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Autore: Onlyna    29/08/2012    2 recensioni
Danielle ha sempre desiderato diventare una ballerina, dalla prima volta in cui i suoi genitori avevano deciso di vedere un balletto in televisione ed era rimasta con loro.
Per l'iniziativa "Wal-Liam!".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per l'iniziativa Wal-Liam! di #THEGAYS per festeggiare il compleanno di, appunto, Liam.
Ed è la mia prima het dopo secoli, se fa schifo non fatevi problemi a dirlo. xD



Di nuovo a Irene perché ama Danielle quanto la amo io (e forse perfino di più), e nonostante sia un'idiota le voglio bene. Tiè, leggiti questa cosa e smettila di autocommiserarti, perché non è proprio il caso visto che sei bravissima.




Lezioni di danza.


Danielle ha sempre desiderato diventare una ballerina, dalla prima volta in cui i suoi genitori avevano deciso di vedere un balletto in televisione ed era rimasta con loro. Aveva cinque anni e non aveva la più pallida idea di come si chiamassero quei passi complicati e armoniosi che le ragazze eseguivano su quel palco, ma aveva già deciso che anche lei, un giorno, sarebbe stata in grado di farli. Adesso ha venticinque anni e sì, ha imparato a ballare con tanti sforzi e sacrifici, ma non ha ancora avuto la possibilità di salire su un palco come quello che ha visto in televisione, né di esibirsi davanti a tante persone.
Qualche mese prima, le hanno proposto di insegnare le basi ad un gruppo di bambini che hanno scelto il suo stesso futuro e, nonostante sperasse che l'avessero chiamata per dirle qualcos'altro, ha accettato perché un po' di denaro le serve, dal momento che ha deciso di andare a vivere da sola, essendo la la convivenza con i genitori diventata un po' difficile: per colpa sua e della sua stupida idea di portare il suo ormai ex ragazzo a casa, facendosi poi trovare da mamma e papà in atteggiamenti intimi.
Sta aspettando in sala i suoi alunni, sapendo già che dovrà rimproverare Sally per il ritardo, tentare di convincere i genitori di Michelle che quella non è la strada che loro figlia vuole intraprendere e rassicurare Thomas, l'unico bambino del gruppo, che la danza non è “una cosa da femmine” come gli ripetono continuamente i suoi coetanei a scuola. Manca un quarto d'ora all'inizio della lezione, e ha già preparato tutto: nello stereo è già inserito il cd con la musica su cui dovranno ballare, i tappeti di gomma su cui faranno riscaldamento sono già montati sul parquet, la sbarra è già posizionata nell'altro lato della sala.
Nell'attesa ha fatto partire il primo brano del cd, si è seduta sul pavimento, e ha cominciato a rimuginare sul suo futuro come a volte le capita di fare, anche se detesta quei momenti perché hanno il sapore aspro di un fallimento a metà.
Sobbalza quando la porta della sala viene aperta con poca grazia e lasciata sbattere contro la parete, e si volta verso il nuovo arrivato pronta a rimproverarlo, convinta che sia uno dei suoi alunni, magari l'iperattiva Lucy o quel terremoto ambulante di Amy, ma davanti agli occhi si trova un ragazzo evidentemente imbarazzato: ha capelli castani, un taglio di quelli che vanno tanto di moda in quel periodo, il naso a patata e gli occhi nocciola, e le sue guance sono tinte di un rossore che Danielle definirebbe adorabile, se non fosse che è irritata da come è stata riportata bruscamente alla realtà dallo sbattere della porta.

Ti sembra il modo di entrare in una scuola di danza? – dice, con il tono duro che usa solo per rimproverare i bambini che non l'ascoltano mentre spiega loro qualcosa di molto importante, ed è con una gioia cattiva che vede il ragazzo mordicchiarsi teso la bocca e arrossire ancora di più.
N-non sono stato io, – balbetta, abbassando lo sguardo sul parquet che all'improvviso gli pare molto più interessante del viso bellissimo ma seccato della ballerina davanti a lui.
Danielle sta per ribattere qualcosa di velenoso, convinta che quella sia solo una scusa, ma per un attimo scorge un lampo di capelli biondi alle spalle del ragazzo, e una risata mal trattenuta le arriva alle orecchie insieme al rumore di passi veloci, e capisce che le sta dicendo la verità.
La sua espressione si addolcisce, perché non le piace essere arrabbiata e il nuovo arrivato sembra davvero contrito dal suo rimprovero, e si alza dal pavimento per avvicinarsi a lui.
Il ragazzo non alza gli occhi da terra nemmeno quando è ormai a mezzo metro da lui, né quando gli posa una mano sulla spalla; le viene da ridere, quando il pensiero che lo sconosciuto sia adorabile le passa per la mente, ma le sue labbra si piegano soltanto in un sorriso.

Mi sono spaventata, – comincia, ma nota che l'altro trattiene il respiro e non può fare a meno di ridacchiare. – Ehi, guarda che non ti mangio!
Il ragazzo alza un poco il volto, incrociando finalmente i suoi occhi divertiti, e accenna un piccolo sorriso; ed è un sorriso dolcissimo, con tanto di fossetta sulla guancia sinistra, e adesso è Danielle a trattenere per un attimo il respiro senza accorgersene, salvo poi darsi dell'idiota quando se ne rende conto: che diavolo le prende?

Mi dispiace di averti aggredito, ma ero sovrappensiero, – continua poi, aggrottando appena le sopracciglia alla ricerca di una risposta decente alla domanda che si è posta. – La prossima volta di' al tuo amico di fare un po' più piano, ok? Almeno non rischierò l'infarto.
La risata del ragazzo, leggera, le fa di nuovo trattenere il fiato, e questa volta si trova addirittura ad arrossire: il suo corpo si sta ammutinando, e questo la irrita nel profondo, è mai possibile che solo tre mesi da single le facciano questo effetto?

Niall è un po' indelicato, – concorda, e sembra molto più rilassato di prima; infila le mani nelle tasche dei jeans, quando quella della ragazza abbandona la sua spalla, e amplia il suo sorriso.
Danielle è sul punto di dire qualcos'altro, quando la porta si apre una seconda volta, decisamente più piano di prima, e Thomas fa il suo ingresso con lo sguardo basso che ha ogni volta che a scuola viene preso in giro per lo sport che pratica; il cuore della ragazza si stringe, perché quel bambino è terribilmente bravo ma la sua passione viene costantemente ostacolata da tutti i suoi compagni di classe, e non ci pensa un attimo ad avvicinarsi a lui ed abbandonare lo sconosciuto dal bellissimo sorriso.
Il visetto del bambino è pieno di lacrime, nota quando si inginocchia di fronte a lui, e non può fare a meno di abbracciarlo forte per cercare di consolarlo un po' e lasciare che pianga contro il suo petto; le fa male il cuore, ogni volta, e questa è ancora peggio delle altre.

È meglio che vada, – mormora il ragazzo dopo qualche attimo, attirando di nuovo l'attenzione su di sé; Danielle annuisce, accennando un sorriso quasi di scuse.
Torna alle sette, – mima con le labbra, accarezzando la schiena scossa dai singhiozzi di Thomas. Il ragazzo sorride, di nuovo, e muove le labbra a formare un nome, il suo.
Liam, si chiama Liam, e Danielle è certa che sarà fuori dalla sala quando avrà finito la sua lezione; è la prima volta che lo vede, ed è sicura che non sarà l'ultima.

   
 
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