaccia che incombe su di loro...
Duelli, inseguimenti, furti, conflitti a fuoco e tanta tanta comicità!
Signori, mettetevi comodi in poltrona, Yu-Gi-Oh! The World Tournament 2010 sta per iniziare!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14 IICapitolo 14 - Parte II

«Ora devo andare ragazze, il dovere chiama!»
«Va bene, a dopo Step!» risposero in coro le due campionesse dei Black Panthers mentre il nostro eroe andava a sedersi a tavola con gli altri per il pranzo.
«E così ci siamo dati da fare, mentre noi eravamo là in strada a combattere contro la morte, eh Casanova?» fece Squier, pregustando già il momento in un cui gliel’avrebbe fatta pagare.
«Sono proprio delle ragazze simpatiche! E hanno una cultura vastissima! Persino più vasta della tua» fece lui, aggiustandosi il colletto della camicia e sistemandosi gli occhiali da sole giallo evidenziatore fra la zazzera di capelli.
Fu necessario l’intervento coalizzato di Woll, Giuppo e Mark per evitare che la nostra ragazza rovesciasse il tavolo e si avventasse su Step, iniziando a strappargli la faccia a morsi.
Nel frattempo, Gius gli fece, tutto contento: «Allora ci avevo visto giusto, eh? Lo vedi che il tuo socio non sbaglia mai?»
«Tu sei un genio amico mio. La mente perfetta per un braccio perfetto».
«Ho dovuto scarrozzare questi due in giro per la città e salvarli da due criminali inferociti, altrimenti ti avrei affiancato nell’impresa».
«BRUTTO DEFICIENTE È STATA COLPA TUA SE HANNO INIZIATO A INSEGUIRCI!!»
Giuppo e Woll non erano ancora riusciti a sedare la riottosa.
«A proposito Gius, ti manca la spilletta del torneo sul giubbotto. Dov’è finita?»
Si guardò il petto e diventò bianco in viso: «La spilletta?»

