Non ricordo nulla , accadde troppo in fretta . Mi trovavo a Baker street Londra 23122012.Quel giorno fu indimenticabile , Jack mi chiese di sposarmi io gli dissi di si , pranzammo al ristorante. si fecero le 16,00 e decisi di andarmene, quindi chiamai un taxy che in meno di cinque minuti mi venne a prendere . Mi lascio sul ciglio della strada vicino ad un giornalaio . Comprai un giornale , poi attraversai . Ecco , da quel punto non ricordo più niente. Qualche oretta dopo mi svegliai seduta su una sedia accanto al mio corpo disteso su un lettino . Non capivo cosa stesse accadendo , All'improvviso vidi mia madre entrare in quella stanzetta buia e fredda con le lacrime agli occhi seguita da un dottore.

-Signora, sua figlia ...non c'e l'ha fatta.-

Mia madre si porto una mano alla bocca , io incredula cominciavo a capire, a ricordare.Mi avvicinai a mia madre cercai di appoggiarle la mano sulla spalla, ma il mio braccio l'attraverso. Con uno scatto riportai rapidamente il braccio al suo posto , poi feci degli strani movimenti . Mia madre non mi vedeva! Mi voltai , e molto lentamente mi avvicinai al lettino dove ero distesa, Guardai il mio volto . La mia faccia pallida , le mie labbra secche , i miei occhi aperti rivolti al nulla, il mio cuore che non batteva.Neanche un movimento. Ero morta. Ad un certo punto volevo piangere , ma non ci riuscivo , dai miei occhi non usciva niente , mi spremevo , tentavo di far uscire qualcosa ma niente , le lacrime non uscivano , così mi deprimevo ancora di più . Il dottore si allontanò per un momento dalla stanza . Mia madre ancora piangendo si avvicino a me e si sedette.

-Samantha , eri troppo , troppo giovane per morire, ed io...sono stata una stupida, non sono mai riuscita a dimostrarti il bene che ti voglio ...mi manchi tantissimo...anche se sò che tu ..non puoi sentirmi , io v-voglio dirti...che ci sarò sempr...sempre e...non dimenticherò mai la stupenda figlia che sei stata...Eri solare, bella , perfetta ... Jack era pronto a sposarti , è finito tutto troppo in fretta-

-Signora...vuole chiamare qualcuno per il funerale?-

All'improvviso entrò mio padre nella stanzetta correndo , lui in realtà era a lavoro perciò non potè venire prima , e come pietrificato cadde a terra , io mi avvicinai a lui e mi portai una mano alla bocca , un dottore si avvicino a lui , lo fece alzare , gli diede un bicchier d'acqua e una pezzolina bagnata da mettere in testa. Mia madre sfilò un fazzoletto dalla sua borsetta ed incominciò a soffiarsi il naso singhiozzando. Mio padre, invece, comincio a piangere,poi disse che gli girava la testa. Io e mio padre eravamo legatissimi , ogni giorno , lo passavamo insieme , pescando , raccogliendo i frutti dell'albero della casa in campagna , giocando a carte, mi ricordo persino una volta costruimmo una tenda in giardino e ci dormimmo dentro , la gente che passava ci prendeva per pazzi. Mio fratello non potè venire , era in vacanza , avrebbe passato le feste natalizie con la sua ragazza a Springfield. Mia mamma lo chiamò , ed io lo sentii al telefono che piangeva come un matto. Il giorno dopo ci fù il funerale alla quale io non potevo mancare , vedevo tutta la mia famiglia seduta su quelle panchine a piangere , vidi anche mia nonna , che sulla sedia a rotelle piangeva, era anche la vigilia di Natale. Un vero strazio. Passò qualche giorno che io trascorsi a casa di Jack , a vedere quello che faceva senza di me. All'improvviso accese il computer e cominciò a chattare su meetec , quel sito dove si cercano i fidanzatini , quando lo vidi spalancai occhi e bocca , poi gli diedi una pacca sulla nuca che non gli procurò nessun dolore perchè non mi sentiva , a qul punto sbuffai e sorridendo amareggiatamente lo guardavo , non aveva pianto neanche una volta da quando ero morta. quindi urlai :

