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Autore: Vegeta_isBig    30/08/2012    1 recensioni
Salve! questa è la mia prima fan fiction quindi per favore siate buoni con le critiche.
Questa storia, completamente inventata, è ambientata nel famoso mondo di dragon ball. I personaggi principale sono Bra, Goten, Vegeta, Goku e gli altri.
Tutto comincia con Bra che ha un grande segreto, la ragazza di diciotto anni si allena in gran segreto con Goten, perché vuole dimostrare al padre che anche lei può essere una degna guerriera Sayan. Un giorno, un alieno arriva sulla Terra in cerca di un potere antico. Cosa succederà? Qual'è il potere misterioso e perché è così interessato a Vegeta? MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Goten, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di tutto, chiedo scusa per gli errori di ortografia fatti nei precedenti capitoli... farò più attenzione! Ringrazio chi a recensito e per i consigli...Buona lettura!

Sarix sceso dall'astronave, venne investito dalla luminosa luce del sole pomeridiano.
Sul suo pianeta non c'era tanta luce, ci mise qualche minuto ad abituarsi.
"Devo trovare un vecchio sayan qui? Ah, ma chi me l'ha fatto fare!" pensò il guerriero camminando per l'affollata citta, gli esseri umani gli stavano dando sui nervi, con i loro discorsi stupidi e immorali.
Si appoggiò ad uno dei pochi alberi che trovò, con la mano accarezzò la corteccia ruvida e scosse la testa sconsolato.
"Questo povero albero ha pochissima energia vitale, mi sorprende che il pianeta non sia morto" pensò ricominciando la sua ricerca. "Da quando sono sulla Terra non sono riuscito ad assorbere nemmeno la metà dell'energia sufficente a sconfiggere un cane rabbioso" tirò un calcio ad una lattina vuota, che qualcuno aveva gettato al suolo.
Senza accorgersene si scontrò contro una ragazza e per poco, entrambi non finirono a terra.
-Scusami, non ti avevo visto- disse la ragazza dai capelli azzurri.
Sarix la fissò sorpreso. -Non importa- rispose lui e guardò la ragazza allontanarsi.
"Cos'era quell'energia? Appena l'ho sfiorata mi sono sentito carico di energia, che sia.... No, è impossibile. Lei non può essere un sayan, non ha nè i capelli neri nè la coda. Non ho tempo da perdere, devo trovare il Portatore prima del generale. Conoscendolo lo ucciderebbe e poi chi lo sente l'imperatore!" Non avvertendo nessuna aura anomala, si diresse verso una stradina isolata e si teletrasportò ai piedi della navicella.
-Sarix! Dov'eri finito?! L'imperatore ha chiesto di te! Sbrigati ti stà aspettando!- gli grido una guardia.
Imprecò e corse verso la sala comandi, dove c'era uno schermo, nel quale, c'era l'immagine di Lord Ruxard che camminava impaziene nella sala del trono.
-Imperatore Ruxard! Perdonatemi se vi ho fatto attendere.-
-Avete localizzato Vegeta?-
Il giovane guerriero prese un respiro e rispose scegliendo bene le parole, il suo signore era di pessimo umore. -Purtroppo non ancora, siamo sulla Terra da meno di ventiquattr'ore, il viaggio è durato più del previsto, a causa di un mal funzionamento del motore. Abbiamo impiegato una settimana per arrivare a destinazione.-
Sentì Ruxard battere il pugno sul tavolo e un cupo ringhio.
-Capisco, vedete di portare a termine la missione il più presto possibile. Ci serve il potere Oscuro. Dobbiamo restituire la forza al nostro pianeta, dovete tenerlo a mente tutti quanti.-
Una fitta di dolore attraversò Sarix, il pensiero della sua famiglia e dei suoi amici che muoiono per colpa sua, non doveva permetterlo.
-Non lo dimentichiamo mai, mio signore. La terremo aggiornata sugli sviluppi della missione-
-Molto bene. Interrompo il collegamento- detto ciò lo schermo si oscurò.
