Si fermò.
Stava camminando da ore, e all'improvviso...
A qualche metro da lui, Koga
fece lo stesso. Sentì il cuore scontrarsi contro la gola.
Lui, immobile nella luce delicata della luna e delle
stelle.
L'impulso di corrergli incontro gli attorcigliò le viscere.
Abbracciarlo stretto, infilare il naso tra i suoi capelli così candidi, gettarsi
ai suoi piedi e supplicarlo di mille cose.
Alzò
lentamente il braccio.
Se lo avesse fatto più velocemente, Koga non se ne
sarebbe accorto.
Con altrettanta lentezza,
qualcosa si mosse sul suo corpo.
Non poteva credere a quel che vedeva. Pelle
bianca come la luna scoprirsi pian piano.
Tutto ciò
che l'aveva ricoperto, ora era per terra.
Koga non si era accorto di aver
iniziato freneticamente a spogliarsi.
Alzò la
testa e non fece altro. I suoi capelli gli accarezzarono la schiena. Immobile
nella luce che lui stesso rifletteva, ad aspettare.
Koga era come una falena.
Le sue gambe si muovevano da sole. Le sue mani lo spogliavano senza controllo.
Tutto il suo corpo faceva quel che voleva.
Strofinò il viso contro il suo petto, stanco.
Il
muschio morbido era uno squisito materasso e la sua spalla il migliore dei
cuscini.
Il corpo era intorpidito, la mente piacevolmente confusa.
Gli
prese la punta di una ciocca bianca e se la portò al volto per solleticarsi col
suo odore.
Sentì una mano carezzargli la fronte e la guancia.
Sospirò.
-...Sesshoumaru...-
-Cosa c'è?- La sua voce ruvida lo leccò come la lingua di
un gatto.
-Scusa se mi sono comportato da scemo.-
-Mph. Sei stato
divertente.-
Koga alzò la testa ed incontrò i suoi occhi. Vide la sabbia
arroventata dal sole, quella che l'aveva bruciato fin dall'inizio di tutto quel
casino.
Era conscio di star sorridendo come un cretino, ma la cosa non
gl'importava.
Quel che contava era i loro corpi nudi e umidi che si
scaldavano a vicenda, le loro gambe intrecciate, i carboni della passione che
l'aveva sconvolto acquietati, ma pronti a infiammarsi, forse tra un poco. Ora
c'era la pace, la tranquillità, la gioia di quel momento tanto
smaniato.
-Resteremo qui fino a domani?- Mormorò socchiudendo gli
occhi.
-Sì. Ma non sperare che ti lasci dormire troppo, stanotte.-
Il
sorriso sulle sue labbra si allargò. -Va bene...- sussurrò, prima di
abbandonarsi a qualche minuto di sonno, finalmente lì, finalmente nel suo
abbraccio.
Finitaaaaa!! Miei dei, che pena... Ringrazio quelli che hanno letto, quelli che NON hanno commentato, quelli che sono finiti qui per sbaglio, quelli che SPERO commenteranno ora.
Vi avverto, Sesshoumaru è altamente "innervosito" da sta storia, se non premierete la sua fatica, potrebbe fare un salto a casa vostra e... Come dici? Oh. "Ridurvi in poltiglia.". Ma che eleganza....
=KISSHU!!=, Mele.