-Ma guarda un po' tu che stronzo- quando riuscii a dire quelle parole mi portai la mano alla bocca poi sorrisi
Lui mi sentì e pensando che fosse la TV la spense. Poi cominciai a dire con una voce strana, al quanto stridola
-Allora?.. non ti manca la tua ragazza?-
-C-chi sei?-
A quel punto mi venne una voglia di sfogarmi per quello che mi stava facendo , quindi lanciai una tazza a terra
-C-cosa.... dimmi cosa vuoi , chi sei?-
-Sono nascosto dietro di te- dissi ridacchiando
Con uno scatto si girò e si guardò attorno , ed impaurito comincio a balbettare:- dimmi cosa vuoi e te lo darò-
-spogliati del tutto , ho una pistola-
Lui si spogliò , non lo avevo mai visto nudo , quindi spalancai gli occhi
-Bene ora vai fuori e balla , davanti alla gente-
-Ma..-
-FALLO!-
-O-Okay, vabene-
-Però aspetta , dimmi, tu eri sposato, fidanzato?-
-No,no-
-SICURO?-urlai
-S-Sicuro-
-ho sentito una vocina , un 'uccellino , che mi ha detto che tu sei fidanzato con una certa Samantha Gregory , è vero?-
-No...cioè ...-
-CIOE'? dimmi la verità senò ti uccido-
-hem...in realtà si-
-Bene...e cosa provavi per lei?-
-N-niente, la tradivo continuamente , io ...stavo per sposarla s-solo perchè è ricca-
-ah si?-
-Si..-

A quel punto ricordai , mi avevano investita, e l'uomo che mi aveva investita aveva un passamontagna. Avevo tutto in mente ora , ricordavo tutto .
-Capisco, e sempre questa vocina...mi ha detto che è morta-
-s-s-si-
-tu...sai dirmi chi l'ha uccisa?-
-S...si-
-CHI E' STATO?-
-s-sono stato io-
-PERCHE' LO HAI FATTO?-
-v-veramente l'ho fatto , perchè le ho rubato tutti i soldi , e perchè questa è la sua casa , ed io posso vivere qui tutto solo e..-
-Bravo....ora tu esci fuori e fà quel che ti ho detto prima-
Senza pronunciare una sola parola corse fuori e cominciò a ballare nudo , era ripugnante, ma dopotutto se lo meritava!.


Passarono dei mesi , che trascorsi naturalmente a tormentare Jack . Erano le 4,00 di mattina del 03�213 . Presi tutte le pentole che c'erano in quella casa , le sistemai per bene sul tavolino del salotto , poi presi due legnetti e cominciai a sbatterli sulle pentole, mi ero costruita una batteria e cominciai a suonare , Si alzò di scatto , sentii anche un tonfo , era caduto dal letto , scese giù in salotto e vide questi due legnetti che in pratica volavano , poi cominciai a buttargli le pentole addosso. Impauritissimo se ne salì sopra , io lo seguii,lo vidi prendere tutte le valigie di quella casa , ci mise dentro giusto il necessario , prese il contenuto del barattolo dei risparmi , e come un pazzo piantò nel giardino un segnale "VENDESI" Rimasi stupita da quello che stava facendo , chiuse la porta sbattendola più forte che poteva. Avevo la casa tutta per me , era per quello che avevo lottato , anche se era inutile perchè ero un fantastma , che me ne facevo di una casa . Avevo due alternative : seguirlo ,o, aspettare che qualcuno avrebbe acquistato quella casa. Nel giro di due giorni la casa era gia stata comprata.
Il proprietario della casa si diresse in cucina , con aria soddisfatta si guardava attorno , si liberò da tutte le cartuscelle e i documenti che aveva nelle tasche e li appoggiò sul tavolo , poi si buttò sul divano guardando un punto fisso del soffitto, io alzando le spalle presi un suo documento e vidi come si chiamava. Era un nome che mi suonava famigliare , si chiamava:







TO BE CONTINUED :3 spero che come primo capitolo vi sia piaciuto , Perfavore , Vi prego , lasciate una recensioncina , che vi costa? scrivete ciò che pensate di questa FF sfogatevi , esprimete il vostro parere , FATEVI SENTIRE <3 bacione - Stè <3