Scusatemi per questo ignobile ritardo! ç-ç ma haimè! la mia ispirzione ha deciso di fare il giro del mondo in ottanta giorni ma ci ha messo ottant'anni e ancora non è tornata! (e visto che ha perso la scommessa mi sa che non tornerà più) però ho deciso che la continuerò, questo significa che non la inserirò tra le incomplete e che questo capitolo striminzito per cui voi poveri lettori mi odierete non sarà la fine!
scusate ancora per questo obrobrio nel frattempo vi chiedo di leggerlo per vedere se c'è qualcosa che non và così potrete commentare (verrano igniorati i commenti con su scritto cose del tipo"tutto il capitolo non và")
Capitolo 4
~La canzone del
Coraggio, un Carattere Inaspettato~
“la
la la
“la
la la
uta
wo utao
canta,
canta
kao
age kokoro no mama...
alza
la testa e accontenta il tuo cuore...
utao
dai
canta
akiramecha
ikenai
Non
puoi rinunciare
dekinai
koto nante nai
non
c'è niente che non puoi fare
yuuki
no uta
un
canto di coraggio
dare
ni mo makenai...
Hai
sogni in cui non...
yume
ga aru
perdi
con nessuno
Aruki
dasou mune hatte
cammina
e gonfia il petto
watashi
dake no michi ga aru
credi
che la realtà è che
shinjiru
no sa honto sa
l'unica
tua strada sia lì?
dakai
yama ga jamashite mo
abbiamo
fatto una montagna alta
ganbatte
nori koe yo
puoi
superarla a solo se fai del tuo meglio
watashi
ni nara
se
riesci a farlo
dekiru
sa
si
creerà
kiseki
oko so”
un
miracolo”
Non
aveva idea del perché si fosse messa a cantare, semplicemente aveva
riconosciuto la canzone e non aveva potuto fare a meno di cantarla
perché quella era la loro canzone. Quando Ikuto smise di suonare, lo
guardò con aria torva “dì, lo hai fatto apposta vero?” disse.
Voleva arrabbiarsi ma non ci riusciva a causa di quella melodia,
aveva sempre pensato che quella canzone fosse il suo personale
stimolo per andare avanti per avere più coraggio a reagire alle
avversità e non poteva fare a meno di calmarsi quando l'ascoltava.
Ikuto sorrise “diciamo di si, ma non avevo idea che ti calmasse
così tanto” lentamente posò il violino e le si avvicinò
accarezzandole la testa e Amu mise su un broncio da bambina
“antipatico” rispose, in maniera scherzosa, si ma la discussione
era ancora seria e questo Ikuto lo sapeva.
Amu si sedette sul bordo
della vasca e si guardo intorno non aveva mai visto neanche un
quarto di tutte le piante che c'erano lì dentro: lunghi ed eleganti
papiri, le affascinanti e misteriose orchidee, la purezza e il
candore delle magnolie, la timidezza discreta delle camelie.
L'atmosfera di quella serra era unica e bellissima, ma anche in mezzo
a tutta quella bellezza Amu capì di avere ancora un peso sul cuore e
l'unico che poteva toglierlo era Ikuto quindi prese coraggio e
sospirando chiese “perché non mi hai detto tutto questo prima di
partire? So che hai detto che volevi lasciarmi un'alternativa ma non
credo che tu abbia fatto la cosa giusta”, Ikuto rimase paralizzato
da quelle parole, quella domanda da Amu se la aspettava, ma non
sapeva che rispondere a quell'ultima uscita della ragazza “cosa
intendi?” disse, fu solo per la brevità della domanda se quella
non gli morì in bocca, era sul punto di piangere lo sentiva, ma non
ci riusci invece capì con certezza che finché Amu non avrebbe
risposto non sarebbe più stato capace di emettere un suono.
Amu però
non si accorse di questo repentino cambio di umore da parte del
ragazzo, semplicemente prese un bel respiro e continuo “hai mai
pensato che io non avessi alternative come le chiami tu? Hai
sempre continuato credere che io amassi qualcun' altro o che avessi
uno stuolo di ammiratori a miei piedi e intanto non ti accorgevi che
io mi innamoravo di te attimo dopo attimo, incontro dopo incontro.
Inoltre quando sei partito hai dato troppa importanza all'età. Tu
hai scelto tra la mia età e il mio amore mi hai lasciato ad
aspettare per tutto questo tempo perché per te ero troppo piccola
per amarti” Amu chiuse gli occhi per trattenere le lacrime, non
voleva fare la parte della ragazza fredda che ha dimenticato come
amare, ma è anche vero che non poteva far finta di niente e
continuare a rimuginare su una possibile risposta! Doveva rischiare,
quello era l'ultimo peso che doveva togliersi, costi quel che costi.
Una improvvisa rivelazione, dalla potenza distruttiva di una bomba ad
idrogeno per giunta! Ikuto si sentì totalmente spiazzato, i suoi
sentimenti erano sempre stati ricambiati e lui non se ne era mai
accorto?!? “come diamine è possibile?” si domanda, “avevo
sempre pensato che eri troppo piccola per capire i miei sentimenti
quando in realtà ero io che non capivo i tuoi, ti ho abbandonata e
ti ho fatto soffrire per questa mia stupida convinzione” era quello
che pensava ma lo aveva anche detto, improvvisamente e senza farci
caso, ma lo aveva fatto e arrossì senza neanche accorgersene ma che
diamine stava facendo? Ikuto Tsukiyomi che arrossisce? Ma dove si è
mai visto? Tenta di sembrare più serio con scarso risultato,
“perfetto ora sono anche nel panico speriamo che non se ne
accorga!!”pensò guardandola di sottecchi e sussurrando “sc-scusami
per tutto, sono stato uno scemo”. Amu aveva appena aperto gli occhi
e guardava Ikuto nel bel mezzo di quella che sembrava una lotta
interiore finché non parlò ripetendo a voce alta il primo pensiero
e gli era venuto cercando poi di dissimulare con scarso successo e
arrossendo un po' Amu dovette ammettere di stare assistendo ad una
scena unica ed irripetibile, Ikuto nel panico per la prima volta
nella sua vita che arrossiva! Era uno spettacolo fuori dal comune e
terribilmente bello e resto incantata e anche lei disse quel che
pensava senza rendersene conto “ti amo Ikuto”. Ikuto era talmente
confuso che all' inizio non capì poi assimilò quelle parole e torno
in se “ti amo anch'io e scusami ancora per tutto” lei sorrise,
lo bacio e saltandogli al collo disse “Sei proprio un ragazzino”
e inseme scoppiarono a ridere.
grazie a tutti quelli che recensiranno questa roba oc!
-Pix