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                                                                                                                 Zayn Malik

-Hey…hey ragazzo,svegliati.
Qualcuno mi incita ad aprire gli occhi…è una voce così familiare,con un tono molto profondo ma dolce,un richiamo a me molto conosciuto.Vorrei davvero aprire gli occhi,ma mi sento così indolenzito che non riesco a far alzare le palpebre o a dire qualcosa.
-Zayn,figliolo,trova la forza di aprire gli occhi.
E’ nonno.
E’ mio nonno Walter!
Apro gli occhi e lo ritrovo davanti a me,proprio come lo ricordavo.
Il mio amato nonno era lì,davanti a me,insieme a me…ma…io dov’ero?
-Nonno…dove siamo?
-Io?Io non sono da nessuna parte…sono solo una creazione della tua mente bacata…tu piuttosto,sai dove ti trovi?
-Ehm…al manicomio? – Azzardo…nonno ride,ma non capisco se mi piglia per il culo oppure ho fatto una bellissima battuta,allo stile ‘’Louis’’.
Louis.
Dov’era il mio Lou?
Dov’ero io?
Poi,tutto mi tornò alla mente…la serata passata con Lou,la promessa di richiamarlo,la chiacchierata con Liam e poi…la luce…il camion…LIAM!
Iniziai ad annaspare,come se stessi annegando e dovetti reggermi a mio nonno per non cadere.
-Io…Louis…il camion…Liam!
I miei occhi si riempirono di lacrime e iniziai a immaginare un mondo senza Liam.
Il nonno mi abbracciò e cercò di tranquillizzarmi.
-Dove sono?!Perchè non mi sveglio!?Perchè non riemergo da questo incubo!? – strillo piangendo disperatamente.
-Perché questo non è un incubo…tu,adesso,hai appena affrontato un intervento al cervello,con non si sa quali danni.Tu hai scampato la morte,ma se ti svegli,potresti non ricordarti di nulla…ne di Louis,ne dei ragazzi,ne della nostra famiglia…
-E se…se non mi svegliassi?
-Uccideresti le persone che ti amano.
Era un colpo al cuore.
Non volevo perdere i miei ricordi,ma non volevo far soffrire tutte le persone che amavo…non volevo far soffrire Louis.
-Nonno…e Liam?Che è successo a Liam? – chiedo spaventato.
-Nell’auto,tu l’hai abbracciato,facendo sporgere di più il tuo corpo che il suo.Hai sorbito l’impatto sulla testa e sulle spalle.E’ già un miracolo che tu sia vivo!
Annuisco distrattamente,mentre sento una voce esterna urlare.
-No cazzo,Zayn!Non puoi farmi questo!No,no,no!
Era Louis.
Era straziato.
Era sfinito.
Sentì altre voci,alcune infermiere che cercavano di calmarlo e poi Paul che gli urlava a sua volta di calmarsi,ma Louis non ce la faceva.Continuava a piangere,continuava a urlare,continuava a chiamarmi,senza sosta,senza quasi riprendere fiato.
-Non puoi lasciarmi amore mio…non così…non adesso…
Dopodiché non sentii altro.
Louis era svenuto.
Paul lo aveva issato e messo a sedere sulla sedia accanto al mio letto.
La sua presa sulla mia mano,inerme,era ferrea,non intendeva lasciarmi e Paul lo capì,così,fece appoggiare la testa di Lou sul mio cuscino .
-Cosa devo fare!?
Mi sedetti in un punto impreciso di quell’enorme quadraro bianco,luminoso e spazioso.
Nonno Walter mi sedette accanto,cingendomi le spalle con un braccio.
-Nessuno può dirti cosa fare…sei tu che devi decidere…sono sicuro che farai la scelta migliore…
Dopodichè,non sentii più la sua voce né la sua presenza.
-Nonno?Nonno!?
Nulla.
Era svanito nel nulla,così come era comparso.
I miei occhi si puntarono sul viso di Louis.
Non era più quel ragazzo qpensierato che avevo conosciuto 2 anni fa…no…quello era il volto di un uomo completamente distrutto,incapace di andare avanti,incapace di sorridere…incapace di sorridere…
No.
Il mio Lou avrebbe sorriso.
Sempre e comunque.
Chiusi gli occhi.



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                                                                   Louis Tomlinson
 
Un grave trauma cranico,avevano detto.
Ci sono poche probabilità che superi la notte,avevano aggiunto.
Potrebbe non ricordare nulla,avevano concluso.

Dopo essere entrato nella sua camera,ho urlato,ho pianto,ho urlato ancora,per poi svenire.
Nella mia mente iniziano a scorrere tante immagini di me e di Zayn,insieme.
Sogno il nostro primo incontro,dietro le quinte,al bootcamp a XFactor.