-Non l'ha presa tanto male, che ne pensi, Aarimil?-
Il generale spuntò alle sue spalle. -Poteva andare peggio. Abbiamo rischiato grosso, fortuna che sei il suo prediletto, altrimenti a quest'ora saremmo nella pancia del suo animaletto.-
L'idea di essere ucciso da Incubo, gli fece accapponare la pelle. Una bestia nata nell'inferno, che si diverte ad torturare le vittime con gli artigli e le zanne.
-Già... Immagino che non ci siano novità.-
-Sembra che il principe dei Sayan non voglia farsi trovare.-
Sarix si allontanò. -Vado a riposare, per favore diresti ai tuoi uomini di non fare niente di stupido, come uccidere e massacrare? Mi eviteresti molti problemi.- disse svanendo, in uno dei tanti corridoi dell'immensa astronave.

Bra era uscita di casa, perché non ne poteva proprio più.
Trunks non la smetteva di fissarla e suo padre era nervoso, più del solito.
Decise di uscire per prendere un po' d'aria fresca e, dato che gli allenamenti erano sospesi, si dedicò allo shopping.
Camminava per le vie del centro, ogni tanto si voltava di colpo, perché aveva la sensazione di essere seguita, ma non c'era nessuno.
Si distrasse e si scontrò con un ragazzo, per poco non perse l'equilibrio, non tanto per la botta, ma per una scarica di energia che le attraversò la spalla.
-Scusami, non ti avevo visto.- si scusò e ricominciò a camminare.
Si diresse verso la foresta, era sicura di essere seguita, essendo abituata ad allenarsi li, si sentiva più a suo agio e avrebbe preso a calci qul simpaticone che giocava a nascondino. Continuò finché non vide una quercia familiare, sotto la quale si fermava sempre con Goten a riposare, si sedette e iniziò a respirare profondamente.
Goten glielo aveva insegnato nei primi tempi, un trucco per imparare a sentire le auree. Dopo aver calmato, il respiro riuscì a sentire ogni cosa intorno a lei, gli animali, il vento che spostava le foglie e l'energia vitale degli alberi, tutto in perfetto equilibrio.
La sua attenzione venne catturata dai passi di due persone, si sentivamo chiaramente, dato che interrompevano questo delicato equilibrio.
Si stavano avvicinando, ma lei decise di restare immobile ancora per un po'. "Venite, coraggio. Io non mordo, vi prenderò solo a calci sui denti." pensò sorridendo, era felice. Finalmente poteva combattere contro qualcuno che non fosse Goten. I due erano abbastanza vicini, quando un corvo si alzò il volo gracchiando, lei scattò in piedi e si dileguò tra gli alberi. Veloce come un fulmine arrivò accanto a loro, uno dei due si beccò un calcio sulle costole e finì contro un'albero.
Appena lo riconobbe, si portò le mani alla bocca mortificata.
"Ops. Oh no, se lui è... vuol dire che l'altro è..." Pensò terrorizzata, si voltò ed era lì.
-C..ciao papino, anche tu da queste parti?- chiese cercando una via di fuga dall'inevitabile.
-Ahi! Cosa mi ha colpito? Non l'ho neanche visto arrivare...-disse Trunks, alzandosi dolorante.
-Come ci sei riuscita?-chiese Vegeta, lo stupore era scomparso dal suo volto lasciando la solita maschera d'indifferenza, ma questa volta era curioso.
-Beh ecco.. io stavo facendo una passeggia ero quì dietro l'albero, quando ho visto una persona che mi ha spaventato e l'ho colpita. Scusa Trunks.- Disse rivolta al fratello.
-Certo, come no. Voglio sapere, uno, come hai fatto ad arrivare così in fretta, contando che laggiù- indicò la quercia a venti metri di distanza.- E due, vorrei tanto sapere come hai fatto ad atterrare tuo fratello, che è molto più forte di te.- disse perdendo leggermente la paziena.
-Ok, ve lo dico. Però volevo farvi una sorpresa. Io in questi ultimi sei mesi mi sono allenata nel combattimento.-
La loro reazione fu prevedibile. Stupore, preoccupazione e rabbia, soprattutto Vegeta.
