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Autore: Kekkafox    29/08/2012    2 recensioni
Blaine decide di lasciarsi il passato alle spalle e si trasferisce a New York. Qui, conosce persone molto sorridenti, a parer suo. Anche se, non ha né un lavoro, né una casa. Così, cerca una casa, possibilmente con un coinquilino e fortunatamente la trova. Peccato, però, che sembra non andare molto d'accordo con il suo nuovo coinquilino.
Klaine. Fic.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Appena tornammo a casa, la sera, Brittany fece una corsa in camera sua e iniziò a piangere nel cuscino. Volevo andare a consolarla, ma capii che gli avrebbe fatto bene sfogarsi un po’.

Nel frattempo, io preparai qualcosa da mettere sotto i denti. Avevo una fame da lupi e poi avrebbe fatto bene anche a Brittany. Con un po’ di chiacchiere insieme, l’avrei fatta distrarre un po’. Magari parlandogli degli unicorni, che sembravano piacergli tanto.

Non ero un portento in cucina e questo era noto a tutti, ma cercai di cucinare comunque qualcosa. Avevo trovato un libro di ricette al bar (anche se non avevo capito che ci facesse lì) e così lo avevo letto, quando non avevo nulla da fare. Peccato che non mi ricordassi nulla, così cucinai degli spaghetti, che piacciono a tutti.

Raggiunsi Brittany in camera sua. Mi faceva male vederla piangere. Era così debole e indifesa. La feci sedere sul letto e la abbracciai dolcemente. Lei mi disse tra le lacrime che gli mancava la sua Santana e sentii gli occhi inumidirsi. Dovevo farmi forza, non potevo piangere anch’io.

- Sono sicuro che adesso ti starà pensando. Starà pensando a quanto ti ama. – le dissi, per consolarla. Lei si allontanò da me e mi guardò speranzosa.

- Davvero? – mi chiese ed io le sorrisi e annuii. La abbracciai di nuovo e rimanemmo così, per qualche minuto. Poi mi decisi a parlarle.

- Hai fame? Ho preparato qualcosa da mangiare. – le dissi. Lei mi guardò e annuì piano. La feci alzare dal letto e andammo in cucina insieme. Sperai che si distraesse un po’.

****

Gli spaghetti sembravano essere buoni, infatti, Brittany li divorò in un attimo.

Sembrava essersi ripresa. Aveva parlato molto. Avevo scoperto che anche lei e Santana erano nel Glee club di Sam. Avevo scoperto che erano cheerleader, di quando avevano capito di essere innamorate. Avevo anche scoperto che Brittany aveva ricevuto una borsa di studio per una scuola di ballo, ma aveva rifiutato perché non si riteneva all’altezza.

Io seguivo tutto quello che mi diceva e c’eravamo fatti anche qualche risata. Mi distrassi solo quando pronunciò un nome: Kurt. Mi stava raccontando di quando per una settimana erano stati insieme, ma io stavo pensando solo a quello che era successo quel pomeriggio.

Mi aveva fatto un semplice complimento. Avrebbe potuto farlo a chiunque, ma io ero diventato subito rosso come un peperone e avevo quasi paura di ringraziarlo.

- Blaine? Blaine? – la voce di Brittany mi distrasse dai miei pensieri. Io le rivolsi lo sguardo, che precedentemente era perso nel vuoto.

- Io vado a farmi una doccia. Ho tanto sonno. Ciao. – mi disse la ragazza, facendomi un cenno con la mano. Io la salutai e la vidi dirigersi verso il bagno.

Io mi sedetti sul divano e feci zapping in tv, ma tutto ciò a cui pensavo era quel complimento di Kurt.

****

Il mattino dopo, Brittany era uscita con una sua amica. Mi aveva detto che si chiamava Rachel. Comunque, io andai al bar, come mio dovere. Già c’era Sam ad aspettarmi.

Costrinsi Sam a restare con me, stavolta. Quella mattina, per un paio di volte venne la ragazza dai capelli rosa. Continuava a guardarmi irritata, ma io facevo finta di niente.

Verso l’ora di pranzo, vennero Brittany, Kurt e quella che avrebbe dovuto essere Rachel. Ma io quella ragazza già l’avevo vista. Ah, già. La ragazza della reception dell’hotel dove sono stato. Allora quella era la famosa Berry.

- Ciao, Blaine! – Brittany saltellò verso di me, seguita dalla ragazza e da Kurt, che mi fece un cenno con la mano. Io salutai la bionda, che per poco non mi saltava al collo. Ancora mi sorprende quanto sia affettuosa Brittany.

- Blaine, lei è una nostra irritante amica: Rachel Berry. – disse Sam, mentre la ragazza mora gli scoccò un’occhiata scettica. Io ridacchiai e le porsi la mano. Solo in quel momento, sembrò che mi avesse riconosciuto.