* * *



Ormai era solo una questione di tempo prima che li trovassero. E il loro hobby preferito era quello di andare veloci. Quindi non sarebbe passato molto prima che O’Conner e amico si presentassero davanti all’Hotel Principale di Città di Domino in cerca di qualcuno a cui gonfiare la faccia. Si fecero vivi subito dopo pranzo e rimasero fermi davanti all’ingresso, decisi a rimanere lì anche per ore, a costo di trovare il responsabile di tutto il casino della mattinata appena trascorsa.
Gius ed Endaron, ignari di cosa li aspettava fuori dalla porta, uscirono dalla hall tranquilli e satolli dopo il pranzo per andare a farsi una rilassante passeggiata lungo il mare.
«Eccoli, sono loro!»
«Fa finta di niente, noi non li conosciamo» bisbigliò Gius ad Endaron, piegando solo lievemente la testa verso di lui senza distogliere lo sguardo dai due uomini di fronte a lui.
«Brutto figlio di puttana!»
«Prego?»
TJ trattenne il suo socio prima che sferrasse un bel gancio nei denti del nostro ragazzo: «Aspetta O’Conner…sono due bambini. Non possono essere stati loro a rubarti la Nissan».
«Amico so quello che ho visto, stamattina questo stronzetto mentre mi rubava la macchina aveva questo stesso giubbotto del cazzo!»
«Non so di cosa stia parlando, signore».
«Smettila di fare il finto tonto! Per caso ti manca questa spilletta, delinquentello da due soldi?»
Tirò fuori la spilletta dorata con il tricolore dalla sua tasca e la mostrò a Gius, che la riconobbe immediatamente.
«Visto? Sono loro, TJ!»
L’uomo lo lasciò andare e iniziò a stento a trattenere un attacco di riso: «Quindi…fammi capire…ti sei fatto rubare la Skyline…da due ragazzini?»
«Sarà il peggio della feccia di qualche metropoli italiana del cazzo!»
«Pffff, piccini, quanti anni avete?»
«Quindici» rispose Endaron.
«Quindici anni? Ppffffff, ti sei fatto rubare la Nissan da due quindicenni?» Ormai non riusciva quasi più a contenersi.
«Vai al diavolo, Jhonson».
Mentre il suo socio girava i tacchi e se ne tornava in macchina, TJ scoppiò in una fragorosa risata: «Oh Dio santo ragazzi, che spasso!! Se sapesse quante ve ne ha dette in macchina stamattina quel soggettone laggiù! Ahahahaha!»
«Beh…», Gius si passò una mano dietro la nuca, «siamo perdonati, signor Jhonson?»
«Signor Jhonson? Ahahaha, che cazzo non mi chiamavano così dalle scuole medie! Ahahaha, sono TJ fratello!»
L’ammasso di muscoli in canotta scura e con la pelle nera abbracciò il nostro ragazzo e per poco non lo soffocò.
«Per l’età che hai ci hai dato parecchio filo da torcere! O sei uno di quegli strani bimbi prodigio oppure non hai tutte le rotelle apposto, per andare contromano all’ora di punta».
«Facciamo…cinquanta e cinquanta?»
«Ahaha, mi piaci ragazzo, davvero! Per questa volta dirò a O’Conner di tenere le mani a posto, ma state attenti, la prossima volta la situazione potrebbe sfuggirmi di mano».
«Stai tranquillo TJ, le cazzate del genere si fanno una volta ogni tanto, non sono la norma».
«Ecco bravo figliolo, continua sempre così e lavati i denti prima di andare a letto! Hasta la v-»
L’omone stava per congedarsi dopo avergli dato una pacca sulla spalla quando qualcuno, dalle scale dell’hotel, lo chiamò: «Jhonson? Anthony Jhonson?!»
Alzò lo sguardo e parve riconoscere un amico: «Oh porca turbina, Paulie sei tu?!»
«Cugino sono passati dei cazzo di anni dall’ultima volta che ci siamo visti!!»
I due si salutarono e si abbracciarono in perfetto stile gangsta americani: «Paul Jhonson, vecchia carogna!»
Quello sbucato fuori dall’hotel si tolse gli occhiali da sole e li appese al collo della t-shirt che indossava. Sulla testa aveva un berretto New Era dei Dodgers al rovescio.
«Allora cugino, quando mi farai fare un altro quarto di miglio con le bombe a manetta?»
«Presto caro cugino, presto! Stanotte stessa abbiamo in programma una corsa sulla Interstate 15!»
«Una corsa!» ripetè Gius per mordersi subito dopo la lingua. Forse era meglio non abusare del buon animo di Jhonson.
«Vorresti venire a vedere amico?»
«Ehi, ma tu sei Gius dei Generation Next! Fratello non mi ero accorto che fossi qui!» fece il Jhonson col cappello.
«Tranquillo Jhonson, stavo andando via».
«Fratelli mi sta frullando in testa una cazzo di idea geniale!»
«Di che si tratta Anthony?»
TJ continuò a parlare indicando i vari interlocutori: «Voi tre siete qui per il torneo, tu vuoi correre, tu sai correre e io stanotte devo correre!»
«Ti seguo, va’ avanti», annuì l’altro afroamericano.
«Mentre io e te corriamo di nuovo, tu e tu potete sfidarvi per andare avanti nel torneo!»
Endaron, rimasto zitto per tutta la conversazione, squillò: «Un duello turbo sulle macchine!»
«Fratelli è geniale!»
«Mi sembra un’idea grandiosa».
«Allora ci vediamo stanotte al bar di Lozzo! Ti ricordi ancora dov’è, vero Paulie?»
«Fratello ci siamo cresciuti in quel cazzo di bar, devo pure dimenticarmi dov’è?»
Mentre ritornava in macchina dopo aver salutato tutti, TJ concluse: «Ricordate, chi dà buca perde a tavolino!»
Sgommato via il primo Jhonson, anche il secondo si congedò: «Fratelli ci vediamo stanotte al bar sul viale più grande dell’interno di Domino…sapete di cosa sto parlando?»
«Fin troppo bene, Jhonson».
«Allora a stasera, per i primi punti di questo World Tournament! Ricordatevi di costruire il Deck Turbo!»
«Ti faremo mangiare la polvere».
Salutò con la mano e andò a sbrigare altre faccende in giro per la città. Rimasero loro due, soli, e poterono finalmente avviarsi per il lungomare a fare la sacrosanta passeggiata digestiva. Mentre camminavano, Endaron sollevò una questione, stuzzicato da una battuta che Paul aveva fatto poco prima: «Secondo te quanti anni ha questa città, Gius?»
Sicuramente più recente di qualsiasi città o paese di tutta l’Europa, iniziò lui. Considerata la forma a scacchiera, tipica dell’urbanistica statunitense improntata alla razionalità e all’efficienza nell’organizzazione gli spazi, forse poteva avere al massimo due secoli. Gli edifici che avevano visto in mattinata nel centro della città parevano in stile anni ottanta: i palazzi color panna che sono tanto comuni nella vicina Los Angeles. Le uniche strutture che sembravano uscite direttamente dal futuro erano quelle del lungomare e quelle nelle immediate vicinanze dell’Hotel Centrale. Probabilmente erano state rimodernate prima dell’inizio del grande torneo.
«E secondo te si chiamava Città di Domino fin dall’inizio?»
Rinominare i palazzi, le strade e i quartieri sono cose all’ordine del giorno, ma come stanno le cose quando si deve cambiare il nome di un’intera città? Non è come se si cambiasse parte della sua anima? Come se si volesse fare una tabula rasa di tutto quanto accaduto nella vecchia città, coprendolo con un nuovo e scintillante nome… Bella domanda, valeva la pena fare qualche indagine, una volta trovato un posto da dove potersi connettere a Internet.
«Oppure che ne pensi, potrebbe essere stata fondata proprio in vista del World Torunament?»
Nel ventunesimo secolo la fondazione di una città è un evento più unico che raro. Non ci sono più terre libere a disposizione, niente più coloni pronti a stabilirsi in una terra nuova e inesplorata. E poi, che senso avrebbe? Invece che fondare una nuova città basta solo attaccare un nuovo quartiere alla periferia di una già esistente! Ritornando a Città di Domino nello specifico, oltre a essere improbabile che una porzione simile di territorio fra Los Angeles e San Diego fosse rimasta inutilizzata per secoli, sembrava che la gente si fosse stabilita e vivesse lì già da decenni…
Erano arrivati alla fine del lungomare, così fecero dietro-front e si avviarono di nuovo verso l’albergo. Fra poco più di sette ore avrebbero dovuto prendere a calci nel sedere i loro primi avversari del torneo.

* * *



«Velocità».
Una fila di stock car che percorrevano di corsa la curva parabolica del Daytona Superspeedway.
«Io sono la velocità».
Rosso blu verde giallo viola ancora rosso e ancora azzurro. Delle vetture da dodici quintali si distinguevano solo i colori.
«Tanti corridori, anzi, due; un solo vincitore».
La bandiera a scacchi.
«Velocit-»
«Hai finito con il tuo training autogeno, Schumacher?»
Step bussò forte alla porta della 604, distogliendo Gius dalla sua preparazione psicofisica alla gara. Erano le dieci passate e la cena di sotto era appena finita.
«È tempo!»
«Velocità. Sto uscendo! Io sono la velocità».
Uscì con un casco integrale nero e bianco sulla zucca, la visiera alzata, e un paio di guanti da corsa rossi, come il giubbotto.
«E quello dove l’hai rimediato?!» fece l’amico sconcertato indicando il casco da gara.
«Forse l’iperprotettività di mia madre non ti è ancora chiara» rispose serio il nostro ragazzo da dietro le protezioni in gommapiuma.
«Ok, ma i guanti Sparco??»
«Me li hanno regalati quelli del negozio sotto casa. Salutare il signor Mario tutte le mattine si è rivelata una mossa vincente».
Mentre Gius iniziava a scendere le scale Step iniziò a muoversi, continuando a squadrarlo sbigottito dalla testa ai piedi. Prima che scendessero l’ultima rampa, gli consigliò: «Amico, levatelo di dosso oppure ti guarderanno tutti storto».
«E perché?»
Lo raggiunse e gli mise una mano sulla spalla: «Fidati».
Fuori dall’hotel si incontrarono con il resto della squadra: Endaron era pronto con il Dueling Disk chiuso e assicurato alla cintura e il Deck nel taschino della camicia. Sotto il braccio sembrava disponesse anche lui di una protezione in vista della gara.
«E quella roba bianca cos’è?»
«Un casco».
«Ma è una coppetta da Vespa! Per la precisione, la coppetta bianco panna di tuo fratello!»
In risposta a Step, Endaron si strinse fra le spalle: «Sempre meglio di niente».