Prendo una bottiglietta d’acqua prima di tornare sul palco a ballare,ma un ragazzo attira la mia attenzione.E’ seduto su una poltroncina e Simon gli ha appena dato una bella sturata di orecchie.A quanto ho capito,origliando,il ragazzo,Zayn si chiama,non sa ballare e non ha intenzione di umiliarsi davanti a tante persone che nemmeno conosce.Appena Simon si alza,io gli vado vicino.
-Sai,ti capisco…- dico.
-Mh?
-Sul fatto di ballare…nemmeno io sapevo farlo,ero un totale imbranato,ma poi,a scuola,fecero il musical Greese e io ero il protagonista…in Greese ballano molto,e io,non potevo non saper ballare!Mi feci aiutare da mia madre e le mie sorelline.Ci volle molto,perché ero molto,molto maldestro…così tanto che ruppi uno stereo,ma con un po’ d’impegno ce l’ho fatta.Ti ho visto ballare Zayn,non sei tanto male!Sei solo impacciato!
-Davvero? – mi chiese esitante .
Annuii e mi alzai.
-Ehy tu…
-Mi chiamo Louis – gli dissi sorridendo.
-Ehy louis…grazie. – mi sorrise anche lui,,dopodichè mi voltai e tornai a ballare.
 
Non scorderò mai quel sorriso,quel suo ‘’grazie’’,quella sua insicurezza…forse è stata proprio quella a farmi innamorare di lui,perché nonostante Zayn sia un ragazzo famoso,è dannatamente insicuro.
Ed è per questo che lo amo.
perché sì,io lo amo.
Lo amo più della mia stessa vita.

Il sogno cambia radicalmente e dal primo incontro si va alla prima dormita insieme.
Era un sera fredda di dicembre,Harry era tornato a casa sua per le vacanze di Natale,idem per Liam,Zayn e Niall.Io ero l’unico sfigato rimasto da solo.Avevo la febbre e non ero riuscito a tornare a Doncaster,così,rimasi a casa.
Sento la serratura scattare.
Cazzo,un ladro in casa mia!E io sono da solo e disarmato!
Ma…da quando i ladri avevano le chiavi di casa?
La porta della mia stanza si apre,scricchiolando…devo ricordarmi di mettere dell’olio sulle guarnizioni,accidenti!
-Lou? – mi chiama una voce profonda e dolce al contempo.
-Porca merda,Ze’!Ho perso 15 anni di vita!Fare un urlo disumano,annunciando che sei tu no!?Devi muoverti silenzioso come un ladro!?
Sto sbroccando di brutto,ma è colpa sua!
Mi sono venuti 8 infarti contemporaneamente!
E lui se la ride!
Mi calmo e gli chiedo perché sia qui.
-Sono arrivato a Bradford,vado per bussare e noto un post-it attaccato internamente alla finestra.Diceva che i miei erano partiti e che non ci sarebbero stati per le vacanze.Così sono tornato indietro,pensando che il mio amico Louis avesse bisogno di compagnia!
-La tua dolcezza mi sconvolge Malik!
-Io sono sempre dolce! – gonfiò le guance offeso.
Sorridendogli gli faccio segno di mettersi con me nel lettone,e lui,senza farselo ripetere due volte,si sfila scarpe e cappotto e si tuffa nello spazio vuoto accanto a me.
-Che facevi prima che venissi a rompere?
-Mio piccolo cioccolatino tu non rompi mai e stavo leggendo alcune Fanfiction che scrivono le nostre ragazze…certo che ne hanno di fantasia!
-Uuuh!Cosa leggevi?
-Una Zouis.
-Sarebbe il bromance tra me e te?
-Esatto! – scoppiai a ridere e lui di seguito a me.
-Ma il bromance più seguito e amato non erano i Larry?
-E adesso anche gli Zouis!
-Gli Zouis spaccano i culi!
-Whoooo!
Io e Zayn passammo tutta la giornata a leggere e devo dire che le nostre fan vedevano dettagli che a me sfuggivano.Dio,quando le adoravo.
Ci addormentammo nello stesso letto,abbracciati.

Mi sveglio con le lacrime ch emi solcano il viso.
Guardo Zayn accanto a me,ma la situazione è la stessa.
Dorme.
Decido di andare a fare una passeggiata per prendere aria.
Arrivo nel giardino dell’ospedale che si sta riempiendo di piccoli pazienti.
Mi siedo su una panchina,chiudendo gli occhi,fino a quando una bambina mi si siede accanto.
E’ bellissima…è minuta,i capelli corti biondi e gli occhi azzurri,proprio come i miei.
-Ciao!Io sono Giuly!
-Ciao giuly…io mi chiamo Louis…
-Quanti anni hai?
-Troppi …- arriccio il naso.
-Ah…io ne ho 5! – e mi fece il segno con i ditini della mano sinistra.
-Perché sei così triste?
-Ehm…la persona che amo rischia….la…la vita e…-vedo i suoi occhi incupirsi e riempirsi di lacrime.Che idea stupida ire certe cose a una bambina! – non piangere,per favore….
-Non essere triste… - con la manina mi scaccia via una lacrime che era scappata al mio controllo –lui si riprenderà!Lui è forte!
-Come fai a sapere che è un lui?
Lei accennò un mezzo sorriso,mostrando il buchino lasciato da un dentino mancante.
-La sua stanza è di fronte la mia.
La piccola mi abbracciò.
-Sei sicura che guarirà?
-Sicura al 100%!
Gli sorrisi e il cellulare vibrò nella tasca del pigiama.
Era Paul.
-E’ sveglio.