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Autore: lore_silvia    29/08/2012    1 recensioni
Raccontiamo la storia di due ragazze (una fa parte dell'élite di Loreland e l'altra proviene da un piccolo paese di montagna) che si ritrovano a vivere con due ragazzi super hot... ma fidanzati tra loro!
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Il racconto che state per leggere è ambientato a Loreland, uno stato Europeo.
Quest’isola situata nell'oceano Atlantico a nord-ovest dell'Europa continentale, confina con l'Irlanda, il Regno Unito, la Francia e la Spagna.
Lo stato si divide in 4 regioni: Newshire a nord, Shyngton al centro nord, Edelpha hills centro sud e Seaburgh a sud.
La capitale di Loreland è SkyscraperTown (detta anche S.T.) una grande città della regione Shyngton.
GUARDA LA SIGLA : http://s87.photobucket.com/albums/k132/LoreWelsh/?action=view¤t=Roommates.mp4
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Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ahi ahi ahi che mal di testa, San Marcellino in the sky, che dolor.
Uh ma che ho fatto?
Brrr e che freddo.
OH MIO DIO.
Sono completamente nuda?
OH MIO DIO (2).
Quella schiena desnuda di chi è?
Come se il mio ospite mi avesse letto nel pensiero, si volta verso di me: è Chris.
OH MIO DIO (3 - devo smetterla di uscire con Kimmy).
‹‹Buongiorno...›› dice stiracchiandosi. Istintivamente tiro le lenzuola per coprire le mie nudità e lui sorride. ‹‹Non eri così pudica stanotte, maialina...››
Stanotte?
Maialina?
‹‹Ahi, ho mal di testa... ››
‹‹Lauren...›› mi abbraccia. ‹‹Ho tante cose da dirti, sai?››
Magari vuole dirmi perché è nudo nel mio letto? Perché mi sta puntando conto la sua appariscente e fiera erezione (devo smetterla anche di leggere i romanzetti Harmony)? Perché ho questo mal di testa?
Avrò bevuto?
‹‹Forse è meglio se mi alzo...›› ma è una mission impossible perché la testa mi gira come se fossi appena scesa dalle montagne russe.
‹‹Lore, cos'hai? Ti sei pentita?›› di cosa?
NO, non voglio saperlo...
Cos'ho fatto?
NON ME LO RICORDO.
‹‹Ho mal di testa, un tremendo mal di testa...›› cerco di recuperare la mia biancheria intima ma noto che, ahimè, è volta sul lampadario. In compenso mi ritrovo tra le mani tre preservativi usati... quattro contando quello che giace sul tappeto persiano da 2000 euro. ‹‹Chris io...››
Sto cercando di ricordare ma non riesco nemmeno a esprimermi. Forse mi sto rincretinendo?
Allora la maledizione che si è abbattuta sulla mia famiglia ha colpito anche me?
Da domani girerò con uno scolapasta in testa e una spada di legno in mano come zia Ermenegilda?
Poi come un fulmine a ciel sereno sento urlare.
‹‹Speravo di trovarvi qui.››
E’ la voce di Meredith. Ahi, la mia testa.
‹‹Con chi c'è l'ha quella pazza?›› dice Chris rimettendosi i boxer.
‹‹Meredith. E' stata lei, lei la mia sorellastra›› sento Sheila gridare ma non riesco ad alzarmi, ho le gambe molli e mi sento impotente come quella volta ai saldi da Nelly's mi hanno strappato dalle mani l'ultimo paio di Jeans Seven in saldo. ‹‹Siete voi due, traditori, perirete all'inferno come Paolo e Francesca...››
Chris è corso di là in aiuto di questi tipi e ora chi sono questi altri due?
Non saranno mica venuti i cugini di Sheila? Non mi ha mai parlato di Paolo e Francesca, avranno origini italiane per caso?
Riesco ad alzarmi e a buttarmi addosso un maglione che trovo per terra. A tentoni raggiungo la stanza di Meredith. Forse se l'è presa per gli ospiti inaspettati?