Venti minuti dopo erano al bar della mattina precedente: il viale era deserto come al solito, eccezion fatta per tutte le auto truccate parcheggiate ai cigli della strada. Trovare i due Jhonson non fu difficile: bastò oltrepassare i tipi che stavano sbombolettando l’asfalto per tracciare la linea di partenza, zigzagare fra i cofani spalancati e i motori sbrilluccicosi illuminati a giorno dai neon (Step si calò gli occhiali da sole prima di continuare), trattenere il respiro quando si sentiva qualcuno che sgommava e dirigersi verso il nugolo di gente riunita in cerchio che rideva e schiamazzava.
Quando la Generation Next si appressò al gruppone, Gius fu accolto a gran voce da Anthony: «Ah, ecco il ragazzo!»
Le impressioni del resto della squadra furono molto varie: «Sticazzi, ma come fa a stare in canottiera anche con dieci gradi?» «Cazzo per avere i suoi pettorali devo aumentare il carico, quando tornerò in palestra». «Finiranno tutti in prigione». «Il taglio di quella canottiera non mi piace affatto». «Non mi sento molto bene, devo aver mangiato troppo».
Trascorsero l’ultima ora prima della gara ad assistere alle performance e alle sfide degli altri racers, chi con gli occhi solo sulle macchine, chi con gli occhi anche sui tramezzini del bar e chi con gli occhi solo sulle accompagnatrici.
«Tanta roba cugino, tanta roba, ma quando iniziamo?»
Anthony diede una rapida occhiata al polso e fece un cenno a due tipi dall’altro lato della strada, mentre Gius iniziava a fregarsi le mani: «Useremo l’arma del delitto di stamattina, TJ?»
«No fratello, O’Conner non vuole che tocchi più la sua macchina, altrimenti ha giurato che ti stacca la testa».
«Allora…corriamo su un triciclo?» azzardò Endaron.
Gius iniziò a immaginare: «Eh, magari se ci montassimo un Turbo Synchron sotto…»
«No no fratelli, Tony mi ha promesso che stasera ne vedremo delle bell- OH PORCA PUTTANA!»
Il Jhonson del Torneo fu costretto ad interrompersi per quello che vide.
«Stasera corrono le purosangue» commentò compiaciuto il Jhonson underground mentre gli lanciavano le chiavi.
«PORCA PUTTANA TONY, MA È UNA LAMBORGHINI!»
«E cosa sennò? Una di quelle odiosissime Prius?»
«Prius?» fece Endaron.
«Sì, quelle macchinine giocattolo che costruiscono in Giappone».
«Che hanno di strano?»
«Sono macchine…elettriche» gli rispose il Jhonson in canottiera, pronunciando l’ultima parola con sommo disprezzo.
«Ah, uhm, capito». Fece per cercare il suo compagno affianco a sé, ma al tatto non lo trovò. «Che cazz-?»
Gius era già incollato al posteriore della Lamborghini color rosso granata, con la faccia spiaccicata sul cofano a fissare il motore a vista.
«È un longitudinale posteriore da settecento cavalli fratello», gli fece TJ mentre si avvicinava all’altra macchina da corsa, «e per stasera sarà la tua carrozza».
«Noi su cosa ci sballiamo cugino?»
Mentre apriva la portiera della Ford GT, Anthony rispose: «Noi andiamo più sul classico, Paulie».
«Aaaaaaaahh quanto cazzo di tempo manca ancora?! Voglio partire in questo fottuto momento!!»
«Mancano dieci minuti, ancora un po’ di pazienza cugino, che cazzo».
I due Jhonson si sistemarono sulla loro automobile, allacciarono le cinture e si appressarono alla linea di partenza, pronti. Gius fece ancora altri dieci o venti giri intorno alla Lamborghini prima di sedersi al suo posto affianco ad Endaron e dirgli, girando la chiave nel quadro: «È una Murciélago LP670 con motore turboaspirato».
«E quindi?»
«Hanno montato una turbina dove normalmente non dovrebbe esserci».
«È grave?»
«Spero che ci sia un buon differenziale autobloccante, o…»
«O..?»
«O probabilmente moriremo contro un muro».
Endaron deglutì a fatica mentre si stringeva ancora meglio la doppia cintura di sicurezza.

«Fratelli mancano tre minuti! Le vostre ultime parole..?»
Gius urlò attraverso il finestrino agitando il pugno guantato, prima di abbassarsi la visiera del casco integrale: «Tornerete a casa come due giornali strappati!»
Endaron probabilmente non era dello stesso avviso: si crociò diverse volte prima di attivare il Dueling Disk e di controllare per l’ennesima volta la cinghia della coppetta bianca.
I racers avevano manomesso la centralina del semaforo di un incrocio del viale: allo scattare del verde, le due coppie sarebbero partite a tutto gas nella direzione opposta a quella da dove quella sera e la precedente era arrivata la Generation Next. Il percorso era semplice, come aveva spiegato loro TJ: procedere sempre ad ovest fino ad arrivare fuori città, sulla Interstate 15, dove ci sarebbe stato lo sprint finale verso il traguardo. Ogni curva o deviazione sarebbe stata opportunamente segnalata durante il percorso.
«Pronti…»
Endaron e Paul aprirono lo slot Carte Magia Terreno dei Disk e vi posizionarono Mondo Velocità.

«…ai posti…»
Lo slot si rischiuse con uno scatto e all’istante uno strato iridescente ricoprì le due automobili. Dall’interno, i dintorni sembravano colorati più vividamente e intensamente di quanto fossero in realtà. I due motori iniziavano a ruggire sempre più forte e i piloti erano pronti a lasciare il pedale.

