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Autore: _justbreathe    29/08/2012    4 recensioni
Lui, calciatore arrogante e strapagato, lei, normalissima diciottenne che sta passando una brutta giornata, un brusco incontro e due amici che cercano di fare in modo che quei due non si scannino. Alla prima impressione sembrano odiarsi a morte, ma a volte amore ed odio vanno a braccetto.
Dal capitolo 8 (parte 2):
A volte mi fa arrabbiare talmente tanto che lo spingerei sui binari mentre il treno sta arrivando, ma poi realizzo che rischierei probabilmente la mia vita per cercare di salvarlo.
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                                                    Prologo.


She's an endless war
like a hero for the lost cause
like a hurricane
in the heart of the devastation
she's a natural disaster”


Dai, mantieni la calma.” mi dice paziente Alicia, la mia migliore amica.
Sbotto: “No. Non sto calma. Non sto calma perchè ho preso tre nella prima verifica dell'anno, non sto calma perchè ho letto su facebook che David si è messo con quella troia, non sto calma perchè devo fare tutta questa fila per pagare una felpa solo perchè il negozio è pieno a causa di un coglione che doveva presentare i suoi nuovi scarpini da calcio fucsia, che tra l'altro fanno pure cagare!”.

Eva, datti una calmata.” sussurra lei guardando alle mie spalle.
Non ho intenzione di farlo: “Non ci penso nemmeno! È una cosa impensabile essere in fila alla cassa da mezz'ora perchè mezza Barcellona si è riversata qui dentro per un deficiente che doveva far vedere le sue cazzo di scarpe e sparare quattro cazzate su quanto ami i suoi tifosi.”.
Alicia si passa una mano nei lunghi capelli rossi soffocando una risatina, mi volto.

Il coglione in questione ha sentito tutto.” dice l'oggetto della mia ira, Jordi Serrano, attaccante della nazionale spagnola e del Barcellona.
Fingo sarcasticamente di essere dispiaciuta: “Oddio, non volevo ferire i tuoi sentimenti.”.

Non ho intenzione di accettare le tue scuse.” mi dice acido.
Rido: “Infatti non mi sono mai scusata con te, cretino.”.
Alicia mi prende per un braccio e mi suggerisce amichevolmente: “Eva, non fare l'isterica.”.

Non sono arrivato a vincere un Pallone d'Oro per farmi insultare da una quindicenne!” esclama Serrano.
Ormai ci stanno guardando tutti, non è proprio giornata: “Infatti di anni ne ho diciotto.”.
Ci guardiamo negli occhi con aria di sfida, sento la rabbia crescermi dentro, quello è solo un montato che viene pagato milioni per prendere a calci un pallone.

Non è il caso di litigare per una cosa così frivola!” esclama una voce alle spalle di Jordi.
Spiegalo al tuo amico con l'orgoglio ferito.” sputo acida prima di rendermi conto di stare parlando con Albert Simon, il portiere dai capelli biondi e gli occhi blu come il mare.
Scusala, oggi si è svegliata di cattivo umore.” gli dice la mia migliore amica, diplomatica.
Albert sorride: “Beh, perché non proviamo a risolvere questo diverbio fuori di qui?”.

No.” diciamo io e il cretino, assieme.
Il biondo sospira: “Jordi, credo che tu abbia trovato pane per i tuoi denti.”.

  
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