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Autore: shesfede    29/08/2012    8 recensioni
I suoi occhi mi scrutavano da cima a fondo, si leggeva il desiderio di passione. Riflessi in essi vidi i miei, ardenti della stessa volontà. Non ebbi il tempo di pensare alle conseguenze, che me lo ritrovai praticamente attaccato. So che può sembrare squallido, ma col senno di poi gli avrei permesso prima di baciarmi senza perdere troppo tempo. Le nostre lingue si toccavano voracemente, con una passione che per me era insolita. In quel momento lo desideravo come non avevo mai desiderato nessun altro ragazzo. Con una mano teneva il mio viso, mentre con l’altra cingeva la mia vita. Era una presa salda la sua, di quella che ti fanno sentire protetta e al sicuro. Lentamente fece scivolare entrambe le mani sul mio fondoschiena, insinuandosi poco dopo sotto la mia maglia. Il contatto con la sua pelle calda mi fece rabbrividire. 
–Non so nemmeno come ti chiami- riuscii a dire in uno dei pochi momenti di lucidità, dovuti al fatto che aveva allontanato le sue labbra dalle mie per recuperare ossigeno.
–Harry- disse scendendo a baciarmi il collo, cosa che mi fece impazzire più di quanto non lo fossi già. –Tu?- aggiunse dopo, anche se era evidente che era interessato ad altro.
–Ashley- dissi mentre affondavo le mani nei suoi capelli.
Mi prese in braccio e mi strinse ancora di più a lui, mentre io attorcigliavo le gambe dietro la sua schiena. Mi portò vicino al lavello e mi fece sedere sul marmo freddo. Ogni bacio che ci scambiavano era travolgente e carico di passione. Era palese che tra di noi ci fosse una irrefrenabile attrazione fisica.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo ventidue.


Alison
-Grazie ancora Sel per averci permesso di cambiarci a casa tua.- Alzai lo sguardo verso Ash e annuì, facendo capire alla rossa che la stessa cosa valesse per me.
-Figurati Ash, è il minimo che potessi fare per te- rispose lei, sorridendo anche a me e Mandy. -Voi fate pure con calma, io vado a controllare mio padre, non vorrei facesse troppa pressione al tuo- disse ridendo, per poi lasciare il vecchi trio da sole.
-Aly mi aiuti con la lampo?- mi domandò Mandy, mettendosi davanti a me.
-Certo- le risposi, aiutandola a chiudere il vestito. -Hai già parlato con Zayn?- le domandai, anche se sapevo la risposta. Eravamo arrivate soltanto il giorno prima, era praticamente impossibile che lo avesse fatto. D’altronde neanche io avevo visto ancora Liam a causa degli ultimi preparativi per le nozze.
-Ancora no- rispose, sospirando rumorosamente. -Grazie- mimò poi con le labbra, allontanandosi per indossare le scarpe.
Mi avvicinai allo specchio per finire di arricciare i capelli. Qualche boccolo mi sarebbe stato bene. Intonai qualche canzoncina per occupare il tempo. Poi, riflessa nello specchio vidi qualcosa che mi fece preoccupare.
-Ash va tutto bene? Praticamente non parli da quando siamo arrivate ieri pomeriggio- le dissi, poggiando il ferro su un mobiletto lì vicino e andandomi a sedere sul letto di Selene accanto a lei, che stava ancora in tuta nonostante l’ora.
-Come hai detto, scusa?- mi chiese, troppo sovrappensiero per riuscire a seguire il mio discorso.
-Ti conosco troppo bene Ashley e so per certo che qualcosa non va- le dissi, puntandole un dito contro. -Dovresti essere esaltata e invece sembri una casalinga disperata, che ti prende?- insistetti, sapendo che ci stava nascondendo qualcosa.
La mora guardò prima me e poi Mandy, per poi sospirare lentamente e lasciarsi cadere indietro sul letto. Affondò la testa nel morbido cuscino, rimanendo in silenzio a fissare il soffitto.
