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Autore: Nischino    13/03/2007    12 recensioni
Perché lui li ama, quei capelli rossi, quelle lentiggini sottili, rimpicciolitesi con il passare del tempo, quelle mani grandi, e quel sorriso sincero. Charlie ama Bill. E Bill non ama più Charlie. O forse Bill ama più la sua persona, che Charlie. Bill è disposto a rinunciare a Charlie, per se stesso. Charlie è disposto a rinunciare alla vita, per Bill. Davvero molto corta, giusto per far sorridere e per continuare a credere nei sogni: perchè si avverano sempre, in un modo o in un altro.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Charlie ha sempre amato compiacere Bill”

“Perché è suo fratello maggiore, Molly”

“Charlie non viene mai a dormire nel nostro letto, quando ha paura. Va sempre da Bill”

“Perché lo fa sentire più grande, Molly”

“Charlie vuole bene a Bill, lo dice sempre”

“Lo stima moltissimo, Molly”

“Charlie non si trova da nessuna parte, tra una settimana c’è il matrimonio di Bill”

“Tornerà, vedrai, Molly”

“Charlie ha pianto, credo fosse per Bill”

“Ho paura di non avere più scuse, Molly”

Charlie si sveglia, è tornato ieri alla Tana, dopo una settimana in Egitto. Charlie ama l’Egitto, perché gli ricorda Bill, gli ricorda Bill prima che La incontrasse, e che lo dimenticasse. Bill non ha mai rinunciato allo stipendio più alto della Gringott Egiziana per lui, Bill non gli ha mai regalato gioielli costosi, Bill non gli ha mai chiesto di sposarlo. Eppure gli ha dichiarato il suo amore, tantissime volte. Prima di incontrarLa e di mandare tutto a monte. Perché “Lei è perfetta, Charlie”, “Lei è una ragazza”, “Lei non è mia sorella”, “Lei ti assomiglia da impazzire”.

Però lui non l’ha trovata, una ragazza come Bill, e nemmeno un ragazzo.

Charlie, per sopravvivere, deve rimanere aggrappato ad un ricordo, a tanti attimi che qualunque cosa gli fa rivivere, ai sorrisi che Bill gli rivolge, bugiardi e di circostanza.

Per non morire può solo impazzire, e credere che non sia vero.

Perché lui li ama, quei capelli rossi, quelle lentiggini sottili, rimpicciolitesi con il passare del tempo, quelle mani grandi, e quel sorriso sincero. Charlie ama Bill. E Bill non ama più Charlie. O forse Bill ama più la sua persona, che Charlie. Bill è disposto a rinunciare a Charlie, per se stesso. Charlie è disposto a rinunciare alla vita, per Bill.

E quando il prete, quell’uomo basso e grassoccio, che inconsapevole del suo dolore pronuncia la fatidica frase “Se qualcuno ha qualcosa da dire lo faccia ora o taccia per sempre”, Charlie proprio non ce la fa, a tacere. Piano si alza in piedi, sperando che le gambe non cedano, sperando di non vomitare. Si alza comunque, nonostante il dolore allo stomaco, nonostante lo sguardo preoccupato di sua madre che ha sempre saputo, e quello supplichevole di Ginny, che lo sa da adesso. Si alza lo stesso, e solleva lo sguardo su Bill. E lo dice, fiero ed orgoglioso, perché è quello che sente, ed è l’unica cosa di cui è davvero sicuro

“Io amo Bill” dice, pacato, sorridente, perfettamente composto nella sua maschera. Perché un minimo segno di cedimento significherebbe morire, ora. Bill lo guarda, sotto la tosse imbarazzata dei genitori di Fleur, sotto la faccia bianca di sua madre, sotto gli occhi sgranati di Ron. Lo osserva prudentemente, arricciando il naso, socchiudendo la bocca, leccandosi le labbra. Fleur aspetta, e Bill non parla. Nemmeno Charlie parla più, perché quello che aveva da dire l’ha detto. Poi Molly singhiozza, cerca di trattenersi, ma le sfugge ugualmente. Bill guarda lei, ora, e non capisce. Arthur parla per lei, stranamente serio, per essere suo padre.

“Charlie ti ama, Bill” mormora “Charlie ti ama, ed io sono orgoglioso di lui” ripete.

Charlie sussulta, sorpreso e grato. Ma non è felice, non può, non riesce ad esserlo, mentre Bill si sta per sposare.

“Charlie mi ama” ripete Bill, poi prende la mano a Fleur “Charlie mi ama” le dice

“Lo so” Fleur sfiora la guancia di Bill con una mano, e lo bacia sulle labbra “Charlie ti ama” dice.

Bill guarda nuovamente Charlie, che non si è mosso: probabilmente se lo facesse cadrebbe. Bill si avvicina a Charlie, gli sussurra qualcosa all’orecchio, poi si ritrae composto. Arrossisce. Bill non era mai arrossito prima.

Molly singhiozza ancora, Arthur le avvolge un braccio attorno al collo.

“Che si fa?” chiede allora il prete

“Io amo Bill” dice Charlie. E sorride

“E Bill ama Charlie” dice Bill. E sorride.

Dunque...questa è una cosina così, venuta fuori di getto mentre mi arrovellavo le meningi per il secondo capitolo dell'altra ff. Come potete ben vedere Flebo è tanto pucciosa e carina. Non badate alle apparenze, io la ODIO, ma ultimamente mi sento molto positiva, buona e gentile (Sarà tutta colpa dell'allineamento dei pianeti!). Spero che vi sia piaciuta, e mi farebbe piacere un commentino!

Kiss, Kiss

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