CARTA MAGIA TERRENO MONDO VELOCITA' ATTIVA
MODALITA' DUELLO OPERATIVA - DUELLO TURBO
LIFE POINTS PAUL : 4000
STAND - BY. . .

CARTA MAGIA TERRENO MONDO VELOCITA' ATTIVA
MODALITA' DUELLO OPERATIVA - DUELLO TURBO
LIFE POINTS ENDARON : 4000
STAND - BY. . .


«Cazzo Paulie mi sembra di star guidando in un trip».
«Preparati Endaron, si balla!»
La luce rossa si spense e si illuminò quella verde: la Lamborghini schizzò via e la Ford GT partì impennando e sollevando un mare di fumo.
«Bene fratello, a me la prima mossa! Pesco! Setto un mostro e due carte, dopodiché termino il turno!»
Le carte settate da Paul apparvero per pochi istanti prima di scomparire, sospese a mezz'aria, affianco alla Ford in livrea bianca a fasce blu.
Endaron: Adesso parto io, pesco!
SPEED COUNTER PAUL : 1
SPEED COUNTER ENDARON : 1

Il viale non era ancora finito ma furono costretti a ingranare già il terzo rapporto: mentre nell’abitacolo della Generation Next si sentiva il lag della turbina, la Ford GT riprendeva a marciare senza problemi.
«Tu e il tuo compressore volumetrico potete andare a farvi fottere, Jhonson» si lamentò Gius al microfono che teneva in collegamento i due team.
«Ahaha, avanti, con quella Lamborghini arrivi anche a trecentosessanta, non ti lamentare!»
«E tu vedi strade dove arrivare a trecentosessanta, in questa buchetto di città?»
«Aspetta di arrivare sull’autostrada!»
Endaron li interruppe: «Evoco Mezuki in posizione d'attacco, se avete finito di parlare in marziano!»
Lo zombie armato di mannaia apparve sul terreno di gioco e iniziò a galoppare alle calcagna della Lamborghini rosso granata.
«Vai Mezuki, attacca il mostro coperto!»
Mezuki si scagliò contro la carta coperta che proteggeva i Life Points di Paul. Questa si rivelò immediatamente: era un Bestia Fantasma Pegaso-Tuono! Il mostro in posizione difensiva neutralizzò l'attacco di Mezuki, impennandosi sugli zoccoli posteriori e colpendo la Lamborghini con una lieve scossa elettrica.
LIFE POINTS ENDARON: 3700
«Per fortuna che siamo ben isolati dalla corrente...sennò qui avremmo fatto la fine di due zanzare imprigionate in un acchiappa insetti!» commentò macabro Gius.
«Come se il nostro destino non fosse già segnato…glom, setto uno e termino.»
«Bene fratello, a me la mossa! Pesco una carta!»
SPEED COUNTER PAUL : 2
SPEED COUNTER ENDARON : 2

Le automobili continuavano ad accelerare ma ormai il viale dritto e sgombro era terminato. A quel punto la strada si restringeva e al centro della carreggiata c'erano degli imponenti piloni che sorreggevano i binari della metropolitana sopraelevata. I due piloti iniziarono a zigzagare, senza staccare il piede dall'acceleratore. Arrivati alla prima curva del tracciato, un Hummer parcheggiato di sguincio, coi fanali accesi, segnalava che il rettilineo finiva e che bisognava girare. La Ford GT dei Jhonson, che in quella sezione si trovava all'esterno della curva, potè sfruttare la traiettoria migliore: a TJ bastò semplicemente rilasciare l'acceleratore, scalare un rapporto e curvare. Per Gius la manovra fu più difficoltosa: trovandosi all'interno della curva, fu costretto a perdere gran parte della velocità con una frenata, per poi scalare un rapporto, curvare e riattaccarsi all'acceleratore per raggiungere nuovamente la Ford GT.
Endaron vide un bottoncino rosso illuminarsi sulla plancia e lo fece notare anche al suo pilota, tramite le cuffie e il microfono collegato alla radio: «Quella cosa rossa significa che stiamo per esplodere, vero Gius?»
«No, quello dovrebbe essere l’interruttore del NOS…Gesù, hanno montato il NOS su una Lamborghini?»
TJ lo corresse: «Non solo quello, bro! Quell’interruttore che ti si è appena acceso è il K.E.R.S., il NOS lo controlli dalla manopola un po’ più in basso!»
«Non capisco un’acca di quello che state dicendo, e mi sento fottutamente in trappola» fece Endaron sconsolato, ignorato da tutti gli altri tre che partecipavano alle trasmissioni radio.
Gius strabuzzò gli occhi e, un attimo prima di spingere il bottone rosso, commentò con il tono di un bambino che ha appena scoperto un giacimento inesauribile di zucchero filato: «Uuuuuuuuuh, il KEEERS…»
Il Lamborghini V12 si riprese immediatamente e recuperò il regime di rotazione ottimale, mentre Endaron affondava nello schienale del sedile e boccheggiava.
«MORIROOO’!!!!»
«Cazzo cugino, erano anni che non andavo così forte! Ma bando alle ciance, adesso evoco Bestia Fantasma Ali-Incrociate!»
Un volatile con tre paia di ali di morbide piume arancioni apparve in aria oltre i binari della sopraelevata, iniziando a seguire la corsa dall’alto e intonando uno strillo acuto a intervalli regolari.
«Adesso attivo una carta trappola, Energia Ascendente! Scartando una carta dalla mia mano, un mostro a mia scelta guadagna ben 1500 punti di attacco! Siccome scarto un secondo Bestia Fantasma Ali-Incrociate, tutti i mostri Bestia Fantasma sul mio terreno guadagnano ulteriori 300 punti ATK!»
Bestia Fantasma Ali-Incrociate fu investito da un getto d’aria calda e guadagnò quota, avvitandosi diverse volte e facendo cadere qualche piuma incandescente al suolo.
Endaron commentò preoccupato: «Sticazzi! 3100 punti d'attacco!»
«È così, fratello! Vai Bestia Fantasma Ali-Incrociate, attacca il suo Mezuki!»
Il volatile oltrepassò i binari e scese in picchiata sul galoppante Mezuki, squarciandolo col becco e arrestando la sua corsa. Qualche resto del mostro Zombie di Endaron finì sotto le ruote della Lamborghini, facendola sobbalzare paurosamente. I nostri ragazzi furono sballottati nell’abitacolo, ma per fortuna i loro casco integrale (e coppetta) li protessero.
LIFE POINTS ENDARON: 2300
SPEED COUNTER ENDARON : 1