-Magari è solo agitata, io lo sarei al suo posto. Fare da testimone al matrimonio del proprio padre è una grande responsabilità- tentò di giustificarla Mandy, sperando così di farmi mollare. Ma no, io ero decisa a scoprire cosa non andasse in lei.
-Si tratta di Harry vero? Stai ancora male per quello che ha fatto?- tentai di aiutarla facendole delle domande. Se non voleva parlare magari si sarebbe potuta limitare a dei si o a dei no. Scosse la testa, quasi impercettibilmente.
-Si tratta del campionato? Sei tesa per questo?- azzardai la seconda ipotesi, anche se ero più convinta della precedente. Lei sospirò ancora, per poi scuotere la testa.
-Allora cosa Ashley? Ti prego, parla con noi. Questo silenzio mi sta uccidendo- la implorai, stringendole una mano.
-Basta Alison, lasciala in pace- mi richiamò Mandy. -Parlerà quando se la sentirà.- Roteai gli occhi, sbuffando. Magari lei era paziente, ma io no e non mi sarei arresa di fronte al silenzio di Ashley.
-Siamo le tue migliori amiche Ash, a noi puoi dire tutto lo sai- provai un’ultima volta, ma dopo il suo ulteriore rifiuto alla parola mi arresi. -D’accordo, fa come vuoi- le dissi, alzandomi dal letto e tornando ad arricciarmi i capelli.
Un gelido silenzio calò nella stanza, pietrificandomi quasi. Non era da noi quell’atteggiamento. In un modo o nell’altro noi ci dicevamo sempre tutto e non ci stavo ad essere tagliata fuori quella volta. Però Mandy aveva anche ragione, Ashley aveva sempre avuto i suoi tempi e io dovevo rispettarli, che mi piacesse oppure no.
-Torno a Los Angeles subito dopo la cerimonia con il vostro stesso volo- parlò poi improvvisamente.
Mi voltai di scatto verso di lei, rischiando di bruciarmi col ferro. Lo spensi, poggiandolo attentamente sulla prima superficie disponibile. Assieme a Mandy mi avvicinai a lei, sedendomi al suo fianco.
-Che vuol dire?- le domandò subito Mandy, fissandola coi suoi grandi occhi blu.
-Vuol dire esattamente quello che ho detto- disse, iniziando a gesticolare nervosamente. -Sono stanca di stare qui, sono stanca di dover combattere contro i miei sentimenti. Non voglio più respingere ciò che provo, ma non voglio neanche dover lottare ogni giorno contro qualcuno che dice di amarmi ma allo stesso tempo agisce alle mie spalle. Ho bisogno di ritrovare me stessa, quella Ashley che non si arrendeva mai di fronte a niente o nessuno, la Ashley determinata e disposta sempre e soltanto a vincere. Ho bisogno di sentirmi nuovamente al massimo delle forze, ho bisogno di sentirmi in cima al mondo.-
In quel momento sentii come se un peso mi fosse stato tolto dallo stomaco e immaginai che quella fosse proprio la sensazione che stesse provando lei dopo quel discorso. La capivo perfettamente e l’avrei appoggiata al cento per cento in quella sua decisione.
-Ma quando lo hai deciso? E gli altri lo sanno?- continuò a porle domande Mandy, sicuramente meno d’accordo di me su quella scelta.
Ash scosse la testa, facendo di no. -Lo sa soltanto mio padre. Gli ho chiesto di tenere il segreto con tutti, persino con Anne. Non voglio saluti o addii, nulla del genere. Voglio tornare a casa e potarmi dietro un bel ricordo di questo posto, non voglio che l’ultima immagine sia un gruppo di persone in lacrime- spiegò brevemente.
-Quindi neanche Harry lo sa?- Ashley la fulminò con lo sguardo, buttandosi nuovamente indietro con la schiena.
