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Autore: epiclove    29/08/2012    1 recensioni
D'improvviso, Brittany udì dei passi accelerare nella propria direzione e si preoccupò. Quel giorno non glielo poteva rovinare nessuno, nemmeno quella che sembrava una dog-sitter. Ma la ragazza non intendeva fermarsi e le venne addosso. C'era un confine estremamente sottile tra sopportazione e odio. Santana lo aveva varcato di netto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante Brittany avesse lasciato il domicilio, la discussione tra Santana e Richard, non si era affatto conclusa.
< Sei contenta? L'hai fatta scappare, da me! > tuonò Richard, esasperato.
< Sicuramente è stata la cosa più intelligente che potesse fare >
< Giuro che questa me la paghi >
< Davvero? Accidenti, che paura che mi fai. Dimmi un po', vorresti spogliarmi, squartarmi e mischiare il mio sangue con quello di un agnello? Dio, sei patetico >
< Io patetico, ma ti sei vista? Non sono un idiota e l'ho capito che tu nei confronti di mia moglie senti molto di più di un leggero riguardo >
< Quindi, oltre alla pazzia, hai anche le allucinazioni > disse Santana, provocandolo.
< Che coincidenza. Nominando la pazzia, hai praticamente scritto la biografia di Brittany > Santana diede sfogo al prurito che sentiva alle mani dal primo istante che vide il brutto muso di quell'uomo.
Per l'appunto, gli diede uno schiaffo.
< Povera stupida. Non sai nemmeno tu in cosa ti stai immischiando >
< Lo vedremo > concluse Santana, prima di sbattere la porta così violentemente da far cadere un quadro all'interno dell'appartamento.
 
< Nonna, ti sto chiedendo di farlo, per me! >
< Zucchero, io non so proprio come aiutarti > disse la signora Lopez, in tono fintamente innocente.
< Tu... non sai come aiutarmi per una sciocchezza del genere? Tu che hai predetto l'attentato alle torri gemelle? TU che non sai qualcosa? Non dire stupidaggini >
< Santana > esordì la nonna, suscitando nella nipote una certa quantità d'ansia. Era davvero raro che la chiamasse per esteso < ti stai immischiando in qualcosa più grande di te, più grande della stessa Brittany. Non dico che tu stia facendo male a preoccuparti ma... è lei che deve risolvere la situazione >
< Come puoi dire questo? Senti, io so' cosa fosse quella scatoletta arancione che ho trovato sul suo comodino. Devo restarle accanto >
< Perché? > le chiese la signora Lopez, accondiscendente.
< Perché cosa? > chiese Santana, irritata.
< Perché devi restarle accanto? >
< Ma sei impazzita? Che domanda è? Insomma, la risposta è logica! >
< Logica? Tesoro, tutto questo non è logico. Vedi, il fatto è che tu hai tante amiche che ora sono in giro per il mondo; amiche alle quali tu eri profondamente legata e che hanno passato dei momenti difficili ma tu mai e sottolineo mai... hai provato un tale senso di protezione. Sei sicura che quello che mi avevi detto in ospedale fosse la verità, giusto? > 
< Sono sicura. Senti, ma che c'è di male a voler aiutare una persona? >
< Niente, anzi. Però tu la conosci da neanche tre mesi eppure stai facendo il possibile e anche l'impossibile per starle accanto in qualcosa che nemmeno riesci a comprendere. Io darei un nome a quello che provi, vuoi? >
< So' dove vuoi andare a parare e ti assicuro che sei fuori strada >
< Amore mio, sono anziana non idiota. E poi, penso che dovresti prenderti del tempo per riflettere. Quello che vuoi che io ti dica... potrebbe portarti in una situazione di disagio >
< Nonna, mi conosci. Anche se avessi più tempo, mi ridurrei comunque agli ultimi cinque minuti > la nonna, così, cedette alla richiesta della nipote, passandole l'informazione che tanto desiderava >
< Ti ringrazio, nonna >
< Avrei preferito non farlo. Ricordati: l'amore che provi per lei non potrà salvarla da se stessa. Solo Brittany può > Santana fece finta di non aver sentito e si incamminò fuori dall'appartamento della nonna.
 
Arrivata a destinazione, iniziò ad irrigidirsi parecchio ma ormai era lì.
Dovette suonare più volte al campanello, prima che qualcuno le venisse ad aprire.
< Salve > esordì una signora paffuta e dagli occhi gentili.
< Salve, signora Pearce. Sono Santana, una amica di Brittany > disse Santana, con tono rassicurante.
  
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