-Come!-Gridò Trunks. -Perché non ci hai detto niente!-
-Perché sono fatti miei!- gli disse Bra, cominciava anche lei ad irritarsi.
-Tsk, sei stata stupida.- disse il padre dei due. -Cosa credevi di fare? Tu non sarai mai una guerriera.-
Bra sbarrò gli occhi. "Non ci credo, me lo ha detto in faccia"
Il dolore provato quel giorno, si unì alla rabbia del momento.
Era come un vulcano attivo e stava per esplodere
-Io sono...- non terminò la frase, perché una sensazione di pericolo, la bloccò e l'inquietudine sostituì la rabbia.
Si concentrò su un punto lontano.
Qualcosa non andava, non erano soli, qualcuno si stava avvicinando e ogni cosa sul suo cammino moriva, avvertiva l'energia delle piante e degli animali spegnersi.
-Allora? Tu saresti..-chiese Vegeta.
Bra strinse i pugni. -Silenzio!- ordinò ai due, che erano troppo concentrati su di lei per accorgersi del pericolo.
Trunks osservò sua sorella e capì che qualcosa non andava, lei non avrebbe mai risposto in quel modo al padre.
-Come osi dare ordini a me!- Suo padre aveva perso la pazienza, il figlio maggiore lo fermò.
-Papà, c'è qualcuno.-
-Già, ci sono tre persone che si avvicinano e la loro aura aumenta sempre di più- disse poi sbiancò.
Sapeva chi erano. Una razza aliena subdola e pericolosa.
-Bra, vattene! Ci pensiamo Trunks ed io a loro.- ordinò il principe dei sayan.
-Non ci penso neanche, io resto con voi!-Affermò decisa.
Vegeta non potè replicare, perché i tre alieni atterrarono di fronte a loro.
-Vegeta, principe dei sayan. Ti stavamo cercando.- disse uno di loro, con tono poco amichevole.
-State dietro di me. Ci penso io.- disse Vegeta, mettendosi in posizione d'attacco


U.U tra poco ci sarà un po d'azione!!!! Contenti!!!! è molto tardi quindi è possibile che ci sia qualche errore.... Spero che questo capitolo vi piaccia :-) Fatemi sapere se devo migliorare qualcosa!!!! CIAO!!!
Prima di tutto, chiedo scusa per gli errori di ortografia fatti nei precedenti capitoli... farò più attenzione! Ringrazio chi a recensito e per i consigli...Buona lettura!

Sarix sceso dall'astronave, venne investito dalla luminosa luce del sole pomeridiano.
Sul suo pianeta non c'era tanta luce, ci mise qualche minuto ad abituarsi.
"Devo trovare un vecchio sayan qui? Ah, ma chi me l'ha fatto fare!" pensò il guerriero camminando per l'affollata citta, gli esseri umani gli stavano dando sui nervi, con i loro discorsi stupidi e immorali.
Si appoggiò ad uno dei pochi alberi che trovò, con la mano accarezzò la corteccia ruvida e scosse la testa sconsolato.
"Questo povero albero ha pochissima energia vitale, mi sorprende che il pianeta non sia morto" pensò ricominciando la sua ricerca. "Da quando sono sulla Terra non sono riuscito ad assorbere nemmeno la metà dell'energia sufficente a sconfiggere un cane rabbioso" tirò un calcio ad una lattina vuota, che qualcuno aveva gettato al suolo.
Senza accorgersene si scontrò contro una ragazza e per poco, entrambi non finirono a terra.
-Scusami, non ti avevo visto- disse la ragazza dai capelli azzurri.
Sarix la fissò sorpreso. -Non importa- rispose lui e guardò la ragazza allontanarsi.
"Cos'era quell'energia? Appena l'ho sfiorata mi sono sentito carico di energia, che sia.... No, è impossibile. Lei non può essere un sayan, non ha nè i capelli neri nè la coda. Non ho tempo da perdere, devo trovare il Portatore prima del generale. Conoscendolo lo ucciderebbe e poi chi lo sente l'imperatore!" Non avvertendo nessuna aura anomala, si diresse verso una stradina isolata e si teletrasportò ai piedi della navicella.
