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Autore: Incorreggibile    30/08/2012    2 recensioni
( Fan-fiction di Nina la bambina della Sesta Luna)
Nina è una bambina di 10 anni, che ha appena terminato la quinta elementare.
In occasione di questo avvenimento, la scuola organizza un ballo, in cui Nina andrà con i suoi mitici compagni di avventura...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel pomeriggio Nina era in attesa nella Sala delle Rose, stava infatti aspettando che arrivassero i suoi amici per la prima lezione di ballo.
La prima ad arrivare fu Roxy, che fremeva dalla voglia di poter ballare con il biondino.
“ Ciao Nina, spero di essere stata puntuale, gli altri non sono ancora arrivati?”
“Ciao Roxy, sei stata puntualissima, comunque no, non sono ancora arrivati, tu sei la prima!”
“Perfetto, posso andare in cucina, avrei un po’ di fame.” Disse la solita golosona.
“Certo, c’è del budino al cioccolato se ti interessa” rispose la piccola alchimista.
“Grandioso, io adoro il budino, soprattutto quello al cioccolato”.

Pochi secondi dopo, la bambina era già col suo budino in mano, quando sentì suonare il campanello: “ Nina, Nina, sono arrivati!” esclamò la ragazzina contentissima di vedere il suo bel Luca.
“Perfetto, vado ad aprire la porta!” disse Nina che era altrettanto entusiasta.
Appena arrivati i ragazzini corsero subito nella sala delle rose, e, in un battibaleno, preparano la radio con dei cd di: salsa, baciata e merengue.
Luca si dimostrò molto capace e soprattutto molto determinato, infatti i primi passi furono molto semplici per lui.

Roxy era davvero contenta di poter ballare con il ragazzo per la quale si era presa una innocente cotta, ma allo stesso tempo era anche un po’ imbarazzata e temeva di poter sbagliare.
“ Bravo, te la cavi proprio bene” fu l’ unica affermazione che riuscì a dire.
“ Grazie, devo dire che ballare con te mi piace davvero, perché riesci a guidarmi in qualunque passo io faccia.”

In quel momento la faccia di Roxy sembrava un peperone; si era talmente imbarazzata che non riusciva più a controllare i passi.
“Grazie, adesso facciamo una piccola pausa” disse con una voce acuta dalla vergogna.
“Perfetto ragazzi, siete stati bravissimi, non riesco nemmeno a credere che siete già a questo punto, adesso andiamo a fare merenda e poi continueremo, mi sembra che Ljuba abbia proprio superato se stessa nel preparare lo spuntino (se così si può definire).”
“Grandeee!” gridarono tutti in coro.

Nina non si sbagliava, la dolce Meringa aveva preparato un piccolo banchetto: panettone al cioccolato con crema al cacao, succo alla mela, biscotti alle mandorle, thè alla pesca, budino alla crema e, dulcis in fundo, gelato alla nocciole.

“Wow Meringa, non ci credo, hai preparato un sacco di cose squisite.”
“E di certo non sono solo da guardare, coraggio ragazzi, non avete certo bisogno che io vi dica che dovete cominciare a mangiare, BUON APPETITO!” disse la buona tata con fare materno.
I bambini mangiarono senza fare tanti complimenti, e soprattutto con buon gusto, tanto da non lasciare nulla nei vassoi.

Appena finito, non se la sentivano di tornare a ballare, appesantiti com’ erano. E allora decisero di guardare un bel film, tra i quali scelsero Indiana Jones, il film adatto a Nina e ai suoi amici, un pellicola piena di azione e di avventura!

Evitarono però i pop corn, dopo tutto quello che avevamo appena mangiato.

Terminato il film, la prima affermazione fu di Dodo: “Che po… po… pomeriggio stupendo, pie… pieno di avv.. avventura!”
“Ben detto amico mio, è stato un pomeriggio fantastico, grazie di tutto Nina” continuò Cesco.
“ E di ché, è bello poter passare un pomeriggio con i miei migliori amci” rispose la bambina con dolcezza.
“Adesso se fatto tardi, noi torniamo a casa” disse Luca
“ Va bene, ci vediamo domani alla stessa ora, mi raccomando, vi aspetto!”
“ Certo! Non preoccuparti!” rispose mentre apriva la porta.
Usciti i ragazzini, Nina si sdraiò sul divano, accarezzando il tenero Platone, mentre pensava a nonno Misha, e al suo incontro con lui su Xorax. Come gli sarebbe piaciuto poterlo rivedere ancora una volta, poterlo riabbracciare o sedersi sulle sue gambe come faceva da bambina o ascoltare le sue lezione di alchimia… Quanto gli mancava...

“Ninaaa, a tavolaaa!!” la voce di Ljuba entrò come un lampo nelle sue orecchie. Si alzò di scatto e andò subito in cucina dalla buona tata: “ Grazie mille Ljuba ma non ho fame, sono ancora sazia della sostanziosa merenda che hai preparato oggi pomeriggio!”
“D’accordo bambina mia, allora buona notte” rispose la buona tata.
“Notte anche a te” disse sbadigliando.

La bambina si rifugiò nella sua stanzetta, e piena di sonno si addormentò senza neanche indossare il pigiama…
 



Questo è il 4° capitolo, speriamo possa piacervi... Se la storia vi piace, lasciate una recensione, per voi non
è niente, ma per me conta molto... bacii Incoreggibile







  
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