-Presumo che questo sia un no- si rispose da sola Mandy, per poi grattarsi confusa la testa.
-Io ti appoggio, conta su di me per qualsiasi cosa- le dissi, porgendole una mano. Ash mi sorrise, stringendola forte.
-Grazie- mimò con le labbra, per poi abbracciarmi.
Spontaneamente posammo entrambe lo sguardo su di Mandy, aspettando una sua decisione. -Io penso che tu stia sbagliando a scappare così- disse, facendo rattristare Ash. -Ma sono tua amica e sarò sempre e comunque insieme a te- aggiunse, allungando anche lei una mano verso di noi.
-Grazie ragazze- disse Ash stringendo entrambe tra le sue braccia. -Grazie di tutto.-
Rimanemmo in quella posizione per una manciata di minuti, fino a quando io non sciolsi l’abbraccio. -D’accordo, adesso però preparati- dissi ad Ash, lanciandole il suo vestito. -È il tuo ultimo giorno ad Holmes Chapel, non vorrai andartene senza aver lasciato tutti senza fiato?-
 
Mandy
Entrai in chiesa e mi persi ad ammirare i bellissimi addobbi floreali. Non si trattava dei soliti colori smorti e senza vita, ma di una vera e propria esplosione di energia. Felicità, quei colori trasmettevano felicità.
Gli invitati vi erano quasi tutti, anche se non erano in tanti. Una semplice cerimonia fatta di pochi intimi aveva detto Anne, e così era.
In piedi, vicino all’altare, vidi il signor Jones parlare con Ashley. Lei mi guardò e io le feci un segno d’intesa, per poi tornare a guardarmi intorno. Aly stava seduta in prima fila, stretta all’ormai suo ufficiale fidanzato Liam. Accanto a loro Niall e Selene facevano i perfetti innamorati, perfettamente in sintonia col contesto. Alex si guardava intorno esattamente come me, forse pensando a come si stesse preparando Louis durante gli ultimi minuti. Era stato incaricato di portare Anne all’altare, non una cosa da poco. Inizialmente avrebbe dovuto farlo Harry, ma dato il ruolo da testimone avevano pensato a Louis come un perfetto sostituto dato il rapporto familiare che aveva con Anne. Una cosa davvero dolce a mio parere. All’appello dunque mancava soltanto Zayn.
Lo cercai in ogni angolo della chiesa, ma di lui nessun segno di vita. Magari non sarebbe venuto? Impossibile, aveva confermato la sua presenza ad Ash qualche giorno prima. Ma allora perché non era ancora lì?
Stanca di aspettare pensai di uscire fuori qualche minuto per prendere una boccata d’aria. Non ero la sola, altri invitati avevano avuto la mia stessa idea, tra cui lui. Stava poggiato al tronco di un albero, intento rigirarsi tra le mani la sigaretta accesa. Inspirò un po’ di fumo per poi buttarlo fuori. In quel momento alzò lo sguardo nella mia direzione e mi vide. Incrociai così per la prima volta il suo sguardo, sentendo un calore salirmi su per il corpo per poi arrivare al culmine e mostrarsi nel sorriso raggiante che gli rivolsi.
-Ehi- disse vedendomi avvicinare a lui.
-Ciao Zayn- risposi al saluto, mentre lui spegneva la sigaretta a terra e si puliva le mani.
-Sei… bellissima- disse, indicando il mio abito.
-Grazie, anche tu stai bene- risposi, abbassando il viso imbarazzata.
-Senti io- dicemmo all’unisono, scoppiando così a ridere come due bambini.
-Prima tu- gli feci segno di parlare, mentre mi appoggiavo accanto a lui contro il tronco.
-Mi dispiace non aver risposto alle tue chiamate ieri, ma avevo bisogno di pensare- disse, giocando a calpestare qualche filo d’erba.