-Sarix! Dov'eri finito?! L'imperatore ha chiesto di te! Sbrigati ti stà aspettando!- gli grido una guardia.
Imprecò e corse verso la sala comandi, dove c'era uno schermo, nel quale, c'era l'immagine di Lord Ruxard che camminava impaziene nella sala del trono.
-Imperatore Ruxard! Perdonatemi se vi ho fatto attendere.-
-Avete localizzato Vegeta?-
Il giovane guerriero prese un respiro e rispose scegliendo bene le parole, il suo signore era di pessimo umore. -Purtroppo non ancora, siamo sulla Terra da meno di ventiquattr'ore, il viaggio è durato più del previsto, a causa di un mal funzionamento del motore. Abbiamo impiegato una settimana per arrivare a destinazione.-
Sentì Ruxard battere il pugno sul tavolo e un cupo ringhio.
-Capisco, vedete di portare a termine la missione il più presto possibile. Ci serve il potere Oscuro. Dobbiamo restituire la forza al nostro pianeta, dovete tenerlo a mente tutti quanti.-
Una fitta di dolore attraversò Sarix, il pensiero della sua famiglia e dei suoi amici che muoiono per colpa sua, non doveva permetterlo.
-Non lo dimentichiamo mai, mio signore. La terremo aggiornata sugli sviluppi della missione-
-Molto bene. Interrompo il collegamento- detto ciò lo schermo si oscurò.
-Non l'ha presa tanto male, che ne pensi, Aarimil?-
Il generale spuntò alle sue spalle. -Poteva andare peggio. Abbiamo rischiato grosso, fortuna che sei il suo prediletto, altrimenti a quest'ora saremmo nella pancia del suo animaletto.-
L'idea di essere ucciso da Incubo, gli fece accapponare la pelle. Una bestia nata nell'inferno, che si diverte ad torturare le vittime con gli artigli e le zanne.
-Già... Immagino che non ci siano novità.-
-Sembra che il principe dei Sayan non voglia farsi trovare.-
Sarix si allontanò. -Vado a riposare, per favore diresti ai tuoi uomini di non fare niente di stupido, come uccidere e massacrare? Mi eviteresti molti problemi.- disse svanendo, in uno dei tanti corridoi dell'immensa astronave.

Bra era uscita di casa, perché non ne poteva proprio più.
Trunks non la smetteva di fissarla e suo padre era nervoso, più del solito.
Decise di uscire per prendere un po' d'aria fresca e, dato che gli allenamenti erano sospesi, si dedicò allo shopping.
Camminava per le vie del centro, ogni tanto si voltava di colpo, perché aveva la sensazione di essere seguita, ma non c'era nessuno.
Si distrasse e si scontrò con un ragazzo, per poco non perse l'equilibrio, non tanto per la botta, ma per una scarica di energia che le attraversò la spalla.
-Scusami, non ti avevo visto.- si scusò e ricominciò a camminare.
Si diresse verso la foresta, era sicura di essere seguita, essendo abituata ad allenarsi li, si sentiva più a suo agio e avrebbe preso a calci qul simpaticone che giocava a nascondino. Continuò finché non vide una quercia familiare, sotto la quale si fermava sempre con Goten a riposare, si sedette e iniziò a respirare profondamente.
Goten glielo aveva insegnato nei primi tempi, un trucco per imparare a sentire le auree. Dopo aver calmato, il respiro riuscì a sentire ogni cosa intorno a lei, gli animali, il vento che spostava le foglie e l'energia vitale degli alberi, tutto in perfetto equilibrio.
La sua attenzione venne catturata dai passi di due persone, si sentivamo chiaramente, dato che interrompevano questo delicato equilibrio.
