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Autore: Britin_Kinney    29/08/2012    4 recensioni
Artù un giorno, con la scusa di andare a caccia si dilegua da Camelot, scomparendo. Uther, incarica - ovviamente- Merlino di andare a cercarlo. Quello che Merlino non sa è che Artù è scappato per un motivo ben preciso. Un piano che si era prefissato e che riuscirà a portare a termine, proprio per Merlino.
Spero di avervi incuriosito :)
Sarei lieta se faceste un salto :)
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Sì, sono esattamente le 2:40 del mattino ed io sono ancora sveglia -.-" Lo pubblico adesso, visto che ho finito di scriverlo proprio adesso :)
Buonanotte a tutti... anche se a quest'ora starete dormendo tutti...
Vabbuò! Buonanotte a me e Buona lettura a voi.
-Aithusa_Emrys.
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A strategic Way For Us
Capitolo 6


Artù entrò nell'acqua scura che rifletteva il bagliore argenteo della luna che vanitosamente si specchiava nei loro occhi azzurri.
Si fermò quando l'acqua gli arrivò alle ginocchia.
Abbassò lo sguardo e attese.
Merlin gli si fece vicino con le gote arrossate per il non poco imbarazzo e guardò la luna insieme a lui.
A un tratto Artù protese la mano verso la sua afferrandola. Cominciò a camminare, avviandosi nel punto in cui l'acqua era più profonda, Aspettò che Merlin lo raggiungesse e poi si voltò verso di lui, costringendo anche Merlin a voltarsi.
Lo guardò negli occhi, l'acqua si infrangeva contro i loro addomi.
Artù gli poggiò una mano sul collo, accarezzandogli con il pollice la mascella. Merlin chiuse gli occhi e spinse maggiormente il viso contro il calore di quella mano. Artù si avvicinò poggiando la fronte sulla sua e dopo, solo dopo aver lasciato un bacio sulla sua guancia parlò:
"Voglio sapere perché mi hai respinto oggi" sussurrò.
"Perché, Artù... siamo due uomini e tu sei il futuro ered..." Artù gli poggiò un dito sulle labbra.
"Shh" sussurrò lasciandolo scivolare giù sulla sua gola, sul suo addome. Gli sfiorò un fianco latteo e vellutato sotto l'acqua, per poi stringerglielo tra le dita e avvicinare maggiormente il corpo del mago al suo. "Vuoi sapere perché sono scappato?" chiese così, di colpo.
"Sì. Vorrei tanto saperlo" rispose Merlino, sussurrando.
"Perché avevo un piano. Ho previsto che mio padre avrebbe mandato te a cercarmi è così è stato..."
Merlino chiuse gli occhi, si umettò le labbra e poi chiese: "Oggi, mi avete detto che volevate proprio che fossi io a cercarvi. Perché?" Artù portò entrambe le braccia a stringergli la vita, incrociò le mani dietro la schiena di Merlino.
"Te l'ho detto, avevo un piano: Volevo che mi venissi a cercare tu. Solo tu" sottolineò buttando uno sguardo in direzione del giaciglio di Gwaine "A Camelot, non sarei libero di amarti come vorrei. Dovremmo sempre essere costretti a vivere i nostri sentimenti nelle tenebre, ad amarci veramente la notte ed essere sottoposti alla tortura di trattarci da estranei di giorno. Io non potevo più vivere in quella maniera, capisci, Merlin? Stavo rischiando di impazzire. Ogni giorno ti osservavo sorridere, fissavo i tuoi occhi e le tue mani. Più li fissavo più li immaginavo su di me, entrambi" Merlino alzò lo sguardo puntandolo nel suo "Così ho girovagato in lungo ed in largo per trovare un abitazione che ospitasse entrambi. L'ho trovata, Merlin. è una casupola stupenda ai confini di un lago, da dove si possono osservare delle montagne innevate. Sentire l'odore di lavanda, fresia, vaniglia. E poi ci sono tanti fiori e farfalle. Saremmo solo io, te e il nostro amore. A te, spetta solo dire sì oppure no" Merlino sorrise debolmente.
"Artù, in un rapporto di coppia, bisogna essere sinceri. E su di una cosa non sono mai stato sincero con te" cominciò con lo stomaco sottosopra, Artù spostò il peso sull'altra gamba, trascinando entrambi, inconsciamente, al largo. Adesso l'acqua gli sfiorava i pettorali.
"Quale sarebbe questa cosa?" chiese.
“È difficile da dire. Perché ho paura che mi odierai quando lo saprai" mormorò imbarazzato. Poggiò le mani sulle braccia possenti di Artù che lo stringevano forte e facendosi coraggio con quel gesto, confessò. "Io sono un mago" buttò fuori.
Artù rise piano, sommessamente.
"Lo sapevo" disse poi.
"Cosa sapevate?" chiese.
"Che tu facevi e fai tutt'ora uso di magia. Non preoccuparti non è un problema per me. Ti amo ancora di più" gli sussurrò quelle parole con tanta dolcezza e con tanta passione che a Merlin per un attimo girò la testa.
"Fammi tuo, Artù. Voglio essere tuo e di nessun'altro" Artù gli si avvicinò.