‹‹DOVE SONO GLI ITALIANI?›› urlo senza rendermene conto. ‹‹SONO ITALIANI O SOLO CAMPAGNOLI?››
Entrando sbatto la porta sulla fronte della mia sorellastra che, gemendo, si porta le mani alla testa.
‹‹Mi hai colpita. L'hai fatto di proposito.››
‹‹Cosa?›› Tutti mi guardano interdetti. ‹‹E tu hai portato fuori il gatto?›› chiedo, non ha senso ma ora come ora è l'unica cosa che riesco a dirle.
‹‹Lo sai che il gatto della vicina è morto da una settimana›› ringhia lei.
‹‹Be’, motivo in più per farlo. BASTA MEREDITH, VATTENE VIA DA CASA MIA NON SEI PIU' LA BENVENUTA›› mi guardo intorno, è pazza. Qui oltre a Chris, Shy e Dan non vedo nessun altro. ‹‹Paolo e Francesca dove vi siete nascosti?››
‹‹Tu non puoi...››
‹‹Posso eccome, brutta psicopatica. Dan dove vai?›› chiedo vedendo il mio amico andare via.
‹‹A comprare dei chiodi di garofano. Devo piantare la mia fidanzata e volevo dirglielo con i fiori. E' finita Mer, tu sei troppo...strana. Sei folle. E questa cosa poi cos'è? Che te ne fai del roipnol?››
‹‹La droga? La droga dello stupro?›› chiede inebetito Chris, mentre io mi limito a dire "eh, oh, uh" senza capirci un cazzo. Almeno fino a quando Chris non mi guarda disgustato. Anzi diciamo dispiaciuto ma anche un po’ schifato. ‹‹Tu non mi ami, eri sotto effetto della droga. Saresti andata anche col postino.››
Meredith sorride sotto i baffi (maledetta, non sa che esistono i centri estetici?).
‹‹Non ricordo nulla. Ma se ho detto certe cose… io Chris...››
‹‹Tutta colpa della droga›› ripete lui più a se stesso che a me, Sheila mi tocca un braccio per consolarmi ma io... Io lo amo davvero Chris... devo dirglielo ma lui non mi fa parlare. ‹‹Ricordi almeno cosa mi hai detto? Cosa ti ho detto?››
‹‹Chris...›› non ricordo nulla.
Lui sorride, forse mi ha perdonata.
‹‹Tu ed io possiamo essere solo amici, è stato un errore e anch'io sono stato uno stupido nel credere che tu potessi amarmi. Ho anche tradito Heather. Dio, sono un mostro.››
‹‹NO›› dice Sheila, ‹‹il mostro è lei, è lei che sta cercando di fare il possibile per rovinare le nostre vite.››
‹‹Bla bla bla. Che noiosi siete. Sheila che tu sia maledetta. ANATEMAAAAAAAAA›› proprio nel momento della maledizione, ecco arrivare Emo.
‹‹YUUUUU RAGAZZI, CHE FATE? Ho una bella notizia, ho appena inventato un cappotto che va bene in tutte le stagioni: quando fa caldo basta levarlo››, la felicità di Emo per la sua geniale invenzione svanisce nel vedere la scena di noi attoniti attorno a Merdith. ‹‹Che succede?›› poi guardandosi intorno ‹‹Dov'è finito il pappagallo che ti ho regalato Mer? Quello che faceva le uova quadrate.››
‹‹Se non sapeva nemmeno parlare›› dice lei.
‹‹Ma che dici, sapeva dire “ahi”›› protesta deluso lui.
‹‹Un fenomeno da baraccone, ecco tutto quello che mi ha dato mio padre››, ride amara lei.
‹‹Tuo padre?›› poi pensandoci su e guardandomi per la prima volta, vedo mio padre farsi serio.
‹‹Papà...›› dico, ‹‹perché me l'hai tenuto nascosto?›› sento invadermi dai singhiozzi, Sheila mi abbraccia e mi dice che tutto si sistemerà ma ora come ora mi sento come se stessi cadendo in un pozzo senza fondo: Chris è andato via senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, ho tradito Russell, ho una sorella pazza e il maglione che indosso puzza di piedi.