«Ommerda! GIUS!! TIENI LA STRADA!! CI STIAMO PER SCHIANTARE CONTRO QUEL PILASTRO DELLA SOPRAELEVATA!!»
«Quando l’auto inizia a sbandare…», rispose il pilota al suo secondo, «…per recuperare stabilità bisogna accelerare!»
Endaron spalancò la bocca ed emise un lungo «PORCA PUTTANAAAA» mentre quasi staccava la maniglia del tettuccio per quanto forte vi si aggrappò.
«Io qui termino il turno fratelli!»
Nell’altro abitacolo, intanto: «Dove CAZZO l’hai sentito che per recuperare stabilità bisogna accelerare?!»
«Lo hanno detto in Top Gear!»
«Porca puttana Gius, avrei dovuto lasciare che fosse Step ad accompagnarti in questa corsa suicida…pesco».
SPEED COUNTER PAUL : 3
SPEED COUNTER ENDARON : 2

«Mi vedo costretto a settare una carta coperta ed un mostro...termino il turno».
Le carte che settò Endaron apparvero vicino la fiancata della Lamborghini.
«Avanti amico, non preoccuparti di quello che vedi davanti, preoccupati piuttosto di quello che vedi sul campo di gioco! Di questo passo non ci schioderemo più dalla seconda posizione, se loro continuano ad avere più Speed Counter di noi!»
«Glom, e va bene, metto la mia vita nelle tue mani…»
«Vai tranquillo!»
«Però poi lo spieghi tu a mia madre che la mia morte accidentale non è una scusa per non fare matematica!»
Il bottone del K.E.R.S. si illuminò di nuovo e Gius lo premette appena entrarono sul nuovo rettilineo.
«Ma si può sapere che caaaaaaaaazzo fai con quel bottone?!» gli chiese il compagno mentre veniva nuovamente schiacciato contro il sedile dall’accelerazione repentina.
«Attivo il KERS!»
«Questo l’ho capito, ma cosa succede là dietro quando spingi quel maledetto bottone?!»
«Il KERS è come la dinamo delle biciclette: quando freni, invece che sprecare l’energia dell’inerzia la accumuli sotto forma di energia elettrica che puoi usare per alimentare i sistemi dell’automobile!»
«Porca puttana ma è proprio necessario che tu lo usi?»
«Se non rimaniamo attaccati al loro culo la connessione fra i Dueling Disk si interromperà e perderemo a tavolino!»
Endaron deglutì e Paul riprese: «Tutto giusto fratelli, ma rimanerci attaccati alle chiappe non basta, dovete anche vincere a Duello! Adesso Pesco!»
SPEED COUNTER PAUL : 4
SPEED COUNTER ENDARON : 3

«Comunque non dovete preoccuparvene più di tanto: penso che questo per voi sarà l'ultimo rettifilo! Attivo Speed Spell - Summon Speeder!»
Un bagliore si sprigionò a mezz'aria e un mostro si materializzò. Si trattava di Gazelle, Re delle Bestie Mitiche.
«Adesso mi spetta ancora una evocazione normale, quindi scelgo di sacrificare Gazelle, per evocare...Bestia Fantasma Lucerto-Roccia!»
Il mostro appena arrivato si trasformò in un lucertolone con quattro robuste zampe, il cui corpo era rivestito da uno strato di robuste squame rosse e da uno strato ancora più solido di dura roccia, che iniziò a seguire al trotto la Ford GT mentre dietro di sé menava la coda a destra e a sinistra.
Endaron intervenne: «Stai trassando! Quel mostro è di Livello 7! Non puoi cavartela con un solo sacrificio!»
«Invece sì, perchè me lo permette il suo stesso effetto! Se offro in tributo per la sua evocazione una Bestia Fantasma o un Gazelle, mi basterà un solo sacrificio! E ora, il colpo di grazia... Lucerto-Roccia, attacca la Lamborghini!»
Il mostro si spostò nella scia della macchina dei nostri ragazzi, pronto a sferrare un letale attacco con carica, ma Endaron svelò la sua carta coperta: «Scommetto che non te l’aspettavi, ma è un classico…FORZA RIFLESSA!!»
Gius commentò, annuendo soddisfatto: «E a noi piacciono i classici».
Il lucertolone abbassò la testa e caricò la vettura, ma dalla bocca di scarico venne sparata una fiammata così sproporzionata che mandò in cenere entrami i mostri dei Jhonson. Tale contrattacco però ebbe esiti ancora più esplosivi.
LIFE POINTS ENDARON: 300
SPEED COUNTER ENDARON : 0

«Coff, cough...ma che diavolo è successo?»
Gius smanettò rapidamente sulla plancia per chiudere i bocchettoni dell’aria e impedire al fumo restante di entrare nell’abitacolo.
«Quando distruggi Bestia Fantasma Lucerto-Roccia tramite un effetto, ti vengono inflitti 2000 danni diretti!»
«Umpf...pure gli Speed Counters si sono azzerati...»
«Endaron Endaron non va bene! Stiamo perdendo troppa potenza!»
«Hai finito, Jhonson?»
«Va bene, ti passo la mano fratello! Vediamo che riesci a combinare con 300 Life Points!»
«Me ne bastano anche cinquanta per calarti le braghe…pesco!»
SPEED COUNTER PAUL : 5
SPEED COUNTER ENDARON : 1