Il suo respiro caldo e rassicurante sul viso…
Senza dire una parola, posò piano le labbra su quelle dell'amante. Poi allontanò la bocca dalla sua.
"Sei sicuro di voler andare oltre?" chiese.
Merlin annuì, dapprima titubante, poi lo guardò negli occhi e annuì con vigore e convinzione.
Artù scese ad accarezzargli le cosce per poi risalire con le mani. Lo afferrò con più passione e questa volta Merlin gli si agganciò addosso con tutta la dolcezza che lo contraddistingueva.
Artù con estrema lentezza lo trascinò a riva.
Merlin venne adagiato per metà sull'acqua e per metà sulla sponda. Artù si sdraiò su di lui adagio, senza mai perdere di vista le sue iridi scintillanti.
"Prendimi. Rendimi parte di te" detto questo Merlin portò entrambe la braccia ad accerchiargli il collo, infilò le dita della mano destra tra le ciocche dei capelli alla base della nuca.
Artù fece scontrare le loro eccitazioni. Merlin gemette, affondando le dita nel terriccio.
Artù gli accarezzò una coscia, scendendo, afferrò una sua gamba alabastrina e la portò ad accerchiargli la vita. La mano di Artù scese a sfiorargli l'intimità, Merlin gettò la testa all'indietro, ansimando in cerca di aria.
"Artù..." gemette.
"Sono qui" pronunciò il biondo. Affondò il naso in mezzo al suo petto, baciandogli l'addome. Mosse ancora la mano, facendo boccheggiare il compagno. "Guardami" bisbigliò Artù e Merlino ordinò a se stesso di ubbidire.
Lo guardò. Era un'immagine meravigliosa. Artù, bello più di sempre, lo guardava come se fosse l'unica cosa al mondo per cui valeva la pena vivere, respirare.
Qualche secondo più tardi, dopo aver seguito un percorso immaginario, Artù raggiunse la sua meta.
"È giusto che io ti prepari. Non vorrei sentissi troppo male" si giustificò.
Si sistemò meglio tra le cosce dell'amante. Appoggiò il mento sulla spalla di Merlino e temendo di fargli male, lo penetrò con calma con un dito.
"Ahi" gemette Merlino.
Si inarcò schiacciando il proprio addome contro il petto di Artù. Il principe ritirò la falange e poi spinse ancora. Merlino boccheggiò stridulo, la bocca spalancata, gettò la testa indietro, la sua guancia a sfiorare quella di Artù. Dopo qualche minuto, quando pensò che il mago si fosse abituato inserì il secondo dito.
Merlino gemette più forte, agitandosi tra le braccia del biondo.
Imitò i movimenti della danza più vecchia del mondo e poi, solo dopo aver baciato la tempia sinistra del moro avvicinò le labbra al suo orecchio.
"Vuoi fare l'amore con me?" sussurrò, la voce rotta dal desiderio, deglutì e senti la gola secca, riarsa.
"Sì. Sono pronto ad accoglierti in me" rispose il mago un misto tra il desiderio e l'ansia per la prima volta.
Artù si sistemò meglio tra le gambe che Merlin aprì maggiormente per permettere al principe di stare più comodo.
"Fermami se ti faccio male" Merlin annuì e con una mano Artù diresse il suo membro all'apertura dell'amante.
Merlin chiuse gli occhi e cerco di rilassarsi.
"Respira" sussurrò e poi spinse dentro di lui, penetrandolo.
Entrò per metà nel suo corpo.
"Ahi... fa male" gemette Merlin. Artù gli si fece vicino, vicinissimo.
"Respira. Vedrai che andrà meglio" consigliò. Merlin respirò a fondo e rilassò i muscoli. Artù spinse in profondità.
"Ah" ansimò stridulo, con gli occhi chiusi e la bocca spalancata. Superato l'attimo di spaesamento, aprì piano gli occhi…
Vide Artù su di lui sorridergli. "Sei dentro di me" constatò incantato, sia dagli occhi del principe che dalla veridicità delle sue parole.
"Sì. Stiamo facendo l'amore, sono dentro di te. Riesci a crederci?" Artù sorrise con le lacrime agli occhi "E ti amerò alla luce del sole. Ti sposerò e mi dovrai sopportare per sempre" spinse.
"Potrei accettare" mormorò Merlino, sarcastico.
Artù spinse ancora e ancora.
E Merlino capì che finalmente l'asino aveva fatto bene a scappare.
"Ah, Artù" gemette più forte.
"Merlin..." il principe godette fino a pensare di morire di Merlin.
Qualche clessidra più tardi l'orgasmo arrivò per Merlin che esclamò il nome di Artù, stringendo le dita intrecciate delle loro mani.
Il principe si sistemò meglio alla ricerca del suo piacere, spingendosi in Merlin che adesso rilasciava solo flebili gemiti, quasi inudibili.
Artù raggiunse l'apice e si riversò in lui con un intenso tremolio alla spina dorsale.
"Sposami" gli bisbigliò.
"Certamente, mio signore" rispose Merlin.

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*--* Oddio un po' di sano Merthur-slashato, mi mancava ^-^
Grazie per essere passati :)
Commentateeeee!!! :P
Bye, bye.
-Aithusa_Emrys.

  
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