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Autore: Sono_strana    30/08/2012    0 recensioni
Elison una ragazza che odia il mondo esterno, odia tutti i suoi amici, si fida solo di lui, il suo migliore amico Erik, e delle persone che conosce dietro a quell'orribile schermo del pc. Un giorno conosce un bel ragazzo, ma non sa cosa le aspetterà...
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Elison, Elison svegliati!-
Una voce continuava a rimbombare dentro la mia testa, aprii gli occhi, non c'era nessuno. Quella vocina odiosa assomigliava a quella di mia madre quando mi sveglia per andare a scuola, forse era soltanto un sogno.
MI alzai dal letto, erano circa le nove passate. Mi avviai verso la cucina, era vuota, i miei erano a lavorare. Non avevo molta fame così mi feci un panino con la nutella e via.
Ritornai in camera, accesi il mio pc e entrai su facebook.
Dopo qualche minuto il cellullare squillo era Erik.
-Ehi Eli, hai da fare oggi?-
-Erik, penso di no, perchè?-
-Ti volevo portare in un posticino-
Rimasi in silenzio per qualche secondo, poi quel silenzio venne rotto dalla voce di Erik.
-Che fai allora? Vuoi venire?-
-Vabbene dai, solo perchè sei tu-
-Perfetto ti passo a prendere verso le quattro, fatti trovare pronta, ciao bella.-
Non feci in tempo a rispondere che aveva già riattaccato.
Intanto ritornai a fissare lo schermo del pc.
Ad un tratto mi arrivò un richiesta d'amicizia su facebook, un certo Sam Spencer. Accettai.
La chat ad un tratto si aprì, era quel Sam. Mi scrisse -Oiii-
Un po' dubbiosa risposi anche io con un 'ciaoo'.
-Qualcuno mi ha detto che sei una brava persona allora ho deciso di aggiungerti-
-E chi te l'avrebbe detto?-
-Eh eh, te lo dirò più in là-
-Come vuoi tu.-
Diedi uno sguardo verso l'orologio del computer, erano le tre e un quarto, forse era meglio muoversi.
Salutai quello strano ragazzo e mi andai di corsa a preparare.
Jeans corti, maglietta semplice, cellullullare e soldi in tasca.
Suonò il campanello, era lui, Erik.
Erik era l'unica persona di cui mi fidavo ecco perchè lui era il mio migliore amico. Lui sapeva come trattarmi, mi conosceva meglio dei miei genitori, era come un fratello per me. Avevo solo paura che succedesse una cosa, che io mi sarei innamorata di lui, ma non ci pensavo fin troppo.
Mi salutò con un lungo abbraccio, poi mi aiutò a salire sulla sua moto e partimmo verso quel luogo sconosciuto.
Non sapevo dove mi avrebbe portato nè a che ora saremmo arrivati, ma sapevo che sarei stata felice per tutto il tempo, perchè sarei stata con lui.


  
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