- Io ti conosco. Sei quel ragazzo che è stato in albergo per due giorni. – mi disse, stringendomi la mano. Io annuii sorridente e anche lei mi sorrise. A quanto pare New York era molto piccola, per quanto sembrasse grande.

I tre ordinarono ed io, visto che Brittany voleva una brioche ed erano finite al bancone, andai nella stanza lì vicino per prenderne uno. Però, la mia attenzione fu attirata da Kurt che nominò il mio nome a Sam. Mi nascosi dietro la porta e origliai. Sì, lo so che non si fa, ma io sono una persona molto curiosa.

- Sam, sai se Blaine è libero stasera? – gli chiese. Non voleva mica chiedermi un appuntamento. Oddio, aiutatemi!

- No, non lo so. Perché? – gli chiese Sam, pulendo un bicchiere. Io stavo per urlare “digli che sono libero, idiota”, ma poi avrebbe scoperto che li stavo origliando.

- Beh… - Kurt si toccò il collo, imbarazzato – Il padre di un mio collega ha un bar e cerca disperatamente qualcuno che canti. Ho sentito Blaine cantare ieri ed è molto bravo. Volevo chiedergli se gli andava di cantare lì. – ed io mi pietrificai. Rimasi un po’ deluso, ma nello stesso tempo tirai un enorme sospiro di sollievo.

- Oh. Beh, chiediglielo. – gli disse semplicemente Sam. Finalmente, decisi di uscire da quella stanza.

- Di che parlavate? – chiesi, cercando di essere convincente. Vidi subito Kurt imbarazzarsi. Volevo risparmiargli l’imbarazzo, ma dopo mi avrebbe scoperto. Oh, ma chi se ne frega!

- Comunque, sì. Mi andrebbe di cantare. – dissi e Kurt sgranò gli occhi, ma subito dopo mi sorrise. Cavolo, quando sorrideva lui, sorridevo anch’io.

- Grazie! Grazie molto. Ma come facevi a saperlo? – mi chiese, lanciandomi di nuovo quell’occhiata che mi faceva tanta paura. Io feci un sorriso criptico e risposi.

- Ho origliato. Scusatemi, ma quando mi sono sentito nominare, non ho resistito. – risposi e lo vidi fare un sorriso esasperato. Poi, lo vidi tirare qualcosa fuori dalla tasca della sua giacca.

- Questo è il biglietto. Io ti aspetto lì alle 21:00. Ok? – ed io sorrisi, annuendo. Presero i loro ordini, ci salutarono e andarono via.

Sam mi diede una pacca sulla spalla, sorridendomi.

- Ottimo lavoro, amico. – mi disse ed io gli sorrisi, anche se nella mia mente c’era un misto di confusione.

Spazio dell’autrice

Salve! Sì, lo so che in questo momento volete linciarmi per il mio ritardo, ma spero che mi perdoniate. *occhi da cucciolo di Blaine in “Who’s Chandler?”*

La nostra cara San è partita e Britt è in una depressione cronica, che va via con l’arrivo di Rachel Berry. A proposito, volevo fare gli auguri alla nostra bellissima stella Lea Michele, che oggi compie 26 anni. Auguri!!

Blaine ha una specie di appuntamento con Kurt. Cioè, non è proprio un appuntamento, ma poi nel prossimo capitolo vedrete questa specie di appuntamento. Vabbè, oggi sono buona e vi dico che dopo aver cantato, Blaine e Kurt berranno un caffè insieme.

Come vedete, le dimensione della scrittura è aumentata. Ora vi spiego il perché, anche se non v’importa un ciufolo: la mia vista va giorno dopo giorno scomparendo e il mio caro oculista londinese è in vacanza e non si decide a tornare, così io mi ceco ogni giorno per leggere e scrivere. Se vi dà problemi, ditemelo pure ed io provvederò a rimpicciolirla.

Adesso, volevo ringraziare tutte le persone che hanno messo questa storia tra le seguite/preferite/ricordate. Grazie tantissimo. E ringrazio un mondo anche quelle anime pie che recensiscono.

Sappiate che le recensioni sono sempre gradite, oppure potete dirmi quello che volete sul mio account Facebook: http://www.facebook.com/francesca.volpe2. E, visto che me lo avete chiesto, questo è il mio account Twitter: https://twitter.com/. E, visto che va tanto di moda, ultimamente, questo è il mio profilo Ask: http://ask.fm/KekkaFox. Potete farmi qualsiasi domanda, anche la più idiota.

Bene, ora mi eclisso.

Gay Bye. Cioè, volevo dire Bye Bye.

   
 
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