Prologo.
“She's
an endless war
like
a hero for the lost cause
like
a hurricane
in
the heart of the devastation
she's
a natural disaster”
“Dai,
mantieni la calma.” mi dice paziente Alicia, la mia migliore
amica.
Sbotto:
“No. Non sto calma. Non sto calma perchè ho preso
tre nella prima
verifica dell'anno, non sto calma perchè ho letto su
facebook che
David si è messo con quella troia, non sto calma
perchè devo fare
tutta questa fila per pagare una felpa solo perchè il
negozio è
pieno a causa di un coglione che doveva presentare i suoi nuovi
scarpini da calcio fucsia, che tra l'altro fanno pure
cagare!”.
“Eva,
datti una calmata.” sussurra lei guardando alle mie spalle.
Non
ho intenzione di farlo: “Non ci penso nemmeno! È
una cosa
impensabile essere in fila alla cassa da mezz'ora perchè
mezza
Barcellona si è riversata qui dentro per un deficiente che
doveva
far vedere le sue cazzo di scarpe e sparare quattro cazzate su quanto
ami i suoi tifosi.”.
Alicia
si passa una mano nei lunghi capelli rossi soffocando una risatina,
mi volto.
“Il
coglione in questione ha sentito tutto.” dice l'oggetto della
mia
ira, Jordi Serrano, attaccante della nazionale spagnola e del
Barcellona.
Fingo
sarcasticamente di essere dispiaciuta: “Oddio, non volevo
ferire i
tuoi sentimenti.”.
“Non
ho intenzione di accettare le tue scuse.” mi dice acido.
Rido:
“Infatti non mi sono mai scusata con te, cretino.”.
Alicia
mi prende per un braccio e mi suggerisce amichevolmente:
“Eva, non
fare l'isterica.”.
“Non
sono arrivato a vincere un Pallone d'Oro per farmi insultare da una
quindicenne!” esclama Serrano.
Ormai
ci stanno guardando tutti, non è proprio giornata:
“Infatti di
anni ne ho diciotto.”.
Ci
guardiamo negli occhi con aria di sfida, sento la rabbia crescermi
dentro, quello è solo un montato che viene pagato milioni
per
prendere a calci un pallone.
“Non
è il caso di litigare per una cosa così
frivola!” esclama una
voce alle spalle di Jordi.
“Spiegalo
al tuo amico con l'orgoglio ferito.” sputo acida prima di
rendermi
conto di stare parlando con Albert Simon, il portiere dai capelli
biondi e gli occhi blu come il mare.
“Scusala,
oggi si è svegliata di cattivo umore.” gli dice la
mia migliore
amica, diplomatica.
Albert
sorride: “Beh, perché non proviamo a risolvere
questo diverbio
fuori di qui?”.
“No.”
diciamo io e il cretino, assieme.
Il
biondo sospira: “Jordi, credo che tu abbia trovato pane per i
tuoi
denti.”.