«Prima che inizi a svarionare attivo Richiamo del Posseduto e recupero il mio Phantom-Beast Rock Lizard!»
Il mostro precedentemente distrutto dallo scudo di Forza Riflessa tornò a trottare contento dietro la Ford GT.
Endaron iniziò la mano: «Haha! Attivo Speed Spell - Over Boost! I miei Speed Counters aumentano di 4 unità, anche se alla fine del turno si ridurranno nuovamente ad uno!»
SPEED COUNTER ENDARON : 5
«Ottimo lavoro! Apri la prima bombola di NOS!»
«Cos’è che devo fare?!»
«Abbassati e gira una di quelle manopole sotto il tuo sedile!»
«Sotto il mio sedile ci sono delle manopole?»
«Sotto il tuo sedile è pieno di bombole di nitrossido di azoto!»
«OH PORCA PUTTANA, MI STAI DICENDO CHE POSSO SALTARE IN ARIA DA UN MOMENTO ALL’ALTRO?!»
«Se ti sbrighi ad aprire la manopola non succederà!»
Ad ogni giro del rubinetto pronunciava un’imprecazione: «Cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo…ok, è aperta».
«Bene, reggiti forte e fra qualche momento potrai continuare il turno!»
«Perché dovrei reggermi più forte di quanto non stia già facendo? La strada per ora è drit- PORCA PUTTANA MA DOVE VAI?!»
Sfondarono un capannone sul bordo della strada e sparirono dietro le lamiere della parete in frantumi. In giro rimase solo la Ford GT dei Jhonson.
«Ehm…cugino?»
«Cugino?»
«Che cazzo di fine hanno fatto?»
Non sapeva se la gara fosse vinta o persa, se potesse decelerare o se dovesse continuare a correre come stabilito. Nel dubbio, rimase attaccato al pedale.
«Forse hanno perso il controllo quando hanno sparato il NOS».
«Cazzo cugino ci hai schiaffato troppa merda su quella Lamborghini».
«Era un esperimento…volevo vedere fin dove può arrivare quel motore…»
«Il Dueling Disk è ancora in standby, vuol dire che quello di Endaron è ancora on-line! Forse c’è ancora qualche speranza».
«Provo a chiamarli alla radio».
«E prova, cazzo».
«Fratelli mi ricevete? Che cazzo avete combinato?»
«…»
«…»
«Porca turbina, sono morti».

* * *



«Non mi interessa se i suoi uomini sono a casa in pantofole o se stanno mangiando una ciambella nella pausa caffè, dovete fermarlo ad ogni costo».
«Mi faccia capire bene», fece il tenente massaggiandosi le tempie e chiudendo gli occhi, «lei, un uomo vestito completamente di bianco, fa irruzione nel mio dipartimento a mezzanotte e mezzo, urlandomi di portare il culo su una pattuglia e arrestare una ciurma di fissati per le automobili…senza nemmeno che io sappia chi cazzo è lei?»
«Glielo ripeto, sono un ispettore della Polizia Internazionale e ho un ordine firmato dal Governatore», rispose il suo interlocutore piazzando una scartoffia sulla scrivania, «e poi si faccia i fatti suoi. Il mio modo di vestire non la riguarda».
Il tenente lesse le quattro righe in croce e si passò una mano fra i capelli. Perché le rogne delle intercettazioni ad alta velocità dovevano toccare sempre al suo dipartimento? Perché quei quattro deficienti dell’ufficio dello Sceriffo avevano macchinine buone solo a deviare il traffico e a salvare i gattini dagli alberi?
«Va bene, un giorno o l’altro li prenderemo, ma come facciamo a sapere dove si trovano in questo preciso istante
«Le rilevazioni satellitari li hanno inquadrati pochi minuti fa in periferia. Abbiamo buone ragioni per credere che siano diretti verso la Interstate 15».
«Abbiamo chi? Alla CIA? Alla NASA? Chi cazzo ha accesso alle riprese satellitari oltre al Pentagono?»
«Lei porti il culo su quella fottuta autostrada, è un ordine».
«Brutto figlio di…»
«L’infrazione di un ordine scritto da un superiore – l’Ufficio del Governatore conta come tale – potrebbe costarle il grado o il posto, tenente. E sappiamo entrambi quanto desidera godersi una bella pensione nella sua casa al mare».
«Va bene…Ispettor Nonsocomesichiama, partiamo subito».