-Tranquillo, non importa- gli dissi. -Lo immaginavo- mi voltai verso di lui, sfiorandogli la mano. -Ho lasciato Chase, sai?- gli dissi poi, di punto in bianco senza nessun discorso di preparazione. Dritta e coincisa.
-Lo so, Liam me lo ha detto. Per questo avevo bisogno di pensare- rispose, intrecciando le sua dita tra le mie.
-E lo hai fatto?- gli domandai, mordendomi il labbro pensierosa.
-Si- disse convinto, staccandosi dall’albero e fermandosi davanti a me. Mi cinse i fianchi e mi attirò a sé. Poggiai le mani sul suo petto, sentendo il suo respiro sulla mia pelle.
-E allora?- gli domandai, continuando a torturami il labbro inferiore.
-Sai, in America ci sono dei college davvero interessanti e i miei sarebbero disposti a lasciarmene frequentare uno il prossimo anno, dopo il diploma.- Mi persi nei suoi occhi brillanti, mentre un sorriso enorme mi si apriva in faccia, facendomi quasi scoppiare dalla felicità.
-Dici sul serio?- gli domandai, buttandogli le braccia al collo.
-Liam ha già trovato qualche alternativa valida per entrambi- rispose, annuendo felice.
Senza pensarci due volte fiondai le mie labbra sulle sue, baciandolo appassionatamente sotto gli occhi degli altri invitati.
-Vacci piano, voglio arrivare intero negli Stati Uniti- mi disse in chiave ironica, accarezzandomi una guancia per poi darmi un altro bacio, questa volta più dolce.
-Ti amo Mandy- mi sussurrò ad un orecchio, facendomi rabbrividire non soltanto a causa della sua voce bassa e roca, ma anche per le parole.
-T-ti am-mo anc-ch’io- balbettai, emozionata e incredula.
Un colpo di clacson ci fece trasalire. Voltammo gli occhi in quella direzione e vidimo l’auto della sposa arrivare di fronte alla chiesa.
-Sarà meglio entrare- disse Zayn, prendendomi per mano e trascinandomi all’interno prima che Anne facesse il suo meraviglioso ingresso.
Sotto gli occhi dei nostri amici ci andammo a sedere accanto a loro, aspettando in silenzio la marcia nuziale e l’inizio della cerimonia.
Alzai lo sguardo e sorpresi Zayn a guardarmi. Mi baciò teneramente il naso, per stringermi ancora più forte la mano. Forse quella relazione sarebbe stata impossibile o assurda, ma io ci credevo e per la prima volta in vita mia ero intenzionata a rischiare, a giocarmi il tutto per tutto per i miei sentimenti.
 
Selene
Il matrimonio era stato fantastico. Una cerimonia intima, ma da favola. La signora Styles, da oggi Jones, era meravigliosa nel suo abito da sposa e tutti erano così felici che anche io, pur non essendo una romanticona, mi emozionai allo scambio degli anelli. Però, nonostante tutta quella felicità, c’era qualcosa che mi turbava.
Non volevo origliare, lo giuro. Avevo lasciato le ragazze da sole in camera, ma poi mi ero ricordata di dover prendere la borsa e allora ero tornata indietro, ma mai e poi mai avrei potuto immaginare di sentire ciò che le mie orecchie avevano ascoltato.
Ashley stava per tornare in America e nessuno di noi ne sapeva niente. Né io, né Harry, né nessun altro. Cosa dovevo fare? Parlare con qualcuno? Tentare di convincerla a restare? Sarebbe stato tutto inutile, a meno che… A meno che non lo avessi detto a lui.
Nonostante tutti i loro trascorsi sapevo che quel cespuglio scompigliato di Styles potesse essere l’unico a convincerla a restare, l’unico capace di farle cambiare idea. Ma dovevo fare in fretta, altrimenti sarebbe stato troppo tardi.
-Amore, stai bene? Non hai toccato cibo- mi fece notare Niall, allungando l’occhio sul mio piatto di non so cosa.
