“Charlie ha sempre amato compiacere
Bill”
“Perché è suo
fratello maggiore, Molly”
“Charlie non
viene mai a dormire nel nostro letto, quando ha paura. Va sempre da
Bill”
“Perché lo fa
sentire più grande, Molly”
“Charlie vuole
bene a Bill, lo dice sempre”
“Lo stima
moltissimo, Molly”
“Charlie non
si trova da nessuna parte, tra una settimana c’è il matrimonio di
Bill”
“Tornerà,
vedrai, Molly”
“Charlie ha
pianto, credo fosse per Bill”
“Ho paura di
non avere più scuse, Molly”
Charlie si sveglia, è tornato ieri alla Tana, dopo una
settimana in Egitto. Charlie ama l’Egitto, perché gli ricorda Bill, gli ricorda
Bill prima che La incontrasse, e che
lo dimenticasse. Bill non ha mai rinunciato allo stipendio più alto della
Gringott Egiziana per lui, Bill non gli ha mai regalato gioielli costosi, Bill
non gli ha mai chiesto di sposarlo. Eppure gli ha dichiarato il suo amore,
tantissime volte. Prima di incontrarLa e di mandare tutto a monte. Perché “Lei è
perfetta, Charlie”, “Lei è una ragazza”, “Lei non è mia sorella”, “Lei ti
assomiglia da impazzire”.
Però lui non l’ha trovata, una ragazza come Bill, e
nemmeno un ragazzo.
Charlie, per sopravvivere, deve rimanere aggrappato ad
un ricordo, a tanti attimi che qualunque cosa gli fa rivivere, ai sorrisi che
Bill gli rivolge, bugiardi e di circostanza.
Per non morire può solo impazzire, e credere che non sia
vero.
Perché lui li ama, quei capelli rossi, quelle lentiggini
sottili, rimpicciolitesi con il passare del tempo, quelle mani grandi, e quel
sorriso sincero. Charlie ama Bill. E Bill non ama più Charlie. O forse Bill ama
più la sua persona, che Charlie. Bill è disposto a rinunciare a Charlie, per se
stesso. Charlie è disposto a rinunciare alla vita, per
Bill.
E quando il prete, quell’uomo basso e grassoccio, che
inconsapevole del suo dolore pronuncia la fatidica frase “Se qualcuno ha
qualcosa da dire lo faccia ora o taccia per sempre”, Charlie proprio non ce la
fa, a tacere. Piano si alza in piedi, sperando che le gambe non cedano, sperando
di non vomitare. Si alza comunque, nonostante il dolore allo stomaco, nonostante
lo sguardo preoccupato di sua madre che ha sempre saputo, e quello supplichevole di
Ginny, che lo sa da adesso. Si alza lo stesso, e solleva lo sguardo su Bill. E
lo dice, fiero ed orgoglioso, perché è quello che sente, ed è l’unica cosa di
cui è davvero sicuro
“Io amo Bill” dice, pacato, sorridente, perfettamente
composto nella sua maschera. Perché un minimo segno di cedimento significherebbe
morire, ora. Bill lo guarda, sotto la tosse imbarazzata dei genitori di Fleur,
sotto la faccia bianca di sua madre, sotto gli occhi sgranati di Ron. Lo osserva
prudentemente, arricciando il naso, socchiudendo la bocca, leccandosi le labbra.
Fleur aspetta, e Bill non parla. Nemmeno Charlie parla più, perché quello che
aveva da dire l’ha detto. Poi Molly singhiozza, cerca di trattenersi, ma le
sfugge ugualmente. Bill guarda lei, ora, e non capisce. Arthur parla per lei,
stranamente serio, per essere suo padre.
“Charlie ti ama, Bill” mormora “Charlie ti ama, ed io
sono orgoglioso di lui” ripete.
Charlie sussulta, sorpreso e grato. Ma non è felice, non
può, non riesce ad esserlo, mentre Bill si sta per
sposare.
“Charlie mi ama” ripete Bill, poi prende la mano a Fleur
“Charlie mi ama” le dice
“Lo so” Fleur sfiora la guancia di Bill con una mano, e
lo bacia sulle labbra “Charlie ti ama” dice.
Bill guarda nuovamente Charlie, che non si è mosso:
probabilmente se lo facesse cadrebbe. Bill si avvicina a Charlie, gli sussurra
qualcosa all’orecchio, poi si ritrae composto. Arrossisce. Bill non era mai
arrossito prima.
Molly singhiozza ancora, Arthur le avvolge un braccio
attorno al collo.
“Che si fa?” chiede allora il prete
“Io amo Bill” dice Charlie. E
sorride
“E Bill ama Charlie” dice Bill. E sorride.
Dunque...questa è una cosina così, venuta fuori di getto mentre mi arrovellavo le meningi per il secondo capitolo dell'altra ff. Come potete ben vedere Flebo è tanto pucciosa e carina. Non badate alle apparenze, io la ODIO, ma ultimamente mi sento molto positiva, buona e gentile (Sarà tutta colpa dell'allineamento dei pianeti!). Spero che vi sia piaciuta, e mi farebbe piacere un commentino!
Kiss, Kiss
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