* * *



«PORCA PUTTANA PORCA PUTTANA PORCA PUTTANA ESCI DA QUI!!»
«Ma che razza di posto è mai questo? Non riesco a distinguere i macchinari al buio e a questa velocità…»
Fece per girare la testa verso il finestrino e strizzare gli occhi per concentrarsi sugli arredi del capannone, ma Endaron lo agguantò per il giubbotto e continuò ad urlargli nei timpani: «NON DISTRARTI, PORCA PUTTANA!»
«Ok, hai ragione».
«Gesù portami a casa sano e salvo, ti prego».
Sbucarono dall’altro lato della struttura buttando giù il secondo muro in lamiera: si trovavano sulla parallela della strada dove correvano i Jhonson, già allineati con l’ultimo rettilineo prima di raggiungere l’autostrada.
La radio della Ford GT gracchiò di nuovo: «Ehi Anthony, non darci per morti così presto!»
«Aaah fratello iniziavo già ad averti sulla coscienza!»
«E sono pesante?»
«SMETTILA DI DIRE MERDA ALLA RADIO E PENSA A GUIDARE, CAZZO!!»
«Ok Endaron, ok…»
«Bene, continuo il turno e gioco un’altra magia: Spell Speed - Half Size! Posso dimezzare l'attacco della tua Bestia Fantasma Lucerto-Roccia, per guadagnare Life Points pari al suo potere offensivo!»
LIFE POINTS ENDARON : 3100
«E io che pensavo di avere già quel punticino in tasca…»
«Attivo ancora una carta: Speed Spell - Angel Baton! Pesco due carte dal mio Deck, e ne scarto una al Cimitero! Bene...proprio ciò che volevo! Guarda qui! Evoco Rottame Synchron!»
Il piccolo mech in sciarpa e occhialoni da aviatore comparve in gioco, seguendo la corsa abbarbicato al tettuccio della Lamborghini.
«Fratello ma giochi Rottame Synchron in un Deck Zombie?»
«Considerato che ho un quintale di mostri di Livello 2 o inferiore…questo coso dà più respiro al mio gioco: grazie al suo effetto, Rottame Synchron evoca un mostro di Livello 2 o inferiore dal Cimitero!»
Il mostro tuner si abbassò per poco la sciarpa – lasciando intravedere la sua mascella metallica – e fischiò con due dita. Dopo poco uno zombie in equilibrio su un gigantesco pallone di gomma sbucò da una traversa e si mise all’inseguimento delle macchine.
«Credo che la cosa migliore adesso sia andare di SINCRONIZZAZIONE!»
Rottame Synchron tirò la sua cordicella finchè non partì il motore a scoppio che montava sul dorso: si scompose nelle tre sfere verdi di energia che vennero assorbite dallo Zombie Clown. Il mostro Zombie si trasformò nel Guerriero Rottame, che si manteneva nella scia della Lamborghini pattinando tranquillamente con le lame che montava sotto gli arti inferiori.
«Di per se questo mostro è una gran cagata, ma il fatto che abbia Mezuki nel Cimitero rende le cose molto più interessanti».
Il Guerriero Rottame parve molto contrariato a quelle parole, ma accolse ugualmente con calore il nuovo arrivato sul terreno di gioco: rimuovendo Mezuki dal Cimitero, lo Zombie Clown era tornato in campo. Il pattinatore battè le mani contento e piroettò sui pattini, dopo aver raggiunto quota 3650 ATK.
«Oh, fuck that shit».
«Attacco Bestia Fantasma Lucerto-Roccia!»
All’incrocio, la Ford GT entrò sull’ultimo rettilineo e si portò qualche metro avanti rispetto alla Lamborghini in corsa. Il guerriero disincrociò le braccia – che fino a quel momento aveva tenuto giunte dietro la schiena – e si avvicinò all’altra vettura pattinando dolcemente. Fattosi abbastanza vicino, si diede lo slancio e piroettò tendendo la gamba sinistra tesa e all’altezza del bacino: il taglio del pattino recise di netto la giugulare della Phantom-Beast, che si accasciò al suolo. Lo slancio dell’attacco era sufficiente anche per infliggere danni diretti a Paul, così il Guerriero Rottame piroettò ancora e graffiò la fiancata della Ford GT nella stessa maniera.
LIFE POINTS PAUL : 1750
SPEED COUNTER PAUL : 3

«Pezzo di merda, poi me lo paghi tu il carrozziere!»
«Mi sa che non sarà l’unica spesa che dovrò pagarti, Jhonson…attacca anche Zombie Clown!»
Il secondo mostro di Endaron attaccò la Ford con la sua falce, riducendo all'osso i Life Points di Paul: un colpo netto bastò a incrinare completamente il parabrezza.
«WHOOO FRATELLO!»
Anthony imprecava sbattendo i pugni contro il volante: «Porca turbina!»
LIFE POINTS PAUL : 400
SPEED COUNTER PAUL : 2

«Bene, e con questo il vostro vantaggio si è assottigliato di parecchio. Concludo».
Gius scalò di un rapporto a causa dell'effetto di Speed Spell - Over Boost e fece al compagno: «Ottimo lavoro amico mio, adesso ci basterà prendergli la scia e aspettare il momento buono per passarli!»
SPEED COUNTER ENDARON : 1
«Pesco...»
SPEED COUNTER PAUL : 2
SPEED COUNTER ENDARON : 2

«Toh, anche io ho trovato questa Speed Spell...gioco Angel Baton! Pesco due e scarto uno!»
Non appena Paul ebbe finito le operazioni, un Watapon apparve gaio e spensierato sul terreno di gioco, rimbalzando sul tettuccio della Ford GT.
«Critichi me che uso Rottame Synchron…ma tu che giochi Watapon ti sei visto?»
«Non immagini minimamente quanto sia utile, fratello! La sacrifico subito per evocare...Berfomet!»
Una bestia dalle corna di un satiro, con una folta criniera attorno al collo e zampe artigliate iniziò a volare scompostamente sul terreno di gioco, con le sue ali grigie e spuntonate, lanciando un'occhiataccia all'impassibile e piroettante Guerriero Rottame.
«Grazie al suo effetto, Berfomet richiama un Gazelle dal mio Deck! Ora, attivo Speed Spell - Count Up! Mandando una carta dalla mia mano al Cimitero, guadagno ben due Speed Counters!»
L’altro Jhonson aprì i rubinetti del nitrossido di azoto e schiacciò i due pulsanti rossi sul volante: «Ottimo lavoro Paulie!»
SPEED COUNTER PAUL : 4
La Ford GT allungò nuovamente il vantaggio: la Murciélago era rimasta troppo indietro per poter continuare a godere dell’effetto scia.
«Non finisce qui! Adesso ho la facoltà di attivare una terza magia...Speed Spell - Speed Fusion!!»
La seconda terrificante bestia apparve in gioco: trottava dietro alla Ford aiutandosi con tutte le quattro zampe a sua disposizione mentre l’unico corno sul suo cranio brillava alla luce dei lampioni. Quando fu attivata la terza Speed Spell balzò lesto sul tettuccio della supercar e spiccò un alto balzo, fino a raggiungere Berfomet in volo. I due mostri si fusero in uno solo: due teste di leone con le fauci perennemente spalancate che gettavano bava ovunque, ali di grifone dal piumaggio color cenere e corna giallastre ritorte, zampe e corpo da felino che terminavano in una coda di serpente.
«Rispetto per la vecchia guardia, è proprio una gran bella bestia, ma devi ammettere che i mostri di nuova generazione sono parecchio più sgravi…vedi il mio Guerriero Rottame, per esempio!»
«È qui che ti sbagli fratello: la mia Chimera, Mitica Bestia Volante conta sempre come una Bestia Fantasma, quindi guadagna novecento punti d’attacco grazie ai tre Bestia Fantasma Ali-Incrociate nel Cimitero!»
L’espressione del pattinatore rimaneva indecifrabile dietro i suoi oculari color carminio, ma lo Zombie Clown iniziava vistosamente a sudare freddo.
«Eh, brutto affare allora».
«Attacco il tuo mostro di Livello 2!»
La Chimera Volante planò rapidamente all’altezza del suo bersaglio: con una bocca addentò il pallone, facendolo esplodere con i denti aguzzi, mentre con l’altra morse il deretano dello Zombie, facendolo schizzare via urlante contro la Lamborghini.
LIFE POINTS ENDARON: 1450
SPEED COUNTER ENDARON : 1