-Scusa biondo, devo fare una cosa urgente.- Gli stampai un bacio sulle labbra e mi alzai in direzione del tavolo dove Ashley e Harry erano seduti con altri parenti venuti da chissà dove. Di Ash però neanche l’ombra. Forse era davvero troppo tardi. Afferrai Harry per un braccio e, senza dirgli niente, lo trascinai lontano, dietro una colonna del ristorante.
-Ma sei impazzita per caso?- mi urlò contro, massaggiandosi il braccio.
-Sta zitto e ascoltami cespuglio, abbiamo poco tempo- gli dissi, pregando di averne di più.
-Che succede Selene? Mi stai spaventando- disse, prendendomi finalmente seriamente.
-Si tratta di Ashley- dissi, ottenendo la sua totale attenzione. -Ha intenzione di tornare a Los Angeles- gli spiegai, cercando di essere breve e coincisa. -Adesso- aggiunsi dopo aver dimenticato quel piccolo particolare.
-Adesso? Che vuol dire adesso?- mi domandò, voltandosi verso la sala forse per cercarla.
-Adesso, ora, in questo momento. Vuoi un disegnino per caso?- sbottai, impazientita dalla sua sconfinata stupidità. -Prenderà il volo con Aly e Mandy, nessuno ha detto niente però. Loro due hanno salutato tutti come se niente fosse prima di andare a cambiarsi. Neanche Liam o Zayn lo sanno.-
Harry scattò sull’attenti, correndo verso il tavolo dove erano tutti seduti. -Dove sono Alison e Mandy?- domandò col fiato corto.
-Sono andate via, hanno detto che sono dispiaciute per non averti salutato ma si era fatto tardi- disse Liam, con voce malinconia.
-No Payne tu non hai capito un cazzo, Ashley è andata via con loro!- urlò, portandosi le mani tra i capelli e tirandoseli forte, quasi a staccarli.
-Cosa? Dici sul serio?- domandò Louis, sbarrando gli occhi.
-Le ho sentite parlare questa mattina, voleva partire di nascosto da tutti noi- spiegai la situazione, mentre guardavo gli altri cercare di calmare Harry.
-Amico cosa aspetti? Prendi le chiavi della macchina, abbiamo un treno da fermare!- Niall prese la sua giacca e, insieme agli altri, trascinò Harry fuori dal locale.
-Ce la faranno?- mi domandò Alex, arricciandosi una ciocca di capelli biondi tra le dita.
-Lo spero, lo spero tanto.-
 
Ashley
Il treno diretto per Londra è in partenza dal binario 4.Sospirai, afferrando le mie cose e alzandomi per andare a prendere il treno che mi avrebbe portato a Londra, da dove avrei successivamente preso un aereo per tornare negli States.
-Che fate, non venite?- Mi voltai in direzione di Alison e Mandy, ancora sedute.
-Arriviamo- biascicò Aly, facendo segno a Mandy di alzarsi anche lei.
-Ragazze, so che non è facile ma vedrete che col tempo migliorerà- tentai di rassicurarle, perché potevo immaginare quanto male stessero per dover lasciare lì Liam e Zayn.
-Se lo dici tu- commentò Mandy, abbozzando un sorriso e prendendo la sua borsa.
-Dai, andiamo- fece infine Alison, spingendo tutte e due verso il treno.
Prendemmo posto nella prima cuccetta che trovammo libera. Sistemammo le nostre cose e ci sedemmo comode aspettando la partenza che sarebbe stata a minuti.
-Hai preso tutto?- mi chiese Aly, curiosando tra le valigie che avevo con me.
-Penso di sì, e poi anche se ho dimenticato qualcosa mio padre penserà a spedirmela- le risposi, poggiando la testa contro il vetro e guardando il movimento della stazione.
