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Autore: sweet et    14/03/2007    5 recensioni
Il mio ipotetico settimo libro...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione, Vicktor/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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PROLOGO

Hermione era seduta ad uno dei numerosi tavoli della biblioteca.
I professori le avevano più volte offerto l’ufficio che un tempo era appartenuto alla McGrannitt, ma lei non aveva alcuna intenzione di prendere il posto della sua insegnante di trasfigurazione.
Non sarebbe mai riuscita ad accettare l’idea di trascorrere tutte le sue giornate nel luogo dove la sua professoressa preferita era…era morta.
Uccisa da un mangiamorte, proprio quando tutto stava per finire.
Il suo spirito, insieme a quello di Silente, aleggiava sull’edificio.
Ripensò a quella lettera di addio che le aveva scritto, informandola che lei e i suoi amici non avrebbero frequentato il settimo e ultimo anno di scuola, e quella che aveva ricevuto come risposta.

Carissima signorina Granger,
spero proprio che mi perdonerà se in quest’occasione mi permetto di chiamarla Hermione e di darle del TU.
Ricordo ancora il primo giorno che mettesti piede nel nostro castello: non appena ti vidi capii che eri speciale, una ragazza dalla quale mi sarei dovuta aspettare grandi cose, e così è stato. Non mi hai mai deluso.
Certo, ogni tanto le tue scelte mi hanno colpito profondamente, ma sono sempre state fatte con il cuore, e per questo sono sempre state da me ben accette.
Mi rammarica profondamente la notizia che tu, harry e Ronald non tornerete il prossimo anno per concludere il vostro percorso accademico, ma comprendo la vostra decisone.
Avete sempre dimostrato un grandissimo coraggio, talvolta da me considerato imprudenza e incoscienza, e il desiderio di combattere in prima fila contro il male è assolutamente comprensibile e vi rende molto onore.
Mi raccomando solo di mettere in pratica gli insegnamenti che avete appreso qui, di non lasciarvi mai guidare dall’impulsività e, soprattutto, di rimanere sempre uniti.
Buona fortuna!
Cordiali saluti,
LA PRESIDE
Minerva McGrannitt
Ripensando a quelle ultime parole “Rimanete sempre uniti”, le si strine un nodo alla gola…non era riuscita ad accontentarla, non in questo almeno.
I rapporti tra lei e Ron erano inesistenti, e dalla piega che avevano preso le cose, anche la sua amicizia con Harry era destinata a diventare solo un ricordo.
Avvertendo gli occhi riempirsi di lacrime, ritornò alla svelta alle sue scartoffie, consapevole che in quel momento erano l’unica cosa che le impedivano di impazzire.
Trascorsero alcune ore prima che risollevasse la testa da quei fogli.
Un leggero brontolio allo stomaco, infatti, l’aveva costretta a domandarsi da quanto tempo non mangiava, non dormiva in un comodo letto, non usciva da quel posto.
Un tempo non si sarebbe dovuta preoccupare di tutto ciò: era certa che i suoi amici, quando sarebbe giunto il momento, l’avrebbero trascinata via da quell’aula piena di libri polverosi e l’avrebbero costretta a mangiare, a riposare e a ricontrollare la scala delle sue priorità.
Un tempo…ormai non rimaneva che lei a vigilare su sé stessa!
Solo quando si alzò per dirigersi verso l’uscita si rese conto di quanto fosse debole e stanca. Mentre percorreva il corridoio, un ‘CLUNCK’ alle sue spalle la fece sobbalzare.
Si voltò di scatto impugnando la bacchetta, ma la riabbassò subito quando si accrse che davanti a lei si era materializzato un elfo domestico.
-Dobby, cosa c’è? Problemi in cucina?-
-No signorina. Noi elfi non dare mai problemi. Noi aiutare a risolverli.-
-E allora perché sei qui?-
-Dobby preoccupato. Amica di Harry Potter molto triste.-
-Oh, non devi; io…ho solo fame!- lo rassicurò portandosi una mano allo stomaco.
-FAME? Dobby ora va a preparare cibo: Dobby è felice di aiutare una grande amica di Harry Potter!-
Stava quasi per scomparire, quando iniziò a sbattere la testa contro il muro.
-Dobby cattivo! Dobby bugiardo! Dobby ficcanaso!-
Hermione non sapeva cosa fare, era spaventata.
-Dobby calmati, va tutto bene. Dobby io…io ti proibisco di farti del male!-
Improvvisamente l’elfo cessò di sbattere la testa contro la parete e ringraziò la sua salvatrice.
-Dobby voleva sapere se…lui e Winky avere ancora lavoro!
Dobby non voleva, ma lui ha sentito dire che forse la scuola rimarrà chiusa.
Fuori nessuno vuole elfi liberi!- iniziò a piangere disperatamente.
-Oh, non fare così: sono sicura che se le cose dovrebbero andare male troveremo qualcuno che desidera elfi domestici liberi, e mi interesserò personalmente affinché anche tutti i tuoi amici trovino famiglie che li rispettino e che li trattino bene.-
Dopo aver speso alcuni minuti cercando di convincerlo e consolarlo fu finalmente libera, all’aria aperta. Trovò bellissima la sensazione del sole che le accarezzava il viso. Appena si distese sul verde prato, i ricordi la assalirono facendole rivivere ogni singolo momento che l’aveva portata lì…
  
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