«Siamo punto e a capo».
«Endaron, dobbiamo sbarazzarci di quel cadavere morto due o tre volte che ingombra il lunotto!»
«Perché? Tanto per guidare vedi avanti!»
«Fra i fondamenti della guida sicura c’è la regola: “tenete sempre libera la vostra visuale posteriore”!»
«E adesso vuoi farmi credere che tu guidi in maniera sicura?»
«Ma certo! Ti è sembrato che abbia fatto qualcosa di avventato, con questa macchina?»
Endaron si morse la lingua e non continuò.
«Termino il turno fratelli, a voi la mossa!»
«Ma sbrigatevi, siamo quasi giunti al traguardo!»
SPEED COUNTER PAUL : 5
SPEED COUNTER ENDARON : 2

Erano sulla rampa di accesso all’autostrada: il percorso era in salita e curvava gradualmente fino a compiere un giro completo che raccordasse la strada al livello del terreno con il viadotto sopraelevato. La rampa non era abbastanza larga perché due veicoli potessero procedervi affiancati: la Ford quindi correva in testa a pochi metri dal traguardo.
«Sarò veloce! Setto un mostro coperto e sposto Guerriero Rottame in posizione di difesa! A te la mossa Paul!»
Il traffico sulla Interstate 15 a quell’ora della notte era ridotto e sonnacchioso: nel senso di marcia dei due piloti non avanzava praticamente nessuno. I due fumogeni che segnalavano la linea del traguardo in lontananza erano già visibili. Le due auto attraversarono a tutta birra il casello automatizzato, spedendo per aria le sbarre elettriche abbassate. Endaron continuò ad imprecare e ad aprire i rubinetti delle bombole di nitrossido, mentre anche TJ si preparava per lo sprint finale.
«Ottimo, pesco!»
SPEED COUNTER PAUL : 6
SPEED COUNTER ENDARON : 3

Gius urlò alla radio: «O vinciamo o saltiamo, Endaron!»
A mani giunte, il suo copilota stava sistemando gli ultimi conti in sospeso: «Mi pento e mi dolgo per tutti i miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più, perché…»
«Vai con i fuochi d’artificio!»
«Yeaa cugino!!»
Saliti in sgommata sul viadotto attivarono i loro sistemi di iniezione del NOS: le due macchine da una tonnellata ciascuna schizzarono verso la fine della corsa con un trambusto infernale.
«Fine della corsa fratelli...gioco Speed Spell - Curse of Fate! Posiziono due segnalini sulla mia Chimera, e rimuovendone uno posso infliggerti un danno pari alla metà del suo attacco!»
«…e di fuggire le occasioni prossime al pecc- come? Oh merda».
Il Lamborghini V12 si spense sul più bello e iniziò a perdere potenza. Gius affondava sul pedale con tutta la forza che aveva nella gamba, ma si lamentava: «Non risponde più! Eddai bella, un ultimo sforzo…»
La Ford bianca tagliò per prima il traguardo.
LIFE POINTS ENDARON: 0
SPEED COUNTER ENDARON : 0

«Woohoooooo!!»
«Vai cugino, è così che si fa!!»
I due Jhonson iniziarono a fare caciara nel loro abitacolo mentre rallentavano; Gius ed Endaron accostarono mesti al bordo della carreggiata.
AGGIORNAMENTO DEL TABELLONE PUNTI:
GENERATION NEXT - 19 PUNTI
SHINING STARS - 21 PUNTI

«Sta’ zitto, lattina».
Spense il Dueling Disk con una botta e ripose tutte le carte restanti nel Porta Deck. Si slacciò le cinture e scese dall’abitacolo assieme a Gius. Anche Anthony e Paul avevano fermato la Ford qualche metro più avanti e avevano rimesso i piedi sull’asfalto.
«Bella corsa fratello, bella corsa davvero!» fece TJ, abbracciando l’altro pilota che ancora non si era tolto il casco integrale.
Endaron commentò, scuotendo la testa: «Porca puttana Jhonson, mi hai rubato il primo punto».
«Ahah Endaron, è il primo di una lunga serie!»
«Fai meno lo spaccone, yankee».
«Dai scherzo fratello, hai giocato delle combo niente male! Usare decentemente Guerriero Rottame è più una sfida che una capacità».

* * *



«E così tu dici che questo affare si aggiorna in tempo reale?»
«Non lo dico io», fece Mark a Step, «lo ha detto il Governatore».
«Mah, è da un’ora che siamo qui a fissarlo, ma non succede comunque niente».
«Significa che il duello non è ancora terminato».
Fermi a vegetare nella hall dell’albergo principale di Città di Domino, il resto della Generation Next aspettava l’esito del primo duello utile alla qualificazione. Ad un tratto, il tabellone meccanico affisso sul muro dietro la reception prese vita: tutte le ruote iniziarono a girare freneticamente facendo un gran rumore. Quando le tessere furono allineate, la situazione appariva chiara:



«Endaron e Gius avranno combinato un bel casino» mormorò Woll con una mano fra i capelli.

* * *



«Fratelli che ne dite di tornare a rinfrescarci da Lozzo per festeggiare?»
«Cugino muoviamo le chiappe e parcheggiamoci da Lozzo all’istant-»
All’improvviso, la radio della Ford iniziò a gracchiare: «TJ!»
Il Jhonson in canottiera andò a rispondere nell’abitacolo e fu informato dell’imminente arrivo della pattuglia autostradale del Dipartimento di Polizia di Los Angeles.
Si sedette di nuovo e fece: «Tutti in sella, si galoppa ancora per un po’ prima di tornare a casa!»
«Oh merda, non ancora…»
«Muoviamoci Endaron, arriva la madama!»
Fecero partire i motori appena in tempo perché vedessero sopraggiungere le volanti della Polizia a sirene spiegate.
   
 
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