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Autore: _hicaspar    30/08/2012    2 recensioni
«Ti amo Niall.» disse Harry dopo essersi staccato dalle labbra di Niall.
«Ti amo anch'io Harry.» rispose l'altro guardandolo negli occhi.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tell my love to wreck it all,
cut out all the ropes and let me fall.


 

Niall si tolse gli occhiali e li mise sul cruscotto della nuova e costosissima auto di Harry. Si lasciò cadere la testa all'indietro che sprofondò nel poggia-testa di pelle nera.
Una leggere folata di vento si alzò, improvvisa e rilassante, che scompigliò i capelli del biondo. 
Il riccio lo guardo con la coda dell'occhio e si lasciò scappare un sorriso che mostrò due fossette tanto belle quanto ingannevoli.
«Senti Harry, perché mi hai portato qui?»Chiese il biondo senza aprire gli occhi né muoversi di un millimetro. 
«Sei troppo curioso.» Rise il più piccolo «È una sorpresa.» continuò. 
«Non tenermi sulle spine» rispose Niall guardando ogni suo lineamento. 
Harry ignorò la risposta di Niall ma sorrise con le sopracciglia leggermente alzate. L'avrebbe preso in giro per tutto il viaggio per tutta quella curiosità e ingenuità, ma la dolcezza di quegli occhi di un azzurro così intenso da far invidia al cielo, lo ammutoliva ogni volta che provava a sputare qualche parola. 