Gente che andava, gente che veniva. Addii e riavvicinamenti si intrecciavano vicino a quei binari. Potevi vedere la gioia di chi riabbracciava una persona cara e, a qualche metro di distanza, la tristezza di chi doveva salutare qualcuno.
-Le partenze fanno schifo- commentò Mandy, leggendomi nella mente.
-Adesso non pensiamoci, un lungo viaggio ci aspetta- dissi, mettendo fine a qualsiasi discorso che potesse esserci e lasciando spazio al silenzio.
Imitai le mie amiche e presi l’ipod, facendo partire la riproduzione casuale e abbandonandomi alla musica fino all’atterraggio all’aeroporto di Los Angeles.
 
Harry
Non era vero, tutto ciò che Selene aveva detto non poteva essere vero. Lei non stava partendo, non mi stava lasciando così sul serio. Non senza prima aver chiarito e sistemato le cose tra di noi. L’indifferenza, il fingere di non provare più nulla per lei era stato tutto inutile. Io la amavo e questa cosa non mi sarebbe mai passata.
-Puoi andare più veloce?- chiesi a Louis, scalciando per l’impazienza.
-Sto già superando ogni limite previsto, non mettermi pressione Harry- mi rispose, pigiando comunque l’acceleratore.
-Ragazzi, siamo arrivati- ci fece notare Niall, indicando la curva che precedeva la stazione. Louis girò, entrando nel parcheggio. Senza neanche farlo parcheggiare sfrecciai giù dalla macchina, iniziando a correre verso l’ingresso.
Urtai un’infinità di gente, feci cadere badagli e ricevetti tantissimi insulti per come mi stavo comportando. Ma non mi importava di niente, avevo soltanto una fottuta voglia di fermare quel treno in partenza, far scendere la mia Ashley e prometterle amore eterno.
Guardai i tabelloni all’ingresso dove stavano segnati gli orari dei treni, ma non riuscii a trovare quello per Londra.
-Dannazione- dissi, stringendo i denti. Mi avviai di corsa verso la biglietteria, sorpassando anche quelle poche persone che stavano facendo la fila.
-Il treno per Londra a che ora parte?- domandai, spingendo via il signore che stava parlando col bigliettaio.
-Ehi ragazzo, te l’hanno insegnata l’educazione?- mi urlò contro questo, afferrandomi per il colletto della camicia per spingermi dietro.
-La prego, è davvero urgente- lo supplicai di darmi qualche secondo. -Il treno per Londra quando parte?- domandai ancora, col poco fiato che mi rimaneva nei polmoni.
-Mi dispiace ragazzo, ma quel treno è partito dieci minuti fa.- Ebbi la risposta e fui subito spinto dietro dai passeggeri infuriati. Non ebbi neanche il tempo di assimilare ciò che mi era appena stato detto.
Mi passai una mano sul viso, andandomi a sedere sulla prima sedia libera che trovai. Era andata, lei era andata via per sempre.
-Harry, allora? Dov’è il treno?- chiese Zayn, seguito dagli altri in corsa. Si guardarono intorno, cercandolo quasi con la mia stessa disperazione.
-Non c’è, non c’è nessun treno- dissi, alzando il viso ormai con gli occhi gonfi. -Siamo arrivati troppo tardi, è già andata via.-
 

here i am:
che dire? non vi ho fatto aspettare poi così tanto per quest'ultimo capitolo, no?
so che ormai siete in poche a leggere ancora, ma io la storia la concludo comunque eh!
ah, a proposito. questo è l'ultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo :)
cosa vi aspettate? fatemi sapere le vostre opinioni :)
io spero davvero di riuscire a scriverlo nel giro di questa settimana, anche perchè poi molto probabilmente non ci sarò e mancherò per circa un mese e.e
vi lascio con un banner di una ff scritta  quattro mani con una mia amica, spero che passarete a leggerla visto che è già stata scritta tutta e quindi non ci saranno ritardi con gli aggiornamenti LOL



 

   
 
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