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Autore: MorwenFuinur    29/08/2012    0 recensioni
Salve!!E' la prima storia che scrivo su questa fantastica saga(che si riferirà agli avvenimenti in Skyrim) e avverto i più appassionati che molte cose non saranno proprio come il videogioco,ma tenterò di rimanere il più fedele possibile. Avviso anche che intendo far riferimento a ciò che avviene durante la quest della confraternita oscura,per cui chi non l'avesse ancora finita o iniziata e non vuole rovinarsi la storia non legga.
Spero che sia di vostro gradimento.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si susseguirono molte lune dal mio ingresso nella Confraternita Oscura e in molte occasioni ebbi l’opportunità di provare il mio valore.

Le mie ossa ed il mio spirito si erano forgiati in un’arma di Morte silenziosa e letale.

Ma fu l’arrivo di Cicero che mise in moto gli ingranaggi del mio fato.

Egli era incaricato di prendersi cura della Madre Notte,colei che sussurrava all’Uditore il volere di Sithis.

Ma ahimè,non v’era più un Uditore da molto,troppo tempo.

Astrid non vide di buon occhio l’ingresso di Cicero nella Confraternita,era preoccupata che la  presenza di quel buffo individuo vestito da giullare potesse minare la sua  l’autorità  nel santuario.

A mio parere era una paura sciocca e infondata,Astrid era un eccellente leader sempre pronta ad ascoltare i suoi emissari e una grande stratega,ma le mie parole di conforto non servirono a dissuaderla dal pensiero che Cicero volesse spodestarla.

Così mi affidò il compito di sorvegliare il giullare , non so se mi diede il compito perché riponesse grande fiducia in me o per il semplice fatto che Cicero m’avesse preso in simpatia.

L’osservai mentre puliva e ungeva con oli profumati il corpo della nostra Empia Matrona ,ogni tanto se ne andava in giro per il santuario canticchiando ridicole canzoncine prive di significato,altre lo sentivo sussurrare al sarcofago della Madre frasi sdolcinate che lo confesso,mi preoccuparono non poco,ma a parte questi segni di squilibrio non mi parve far nulla per minare la figura di Astrid.

Tuttavia,il mio rapporto su Cicero non parve placare le sue paure,mi disse infatti che aveva sentito Cicero parlare  nella sua camera e ora temeva che stesse complottando con una dei nostri fratelli,così mi ordinò di nascondermi nella sua stanza ed attendere che i traditori si rivelassero tali.

Appena entrata nella sua camera privata mi accorsi che oltre il letto e il sarcofago della Madre Notte non vi era nulla,e di certo non potevo nascondermi sotto il letto,quel tale era sicuramente pazzo ma non certo stupido!

Che Sithis mi perdoni ,mi nascosi nel giaciglio di riposo della Matrona…e maledissi Astrid con tutta me stessa quando scoprii che il bisbigliare che Astrid sentiva erano solo i soliti vaneggiamenti di quel pagliaccio.

E poi accadde,la Madre Notte mi parlò e fui riconosciuta come Uditore.

Astrid non fu molto contenta della cosa e mi sembrò alquanto scettica,d’altro canto Cicero non faceva altro che gironzolarmi intorno canticchiando “ Uditore,Uditore!! Sei tu l’Uditore!”

Ancora mi rincresce e provo un senso di reponsabilità per quello che accadde dopo,poiché fu conseguenza della mia nomina.
  
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