‹‹Posso spiegare tutto...››
‹‹Bene paparino›› dice soddisfatta Meredith. ‹‹Confessa i tuoi peccati.›› Dio le mancano solo una catasta di legna da ardere e un crocifisso in mano e poi è la copia spiccicata di un inquisitore.
‹‹Meredith... Io... Io...››
‹‹LUI NON E' IL TUO VERO PADRE!›› mamma fa la sua entrata trionfante con i capelli perfettamente inchiodati dalla sua lacca extraforte e il tailleur rosa confetto. ‹‹Piccola mia, cosa ti ha fatto questa strega?›› dice venendo verso di me.
‹‹Sybil... Mamma... Che succede?››
‹‹In parole povere... IO NON SONO MAI STATO CON SUA MADRE›› fa un sospiro. ‹‹Non che me ne mancasse l'occassione›› mia madre lo fulmina con lo sguardo. ‹‹Già, ai suoi tempi si dava molto da fare ma io amavo te, cara›› fa lo svenevole. ‹‹All'epoca ero così strafatto che non mi stavano dritte nemmeno le orecchie...››
‹‹Eri impotente, caro›› aggiunge trionfante la mia genitrice, con la coda dell'occhio vedo Dan che si trattiene dallo scoppiare a ridere visto il teatrino dei miei. ‹‹In realtà, cara, tu sei figlia dell'autista di Eric.›› Meredith è esterrefatta, in realtà lo siamo tutti. ‹‹LUI NON VOLEVA AMMETTERE DI ESSERE IMPOTENTE E SI E' FATTO ATTRIBUIRE LA PATERNITA'.››
‹‹Ma è una cosa folle›› aggiungono Shy e Dan in coro.
‹‹Benvenuti nella mia famiglia, dove mai niente è ciò che sembra è la realtà è sempre la più assurda›› dichiaro. ‹‹Mi dispiace Meredith. Capisco come ti senti...››
‹‹Tu lo capisci? Mi stupisco›› poi, guardandoci tutti con disprezzo. ‹‹Siete una massa d’imbecilli, e tu Emo... sei il Re tutti loro›› afferma lei piagnucolando.
‹‹Meredith, io ti ho sempre voluto bene come una figlia...sono stato davvero incasinato in passato e il tuo vero padre, poverino, era sposato con una tale arpia ma fortunatamente ora ho scoperto che è morta.››
‹‹MA PAPA'.››
‹‹Ehi, mica l'ho fatta fuori io›› protesta convinto. ‹‹Te l'avremmo detto, giuro.››
‹‹Un autista...un povero autista...›› blatera lei.
‹‹Oh, a dire il vero da qualche anno è diventato un milionario...›› Non potrei giurarlo ma per un altro mi è sembrato di sentire provenire da Meredith il rumore di un registratore di cassa. ‹‹Sì, l'ho contattato qualche settimana fa per dirgli di te ed ho scoperto, per puro caso, che ha fatto fortuna ed ora è a capo di non ricordo quale multinazionale...››
‹‹E cosa aspettavi a dirmelo?›› Perché non riesco ad essere felice per lei? ‹‹Arrivederci straccioni, vado a trovare il mio vero padre.››
‹‹ASPETTA›› urla Dan e poi si rivolge a me. ‹‹Devi denunciarla per quello che ti ha fatto.››
Scuoto la testa e guardo Meredith, ha l'aria pentita o forse ha solo l'aria di chi si ritroverà piena di soldi e non gliene frega ormai più niente di nessuno.
‹‹No, puoi stare tranquilla, grazie a lei ho capito tante cose...›› mi alzo e mi dirigo verso la mia camera.
‹‹Lore...›› Sheila tenta di venirmi dietro.
‹‹No tesoro, voglio rimanere sola.››
‹‹Lore, si risolverà tutto con Chris, lui ti ama, capirà.››
‹‹No. Qualcosa tra noi si è rotto stanotte e niente tornerà come prima. Ora scusami ho un terribile mal di testa e voglio tornare a letto.››
Sheila mi guarda mestamente ma ferma i miei genitori che stavano dicendo qualcosa rivolti a me, sento solo la voce della mia amica che ripete: ‹‹Lasciamola un po’ sola...›› prima di cadere in un sonno senza sogni.
   
 
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