Si stavano avvicinando, ma lei decise di restare immobile ancora per un po'. "Venite, coraggio. Io non mordo, vi prenderò solo a calci sui denti." pensò sorridendo, era felice. Finalmente poteva combattere contro qualcuno che non fosse Goten. I due erano abbastanza vicini, quando un corvo si alzò il volo gracchiando, lei scattò in piedi e si dileguò tra gli alberi. Veloce come un fulmine arrivò accanto a loro, uno dei due si beccò un calcio sulle costole e finì contro un'albero.
Appena lo riconobbe, si portò le mani alla bocca mortificata.
"Ops. Oh no, se lui è... vuol dire che l'altro è..." Pensò terrorizzata, si voltò ed era lì.
-C..ciao papino, anche tu da queste parti?- chiese cercando una via di fuga dall'inevitabile.
-Ahi! Cosa mi ha colpito? Non l'ho neanche visto arrivare...-disse Trunks, alzandosi dolorante.
-Come ci sei riuscita?-chiese Vegeta, lo stupore era scomparso dal suo volto lasciando la solita maschera d'indifferenza, ma questa volta era curioso.
-Beh ecco.. io stavo facendo una passeggia ero quì dietro l'albero, quando ho visto una persona che mi ha spaventato e l'ho colpita. Scusa Trunks.- Disse rivolta al fratello.
-Certo, come no. Voglio sapere, uno, come hai fatto ad arrivare così in fretta, contando che laggiù- indicò la quercia a venti metri di distanza.- E due, vorrei tanto sapere come hai fatto ad atterrare tuo fratello, che è molto più forte di te.- disse perdendo leggermente la paziena.
-Ok, ve lo dico. Però volevo farvi una sorpresa. Io in questi ultimi sei mesi mi sono allenata nel combattimento.-
La loro reazione fu prevedibile. Stupore, preoccupazione e rabbia, soprattutto Vegeta.
-Come!-Gridò Trunks. -Perché non ci hai detto niente!-
-Perché sono fatti miei!- gli disse Bra, cominciava anche lei ad irritarsi.
-Tsk, sei stata stupida.- disse il padre dei due. -Cosa credevi di fare? Tu non sarai mai una guerriera.-
Bra sbarrò gli occhi. "Non ci credo, me lo ha detto in faccia"
Il dolore provato quel giorno, si unì alla rabbia del momento.
Era come un vulcano attivo e stava per esplodere
-Io sono...- non terminò la frase, perché una sensazione di pericolo, la bloccò e l'inquietudine sostituì la rabbia.
Si concentrò su un punto lontano.
Qualcosa non andava, non erano soli, qualcuno si stava avvicinando e ogni cosa sul suo cammino moriva, avvertiva l'energia delle piante e degli animali spegnersi.
-Allora? Tu saresti..-chiese Vegeta.
Bra strinse i pugni. -Silenzio!- ordinò ai due, che erano troppo concentrati su di lei per accorgersi del pericolo.
Trunks osservò sua sorella e capì che qualcosa non andava, lei non avrebbe mai risposto in quel modo al padre.
-Come osi dare ordini a me!- Suo padre aveva perso la pazienza, il figlio maggiore lo fermò.
-Papà, c'è qualcuno.-
-Già, ci sono tre persone che si avvicinano e la loro aura aumenta sempre di più- disse poi sbiancò.
Sapeva chi erano. Una razza aliena subdola e pericolosa.
-Bra, vattene! Ci pensiamo Trunks ed io a loro.- ordinò il principe dei sayan.
-Non ci penso neanche, io resto con voi!-Affermò decisa.
Vegeta non potè replicare, perché i tre alieni atterrarono di fronte a loro.
-Vegeta, principe dei sayan. Ti stavamo cercando.- disse uno di loro, con tono poco amichevole.
-State dietro di me. Ci penso io.- disse Vegeta, mettendosi in posizione d'attacco


U.U tra poco ci sarà un po d'azione!!!! Contenti!!!! è molto tardi quindi è possibile che ci sia qualche errore.... Spero che questo capitolo vi piaccia :-) Fatemi sapere se devo migliorare qualcosa!!!! CIAO!!!
   
 
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