Harry  fermò la macchina e tolse la chiave dal cruscotto e scese dall'auto. 
«Non vedevi l'ora di arrivare ora non scendi?» chiese il riccio divertito.
Il biondo scese dall'auto e si diresse verso una panchina poco lontana. 
Col trascorrere di minuti, la luna brillante e piena di crateri avrebbe cominciato la sua ascesa dal mare. Il sole scendeva sull'orizzonte nella direzione opposta. Tingendo il cielo di rosso, arancione e giallo. Come se il cielo lasciasse sfuggire tutte la bellezza che conteneva Il mare si tinse d'oro, mentre le diverse sfumature si riflettevano sulla superficie. Il sole continuava a scendere, lasciando bagliori a perdita d'occhio prima di svanire definitivamente sotto le onde. La luna proseguì nella sua lenta ascesa, scintillante di diverse sfumature di giallo. Niall osservata tutto in silenzio. 
«Allora?» chiese Harry curioso come non mai. 
Niall lo guardò senza dire una parola e si alzò avvicinandosi a lui. Restarono in silenzio guardandosi negli occhi. 
«Perché mi hai portato qui?» chiese il biondo senza mai togliere lo sguardo dagli occhi color smeraldo di Harry. 
Harry inspirò tutta l'aria che i suoi polmoni riuscivano a contenere e si avvicinò alla ringhiere dando le spalle a Niall.
«Quindi?» chiese di nuovo il biondo.
«Non penso che tu sia così stupido da non capire che ti devi dire una cosa importante.» sospirò prima di continuare «Il sentimento che provo dentro è strano. Non è uno di quei sentimenti che si possono nascondere con facilità. Ho persino dimenticato di che colore sono i tuoi occhi, verdi o blu. In ogni modo, quello che sto cercando di dirti è che i tuoi occhi sono gli occhi più dolci che io abbia mai visto.» Harry rimase in silenzio a guardare il vuoto dopo qualche secondo riprese a parlare. «Mi hai rubato tutte le parole, i sogni, i giorni, le ore, gli attimi, i minuti, i gesti, le aspirazioni. Mi hai rubato il sole, la lune, le stelle, le nuvole, il cielo e perfino la terra Mi hai rubato i battiti del cuore e l'aria che respiro. Mi hai rubato tutte le parole, perché poi tante parole in amore non servono. Mi hai rubato i sogni e le aspirazioni, ma solo per poterne creare dei nuovi insieme. MI hai rubato i giorni, le ore, gli attimi, i minuti, perché lontani l'uno dall'altro tutto perse di senso e significato. Un giorno lontani, conta per due e tutti diventa grigio e spento. Mi hai rubato il sole, la luna, le stelle, le nuvole, il cielo e perfino la terra, perché il mio mondo sei diventato tu. Con un sorriso più caldo e luminoso del sole e delle stelle messi insieme e due occhi che, per chi sa osservare bene, sono uno specchio verso l'universo, verso l'infinito. Mi hai rubato i battiti del cuore e l'aria che respiro, per mescolarli con i tuoi. Mi hai rubato tutto, mi hai rubato persino me stesso ma io non ho opposto resistenza. Mi sono lasciato portare via da te, affascinato dal tuo sorriso sincero e annebbiato dal tocco caldo della tua mano. Mi hai rubato tutto, mi hai rubato persino a me stesso, ma solo per avermi più vicino, vicino a te. E io non ho opposto nessuna resistenza, perché ho capito d'amarti. Perché ho capito che ti amo, ti amo più delle stelle che cono in cielo. Ti amo, perché sai comprendermi, ti basta uno sguardo e sai riconoscere tutto che mi si agita dentro. Ti amo, perché tra le tue braccia non ho trovato una prigione, ma un mondo da esplorare in piena libertà. Un mondo fatto di calore e dolcezza. Ti amo perché tu mi sai ascoltare senza prendere nulla. Perché a te piace ascoltarmi, perché i miei problemi sono anche i tuoi. Perché a te piace condividere la mia allegria, ridendo insieme in un intreccio di sorrisi. Perché a te piace essere la risoluzione dei miei problemi. Ti amo perché le tue mani quando stringono e mie mi procurano una sensazione di 'tutto', di infinità. Ti amo perché senza di te non sono niente, soltanto un guscio vuoto. Tu sei la mia anima, ciò che mi rende quel che sono. Ciò che mi rende me. Potrei ascoltarti per ore e ore, senza stancarmi mai. La tua voce ha un strano effetto su di me. Basta una tua parola, un flebile sussurro e il cuore salta di un battito, poi accelera all'improvviso. Gli occhi diventano immensi, per poterti catturare in ogni tuo gesti, in ogni tua piccola smorfia. Ma soprattutto per poter catturare il tuo sorriso. Lui, così semplice e dolce. Lui che mi ha fatto innamorare e che mi fa innamorare ogni volta. Ogni volta che comprare sulle tue labbra da mordere. Mi hai fatto innamorare non solo del tuo sorriso. Mi hai fatto innamorare della tua ironia, della tua testardaggine. Mi hai fatto innamorare dei tuoi ritardi, delle tue scuse, dei tuoi errori. Mi hai fatto innamorare prima dei tuoi difetti e poi dei tuoi pregi. E forse ti amo così tanto proprio per i tuoi difetti. La perfezione non esiste. Non esistono uomini perfetti. Non esistono donne perfetto.» Harry si girò e con gli occhi lucidi guardò il viso del biondino che stava lì, immobile, senza battere un ciglio. «E poi ci sono notti in cui dentro mi si agita una bufera d'emozioni contrastanti che non mi lasciano dormire. Paura, amore, dolore, delusione, passione. Sento freddo, freddo dentro e uno strano vuoto d'animo. Tutto sembra così difficile. Mi ritrovo ad abbracciarmi, abbracciarmi forte per infondermi un po' di quel calore che vorrei. Ma il problema è che non vorrei sentire le mia braccia intorno, ma le tue. Vorrei sentire il tuo corpo tanto vicino da sembrare una seconda pelle e un calore tutto nuovo che ci avvolge stretti l'uno contro l'altro. Vorrei sentire le tue mani sul mio viso e le tua labbra sulle mie. Con un bacio calmare quella distanza, far sparire quelle paure. E riposare l', tranquillamente, ai sicuro nel tuo abbraccio.»
Harry si asciugò le lacrime con la manica della felpa e si sedette sulla panchina, poggiò i gomito sulle gambe e prese la testa tra le mani. 
Niall si avvicinò lentamente e si sedette accanto all'amico. 
«È vero?» chiese il più grande. 
«Cosa è vero?» chiese singhiozzando il più piccolo. 
«Quello che hai detto.» Niall si alzò e si inginocchiò davanti a lui in modo da guardarlo negli occhi. Gli alzò la testa e scostò i capelli dalla fronte.
Harry annuì tirando su col naso. 
Niall accennò un sorriso e si asciugò le lacrime che rigavano le guance di Harry. «Se mi ami così tanto non piangere.» 
Harry chiuse gli occhi, non voleva guardare quegli occhi azzurri che probabilmente tra qualche secondo avrebbero respinto i suoi sentimenti. 
«Niall, dillo senza giri di parole che non mi ami, che ho fatto la figura dello stupido.» disse con voce flebile.
Niall lo guardò per un istante e scoppiò in una risata fragorosa che innervosì Harry. 
«Cos'hai da ridere ora?» chiese irritato il riccio. 
«Niente Harry, niente» disse Niall divertito avvicinandosi al viso di Harry «Sai Harry? Quando devi parlare non dici neanche una parola, ora che devi stare zitto di metti a discutere?»
Harry accennò un sorriso esplorando ogni minimo dettagli ancora a lui sconosciuto. Infine infilò le dita nei suoi capelli setosi. 
Niall deglutì a vuoto fissandogli le labbra, posò la mano sulla nuca del riccio e finalmente le loro labbra si toccarono. La lingua di Harry chiese il permesso di entrare e una volta che gli fu accordato, le loro lingue iniziarono a danzare. Una danza fatta di giravolte che lasciava i due senza fiato. 
Niall sorrise sulle labbra dell'altro. 
«Ti amo Niall.» disse Harry dopo essersi staccato dalle labbra di Niall. 
«Ti amo anch'io harry.» rispose l'altro guardandolo negli occhi. 

 

  
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